martedì 15 luglio 2014

Legambiente premia il Sannio: ventuno comuni ricicloni

Percentuali di raccolta differenziata decisamente superiori alla media regionale, meridionale e nazionale, con buone pratiche degne del mitico Nord Est. E’ ancora una volta una ottima pagella quella assegnata da Legambiente alle amministrazioni sannite nell’ambito della annuale rassegna sui «Comuni ricicloni». Sono ben 21 (su 78) i centri del Beneventano che valicano la soglia del 65 per cento meritando così la prestigiosa onorificenza per la quale sindaci e amministratori si sobbarcano volentieri la trasferta romana. I comuni premiati.

Una tradizione rinnovatasi ieri con la consegna degli attestati di merito che suggellano l’attuazione di buone pratiche nell’anno preceden­te, nella fattispecie il 2013. Riconoscimento che è andato come detto a 21 centri della provincia: Baselice, Apollo­sa, Moiano, Morcone, Pannarano, Castelvetere Valfortore, San Lorenzo Maggiore, Montesarchio, Dugenta, Ginestra degli Schiavoni, Bonea, Montefalcone Valfortore, Pago Veiano, Durazzano, Paolisi, Arpaia, Airola, Solopaca, Sant’Angelo a Cupolo, Paduli, Frasso Telesino. Conferme, new entry e bocciature. Sale così il numero dei comuni virtuosi del Sannio: nel 2013 erano stati 17. Per alcuni (Baselice, Moiano, Ginestra, Paolisi, Durazzano, Paduli, Montefalcone, Pago Veiano, Montesarchio, Bonea, Castelvetere) si tratta di una conferma mentre le new entry portano i nomi di Apollosa, Morcone, Pannarano, San Lorenzo Maggiore, Dugenta, Arpaia, Airola, Solopaca, Sant’Angelo a Cupolo, Frasso Telesino. Escono invece dal club dei «migliori» Circello, Sant’Arcangelo Trimonte, San Nicola Manfredi, Cerreto Sannita, Colle Sannita, Forchia. Sannio provincia del Nord Est.

Grazie alle conferme e ai nuovi innesti la quota di Comuni «ricicloni» del Sannio sale al 27 per cento, vale a dire ben oltre l’indice regionale campano (11,1%) e nazionale (16,4%), e non lontano da una realtà storicamente considerata all’avanguardia come il Trentino Alto Adige (29,2%). Quantità e qualità. Due le tipologie di valutazione effettuate da Legambiente. La prima, classica, riguarda la percentuale di raccolta differenziata che fissa al 65% la soglia minima per poter accedere alla lusinghiera denominazione di «riciclone». Ma poi il dossier del sodalizio ecologista va a scandagliare anche la qualità del servizio grazie a un «Indice di buona gestione dei rifiuti urbani» che tiene conto di ben 23 parametri (schema in basso a destra) per addivenire a una classifica «pesata» che non sia esclusivamente quantitativa. La percentuale di raccolta differenziata incide «solo» per il 25,5% nella speciale valutazione. Altrettanta importanza viene assegnata alla produzione pro-capite di rifiuti urbani mentre la restante metà della torta è suddivisa per quote che arrivano al massimo al 5% (produzione rifiuti pericolosi).

E’ così dunque che Baselice e Apollosa possono scavalcare comuni come Moiano, Dugenta o Ginestra degli Schiavoni che li sopravanzano invece nella graduatoria quantitativa (classifiche complete negli schemi in pagina). Ottima performance in Campania. I comuni sanniti riescono a figurare ottimamente in ambito regionale dove piazzano molti centri ai primissimi posti. Montesarchio è secondo nella sezione dedicata ai comuni «grandi» (popolazione superiore ai 10.000 abitanti), sopravanzata soltanto dalla napoletana Monte di Procida. Nella classifica dei «piccoli comuni» (meno di 10.000 abitanti) che vede primeggiare le salernitane Tortorella, Roccadaspide, Pertosa, Giffoni Sei Casali e l’irpina Marzano di Nola, la provincia di Benevento è settima con Apollosa, ottava con Moiano e proietta tra le prime quindici anche Morcone (12°), Pannarano (13°) e Castelvetere in Valfortore (14°). E non manca un importante riconoscimento per il capoluogo. Benevento è stata indicata dal Consorzio di recupero per la carta e il cartone (Comieco) tra i comuni più virtuosi, unica città capoluogo d’Italia.

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