lunedì 1 ottobre 2012

Psaut, le reazioni dei sindaci del Fortore


Postiamo un altro articolo apparso sul quotidiano "Ottopagine/Benevento" dal titolo: "I sindaci: «Nessuna decisione senza averci consultato». Canonico, Addabbo, Cocca e Paragone contro la notizia della chiusura dei Saut di Foiano di Valfortore e Ginestra"

Tutti d’accordo sull’apertura del Psuat, a patto che non ci sia un impoverimento del servizio d’emergenza sul territorio fortorino. La notizia che circola ormai da giorni sull’apertura del presidio di San Bartolomeo in Galdo, con la chiusura dei Saut di Foiano di Valfortore e di Ginestra degli Schiavoni, non piace ai sindaci di Baselice, Molinara, San Giorgio la Molara e San Marco dei Cavoti.

“Se questa notizia è vera, ancora una volta le scelte si fanno senza consultare gli enti territoriali. E’ una scelta – afferma il primo cittadino di Baselice Canonico –che penalizzerà ancora una volta le popolazioni del Fortore”. Ancora più duro Luigi Paragone, che si dice pronto a dare battaglia in caso il piano deciso dai vertici dell’Asl è quello che circola in questi giorni. “Scenderò in campo contro tutto e tutti se è necessario per difendere i cittadini da me rappresentati. E’ un piano senza logica”.

Dura anche la reazione di Franco Cocca sindaco di San marco dei Cavoti. “Se queste sono le intenzioni dei vertici dell’Asl – dichiara il primo cittadini di San Marco – mi devo spiegare qual è il criterio di scelta. Aprire il Psaut a San Bartolomeo va bene, ma ci spiegassero come vogliono riorganizzare il servizio di emergenza sul resto del territorio, perché così non si fa altro che peggiorare una situazione già difficile. Comunque al di là delle voci che circolano, sono fiducioso nell’operato dell’Asl. Anche perché sono dei professionisti e conoscono bene il territorio. Se stanno preparando un piano per la riorganizzazione dell’emergenza sul territorio, lo faranno in modo da non penalizzare le comunità fortorine, ma opereranno solamente per migliorare l’ offerta sul territorio”.

Giuseppe Addabbo, sindaco di Molinara spera che prima di qualsiasi decisione saranno consultati gli enti territoriali, altrimenti “sarà l’ennesima beffa per il Fortore”. Chi ha piena fiducia nei vertici dell’Asl è il sindaco di Castelfranco in Miscano Pio Antonio Morcone. “Credo che qualsiasi scelta faccia il direttore generale, sia una scelta ponderata e fatta con criterio”. Chi invece non commenta la notizia dell’apertura del Psaut sono i sindaci di Ginestra, Zaccaria Spina e quello di San Bartolomeo in Galdo Vincenzo Sangregorio. Dall’Asl dicono che al momento non c’è nessun atto, e nessuna decisione rispetto all’apertura del presidio di San Bartolomeo. Stiamo lavorando e ragionando sui modi e sui tempi di apertura del Psaut”. Afferma il dottor Ventucci, direttore saniratio dell’Asl BN1.

Dunque il Psaut di San Bartolomeo in Galdo continua a far discutere. Con una delibera n° 103 dell’8 ottobre 2010 il commissario Ad Acta autorizzava l’apertura del Psaut, trasferendo gli operatori del 118 di Foiano Valfortore nella struttura di san Bartolomeo in Galdo. Questo atto provocò la reazione dei sindaci che chiesero all’allora commissario Ad Acta Di Salvo un incontro, incontro che si tenne il 27 ottobre del 2010 e nel quale si trovò un accordo che prevedeva l’apertura del presidio di San Bartolomeo mantenendo i Saut di Ginestra e Foiano.

A quell’incontro oltre al commissario Ad Acta, c’erano i sindaci di Montefalcone, San Bartolomeo in Galdo, Foiano di valfortore, Molinara, Baselice, Ginestra degli Schiavoni e San Marco dei Cavoti. La storia ci dice che dopo due anni il presidio di San Bartolomeo è ancora chiuso. Pare che la causa della mancata apertura fosse la non agibilità dei locali che dovevano ospitare il Psaut. Agibilità che in questi giorni pare sia arrivata.

(tratto da Ottopagine/Benevento)

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