di Gianfilippo Mignogna*
La Legge di Bilancio 2020 stanzia ulteriori fondi per la
Strategia Nazionale delle Aree Interne. Non tantissimi, a dire il vero. Ma è
pur sempre una buona notizia. Non vorrei però che la SNAI si riducesse ad una
mera questione economica e ad una stagione provvisoria con qualche
finanziamento in più per aree abituate alla carestia. I soldi sono importanti
ma, obiettivamente, non saranno mai abbastanza e non arriveranno mai in tempo
per tutti e tutto.
Già perché c'è una variabile, quella del "tempo",
che pochi considerano. Per i #piccolicomuni il tempo si sta esaurendo. In molto
casi si parla di un paio di decenni ancora. Niente di più.
Ed allora, forse, sarebbe necessario rafforzare da subito la
portata "politica" della Strategia. Se fossi il ministro Peppe
Provenzano, ad esempio, farei del 2020 l'anno della "Restanza".
Chiamerei a Roma i sindaci capofila di tutte le aree interne (io non sono tra questi)
per il primo grande processo di costruzione condivisa del Piano di Salvataggio
dei Piccoli Comuni.
Sarebbe un grande riconoscimento politico a chi opera in
periferia, un enorme segno di attenzione per chi rappresenta in prima linea le
istituzioni ed uno straordinario strumento per favorire soluzioni generative e
non standardizzate per territori così diversi.
Un modo concreto per rovesciare la piramide e dire: la
condizione dei piccoli paesi è un problema nazionale, straordinario, urgente e
coinvolgente. Affrontiamolo insieme, una volta per tutte, però!
*sindaco di Biccari (Foggia)
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