«Negli ultimi anni – aggiunge – sono
andati in pensione tantissimi medici del comprensorio ed ogni volta si va in
emergenza prima di ristabilire un minimo di equilibrio fra gli assistiti. È
anche vero che in passato il numero di medici era eccessivo rispetto alla
popolazione assistita, ma adesso evidentemente siamo in una situazione opposta.
Infatti ad ogni pensionamento scatta la corsa al nuovo medico che spesso viene
trovato in quello del paese vicino diminuendo anche la qualità del servizio».
Ruggiero chiede quindi di programmare già da adesso i
possibili subentri sapendo che a breve diversi medici andranno in pensione: «Inoltre una simile situazione è già presente fra il personale
delle guardie mediche e nell’emergenza in cui gli organici sono palesemente
insufficienti. Il Fortore è un territorio vasto e con orografia difficile, non
si può chiedere al cittadino di avere il proprio medico di base disponibile
solo in alcuni giorni della settimana o di doverlo raggiungere nel Comune
accanto. Sarebbe importante avere un momento di confronto fra i sindaci e l’Asl
per valutare la questione al netto dei rapporti matematici imposti dalla
normativa regionale».
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