"Mi dimetto da Ministro. L'ho deciso per la mia
dignità: è la cosa più importante che ho e la voglio salvaguardare a qualunque
costo. Ho deciso di lasciare un ministero e di lasciare un governo perché la
mia dignità vale più di tutto questo ed è stata offesa da chi sa che non ho
fatto nulla e avrebbe dovuto spiegare perché era suo dovere prima morale e poi
politico. Non posso restare in un governo che non ha difeso la mia
onorabilità". Con un tweet, poco prima delle 21 di questa sera (ieri per chi legge), Nunzia De
Girolamo ha annunciato le sue dimissioni da ministro.
Alla base della decisione, la solitudine nella quale si
sarebbe ritrovata, a suo dire, dopo i fatti relativi alla Asl di Benevento, per
i quali non è indagata ma che l'hanno portata a riferire alla Camera poco più
di una settimana fa.
Forse, questo è solo un alibi, De Girolamo, infatti, ha
probabilmente giocato d'anticipo, se si considerano come attendibili le voci
circa un suo imminente ritorno sotto l'ala protettrice di Silvio Berlusconi.
Il rientro in Forza Italia sarebbe incompatibile con la
permanenza nel Governo Letta Alfano e, dunque, l'ormai ex regina delle larghe
intese avrebbe preferito andarsene, piuttosto che essere cacciata
dall'Esecutivo.
Nei giorni scorsi, l'ormai ex ministro avrebbe avuto una
serie d'incontri con Ie deputate di Forza Italia Gabriella Giammanco e
Annagrazia Calabria, oltre che con Denis Verdini, Rocco Palese e Vito Crimi.
Favorevole al ritorno lo stesso Berlusconi.
(Ilquaderno.it)
De Girolamo si dimette: 'Il Governo non mi ha difeso'
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