Il sindaco di Molinara Addabbo |
di Leonardo Bianco
(Molinara) “Siamo in guerra”. Giuseppe Addabbo non si
nasconde e definisce la lotta contro il coronavirus “lunga e difficile perché
si combatte contro un nemico invisibile e di cui non se ne conosce ancora la
forza”. Il primo cittadino di Molinara
in prima linea come i suoi colleghi di tutta Italia insieme a medici,
infermieri, volontari della Protezione civile e delle Misericordie a combattere
il covid-19.
“Siamo di fronte ad un evento
imponderabile. Una situazione che provoca panico, incertezza. Attraverso i Tg e
la stampa arrivano notizie che sembrano
bollettini bellici. Ormai l’allarme è generale. Forse è stato sottovalutato -
ha sottolineato Addabbo - ciò che stava accadendo in Cina. L’Europa e il resto
del mondo non ha percepito il pericolo. Non si è accesa la lampadina che forse
oggi avrebbe potuto farci affrontare meglio questa emergenza. Forse c’è stata
troppa superficialità nei confronti delle notizie che arrivavano dalla Cina”.
Sui tempi d’intervento per le misure del
Governo e della Regione, il sindaco però non vuole polemizzare. “Prendere
decisioni è sempre difficile - afferma -. Soprattutto se queste riguardano
eventi eccezionali come questi. Detto questo posso dire che dopo il primo caso
a Codogno, nel Lodigiano, il Comitato scientifico e il Governo si sono messi
subito a lavoro insieme alla Protezione civile per dare risposte ad
un’emergenza che si stava allargando ore dopo ore”.
Intanto l’amministrazione di Molinara, come
quasi tutti i Comuni, ha attivato il Coc (Centro operativo comunale). “Ci siamo
subito attivati – ha detto il sindaco – adempiendo alle direttive che ci sono
arrivate dal Governo e dalla Regione”.
Su come il primo cittadino insieme ai suoi
amministratori e collaboratori sta affrontando la vicenda, senza nascondere la
commozione, afferma che prima di tutto “si è cercato di capire quali erano le
esigenze e le necessità della comunità. Ci siamo messi innanzitutto all’ascolto
dei cittadini e la prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di attivare un
numero verde in collaborazione con la Protezione civile per dare assistenza
agli anziani e alle persone in difficoltà. Un servizio che prevede la consegna
di farmaci e dei beni di prima necessità a casa”. E aggiunge: “Monitoriamo 24 ore su 24 il
territorio. Abbiamo chiaro il quadro delle persone che sono rientrate dalle
zone a rischio. Chi è arrivato da fuori sta osservando il periodo di quarantena
e la situazione è sotto controllo grazie al lavoro delle Forze dell’ordine e
dalla polizia municipale”.
“Ci stiamo muovendo in collaborazione con
Asl, Protezione civile e soprattutto i medici di base, Gianni Cirocco e Gianni
Rossi. Con loro un contatto continuo per dare assistenza ai cittadini”.
Tutti al lavoro per ridurre i disagi ai
minimi termini in una situazione di emergenza straordinaria. Addabbo prima di
lasciarci e recarsi all’incontro programmato con il Coc annuncia che stanno per
arrivare 200 mascherine in Tnt da distribuire alle persone a rischio.
Mascherine che sono state direttamente commissionate dall’amministrazione
comunale. Il primo cittadino nel
congedarsi, pur cosciente che si tratta di un’emergenza straordinaria, si dice
ottimista e chiude affermando “ce la faremo, ma c’è bisogno di meno burocrazia
e più fatti concreti”.
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