giovedì 21 ottobre 2010

Appello ad Emergency perché apra un ospedale nella Valfortore


Facciamo nostro l'appello lanciato sul blog www.andrez.cotti.biz affinché Emergency di Gino Strada porti un suo ospedale nel Fortore.

di Tiziana Bisogno

Lancio un appello ad Emergency perchè porti uno dei suoi ospedali a San Bartolomeo in Galdo. Valle del Fortore. Provincia di Benevento. Italia. Anche se lì non ci sono molti immigrati, ma solo una popolazione che ha atteso per anni di vedersi riconosciuto il diritto alla salute, come qualsiasi altro cittadino italiano. Che ha lottato per ottenere quel diritto negato. Chi si ammala lì è costretto a fare 60 km per trovare il primo ospedale. Fuori regione, però. Benevento la raggiungi in un’ora in condizioni normali. Diventa irraggiungibile se c’è una emergenza. Come si fa a trasportare un infartuato su una strada tortuosa, di montagna, spesso con frane?
Eppure l’ospedale c’è. Ci son voluti più di 50 anni e più di 20 milioni di ero per costruirlo. Un ospedale mai aperto e che non entrerà mai in funzione. Nonostante l’insegna posta lì, a ricordare da anni che un ospedale c’è. Padre Pio lo hanno chiamato.

Ma il miracolo tanto atteso non è mai arrivato. Nonostante la sua costruzione sia terminata da anni. Nonostante siano stati espletati da anni i concorsi per il personale medico e infermieristico. I concorsi da primario. Nonostante le sale operatorie attrezzate. Solo due anni fa l’ultima ristrutturazione e il rifacimento degli impianti. Uno scandalo su cui nessuno mai si è degnato di indagare a fondo. Da ministro dei Lavori Pubblici Di Pietro inviò degli ispettori. Ma poi? Della sua apertura se ne parlava, puntualmente, ad ogni elezione, politica o amministrativa che fosse. Ogni volta. Anche questa volta. Anche nell’ultima tornata elettorale per le regionali c’è stato il solito ritornello. Una bugia, agitata solo per raccogliere consensi. Voti. “Si aprirà” annnunciò il deputato Nunzia De Girolamo, coordinatrice provinciale del Pdl, alla vigilia delle elezioni. In verità a San Bartolomeo in Galdo non ci aveva creduto più nessuno. Poi la conferma.

Dopo 50 anni di attesa. Grazie a Caldoro, con il placet del presidente del Consiglio, e a tutti quelli che negli anni li hanno preceduti, muore anche la speranza, così come negli anni sono morte tante persone che si sarebbero potute salvare se solo quell’ospedale fosse stato funzionante. Quella struttura diventerà un presidio riabilitativo gestito da privati in convenzione. Ecco, ci siamo. I privati, le convenzioni.
Perchè non dare invece quella struttura in gestione ad Emergency?

Dal blog http://www.andrez.cotti.biz/appello-ad-emergency-perche-apra-un-ospedale-nella-valfortore-3013.html

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