di Leonardo Bianco
Torno a parlare di Fortorina solo per chiarire alcuni punti del mio intervento di giovedì 26 febbraio sul sito sanbartoloemaninelmondo.it.(e ripreso anche da questo blog, ndb). Ribadisco che i 103 milioni di euro che l’Anas ha destinato per i prossimi cinque anni al completamento della Fortorina sono i benvenuti (ci mancherebbe altro).
Ma per evitare inutili proclami con conseguenti inutili illusioni mi sembra più che legittimo chiedere agli amministratori locali di agire e chiedere un tavolo tecnico, così come era stato proposto nell’incontro dell’8 dicembre scorso a San Bartolomeo in Galdo, per non rimanere spiazzati come è successo l’estate scorsa.
Tutti ricordiamo l’annuncio dello stanziamento di 65 milioni di euro, inseriti nel decreto del governo denominato “Sblocca Italia”, per la continuazione dei lavori alla variante della Strada Statale 212 che dovrebbe arrivare fino a San Bartolomeo per poi proseguire sulla Statale 17, tra proclami e speranze riaccese e poi la doccia fredda per i cittadini fortorini quando si scoprì che il finanziamento riguardava la realizzazione della circumvallazione di San Marco dei Cavoti. Mentre al Fortore (quello vero) solo le briciole. Allora per evitare nuove illusioni è dovere dei sindaci e degli amministratori fortorini chiedere all’Anas e alle istituzioni un incontro, così come auspicato lo scorso dicembre, a San Bartolomeo in Galdo per capire dove e come saranno spesi i 103 milioni di euro.
E avere, se possibile, notizie dei 200 milioni ulteriori che servono per il completamento. Tutto qua. Questo era il senso del mio intervento. Prima di esultare credo che sia necessario e giusto dire ai cittadini come si intendono spendere i soldi. Ora aspettiamo che i sindaci e gli amministratori fortorini, al di là delle passerelle e delle asserzioni alle quali ci hanno abituato nel passato, facciano il loro dovere: convochino il tavolo tecnico con Anas e governo e informino i loro cittadini.
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