martedì 8 aprile 2008
Discarica Sant’Arcangelo, il comitato: dov'è la Comunità montana del Fortore?
Postiamo la lettera aperta che il Comitato difesa salute e ambiente (Codisam) di Sant’Arcangelo Trimonte ha diffuso alle istituzioni pubbliche del Sannio.
«La venuta della discarica sembra ormai imminente ed inevitabile, quello che si poteva fare, è stato fatto e ancora si tenta di fare. Le iniziative, portate avanti da privati cittadini e comitati civici apolitici e apartitici, non si fermano, anche di fronte a un destino che ormai sembra segnato. Non ci si può fermare. Abbiamo una responsabilità e giudizio storico davanti a noi. Come si potrà spiegare la devastazione del loro territorio alle future generazione, con quale coraggio si potranno guardare negli occhi i nostri figli, mentre chiedono “tu eri lì, che cosa hai fatto?”.
Chissà cosa risponderanno i “grandi assenti” di questa catastrofe. Ai posteri l’ardua sentenza. Mentre nelle piazze, nelle strade, la popolazione, anziani e bambini, uomini e donne, dicono no alle discariche, stupisce l’omertà dei politici e delle istituzioni locali, dileguatesi nel nulla, insensibili al futuro loro e dei loro elettori.
Il silenzio sarà la vostra colpa. La vostra indifferenza sarà complice della venuta della megadiscarica. Ogni no alla discarica, non gridato con forza e voce alta, è un si silenzioso al disastro ambientale sannita e campano.
La solidarietà inizia con chi è più vicino: dove siete sindaco di Apice, sindaco di Paduli, sindaco di Buonalbergo?
Dove eravate sabato 5 aprile: mentre in piazza San Pietro si cercavano soluzioni per scongiurare il pericolo, voi dove eravate? Dove sarete quando 900.000 metri cubi di spazzatura inquineranno la terra, l’aria e la salute dei cittadini che dovete tutelare? Prendete atto della responsabilità storica della vostra assenza.
Tra le “grandi assenti” annoveriamo anche la Comunità montana, di cui Sant’Arcangelo Trimonte fa parte. Mai visto o sentito nessuno dei suoi rappresentanti. Eppure non rientra tra gli enti inutili. Se una comunità montana non si attiva per la tutela e protezione del territorio, per la difesa della salubrità della fauna e della flora, per il progresso delle zone più disagiate e isolate dell’entroterra, allora proprio non si riesce a comprendere quale sia il suo compito.
Assente anche la Provincia di Benevento, la Regione Campania, lo Stato italiano, che ha mandato in sua rappresentanza tutto il dispiegamento possibile di forze dell’ordine.
Assenti le Confederazioni agricole, malgrado il tracollo economico totale che avranno gli agricoltori del Sannio. Assenti le associazioni di difesa dell’ambiente: una per tutte Legambiente. Mai vista o sentita da queste parti.
Chi chiude gli occhi, chi tace, chi volta la faccia dall’altra parte sarà corresponsabile di una tragedia annunciata. Ancora più gravi saranno le colpe politiche, per il peso istituzionale delle loro cariche, in quanto rappresentanti degli interessi dei cittadini. E quale interesse più importante della salute e delle dignità umana?».
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