Svimez, il sud riparte |
Oltre alla previsione per il biennio 2016 e 2017, verranno
presentate alcune analisi degli andamenti più recenti. Il 2015, infatti, ha
rappresentato il primo anno in cui al Sud si è arrestata la recessione,
registrando una inversione di tendenza più marcata che nel resto del Paese: il
Pil dell'area, secondo le stime di consuntivo della Svimez, è cresciuto dell'1%
contro lo 0,7% del resto del Paese.
La ripartenza del Mezzogiorno, dopo anni di fortissima
caduta, è dovuta ai settori dell'agricoltura (+7,3%), del turismo e (seppur in
misura più contenuta) al settore cruciale delle costruzioni (+1,1%).
A trainare la dinamica economica è stata la significativa
ripresa del mercato del lavoro (una crescita di 94 mila occupati, pari al
+1,6%), in parte frutto di alcuni provvedimenti del governo.
Al riguardo, secondo le valutazioni dell'associazione,
l'effetto congiunto della decontribuzione sulle nuove assunzioni e degli sgravi
fiscali (i cosiddetti 80 euro) ha contribuito alla crescita del Pil del
Mezzogiorno per 0,2 punti percentuali (0,1 al centro-nord).
Nonostante i segnali positivi, l'occupazione però resta
assai lontana dai livelli pre-crisi.
A ciò si accompagna un quadro di persistente ed acuta
emergenza sociale, per fronteggiare il quale, secondo la Svimez, è urgente sia
il varo di provvedimenti a sostegno dei redditi delle fasce deboli e povere
della popolazione (più che raddoppiate nei sette anni di crisi) sia il rilancio
degli investimenti pubblici nell'area, anche come leva per stimolare ed
attrarre quelli privati, che si confermano tuttora come il principale elemento
di fragilità del sistema economico italiano e meridionale.
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