lunedì 23 febbraio 2015

A Strade di Vini il duo italiano Bianco-Valente e gli svedesi Kultivator

Questa settimana Castelvenere (noto per essere il comune più vitato d’Italia) si è trasformato in residenza d’artista, ospitando tra le strade del suo centro storico, le cantine tufacee e i suoi vigneti, due coppie di artisti: il duo italiano BIANCO-VALENTE e gli svedesi KULTIVATOR . Non sembra essere un caso perché da qualche mese, nel comune sannita il progetto di ricreazione del paesaggio rurale: Strade di Vini, ha messo in opera un workshop coinvolgendo con esperti e innovatori che stanno dialogando con gli studenti sanniti e con la comunità locale.

A restituirci un’interessante lettura del paesaggio nell’accezione di biosfera e infosfera è Alex Giordano, docente dello IULM e fondatore di Rural Hub, che durante il talk (del 14 febbraio) ha proposto una riflessione sulla necessità di un’ecologia della comunicazione necessaria per una vivibilità dell’infosfera, ma anche della biosfera. Un punto centrale che ha ispirato l’intero progetto e il lavoro di Giovanna e Pino e degli svedesi Malin e Mathieu immersi totalmente nella narrazione di una terra, densa di non solo di vigne, ma anche di storie e di racconti: un habitat vivo dove gli artisti stanno creando un discorso con la gente e i luoghi ancora pieni di magia. Cosa racconteranno gli artisti di Castelvenere che ancora non conosciamo?

Stiamo seguendo il loro viaggio e come partecipanti curiosi e, consapevoli che queste esperienze non possono ripetersi, attendiamo emozionati l’esito di questa residenza che il “nostro” bravo curatore Leandro Pisano (direttore di Interferenze) ha saputo rendere un’esperienza significativa e appassionante. Nell’attesa, tutti hanno delle opinioni: i ragazzi si fermano a chiedere che succederà sabato sera, alcuni ormai fanno parte della crew e lavorano attivamente nelle cantine insieme agli artisti. Per salutarli, nella speranza di rivederli presto, sabato pomeriggio alle 18 tutti (artisti e non) presenteremo i lavori e con una piccola festa nelle cantine tufacee ospiteremo il sound artist Raffaele Mariconte con i suoi suoni del vino, A Year in the Vineyard e il Dj set di Gamino (deep elettronic dub session) from Jambassa , un viaggio attraverso la musica elettronica dal sapore dub e techno, con incursioni nei territori più vari dell’EDM.
www.stradedivini.it

Kultivator Fondato nel 2005 dagli artisti Mathieu Vrijman, Malin Lindmark Vrijman e Marlene Lindmark e dagli agricoltori Henric Stigeborn e Maria Lindmark, oggi è un progetto open di collaborazione sperimentale tra l’agricoltura biologica e l’arte visiva, situato nel villaggio rurale di Dyestad, sull'isola Öland sulla costa sud della Svezia.
 Con l'installazione di alcune attrezzature in una fattoria abbandonata, vicino alla popolazione agricola attiva, 
Kultivator offre uno spazio per la sperimentazione e la contaminazione tra arte e produzione agricola. Kultivator organizza progetti, mostre e laboratori che esplorano possibili narrazioni alternative all'interno delle pratiche artistiche e dell'agricoltura, con i membri del progetto e/o gli ospiti della fattoria. Sull’isola Kultivator ha una residenza, uno spazio espositivo e un caseificio con 30 mucche, polli, anatre, pecore e cavalli. Dall'inizio del 2005, circa 80 artisti, ricercatori e agricoltori ha visitato e ha lavorato sul posto.

Bianco-Valente Coppia nella vita e nell’arte Giovanna Bianco e Pino Valente hanno scelto il video e la sua installazione nell’ambiente come forma privilegiata di un racconto per immagini e suoni in cui si intrecciano la memoria, la percezione, il tempo e la visione. Conosciuti ormai nel panorama internazionale dell’arte contemporanea, hanno partecipato a numerose mostre collettive in Italia e all’estero, tra le quali Paris Photo nel 2007, Vesuvius curata da Gigiotto Del Vecchio a Pechino nel 2006, il progetto Artesto-Nokia Connect to Art presso la Triennale di Milano nel 2006, la Biennale di Venezia nel 2004, Cine y Casi Cine curata da Berta Sichel a Madrid nel 2004, Reisefreiheit curata da Kersting nel 2003 ad Amburgo e De gustibus curata da Achille Bonito Oliva presso il Palazzo delle Papesse di Siena nel 2002. Alcune delle opere sono entrate a far parte di prestigiose collezioni museali.

venerdì 20 febbraio 2015

Agri Blogger | Cercasi giovani con esperienza nel settore agricolo per aderire ad un progetto europeo

Stanno cercando giovani con esperienza nel settore agricolo per aderire ad un progetto europeo che ha come obiettivo quello di migliorare la qualità del suolo. (per informazioni cliccare qui  sotto)

Agri Blogger | Cercasi giovani con esperienza nel settore agricolo per aderire ad un progetto europeo

giovedì 19 febbraio 2015

Il petrolio molisano e il pentito Schiavone

Quando si parla di petrolio molisano, bisogna fare i conti col problema “radioattività” originatosi dopo le dichiarazioni del pentito Schiavone quando l’Arpa Molise ritenne di dovere accertare quali ne fossero i valori nel territorio di Cercemaggiore, dove era stato scavato il pozzo petrolifero “Santacroce” della Montedison.

Per continuare a leggere l'articolo clicca qui sotto
www.termolionline.it

martedì 17 febbraio 2015

sabato 14 febbraio 2015

Viaggio in bici No Triv nell'Appennino meridionale

Una traversata in bicicletta, una pacifica passeggiata aperta a tutti, per far conoscere attraverso il contatto con i naturali custodi della terra, i contadini, risorse naturalistiche, territori e paesaggi dell’Appennino meridionale nella sua bellezza, biodiversità e magia. Aree interne già sotto attacco per il sovrasfruttamento delle sorgenti, gli sversamenti abusivi, l’eolico selvaggio e la desertificazione indotta dalla mancanza di pianificazione strategica e sostenibile delle risorse territoriali.

L’itinerario sarà una staffetta nei territori con la possibilità di partecipare liberamente ad alcuni tratti o seguire l’intero percorso. Una libera marcia simbolica che attraverserà le zone interne e alla quale ognuno può aderire.

Il percorso si costruirà insieme a chi aderirà e attraverserà i territori dei Permessi di ricerca interessati.
La tappa di arrivo è la Val D’Agri, in Basilicata, con il suo centro oli e i pozzi petroliferi in funzione. Le tappe interesseranno le nostre aree interne per testimoniare le bellezze del paesaggio e l’importanza dell’agricoltura.

Il percorso si disegnerà in base alle adesioni e insieme si valuterà l’organizzazione delle tappe e degli incontri informativi sui territori.

Idealmente la durata del viaggio centrale dovrebbe essere di 4 giorni e tre notti, ma si valuteranno percorsi e possibilità.

giovedì 12 febbraio 2015

Petrolio nel Sannio. Il caso Arpa Molise e l'ambigua posizione della Regione Campania

Sarà anche vero che il ‘Progetto Nusco’ (698,50 Kmq complessivi, di cui 696 kmq in provincia di Avellino), interessa solo per 2,50 kmq la provincia di Benevento, ma allo stesso tempo può essere un precedente pericoloso per il prosieguo anche degli altri progetti che tengono il Sannio con il fiato sospeso: ‘Case Capozzi’ 423,70 i KMq da trivellare e ‘Pietra Spaccata’ dove i kmq sono 333,30. Il caso questa volta è tutto politico (per continuare a leggere l'articolo de ilquaderno.it clicca qui sotto)

Petrolio nel Sannio. Il caso Arpa Molise e l'ambigua posizione della Regione Campania

Strade del Fortore abbandonate, il caso Montefalcone

Una petizione per il ripristino della segnaletica stradale sulla provinciale 45, che collega Montefalcone di Val Fortore con la statale 90 bis. E' quanto presenteranno alcuni cittadini sanniti al presidente della Provincia di Benevento, Claudio Ricci: la strada in questione, dal km 6 in avanti, è infatti carente di indicazioni. 

Secondo i richiedenti, è necessario ripristinare la segnaletica ai margini della carreggiata con catarifrangenti, rifare la striscia bianca per la delimitazione di metà carreggiata e rifare il manto stradale. 

(Fonte: Sp 45 Montefalcone-90 bis, petizione alla Provincia per il rifacimento della segnaletica | Fortore | news | NTR24 - l'informazione sul web)

mercoledì 11 febbraio 2015

Un sogno diventato miraggio: la Ferrovia della Valfortore

di Leonardo Bianco

Oltre un secolo fa, il ‘900 era appena iniziato, nella neonata Provincia di Benevento si discuteva di viabilità e trasporti. E tra le tante proposte presentate per migliorare i collegamenti tra San Bartolomeo e il capoluogo e soprattutto per favorire i rapporti sociali e commerciali tra il Sannio e la Puglia, c’era quella di realizzare una linea ferroviaria.

Notizie di avviare un progetto per la Ferrovia della Valfortore si trovano nel libro di Angelo Fuschetto, studioso e appassionato di storia sannita, “Una testimonianza sugli anni di vita pubblica nel primo Novecento”. Lo storico nel suo lavoro riporta la lettera scritta da Angelo Ricci di San Marco dei Cavoti, politico di spicco del Fortore, alla vigilia delle elezioni al consiglio provinciale di Benevento del 1914. Ricci, eletto per la prima volta nel 1902, nella missiva diretta agli elettori del Mandamento di San Giorgio La Molara, presenta le iniziative intraprese per lo sviluppo e l’ammodernamento delle aree interne. E tra queste c’è anche il progetto di realizzazione di una Ferrovia della Valfortore.

“Fui a gittarne la prima scintilla in Consiglio provinciale – scrive il consigliere sammarchese - con l’ordine del giorno del 28 maggio 1904 col quale fra l’altro si faceva voto al Governo del Re per una linea ferroviaria nel nostro Circondario. Né fu il solo”. Infatti, stando alla lettera di Angelo Ricci, il consiglio si espresse a favore della linea ferroviaria che doveva collegare il capoluogo sannita a San Bartolomeo in Galdo e proseguire fino alla Capitanata. Un’iniziativa che ebbe anche l’appoggio degli esponenti parlamentari sanniti e in particolare del senatore del Regno Leonardo Bianchi. Sempre secondo il consigliere sammarchese nel 1907, nella seduta del 27 marzo, addirittura fu approvato anche il progetto presentato dall’ingegnere Alberto Capuano.

E l’anno successivo, come si evince dal documento pubblicato nel lavoro di Angelo Fuschetto “Una testimonianza sugli anni di vita pubblica nel primo Novecento”, l’11 marzo 1908 il consiglio provinciale approvò, sempre dietro proposta di Angelo Ricci, lo stanziamento di Lire 500 a Km per la ferrovia della Valfortore. Somma naturalmente che non era sufficiente e che doveva essere integrata dal Governo centrale. E a testimonianza della volontà e dell’impegno degli amministratori locali per la realizzazione della linea ferroviaria, c’è la delibera del 5 maggio del 1914, approvata dal comitato dei sindaci del Circondario di San Bartolomeo in Galdo, presieduto dall’allora primo cittadino del capoluogo fortorino, Pietro Colatruglio.

Una delibera con la quale i sindaci facevano voto al Governo del Re per la realizzazione della Ferrovia che avrebbe dovuto collegare Benevento a Foggia. Una linea ferroviaria che avrebbe dovuto risolvere il problema dell’isolamento del Fortore. Sono trascorsi circa 111 anni dalla prima delibera del consiglio provinciale e dal documento dei sindaci del Circondario di San Bartolomeo in Galdo e della strada ferrata neanche l’ombra. La Ferrovia del Valfortore, così la definì Angelo Ricci, è rimasto un sogno, anzi un miraggio, insieme a tante altre opere mai realizzate.

www.sanbartolomeaninelmondo.it


“Scipionyx samniticus e la paleontologia nascosta”: il 21 marzo scade il bando per partecipare alla X edizione

Si informa che il termine ultimo per partecipare alla X edizione del “Premio Scipionyx samniticus e la paleontologia nascosta” (concorso nazionale per le suole di ogni ordine e grado e cultori della paleontologia) è fissato per il 21 marzo 2015; il bando è scaricabile dal sito dell’associazione.

La Onlus “Un Futuro a Sud” nell’auspicare l’uscita del francobollo dello Scipionyx samniticus, da tempo sollecitata dall’Associazione Isidea e dal Forum Universale delle Culture, invita i rappresentanti locali delle sedi istituzionali competenti a promuovere fattivamente detta emissione filatelica che purtroppo non è stata ancora programmata per l’anno in corso.

Il cucciolo fossilizzato di dinosauro proveniente dai giacimenti di Pietraroja  è noto da tempo in tutto il mondo (si veda francobollo di Scipionyx in Mozambico anno 2002) e la sua immagine veicolata dalle Poste Italiane potrebbe essere un utile contributo per la divulgazione del patrimonio fossilifero sannita in coincidenza con l’Expo di Milano. L'eccezionale reperto è da due anni in mostra permanente presso la sede della Soprintendenza di Benevento.

Si informa, inoltre, che é stato pubblicato il volume “Test di Geopaleontologia” curato dal geologo Luciano Campanelli. Si tratta di un contributo per la verifica delle conoscenze e competenze degli allievi di Scuola Secondaria di Primo e Secondo Grado maturate nell’ambito delle Scienze della Terra con particolare riguardo ai giacimenti fossiliferi del Sannio, Scipionyx samniticus e gli omologhi europei ed extraeuropei. 

Le tematiche trattate si riferiscono alle otto edizioni degli Atti Congressuali “Incontri con la Paleontologia” pubblicati tra il 2002 ed il 2014 organizzati dalla Onlus “Un Futuro a Sud” . Il materiale didattico è gratuitamente scaricabile dal sito www.unfuturoasud.it

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