L’alluvione dell'ottobre scorso resterà impresso nella
memoria di chi ha vissuto quella drammatica notte, che ha visto abbattersi su Baselice un vero e
proprio tsunami, con ponti e strade divelti, argini dei fiumi stravolti e parti
del territorio irriconoscibili.
E così a poco più di tre mesi da quel tragico evento la
ricostruzione procede lentamente. A Baselice - nonostante lo sforzo fatto dal
Comune (che per l'occasione ha mobilitato risorse finanziarie e umane) - le ferite sono ancora aperte,
come si vede da questo video girato qualche giorno fa.
Basti pensare che ancora oggi il ponte sul torrente Cervaro,
che collega il borgo con le sue contrade, non è stato ancora ricostruito,
costringendo le famiglie a fare dei giri infiniti per raggiungere il paese,
con grande dispendio di energie fisiche ed economiche.
Un dramma nel dramma. Tanto ché per la ricostruzione del
ponte c’era stato anche un sopralluogo dell’esercito italiano. Una domanda sorge spontanea: perché questo ritardo?
Tuttavia, nel momento in cui scriviamo, dell’importante infrastruttura non ne resta che qualche foto scattata prima della sua distruzione.
Tuttavia, nel momento in cui scriviamo, dell’importante infrastruttura non ne resta che qualche foto scattata prima della sua distruzione.
Non solo. La situazione è talmente tragica in tutto il Fortore
che il presidente della Comunità, Zaccaria Spina, ha lanciato nei giorni scorsi
un appello alla Regione Campania affinché vengano utilizzati i lavoratori
forestali per la sistemazione del patrimonio idraulico-forestale della zona.
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