Fortore. Il grano duro del paese della diga di Occhito, infatti, ha avuto il parere favorevole della Commissione tecnico-scientifica, costituita da esperti nominati dalla Regione Puglia, ed è stato iscritto nel Registro Regionale. “E’ davvero una bella notizia – ha dichiarato il sindaco di Carlantino, Graziano Coscia –. Nel nostro paese buona parte del reddito e dell’occupazione derivano dall’agricoltura e, in particolar modo, proprio da produzioni seminative con forte prevalenza di grano duro”.Il grano di Carlantino ha una composizione proteica e un contenuto in sostanze azotate superiori rispetto alle varietà impiegate in ambito commerciale. La pianta ha un’altezza fra i 140 e i 160 cm, mentre la spiga ha una lunghezza media, leggermente colorata a maturazione con densità compatta.
Il risultato è stato ottenuto dopo un monitoraggio del territorio effettuato nell’ambito del progetto SaVeGraINPuglia e, al fine di ampliare le conoscenze sulla varietà del grano duro di Carlantino, un campione di semi è stato inviato a Bari presso l’IBBR (Istituto di Bioscienze e Biorisorse) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). La granella è stata impiegata per indagini biochimiche al fine di definire la uniformità o la variabilità del campione.
(tratto da ilgiornaledipuglia.it)
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