lunedì 10 ottobre 2016

Eolico selvaggio, stop alla moratoria

Eolico, stop moratoria
Il 3 ottobre scorso, la presidente del consiglio regionale, Rosetta D’Amelio, insieme al vicepresidente Bonavitacola e  l’assessore alle Attività produttive Lepore, ha convocato alla Regione Campania, alcuni sindaci dell’avellinese i cui territori sono stati interessati da installazioni sia di eolico industriale sia da mini-eolico.


Da quanto si legge dall’incontro è emerso che la “moratoria” non sarà prorogata, che si dovranno  verificare le “saturazioni” da eolico e individuare delle microzonizzazioni coincidenti precisamente con i confini  delle Comunità montane.
“La notizia che la moratoria – scrive in una nota Pinuccio Fappiano, portavoce del Fronte sannita di difesa della montagna – non sarà prorogata non ha prodotto alcun effetto di indignazione tra i sindaci Irpini. Il che ci preoccupa assai. Ma la cosa gravissima è che facendo coincidere i confini da tutelare con i confini delle Comunità montane si apriranno immense praterie per installare micro e mini-eolico (potenza sotto i 200 kw) nei territori con quota sotto i 600 metri sul livello del mare. Si rischierà di vedere selve di pale eoliche fino a 40 metri di altezza che dissemineranno le campagne. Installazioni autorizzate dai Comuni con una semplice Dia senza troppe formalità"

Il micro e mini-eolico, secondo le vigenti normative sugli incentivi, sono gli investimenti più convenienti poiché per ogni megawatt prodotto il Gse riconosce un incentivo forfettario di 300 euro a fronte dei 150/170 euro per l'eolico industriale (mega-impianti).

“Ora, però, da questo versante del Sannio Beneventano, non avendo rappresentanti  politici ‘di spessore’ in Regione Campania, ci si ritrova emarginati poiché, alla riunione non sono stati chiamati i sindaci delle province di Benevento, Caserta e Salerno  anch’esse interessate pesantemente dall’eolico”, chiosa Fappiano.

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