La pianista Luciana Canonico |
Dibattito sul trattato di Marrakech.
II 2 marzo, l’Istituto italiano di cultura ospiterà l’evento organizzato dall’eurodeputata Isabella Adinolfi, membro della Commissione cultura per il Gruppo Efdd -Movimento5 stelle, con la partecipazione straordinaria della pianista baselicese Luciana Canonico.
II 2 marzo, l’Istituto italiano di cultura ospiterà l’evento organizzato dall’eurodeputata Isabella Adinolfi, membro della Commissione cultura per il Gruppo Efdd -Movimento5 stelle, con la partecipazione straordinaria della pianista baselicese Luciana Canonico.
L’Ue, il 30 aprile del 2014, ha firmato il trattato di Marrakech, col quale si stabiliscono una serie di norme e principi volti a favorire la diffusione di opere e testi in un formato accessibile per le persone non vedenti, con incapacità visive o comunque con altre difficoltà ad accedere al testo stampato.
A seguire, Luciana Canonico, allieva del conservatorio di musica “Nicola Sala”
di Benevento, eseguirà i preludi di Chopin.
La giovane pianista baselicese, seguita da anni dal maestro
di pianoforte Tina Babuscio, debutta nel 2010 al teatro san Carlo di Napoli,
grazie all’incontro col prefetto Antonio Manganelli, mostrando per la prima
volta il suo straordinario talento.
Da allora, le eccezionali capacità e doti
artistiche della giovane pianista vengono riconosciute in diversi concorsi
nazionali ed internazionali.
Ospitata varie volte dalla Rai, le viene
successivamente assegnato il prestigioso premio “San Michele Arcangelo”, al
quale seguono esibizioni in tutta Italia.
Dal felice incontro, poi, con il dottor
Vincenzo Spadora, Autorità garante per l’infanzia e per l’adolescenza, colpito
dal talento e dalla storia della giovane, nasce l’idea di incidere il disco “I
miei occhi, la mia anima”.
La storia di Luciana diventa così l’esempio di come la forza
di volontà ed il sacrificio permettano di superare i propri limiti fisici e le
proprie disabilità, coronando i propri sogni.
Garantire il libero accesso alla cultura per i non vedenti permette agli stessi di partecipare pienamente alla vita sociale, culturale e politica della società.
Garantire il libero accesso alla cultura per i non vedenti permette agli stessi di partecipare pienamente alla vita sociale, culturale e politica della società.
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