Palazzo Chigi risponde in una nota alle domande più
frequenti sull’applicazione del decreto della Presidenza del Consiglio dei
ministri firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte che istituisce una
‘zona protetta Italia’ nel contrasto alla diffusione del coronavirus.
Ecco le risposte per quanto attiene le zone
interessate dal decreto:
1. Ci sono differenze all’interno del territorio
nazionale? No, per effetto del dpcm del 9 marzo le regole sono uguali su tutto
il territorio nazionale e sono efficaci dalla data del 10 marzo e sino al 3
aprile.
2. Sono ancora previste zone rosse? No, non sono più
previste zone rosse. Le limitazioni che erano previste nel precedente dpcm del
1° marzo (con l’istituzione di specifiche zone rosse) sono cessate. Ormai, con
il dpcm del 9 marzo, le regole sono uguali per tutti.
SPOSTAMENTI
1. Cosa si intende per ‘evitare ogni
spostamento delle persone fisiche’? Ci sono dei divieti? Si può uscire per
andare al lavoro? Chi è sottoposto alla misura della quarantena, si può
spostare?
Si deve evitare di uscire di casa. Si
può uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità,
quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in
grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su
moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La
veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la
non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza,
ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è
richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti. È previsto anche
il ‘divieto assoluto’ di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o
risulti positivo al virus.
2. Se abito in un comune e lavoro in un altro,
posso fare ‘avanti e indietro’?
Sì, è uno spostamento giustificato per
esigenze lavorative.
3. Ci sono limitazioni negli spostamenti per
chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5?
In questo caso si raccomanda fortemente
di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il
contatto con altre persone.
4. Cosa significa ‘comprovate esigenze
lavorative’? I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le ‘comprovate
esigenze lavorative’?
È sempre possibile uscire per andare al
lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere
ferie o congedi. ‘Comprovate’ significa che si deve essere in grado di
dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite
l’autodichiarazione vincolante di cui alla faq n. 1 o con ogni altro mezzo di
prova, la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà
dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità
verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle
conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.
5. Come si devono comportare i
transfrontalieri?
I transfrontalieri potranno entrare e
uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a
casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello
spostamento con qualsiasi mezzo (vedi faq precedente).
6. Ci saranno posti di blocco per controllare
il rispetto della misura?
Ci saranno controlli. In presenza di
regole uniformi sull’intero territorio nazionale, non ci saranno posti di
blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le
forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del
territorio, vigileranno sull’osservanza delle regole.
7. Chi si trova fuori dal proprio domicilio,
abitazione o residenza potrà rientrarvi?
Sì, chiunque ha diritto a rientrare
presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo restando che poi si
potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi
di salute.
8. È possibile uscire per andare ad acquistare
generi alimentari?
I generi alimentari saranno sempre
disponibili? Sì, si potrà sempre uscire per acquistare generi alimentari e non
c’è alcuna necessità di accaparrarseli ora perché saranno sempre disponibili.
9. È consentito fare attività motoria?
Sì, l’attività motoria all’aperto è
consentita purché non in gruppo.
10. Si può uscire per acquistare beni diversi
da quelli alimentari?
Sì, ma solo in caso di stretta necessità
(acquisto di beni necessari, come ad esempio le lampadine che si sono fulminate
in casa).
11. Posso andare ad assistere i miei cari
anziani non autosufficienti?
Sì, è una condizione di necessità.
Ricordate però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi cercate
di proteggerle dai contatti il più possibile.
I TRASPORTI
1. Sono previste limitazioni per il transito
delle merci?
No, nessuna limitazione. Tutte le merci
(quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul
territorio nazionale. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza
lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi,
limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.
2. I corrieri merci possono circolare?
Sì, possono circolare.
3. Sono un autotrasportatore. Sono previste
limitazioni alla mia attività lavorative?
No, non sono previste limitazioni al
transito e all’attività di carico e scarico delle merci.
4. Esistono limitazioni per il trasporto
pubblico non di linea?
No. Non esistono limitazioni per il
trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna
limitazione in quanto l’attività svolta è considerata esigenza lavorativa.
UFFICI E DIPENDENTI PUBBLICI
Palazzo Chigi fornisce le risposte alle domande piu’
frequenti per quanto riguarda uffici e dipendenti pubblici.
1. Gli uffici pubblici rimangono aperti?
Sì, su tutto il territorio nazionale,
senza distinzione tra le zone. L’attività amministrativa è svolta regolarmente.
In ogni caso quasi tutti i servizi sono fruibili on line. E’ prevista comunque
la sospensione delle attività didattiche e formative in presenza di scuole,
nidi, musei, biblioteche.
2. Il decreto dispone per addetti, utenti e
visitatori degli uffici delle pubbliche amministrazioni, sull’intero territorio
nazionale, la messa a disposizione di soluzioni disinfettanti per l’igiene delle
mani. Nel caso di difficoltà di approvvigionamento di tali soluzioni e
conseguente loro indisponibilità temporanea, gli uffici devono rimanere
comunque aperti?
Gli uffici devono rimanere comunque
aperti. La presenza di soluzioni disinfettanti è una misura di ulteriore
precauzione ma la loro temporanea indisponibilità non giustifica la chiusura
dell’ufficio, ponendo in atto tutte le misure necessarie per reperirle.
3. Il dipendente pubblico che ha sintomi
febbrili è in regime di malattia ordinaria o ricade nel disposto del
decreto-legge per cui non vengono decurtati i giorni di malattia?
Rientra nel regime di malattia
ordinaria. Qualora fosse successivamente accertato che si tratta di un soggetto
che rientra nella misura della quarantena o infetto da Covid-19, non si
applicherebbe la decurtazione.
4. Sono un dipendente pubblico e vorrei
lavorare in smart working. Che strumenti ho?
Le nuove misure incentivano il ricorso
allo smart working, semplificandone l’accesso. Compete al datore di lavoro
individuare le modalità organizzative che consentano di riconoscere lo smart
working al maggior numero possibile di dipendenti.Il dipendente potrà
presentare un’istanza che sarà accolta sulla base delle modalità organizzative
previste.
LOCALI E PUBBLICI ESERCIZI
1. Bar e ristoranti possono aprire
regolarmente?
È consentita l’attività di ristorazione
e bar dalle 6 alle 18, con obbligo a carico del gestore di predisporre le
condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di
sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione
dell’attività in caso di violazione.
2. Si potranno comunque effettuare consegne a
domicilio di cibi e bevande?
Il limite orario dalle 6 alle 18 è
riferito solo all’apertura al pubblico. L’attività può comunque proseguire
negli orari di chiusura al pubblico mediante consegne a domicilio. Sarà cura di
chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente ovvero
una cosiddetta piattaforma – evitare che il momento della consegna preveda
contatti personali.
3. Sono gestore di un pub. Posso continuare ad
esercitare la mia attività?
Il divieto previsto dal Dpcm riguarda lo
svolgimento nei pub di ogni attività diversa dalla somministrazione di cibi e
bevande. È possibile quindi continuare a somministrare cibo e bevande nei pub,
sospendendo attività ludiche ed eventi aggregativi (come per esempio la musica
dal vivo, proiezioni su schermi o altro), nel rispetto delle limitazioni orarie
già previste per le attività di bar e ristoranti (dalle 6 alle 18) e, comunque,
con l’obbligo di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di
almeno un metro.
4. Cosa è previsto per teatri, cinema, musei,
archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura?
Ne è prevista la chiusura al pubblico su
tutto il territorio nazionale.
SCUOLA E UNIVERSITÀ
1. Cosa prevede il decreto per le scuole?
Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è
sospesa la frequenza delle scuole di ogni ordine e grado. Resta la possibilità
di svolgimento di attività didattiche a distanza, tenendo conto, in
particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.
2. Cosa prevede il decreto per le università?
Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è
sospesa la frequenza delle attività di formazione superiore, comprese le
università e le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica,
di corsi professionali, master e università per anziani. Resta la possibilità
di svolgimento di attività formative a distanza, tenendo conto, in particolare,
delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Non è sospesa
l’attività di ricerca.
3. Si possono tenere le sessioni d’esame e le sedute di laurea?
Sì, potranno essere svolti ricorrendo in
via prioritaria alle modalità a distanza o comunque adottando le precauzioni di
natura igienico sanitaria ed organizzative indicate dal dpcm del 4 marzo; nel
caso di esami e sedute di laurea a distanza, dovranno comunque essere
assicurate le misure necessarie a garantire la prescritta pubblicità.
4. Si possono tenere il ricevimento degli
studenti e le altre attività?
Sì. Corsi di dottorato, ricevimento
studenti, test di immatricolazione, partecipazione a laboratori, etc., potranno
essere erogati nel rispetto delle misure precauzionali igienico sanitarie,
ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza. Anche in questo caso
particolare attenzione dovrà essere data agli studenti con disabilità.
5. Cosa si prevede per i corsi per le
specializzazioni mediche?
Dalla sospensione sono esclusi i corsi
post universitari connessi con l’esercizio delle professioni sanitarie, inclusi
quelli per i medici in formazione specialistica, e le attività dei tirocinanti
delle professioni sanitarie e medica. Non è sospesa l’attività di ricerca.
6. Cosa succede a chi è in Erasmus?
Per quanto riguarda i progetti Erasmus+,
occorre riferirsi alle indicazioni delle competenti Istituzioni europee,
assicurando, comunque, ai partecipanti ogni informazione utile.
CERIMONIE ED EVENTI
1. Cosa prevede il decreto su cerimonie,
eventi e spettacoli?
Su tutto il territorio nazionale sono
sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico
o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo,
religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico
(quali, a titolo d’esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi,
sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati).
2. Si può andare in chiesa o negli altri
luoghi di culto? Si possono celebrare messe o altri riti religiosi?
Fino al 3 aprile sono sospese su tutto
il territorio nazionale tutte le cerimonie civili e religiose, compresi i
funerali. Pertanto è sospesa anche la celebrazione della messa e degli altri
riti religiosi, come la preghiera del venerdì mattina per la religione
islamica. Sono consentiti l’apertura e l’accesso ai luoghi di culto, purché si
evitino assembramenti e si assicuri la distanza tra i frequentatori non
inferiore a un metro.
TURISMO
1. Cosa prevede il decreto per gli spostamenti
per turismo?
Sull’intero territorio nazionale gli
spostamenti per motivi di turismo sono assolutamente da evitare. I turisti
italiani e stranieri che già si trovano in vacanza debbono limitare gli
spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza,
abitazione o domicilio. Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie
rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l’aereo o il treno
e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei
voli e dei mezzi di trasporto pubblico nei siti delle compagnie di trasporto
terrestre, marittimo e aereo.
2. Come trova applicazione la limitazione relativa alle attività di somministrazione e bar, alle strutture turistico ricettive?
Le strutture ricettive possono svolgere
attività di somministrazione e bar anche nella fascia oraria dalle ore 18 alle
ore 6, esclusivamente in favore dei propri clienti e nel rispetto di tutte le
precauzioni di sicurezza di cui al dpcm dell’8 marzo.
3. Come si deve comportare la struttura
turistico ricettiva rispetto ad un cliente? Deve verificare le ragioni del suo
viaggio?
Non compete alla struttura turistico
ricettiva la verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo
spostamento delle persone fisiche.
AGRICOLTURA
1. Sono previste limitazioni per il trasporto
di animali vivi, alimenti per animali e di prodotti agroalimentari e della
pesca?
No, non sono previste limitazioni.
2. Se sono un imprenditore agricolo, un
lavoratore agricolo, anche stagionale, sono previste limitazioni alla mia
attività lavorativa?
No, non sono previste limitazioni.
(tratto da Dire.it)
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