martedì 20 gennaio 2015

Il Pd campano e le Primarie della discordia

Le Primarie della discordia. Non c'è pace in casa Pd Campania e la corsa alle Primarie, prevista il 1 febbraio, potrebbe slittare ancora. A confermare questa ipotesi è stato il segretario regionale del Partito Democratico, Assunta Tartaglione, a seguito della richiesta di alcune forze politiche di partecipare alle primarie di centrosinistra.

Intanto la situazione interna si fa sempre più 'effervescente' visto che Gennaro Migliore, destinato in un primo momento ad essere il candidato unico, ha ufficializzato la sua candidatura alle Primarie. Non solo Vincenzo De Luca ed Andrea Cozzolino dunque, ma ora anche l'ex vendoliano è sceso in campagna elettorale. Sciolta la riserva, è Migliore la persona scelta dai vertici nazionali del Pd e dal premier Matteo Renzi per sparigliare i giochi in Campania alla luce dello scontro sempre più intenso tra gli altri due candidati ossia Andrea Cozzolino e Vincenzo De Luca. (Per continuare a leggere l'articolo de ilquaderno.it clicca qui sotto)

Il Pd campano e le Primarie della discordia. Possibile nuovo rinvio e Migliore ufficializza candidatura

1 commento:

Anonimo ha detto...

Primarie già stabilite, com'è ormai d'uso (le ultime, con quei risultati, sono quelle della Liguria !)!.
Le precedenti,( in Campania) se ben ricordo, furono annullate. E' certo che questo PD, se dovesse continuare sulla strada di rapida discesa ( altro che 41% delle Europee!), ultimamente con il 37% degli aventi diritto alle ultime Regionali. Emilia Romagna docet (insegna), ma il capo “non se ne fa una ragione”, com’è solito dire quando non si è d’accordo con il pensiero unico (il suo )!), ha tanto da raccontare e da proporre!. Quando chi li ha votati per tanti anni, cui in passato con "Il Maialino" ed ora con "L'Italicum" vogliono ancora togliere il diritto di scegliere chi eleggere, perché hanno scelto le segreterie, quale speranza per il futuro cosiddetto democratico?.
Ho creduto nel PD, ma non in quello “della manina con la carica dei 101” e con le tante porcate, leggi sempre a vantaggio dei ceti forti ( basta esaminare le norme approvate non le tante promesse “ state tranquilli”!).
Non ultima quella del regalino di Natale all’Innominato o agli Innominati, con tutte le conseguenze giuridiche vantaggiose per costoro, norma chiamata: sconto del 3% per evasione fiscale, truffa e falsa dichiarazione ecc. ecc., ed adesso congelata al dopo elezione. Sarà annullata?. Che bella storia!. Il rigurgito è poca cosa!
Non vi voterò più. Che il Capo di adesso, brillante e astuto, come dicono, continui a patteggiare con l’altro capo cacciato dal Parlamento, così gli Italiani, che credevano in un cambiamento vero annunciato, ma poi avversato, avranno tante possibilità di scegliere. Certamente l’unica scelta è il non voto, perché è venuta meno la fiducia, quando essa non abbondava. Dichiara di non votare oltre il 44% degli aventi diritto. Mi si dica chi vince, altro che 40,7% deella gloria effimera! Buona fortuna.
A.I.