domenica 18 febbraio 2018

Viabilità, consiglio provinciale acceso Il Comitato e Ricci a confronto


Presieduta dal presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci, nell’aula consiliare alla Rocca dei Rettori, si è tenuta la riunione straordinaria del consiglio provinciale sul tema “Viabilità del Fortore: criticità”, richiesta dal Comitato “Viabilità negata” di Montefalcone e subito convocata dallo stesso Ricci.

Alla riunione, oltre ad un gran numero di cittadini ed amministratori locali, ha preso parte anche il vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia mons. Sergio Melillo. La seduta è stata ripresa in diretta televisiva ed il Presidente Ricci ha voluto sentitamente ringraziare la Stampa per la presenza e l’attenzione prestata alla seduta del Consiglio Provinciale.

Ricci ha dato inizio ai lavori specificando che sentiva il dovere “di fornire chiarimenti ai cittadini del Fortore”. Quindi ha ceduto la parola al Responsabile del Settore Infrastrutture della Provincia per la viabilità del comparto Fortore, ing. Michelantonio Panarese.

Questi ha illustrato con alcune “slides” lo stato di fatto dell’arte. Per 3 anni, dopo l’approvazione della Legge Delrio, la Provincia non ha ottenuto un solo euro dallo Stato per la manutenzione stradale. Negli ultimi mesi, però, ha riconosciuto Panarese, si è registrata una inversione di rotta grazie alla quale sono state accreditate e sono state promesse risorse finanziarie da Regione e dallo Stato per le strade: si tratta, tuttavia, di fondi ampiamente insufficienti, ha specificato l’ingegnere, tenuto conto che per il solo comparto Fortore occorrerebbe non meno di 80 – 90 milioni di euro per la sola messa in sicurezza delle strade. Comunque sia, la Provincia di Benevento, raschiando il fondo del barile, devolvendo mutui pregressi e con altre manovre finanziarie ha assicurato la possibilità di spendere per i 266 chilometri di strade nel Fortore la somma di 7 euro a Km. a fronte di circa 2,2 Euro a Km per gli altri 1.030 Km di strade provinciali nelle altre aree comprensoriali.           

E’ quindi intervenuto il vescovo di Ariano che ha esortato la classe dirigente ad ascoltare la gente e gli umori della società civile soprattutto in presenza di così gravi e documentati problemi che investono diritti inalienabili dei cittadini. “Noi già oggi siamo marginali, non possiamo emarginarci ancora di più: rivolgo un appello per i nostri figli. I giovani sono sempre di meno, quelli che ci sono ancora appena possono se ne scappano, quindi l’attenzione deve essere massima qualunque sia la posizione politica", ha concluso il Vescovo.

Il Consigliere Giuseppe Ruggiero ha ricordato che il Fortore ha una sua particolare orografia, differente da quella di tutto il resto della provincia: occorre spendere in più per le strade del Fortore, ma questo, ha ammonito Ruggiero comporta lo sforzo unanime delle forze politiche. È la popolazione che presidia quella zona, non vuole lasciarla ma ha bisogno di strade percorribili per restare, ha concluso Ruggiero.


Nel corso del dibattito, certamente non privo di polemiche ed asprezze dialettiche, sono quindi intervenuti numerosi altri esponenti del Comitato “Viabilità negata”.  

Silvana Paoletti del Comitato “Viabilità negata” ha dichiarato che la politica deve essere al servizio del cittadino e che la Provincia ha tra le competenze l’obbligo di garantire la sicurezza sulle strade provinciali, in particolare su quelle arterie che da anni necessitano della manutenzione. I fondi disponibili sono irrisori, ha detto Paoletti, la quale ha chiesto che il consiglio provinciale venga riconvocato alla presenza dell’interlocutore Regione Campania e del suo presidente.

“Abbiamo avuto la certezza – scrive sulla propria pagina Facebook, Carmen Lucarelli, tra gli organizzatori del comitato – o meglio la conferma che per Montefalcone, non esiste fino adesso, un progetto esecutivo realizzabile. Vigileremo sempre affinché ci sia corrispondenza concreta tra il dire ed il fare”.

“Tra una decina di giorni andiamo a votare: qualunque cosa io faccia in questo momento si presterebbe a strumentalizzazioni. Il giorno dopo l’elezione, però, io verrò a Montefalcone, porterò con me tecnici e i consiglieri: utilizzeremo questi giorni per dare una accelerazione a quel famoso progetto esecutivo per i lavori sulla strada provinciale, e comunque daremo un fortissimo impulso alle iniziative in corso. Accetto ogni suggerimento da inserire nel Programma triennale delle opere pubbliche che approveremo nel 2018. Questa presidenza e questo consiglio provinciale in questa giornata hanno piantato un seme e lo faremo germogliare”. 

Al termine della seduta pace fatta tra Ricci ed il parroco don Annibale Di Stasio dopo le polemiche degli ultimi giorni: un abbraccio ed una stretta di mano hanno sancito la fine delle ostilità. 

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