L'altro giorno mi è arrivato il libro Bambini proibiti della psicologa Marina Frigerio Martina. Il sottotitolo ne descrive bene il contenuto: Storie di
famiglie italiane in Svizzera tra clandestinità e separazione.
Il testo uscito nel 1992 denuncia la drammatica realtà di
molti bambini (soprattutto meridionali) costretti a vivere segregati in casa o
mandati agli orfanotrofi di frontiera perché la legge svizzera impediva ai
lavoratori stagionali di portarli con sé.
Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora e molti nostri
emigranti si sono ben inseriti nella società elvetica. E oggi occupano ruoli di responsabilità più o meno
importanti nei luoghi dove hanno messo nuove radici.
È il caso del baselicese Leonardo Iampietro arrivato in Svizzera
nel 1992 (l'anno dell’uscita del libro), il quale da 15 anni ricopre
il ruolo di capo gruppo presso ospedale di Locarno. Non solo, Leonardo da
qualche anno ha deciso di dedicare un po’ del proprio tempo alla politica.
Dal 2012, infatti, è consigliere comunale a Muralto, dove è anche impegnato nel
volontariato.
“Penso sia ora che persone di buona volontà mettano a disposizione un po`del proprio
tempo per costruire un nuovo modo di far politica, partecipare alle scelte future
in difesa dei propri valori”, dice al nostro blog.
E per questo che domenica prossima, 19 aprile, Leonardo,
proverà a fare il grande salto alle elezioni cantonali con il Partito popolare democratico
(Ppd).
“Uno dei tre partiti storici
(altri Plr librali radicali / PS socialisti) che ha contribuito alla stabilità governativa e benessere
della confederazione, da sempre in difesa delle politiche
famigliari e sociali”, spiega.
Il Partito cattolico conservatore (dal 1970 Partito popolare
democratico) è permeato - sin dalla sua nascita
- da una corrente cristiano-sociale, che all’interno
del Parlamento e negli ambienti associativi e sindacali svizzeri si è battuta in
particolare a favore di misure di protezione e aiuto alle famiglie.