venerdì 10 febbraio 2012

Muri di neve nel Fortore

Peggiora con il passare dei minuti la situazione nel Fortore. Le intense nevicate di queste ore stanno mettendo a durissima prova i mezzi di soccorso dei comuni già particolarmente vessati da oltre una settimana. Abbiamo raggiunto telefonicamente il sindaco di Montefalcone Valfortore, Assunta Carmela Gizzi, che si trova nel centro operativo permanente del comune allestito per fronteggiare al meglio l'emergenza: "Sta nevicando tantissimo da mezzogiorno - ha riferito a "Il Quaderno.it" - tutti i mezzi e gli uomini in dotazione al comune sono fuori a lavorare ed a compiere un lavoro di prevenzione massiccio. In campo per ora ci sono 15 mezzi spargisale, uno spazzaneve, i trattori e 25 volontari che sono in giro tra centro abitato e contrade e stanno operando in condizioni meteo davvero difficili". 

Chiaramente la viabilità è fortemente compromessa specie nel tratto della provinciale 88 alle porte del paese, che collega il comune fortorino con S. Giorgio la Molara e, dunque, con Benevento: "La strada è interdetta in località Cassa S. Innocenzo dove solitamente tirano forti folate di vento in pieno parco eolico. Attualmente si è creata una vera e propria muraglia di sei metri di neve che ha di fatto chiuso il passaggio. 

Sono ancora percorribili gli altri due collegamenti per Castelfranco e Foiano ma non sappiamo ancora per quanto tempo visto che la neve aumenta d'intensità". Nonstante le precarie condizioni meteo il sindaco si dice tranquillo di superare anche questa ennesima tormenta: "Non abbiamo problemi di acqua, luce e gas nemmeno nelle contrade. Stiamo facendo il possibile, grazie anche all'ausilio di volontari, forze dell'ordine e mezzi provinciali. Abbiamo acqua a sufficienza grazie ai pozzi locali e stiamo anche garantendo la raccolta porta a porta". 

Un piano neve che funziona per ora ma il sindaco chiede alla Regione Campania lo stato di calamità di tipo A: "Stiamo spendendo tantissimi fondi per garantire servizi ed incolumità ai nostri cittadini - ha espresso la Gizzi - ma attualmente abbiamo speso circa 90mila euro e l'emergenza non è certo finita. Caldoro deve riconoscerci lo stato di calamità maggiore, non ci servono uomini, ma fondi".

www.ilquaderno.it

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