Signor Presidente, Ci permetta di rivolgerci a Lei per condividere le preoccupazioni e l’angoscia che Ci portiamo dentro e che sentiamo di esternare sapendo di essere interpreti del pensiero, della rabbia, di tutti i concittadini fortorini che spesso non riescono a manifestare e che vengono messi a tacere e quindi si abbandonano all’atavica rassegnazione che non è tipica di noi fortorini, Lei Presidente non ci conosce bene, non avendo vissuto in questo nostro territorio.
Le strade Provinciali del comprensorio fortorino versano in condizioni di “drammatica precarietà” con fondo completamente dissestato, cunette inesistenti, frane e smottamenti che da tempo rendono impraticabili le arterie che collegano l’area fortorina alla Provincia. A complicare le cose, poi, sono la nebbia, la pioggia, la nebbia, con mancanza assoluta di segnaletica sia verticale che orizzontale, che "hanno reso le nostre strade delle mulattiere".
Caro presidente vorremmo ricordare le diverse condizioni di vita di chi abita nelle aree Fortorine, rispetto a quelle di chi risiede nelle zone limitrofe Benevento. Difficoltà che sono alla base dell’esodo dei nostri giovani, che vanno via perché la classe dirigente di questa terra (o quella che autoreferenzialmente si è definita tale) non è stata capace di assicurare nemmeno una buona viabilità indispensabile per lo sviluppo economico e sociale. Per non parlare di chi quotidianamente ha problemi ad andare a scuola (Le ricordiamo il DIRITTO ALLO STUDIO, ALLA CULTURA) o raggiungere l’ospedale, il primo soccorso utile (diritto alla SALUTE).
A patire i disagi, infatti, non sono soltanto gli abitanti ma anche quegli imprenditori, artigiani, negozianti, ristoratori, che si vedono costretti a competere con altre aziende, partendo da un gap infrastrutturale che li pone in una condizione di assoluta fragilità. Discorso simile per i danni causati al turismo che, a Montefalcone così come in tanti altri posti del Fortore potrebbe rappresentare il Volano della nostra economia.
Non ci accontentiamo delle vostre toppe, della vostra elemosina, siamo rimasti soli, non ci sono controlli sulle strade, non vi è manutenzione stradale, non via cura nella sede stradale, c’è l’abbandono più totale. Dobbiamo rassegnarci allo spopolamento totale di queste aree? Il nostro territorio non è solo un bacino elettorale da saccheggiare all’occorrenza! Prima di invitare ufficialmente il presidente Mattarella a Montefalcone di Val Fortore, la invitiamo affinché possa rendersi conto, di persona del disagio che tutti i cittadini della Val Fortore sono costretti a vivere a subire quotidianamente.
Comitato Viabilità Negata Alto Fortore, Montefalcone VF
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