Baselice, Comune libero dai pesticidi |
Inoltre, l’ong s’impegna
garantire, ai comuni che aderiscono, un costante supporto informativo
per le diverse fasi dell’iniziativa. L’obiettivo è quello di mettere in pratica
le direttive europee del 2009 che invitano all’uso sostenibile dei diserbanti.
Ma quali sono le alternative per chi decide di fare a meno dei pesticidi?
“Diversi – spiega Bilotta – sono i metodi: c’è chi come Lozzolo, in provincia di Vercelli, ha sostituito gli erbicidi con l’aceto. Ma si possono utilizzare anche il diserbo manuale, meccanico e a vapore, i decespugliatori elettrici, tagliasiepi e trituratori. Sono tutti metodi sostenibili che risultano efficaci e, soprattutto, non nocivi per la salute umana e che tutelano la biodiversità”.
“Diversi – spiega Bilotta – sono i metodi: c’è chi come Lozzolo, in provincia di Vercelli, ha sostituito gli erbicidi con l’aceto. Ma si possono utilizzare anche il diserbo manuale, meccanico e a vapore, i decespugliatori elettrici, tagliasiepi e trituratori. Sono tutti metodi sostenibili che risultano efficaci e, soprattutto, non nocivi per la salute umana e che tutelano la biodiversità”.
In Italia sono una trentina i Comuni, grandi e piccoli, che
hanno aderito o hanno avviato l’iter di partecipazione al progetto. Si va da
Belluno a Bolzano, da Ragusa a Occhiobello (Rovigo), da Robilante (Cuneo) a
Volvera (Torino), solo per citarne alcuni.
“Partecipiamo a questa campagna contro i pesticidi – afferma
Dino De Simone,assessore all’Ambiente del Comune di Varese – perché ne
condividiamo i principi che ne sono alla base. Nei nostri bandi, diretti alla
gestione del verde, è espressamente fatto divieto dell’utilizzo di sostanze
chimiche per debellare le pianti infestanti dal nostro centro urbano. Per noi è
anche una battaglia culturale, infatti ci siamo ripromessi di organizzare degli
eventi con i vivaisti e le aziende del settore, in modo da limitare l’uso degli
antiparassitari”.
Guardia Sanframondi, in provincia di Benevento, tra i primi
produttori di vino della Campania, è stato l’ultimo comune – nel momento in cui
andiamo in stampa – a sposare l’iniziativa. “Quando siamo partiti con il
progetto – dice il sindaco Floriano Panza – abbiamo incontrato un po’ di
resistenze e siamo stati costretti ad emanare delle ordinanze che vietavano
l’utilizzo del glisofato, ma oggi la nostra popolazione ha capito quanto sia
importante essere un comune free dai pesticidi”.
Non solo. Pan Europe, nei giorni scorsi, ha sottoscritto
un’importante partnership con l’Associazione borghi autentici d’Italia, di cui
fanno parte circa 260 paesi. “Si tratta – sottolinea il presidente Ivan Stomeo
– di un’iniziativa coerente con la nostra filosofia, che va nella direzione di
una sempre maggiore attenzione al benessere e alla salute dei cittadini, quelli
residenti e quelli temporanei”.
L’articolo è stato
pubblicato sul numero di aprile della Nuova Ecologia
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