domenica 28 gennaio 2018

Il teatro e l'entusiasmo de “Li Janare”

di Paolo Mascia

Se è vero che il nostro tempo è caratterizzato dalla generale crisi economica e politica, situazione che induce un generale senso di sconforto, ed è vero che nel vivere in provincia il tedio è a morte, per dirla con Guccini, è anche vero che non mancano, in questi tempi ed in questi posti, esempi di vero entusiasmo. 


A Baselice è possibile notare questo entusiasmo guardando gli associati  de “Li Janare”, associazione culturale e teatrale nata nell’anno 2011, che nelle festività natalizie appena trascorse hanno onorato l’appuntamento annuale con il teatro. Sarebbe venuto facile dire, viste le tante difficoltà dovute alla carenza di mezzi, la “zove jè còrte e lu puzze jè ‘ncupe” e quindi niente teatro quest’anno. Invece no, li Janare hanno dimostrato carattere, hanno dimostrato che sono abituati ad affrontare le avversità e che sono determinati, che “pegnàta hiehhieliate maje se rompe”. 

Hanno continuato, come da diversi anni a questa parte, ad offrire alla nostra piccola comunità ed ai suoi ospiti vacanzieri, spettacoli teatrali. Hanno dato continuità ad una tradizione, e questa volta anche in tournée nei paesi vicini.

Lo hanno fatto addirittura senza luce, sì anche senza corrente elettrica. Ero spettatore nella serata tenuta in Foiano di Valfortore, nella palestra comunale, quando ad un certo momento è mancata la corrente elettrica per più di qualche minuto, e da dietro le quinte è rimasto solo un telefono cellulare ad illuminare il palcoscenico. Gli attori, però, hanno continuato a recitare senza minimamente scomporsi, anzi accentuando le battute così continuando a tenere il filo comunicativo con i numerosi spettatori. 

Quando la corrente è tornata, un fragoroso applauso non poteva mancare, e così galvanizzati gli attori hanno continuato per il resto della rappresentazione. Complimenti Janare, complimenti e ad maiora semper.

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