Presieduta dal presidente della Provincia di Benevento
Claudio Ricci, nell’aula consiliare alla Rocca dei Rettori, si è tenuta la
riunione straordinaria del consiglio provinciale sul tema “Viabilità del
Fortore: criticità”, richiesta dal Comitato “Viabilità
negata” di Montefalcone e subito convocata dallo stesso Ricci.
Alla riunione, oltre ad un gran numero di cittadini ed amministratori locali, ha preso parte anche il vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia mons. Sergio Melillo. La seduta è stata ripresa in diretta televisiva ed il Presidente Ricci ha voluto sentitamente ringraziare la Stampa per la presenza e l’attenzione prestata alla seduta del Consiglio Provinciale.
Ricci ha dato inizio ai lavori specificando
che sentiva il dovere “di fornire chiarimenti ai cittadini del Fortore”. Quindi
ha ceduto la parola al Responsabile del Settore Infrastrutture della Provincia
per la viabilità del comparto Fortore, ing. Michelantonio Panarese.
Questi ha illustrato con alcune “slides” lo stato di fatto
dell’arte. Per 3 anni, dopo l’approvazione della Legge Delrio, la Provincia non
ha ottenuto un solo euro dallo Stato per la manutenzione stradale. Negli ultimi
mesi, però, ha riconosciuto Panarese, si è registrata una inversione di rotta
grazie alla quale sono state accreditate e sono state promesse risorse
finanziarie da Regione e dallo Stato per le strade: si tratta, tuttavia, di
fondi ampiamente insufficienti, ha specificato l’ingegnere, tenuto conto che
per il solo comparto Fortore occorrerebbe non meno di 80 – 90 milioni di euro
per la sola messa in sicurezza delle strade. Comunque sia, la Provincia di
Benevento, raschiando il fondo del barile, devolvendo mutui pregressi e con
altre manovre finanziarie ha assicurato la possibilità di spendere per i 266
chilometri di strade nel Fortore la somma di 7 euro a Km. a fronte di circa 2,2
Euro a Km per gli altri 1.030 Km di strade provinciali nelle altre aree
comprensoriali.
E’ quindi intervenuto il vescovo di Ariano che ha esortato
la classe dirigente ad ascoltare la gente e gli umori della società civile
soprattutto in presenza di così gravi e documentati problemi che investono
diritti inalienabili dei cittadini. “Noi
già oggi siamo marginali, non possiamo emarginarci ancora di più: rivolgo un
appello per i nostri figli. I giovani sono sempre di meno, quelli che ci sono
ancora appena possono se ne scappano, quindi l’attenzione deve essere massima
qualunque sia la posizione politica", ha concluso il Vescovo.
Il Consigliere Giuseppe Ruggiero ha ricordato che il Fortore
ha una sua particolare orografia, differente da quella di tutto il resto della
provincia: occorre spendere in più per le strade del Fortore, ma questo, ha ammonito
Ruggiero comporta lo sforzo unanime delle forze politiche. È la popolazione che
presidia quella zona, non vuole lasciarla ma ha bisogno di strade percorribili
per restare, ha concluso Ruggiero.
Nel corso del dibattito, certamente non privo di polemiche ed asprezze dialettiche, sono quindi intervenuti numerosi altri esponenti del Comitato “Viabilità negata”.
Silvana Paoletti del Comitato “Viabilità negata” ha
dichiarato che la politica deve essere al servizio del cittadino e che la
Provincia ha tra le competenze l’obbligo di garantire la sicurezza sulle strade
provinciali, in particolare su quelle arterie che da anni necessitano della
manutenzione. I fondi disponibili sono irrisori, ha detto Paoletti, la quale ha
chiesto che il consiglio provinciale venga riconvocato alla presenza
dell’interlocutore Regione Campania e del suo presidente.
“Abbiamo avuto la certezza – scrive sulla propria pagina Facebook, Carmen Lucarelli, tra
gli organizzatori del comitato – o meglio la conferma che per Montefalcone, non esiste fino adesso, un progetto esecutivo realizzabile. Vigileremo sempre affinché ci sia corrispondenza concreta tra il dire
ed il fare”.
“Tra
una decina di giorni andiamo a votare: qualunque cosa io faccia in questo
momento si presterebbe a strumentalizzazioni. Il giorno dopo l’elezione, però,
io verrò a Montefalcone, porterò con me tecnici e i consiglieri: utilizzeremo
questi giorni per dare una accelerazione a quel famoso progetto esecutivo per i
lavori sulla strada provinciale, e comunque daremo un fortissimo impulso alle
iniziative in corso. Accetto ogni suggerimento da inserire nel Programma
triennale delle opere pubbliche che approveremo nel 2018. Questa presidenza e
questo consiglio provinciale in questa giornata hanno piantato un seme e lo
faremo germogliare”.
Al termine della seduta pace fatta tra Ricci ed il parroco
don Annibale Di Stasio dopo le polemiche degli ultimi giorni: un abbraccio ed una stretta di mano hanno sancito la fine delle
ostilità.
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