Nell'agosto 2021 la nuova governance politica dell’ente fortorino inizia però a far sentire i primi scricchiolii. Non passano in consiglio generale né la salvaguardia degli equilibri di bilancio e né la proposta di nomina ad assessore del sindaco Ferella, che era tra quelli che avevano sfiduciato Spina e votato Sacchetti presidente. Esito della votazione: sei favorevoli, sei contrari.
Un equilibrio politico che si regge sul filo di lana fino al 15 novembre scorso quando arriva il colpo di scena: mozione di sfiducia nei confronti di Sacchetti. A votare contro questa volta sono sette sindaci: Carmine Agostinelli (San Bartolomeo), Edi Barile (Ginestra), Nicola de Vizio (San Giorgio la Molara), Lucio Ferella (Baselice), Andrea Giallonardo (Castelfranco), Gianfranco Mottola (Castelvetere) e Michelantonio Panarese (Buonalbergo). Nuovo presidente dovrebbe essere eletto Agostinelli, fedelissimo del sindaco di Benevento Mastella. La casella della vicepresidenza dovrebbe andare a Ferella, mentre la carica di assessore dvrebbe essere assegnata a Mottola.
«La
decisione, seppur forte, non era più procrastinabile» fanno sapere i firmatari della mozione di sfiducia, i quali prendono atto «del totale stato di immobilismo in
cui versa, ormai da mesi, la Comunità montana del Fortore».
Nessun commento:
Posta un commento