di Paolo Mascia
Se è
vero che il nostro tempo è caratterizzato dalla generale crisi economica e
politica, situazione che induce un generale senso di sconforto, ed è vero che
nel vivere in provincia il tedio è a morte, per dirla con Guccini, è anche vero
che non mancano, in questi tempi ed in questi posti, esempi di vero entusiasmo.
A Baselice è possibile notare questo entusiasmo guardando gli associati de “Li Janare”, associazione culturale e teatrale nata
nell’anno 2011, che nelle festività natalizie appena trascorse hanno onorato
l’appuntamento annuale con il teatro. Sarebbe venuto facile dire, viste le
tante difficoltà dovute alla carenza di mezzi, la “zove jè còrte e lu puzze jè ‘ncupe” e quindi niente teatro
quest’anno. Invece no, li Janare hanno dimostrato carattere, hanno dimostrato
che sono abituati ad affrontare le avversità e che sono determinati, che “pegnàta hiehhieliate maje se rompe”.
Hanno continuato, come da diversi anni a questa parte, ad offrire alla nostra
piccola comunità ed ai suoi ospiti vacanzieri, spettacoli teatrali. Hanno dato
continuità ad una tradizione, e questa volta anche in tournée nei paesi vicini.
Lo hanno fatto addirittura senza luce, sì anche senza corrente elettrica. Ero
spettatore nella serata tenuta in Foiano di Valfortore, nella palestra comunale,
quando ad un certo momento è mancata la corrente elettrica per più di qualche
minuto, e da dietro le quinte è rimasto solo un telefono cellulare ad
illuminare il palcoscenico. Gli attori, però, hanno continuato a recitare senza
minimamente scomporsi, anzi accentuando le battute così continuando a tenere il
filo comunicativo con i numerosi spettatori.
Quando la corrente è tornata, un
fragoroso applauso non poteva mancare, e così galvanizzati gli attori hanno continuato
per il resto della rappresentazione. Complimenti Janare, complimenti e ad maiora semper.
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