Il logo di Silvia Colucci |
Si è svolta nei giorni scorsi, presso l'aula magna dell'istituto
superiore "E. Medi" di San Bartolomeo, la presentazione del
logo ufficiale del 60° anniversario della Marcia della Fame nel Fortore, evento
la cui celebrazione si svolgerà a partire dal prossimo mese di aprile. Il logo
è stato realizzato da Silvia Colucci, studentessa liceale.
Ampia la partecipazione delle rappresentanze locali al Comitato pro
Marcia della Fame creato ad hoc per la rievocazione dell'anniversario; ha
aderito ad esso la totalità delle associazioni presenti a San Bartolomeo, insieme ad alcune altre associazioni afferenti al bacino della Val Fortore.
La finalità didattica e formativa del Progetto "Marcia
della Fame, 1957-2017" di cui è responsabile il prof. Troisi, è quella di
rafforzare nelle nuove generazioni, in particolare nei ragazzi dell'IPA, del
Liceo Scientifico e dell'ITC di Baselice, la consapevolezza delle proprie
radici e della propria identità culturale, attraverso la conoscenza e il
recupero memoriale di un evento storico che, pur fallito nelle sue intenzioni,
rappresentò per la emarginata comunità fortorina degli anni ’50 un importante
momento di presa di coscienza collettiva, di mobilitazione, di lotta e di
coesione sociale.
Inoltre il progetto, che punta ad un ampio coinvolgimento
della popolazione della Valfortore, oltre ad interessare direttamente gli
studenti, mira a far comprendere l’attualità e la
gravità di problematiche sociali (disoccupazione, emigrazione e spopolamento,
decremento demografico, autoreferenzialità, regresso economico e culturale,
sfiducia) che si perpetuano nel tempo senza soluzione di continuità, rendendo
sempre meno vivibile il territorio e mettendo a serio rischio la stessa
sopravvivenza di intere comunità.
Il Gruppo di rcerca storica, costituito dagli studenti
dell'ISS "Medi" e coordinato dal prof. Troisi, si è occupato in
questi mesi di reperire documenti (articoli di quotidiani, foto, rapporti di
polizia, ecc…) relativi alla “marcia della fame” del 1957 e, in generale, alla
difficile situazione socio-economica del Fortore negli anni ‘50/’60 del secolo
scorso.
Gli studenti, accompagnati dal docente, hanno ricercato su tutto il
territorio fortorino, materiale cartaceo e/o fotografico e testimonianze
dirette di persone che presero parte a quella sfortunata, quanto coraggiosa
giornata di protesta collettiva.
Il materiale così raccolto è stato oggetto di
uno studio approfondito i cui risultati saranno poi resi noti in occasione del
Convegno "La marcia della fame e il Fortore nel secondo dopoguerra"
che lo stesso gruppo organizzerà il 12 Aprile, alle ore 17:30 presso il Teatro
Comunale di San Bartolomeo. Inoltre il gruppo curerà l’allestimento di una
Mostra temporanea sull’evento utilizzando il materiale reperito.
Mai prima d'ora in Valfortore si era sentito il bisogno di
acquisire competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso
la partecipazione, responsabile e convinta, ad un Progetto che unisce ricerca e
divulgazione storica, studio del territorio, presa di coscienza dei propri
diritti.
L'evento clou della rievocazione, il Corteo del 14 aprile
prossimo, a 60 anni esatti dalla Marcia del '57, verrà a cadere quest'anno in
una data ricca di significato per la nostra cultura cattolica: infatti
quest'anno il 14 aprile sarà di venerdì santo, giornata di rievocazione della
Passione di Cristo prima della successiva Pasqua di Resurrezione.
Ebbene insieme ai riti della settimana Santa sarà il caso, mai come quest'anno, di ricordare ai governanti ad ogni livello, gli stessi che i nostri avi non riuscirono a raggiungere nel '57 perché malmenati dalla polizia e quindi dispersi, che la Val Fortore continua a vivere la sua "Passione" a causa di irrisolti, atavici problemi legati alla viabilità, alla sanità ed ai servizi, alla mancanza di lavoro.
Ebbene insieme ai riti della settimana Santa sarà il caso, mai come quest'anno, di ricordare ai governanti ad ogni livello, gli stessi che i nostri avi non riuscirono a raggiungere nel '57 perché malmenati dalla polizia e quindi dispersi, che la Val Fortore continua a vivere la sua "Passione" a causa di irrisolti, atavici problemi legati alla viabilità, alla sanità ed ai servizi, alla mancanza di lavoro.
(Fonte: sanbartolomeo.info)
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