mercoledì 10 dicembre 2008

Cinema e Fortore, nasce una nuova associazione


Una nuova associazione per il Fortore: è nata infatti l’associazione culturale “no-profit” Cinefort.
Si tratta di un progetto ambizioso, che si muoverà tra cinema, arte e cultura per una zona della provincia sannita troppo spesso dimenticata e non valorizzata.L’obiettivo dell’associazione è favorire la conoscenza del cinema fra le nuove generazioni, creando un’alternativa valida per la propria formazione, e non da ultimo, per una propria realizzazione professionale futura. Promuovere inoltre un diverso utilizzo del territorio, che si presta perfettamente come palcoscenico naturale e suggestivo il che significa partecipare attivamente e concretamente al “recupero del luogo”. Stimolare infine i cittadini dei luoghi interessati a conoscere e utilizzare una nuova forma d’arte con nuove motivazioni, specialmente per i gruppi più giovani e per i tanti artisti della zona che spesso si trovano a convivere con l’apatia e l’impossibilità di comunicare.
Si punterà dunque alla creazione e alla realizzazione di workshop con i vari gruppi locali per la finalizzazione di film documentari, rendendo protagonisti i ragazzi e i luoghi in cui vivono, ma anche laboratori di fotografia, cineforum mensili, mostre di pittura e scultura, scambi culturali con associazioni extra-territoriali.
Cinefort opererà in quattro comuni (Molinara, Montefalcone Valfortore, San Giorgio la Molara e San Marco dei Cavoti) e lo farà assieme alle associazioni già presenti nel territorio: l’obiettivo è creare un vero e proprio “Comprensorio”, unione tra tutte le forze sociali e culturali locali, seguendo il modello dei comuni dell’entroterra toscano o di quello umbro.

Sabato 13 dicembre, presso l’aula consiliare del Comune di San Giorgio la Molara, in piazza Nicola Ciletti, alle ore 19.00, ci sarà la presentazione ufficiale dell’associazione Cinefort. Per l’occasione verrà illustrato il programma Cinefort 2009 con tutti gli appuntamenti.

(Ri)dimensionamento scolastico, nel piano al vaglio della Regione anche il professionale di San Bartolomeo

La Giunta provinciale di Benevento ha varato il Piano di dimensionamento scolastico. (…) Il provvedimento è stato licenziato dopo un confronto avuto ieri sera con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria. L’esecutivo ha deciso di accogliere e trasferire formalmente alla Regione Campania la raccomandazione presentata dalle organizzazioni sindacali di diluire l’applicazione temporale del Piano nell’arco di un triennio.

Sono stati tenuti presente anche i criteri indicati nel corso della Conferenza scolastica provinciale. Il Piano varato riguarda esclusivamente il dimensionamento delle dirigenze scolastiche mentre è rinviato a successivo provvedimento ogni decisione circa i nuovi indirizzi proposti dalle scuole secondario di secondo grado della provincia. Sono previste
72 autonomie scolastiche a fronte delle attuali 84 con 8 direzioni didattiche (precedentemente erano 14), 39 istituti comprensivi, 4 scuole secondarie di 1° grado (sono state tagliate 3), 21 scuole secondarie di 2° grado (anche qui con un taglio di 3 unità).
(…) L’Istituto superiore di San Bartolomeo in Galdo aggrega il professionale di San Bartolomeo e raggiunge i 32 alunni.
(tratto da il quaderno.it)

martedì 9 dicembre 2008

Rete veloce come diritto universale

“Il Presidente eletto degli Stati Uniti, Barack Obama parla di mega investimenti nella rete veloce per contribuire a rilanciare l’economia USA, il Coordinamento Piccoli Comuni da cinque anni martella la politica italiana sulla necessità di portare il Paese fuori dalla preistoria informatica e nulla pare sia cambaito. - A ricordarlo il Portavoce di Piccoli Comuni, Virgilio Caivano, intervenuto a Spoltore al forum “ Più rinnovabili e più rete veloce per lo sviluppo del Paese” - Energie rinnovabili, innovazione e rete veloce - rinnova la proposta Caivano - sono la vera strategia da mettere in campo per salvare i piccoli Comuni italiani e dare una risposta concreta alle aspettative di sviluppo dell’Italia e del Sud in particolare. Nonostante le nostre tante iniziative la pigrizia culturale della classe politica italiana non ha prodotto grandi innovazioni e mentre l’America si prepara a grandi investimenti nei settori strategici dell’energia e delle telecomunicazioni e la Spagna azzera l’ultimo miglio, in Italia si parla addirittura di aumento del canone telecom.

Siamo davvero alla follia e tutto questo mentre il Presidente del Consiglio invoglia i cittadini e le famiglie a spendere e spandere pur non avendo la possibilità di arrivare nemmeno alla seconda settimana. Il ritardo accumulato in questi cinque anni rischia di diventare incolmabile nei settori dell’energia e delle nuove tecnologie con gravissimo danno per le aziende e soprattutto per il futuro dei giovani che guardano sempre di più, pur in questo momento di disagio economico globale, agli altri Paesi europei. La nostra ultima speranza – le conclusioni del leader di Piccoli Comuni - è riposta in Obama e nella sua straordinaria e straripante azione di coinvolgimento mondiale intorno alla sua idea di sviluppo e di utilizzo delle rinnovabili e della rete come risorsa centrale per la crescita e lo sviluppo economico e sociale. Come Coordinamento dei Piccoli Comuni intanto ci prepariamo all’ennesima azione sulla rete aperta agli italiani nel mondo per promuovere una petizione on-line mondiale per il riconoscimento della rete veloce come diritto universale”.

domenica 7 dicembre 2008

Il nostro Ambrogino d'oro


Oggi il Comune di Milano consegna la sua onorificenza più importante. Onorificenza negata a Enzo Biagi. Noi lo ricordiamo così. Senza medaglie.

sabato 6 dicembre 2008

Caso ospedale, Rifondazione: venga la giunta regionale

S. Bartolomeo in Galdo. Presso l'aula consiliare del Comune il segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Giuseppe Addabbo, accompagnato da Francesco Caruso e Giannalberto Colantuoni, hanno incontrato un gruppo di cittadini per affrontare il problema sanità, alla luce dell’approvazione del nuovo piano ospedaliero. Addabbo ha tenuto a garantire il suo impegno e quello di Rifondazione in seno alla giunta regionale per rivedere la questione ospedale di S. Bartolomeo in termini di riorganizzazione del nuovo piano. All'incontro era presente Raffaele Iannelli, da sempre impegnato in prima linea sul fronte per l'apertura dell'ospedale di S. Bartolomeo, e reduce della trasmissione televisiva Domenica In, durante la quale si è parlato della mancata apertura del nosocomio fortorino. Secondo Caruso va presa una posizione forte e provocatoria. Ha suggerito la raccolta di firme per attirare l'attenzione della giunta regionale e invitarla a S. Bartolomeo. Iannelli ha manifestato la sua delusione per la diffidenza manifestata dagli stessi concittadini circa l'impegno suo e del parroco Iampietro, nel portare l'atavico problema alla ribalta della cronaca nazionale. Quindi secondo Iannelli bisogna informare bene i cittadini affinché sappiano una volta per tutte cosa è successo fino ad oggi e cosa si sta producendo alle nostre spalle in termini di sanità mancata e presa in giro da parte dei tanti politici di turno. Colantuoni ha suggerito un'alternativa, rispetto all'emergenza, che veda coinvolte le forze dell'ordine attraverso l'utilizzo di una eliambulanza. Per il momento si organizzerà la raccolta di firme per invitare la giunta Bassolino a tenere un incontro politico a S. Bartolomeo.
ce.ago.
(il mattino.it del 5 dicembre 2008)

venerdì 5 dicembre 2008

Centrale biomasse, c'è il no anche di Michele Maddalena (Idv)

I capigruppo dei partiti componenti il Consiglio provinciale di Benevento Nino Lombardi (Udm), Michele Maddalena (Idv), Claudio Ricci (Pd), Alfredo Cataudo (Udeur), Mario Marotta (Ps), Mino Izzo (PdL) ed Erminia Mazzoni (Udc), hanno chiesto formalmente con un documento unitario, al presidente dell’assise Giuseppe Maria Maturo e al presidente della Giunta Aniello Cimitile, di inserire all’ordine del giorno del prossimo Consiglio provinciale la questione relativa all’impianto di Biomasse di San Salvatore Telesino.
La richiesta dei capigruppo, che evidenziano il proprio disappunto per la concessione della valutazione di impatto ambientale da parte della Regione per la realizzazione della centrale di produzione elettrica, si spiega con la necessità di «definire - come si legge nel documento - iniziative o ulteriori provvedimenti da adottare a conferma della decisione a suo tempo già espressa dal Consiglio provinciale (delibera n.661 del 20/08/2007 nella quale si rilevava l’impossibilità di realizzare l’impianto in questione poiché in contrasto con il Piano energetico Ambientale adottato dalla Provincia stessa) per scongiurare l’ipotesi di messa in opera del suddetto impianto».
(Fonte: epicentro.it)

La Casta e la social card

«Con la social card i poveri staranno un po’ meglio». Sono le parole di Robin Hood-Tremonti a “Porta Porta” di ieri sera. Incredibile. Facendo un po’ di conti 40 euro mensili della carta sociale corrispondono a 1 euro e 33 centesimi al giorno. Si vede che la Casta non è mai stata a fare spesa in un supermercato. D’altronde i loro superstipendi non diminuiscono mai. Per gli altri però c’è la social card. Come dire tu sei povero ed io nella mia bontà di ricco ti concedo una carta per far fronte al tuo miserevole bisogno di mangiare. Un po’ come la tessera fascista del ventennio. Con una piccola differenza però, lì gli scaffali erano vuoti. Nel ventunesimo secolo sono pieni di mercanzie. Ma non per tutti. E allora ci pensa la benevolenza del neo Imperatore, il quale, anche se straricco è pur sempre compassionevole. Caritatevole. È la globalizzazione bellezza.

giovedì 4 dicembre 2008

Risparmio energetico, gli inquilini contro le nuove norme

I sindacati degli inquilini di Benevento attaccano il Governo Berlusconi sulle nuove norme, contenute nella manovra economica, in merito alla detrazione del 55% sui lavori e interventi volti a favorire il risparmio energetico. “Da oggi, per accedere al beneficio della detrazione, il contribuente dovrà presentare un’istanza all’agenzia delle entrate e attendere l’obbligatoria e condizionante autorizzazione alla detrazione – si legge in una nota a firma di Giuseppe Falzarano e Paolo Iorio -. Ma la cosa gravissima è che il decreto inserisce il principio del silenzio-rifiuto, in base al quale, se l’agenzia non risponde al contribuente entro trenta giorni, la detrazione si intende negata”.
(Fonte: il quaderno.it)

mercoledì 3 dicembre 2008

Facoltà di Economia: si sta indebolendo l’università pubblica

Nell’ultima riunione, il Consiglio della Facoltà di Scienze economiche e aziendali dell’Università degli Studi del Sannio ha approvato una mozione che esprime una netta opposizione ai recenti provvedimenti legislativi.

“L'Italia – si legge nel documento - spende meno dell'1% del reddito nazionale per il finanziamento delle università e della ricerca e si colloca al di sopra della media Ocse come quota dei fondi privati; la legislazione recentemente varata non inverte tale tendenza ma persevera nell’indebolimento dell'Università pubblica e nell’apertura, per ora senza criteri e disciplina, ai fondi privati. Viene infatti ridotto il già esiguo Fondo per il Funzionamento ordinario; si limita ulteriormente il turn over del personale; si mina il sistema pubblico universitario anche con la previsione della possibile trasformazione delle Università in Fondazioni private”.

(tratto da ilquaderno.it)

martedì 2 dicembre 2008

Comuni montani, ci risiamo con la chiusura delle scuole

Ci risiamo. Prima con i tagli alla sanità campana, che ha portato ad assegnare all’ospedale di San Bartolomeo solo 24 posti, ora con il ridimensionamento scolastico. E per questo che si è riunita alla Rocca dei Rettori la Conferenza scolastica provinciale.
All'ordine del giorno il Piano provinciale di dimensionamento scolastico in ottemperanza al decreto Gelmini.
Dopo gli interventi dei rappresentanti degli enti, è stata messa ai voti la proposta della Provincia finalizzata a proporre in sede regionale, cui spetta l'ultima parola, i seguenti criteri:

•tutelare i piccoli centri e i comuni montani evitando la chiusura dei plessi scolastici per motivi di isolamento geografico e sociale;

•accorpare le dirigenze dei comuni che attualmente ne ospitano 2 o più ma non raggiungono i limiti di legge richiesti in quanto a numero di alunni;

•accorpare le dirigenze di comuni limitrofi, lasciando la presidenza nel comune che ha un numero maggiore di alunni;

•tutelare i comuni montani lasciando la deroga di 300 alunni sia per le scuole dell'obbligo che per gli istituti superiori;

•chiedere la possibilità di istituti omnicomprensivi per i comuni più piccoli che ospitano le scuole superiori;

• rispettare le richieste dei comuni secondo la logica di razionalizzazione oggettiva;

• delocalizzare le sezioni staccate da Benevento per inserirle nel territorio in cui sono ubicate.