sabato 7 dicembre 2013
venerdì 6 dicembre 2013
Non chiamatela Fortorina
Chiamarla 'Fortorina' lascia ancora il tempo che trova. Lo gridarono convinti gli amministratori dei comuni del Fortore che, nel marzo 2012, giorno dell'inaugurazione del tratto della statale 212 fino a Pesco Sannita, si presentarono all'inaugurazione manifestando il loro dissenso. I lavori dell'arteria che dovrebbe collegare l'Alto Fortore (la zona di S.Bartolomeo in Galdo per intenderci) al capoluogo di provincia, sono partiti dal lato sbagliato, interessando prima la costruzione del tratto a "valle". Una strategia discutibile per molti, che è stata sottolineata dai sindaci dei comuni della zona che attendono la realizzazione della "Fortorina" da oltre cinquanta anni: con una manifestazione composta e civile, molti primi cittadini presenti con fasce tricolori, gonfaloni e striscioni di protesta (presenti tra gli altri delegazioni di Foiano Valfortore, Castelvetere e Baselice solo per citarne alcuni) stazionarono al di fuori del padiglione esprimendo così il loro dissenso all'idea di cominciare i lavori da Benevento: "Per favore, chiamatela Pescolina o Sanmarchettina ma non Fortorina" recitava uno striscione o ancora "Il Fortore è da un'altra parte" (Per continuare a leggere clicca qui sotto)
'Fortorina', si inaugura un nuovo tratto. Sorridono Reino e S.Marco dei Cavoti (Fonte: il quaderno)
giovedì 5 dicembre 2013
La Fortorina e la variante
Venerdì 6 dicembre, alle ore 11.00, si terrà la cerimonia di apertura al traffico della variante alla strada statale 212 tra lo svincolo di Reino e la rotatoria finale per San Marco dei Cavoti, con ritrovo presso la galleria artificiale Regio Tratturo II. Al taglio del nastro interverranno: Salvatore Frasca, direttore dei lavori Anas Spa Campania; Fernando Mele, responsabile unico del procedimento Anas Spa; Francesco Cocca, sindaco di San Marco dei Cavoti; Antonio Verzino, sindaco di Reino; Aniello Cimitile, commissario straordinario della Provincia di Benevento; Francesco Lenoci, direttore di Cantiere della Fortorina Scarl; Eugenio Stefano Gebbia, capocompartimento Anas Spa Campania. L’opera sarà benedetta da don Francesco Melito, parroco di San Marco dei Cavoti.
L’inaugurazione del tratto stradale riguarda i lavori di costruzione della variante alla strada statale 212 tra il bivio di Pietrelcina e lo svincolo per San Marco dei Cavoti. Il progetto di ammodernamento della SS 212 della Val Fortore si inserisce nel sistema stradale della Regione Campania, collegando le zone interne della Val Fortore con il capoluogo della Provincia di Benevento e tramite questo con i capoluoghi delle province campane. La tratta attualmente in esecuzione, in variante alla strada statale 212 dal bivio di Pietrelcina allo svincolo per San Marco dei Cavoti, ha uno sviluppo complessivo di circa 17 km. I lavori sono stati consegnati nell’agosto del 2007 e sono in corso di esecuzione con un avanzamento pari a circa il 90%. Ad oggi sono funzionali i primi 4,3 km di strada statale dallo svincolo di Benevento allo svincolo di Pesco Sannita già aperto al traffico dal 27 marzo 2012; e gli ultimi 2,15 km dallo svincolo di Reino alla rotonda finale.
Sono state completate quasi tutte le opere esterne, le gallerie artificiali e due delle quattro gallerie naturali previste in appalto. Entro il primo semestre del prossimo anno è prevista la rottura del diaframma della galleria “Monteleone” per la quale restano da scavare gli ultimi 65 m, nonché la rottura del diaframma della galleria San Pietro per la quale restano da scavare gli ultimi 54m. Inoltre si prevede l’apertura al traffico di una tratta di circa 2,3 km dallo svincolo di Pesco Sannita allo svincolo Stazione. L’ultimazione delle opere è prevista entro il 2014. La tratta oggetto dell’apertura al traffico, unitamente a quella già in esercizio, completerà circa 12 km dell’asse a scorrimento veloce, dal capoluogo della provincia di Benevento al comune di San Marco dei Cavoti, consentendo di ridurre i tempi di percorrenza e garantendo nel contempo una migliore accessibilità al polo turistico/religioso di Pietrelcina ed alle numerose realtà economiche dei comuni di Pesco Sannita, Reino e San Marco dei Cavoti.
benevento.ottopagine.net
L’inaugurazione del tratto stradale riguarda i lavori di costruzione della variante alla strada statale 212 tra il bivio di Pietrelcina e lo svincolo per San Marco dei Cavoti. Il progetto di ammodernamento della SS 212 della Val Fortore si inserisce nel sistema stradale della Regione Campania, collegando le zone interne della Val Fortore con il capoluogo della Provincia di Benevento e tramite questo con i capoluoghi delle province campane. La tratta attualmente in esecuzione, in variante alla strada statale 212 dal bivio di Pietrelcina allo svincolo per San Marco dei Cavoti, ha uno sviluppo complessivo di circa 17 km. I lavori sono stati consegnati nell’agosto del 2007 e sono in corso di esecuzione con un avanzamento pari a circa il 90%. Ad oggi sono funzionali i primi 4,3 km di strada statale dallo svincolo di Benevento allo svincolo di Pesco Sannita già aperto al traffico dal 27 marzo 2012; e gli ultimi 2,15 km dallo svincolo di Reino alla rotonda finale.
Sono state completate quasi tutte le opere esterne, le gallerie artificiali e due delle quattro gallerie naturali previste in appalto. Entro il primo semestre del prossimo anno è prevista la rottura del diaframma della galleria “Monteleone” per la quale restano da scavare gli ultimi 65 m, nonché la rottura del diaframma della galleria San Pietro per la quale restano da scavare gli ultimi 54m. Inoltre si prevede l’apertura al traffico di una tratta di circa 2,3 km dallo svincolo di Pesco Sannita allo svincolo Stazione. L’ultimazione delle opere è prevista entro il 2014. La tratta oggetto dell’apertura al traffico, unitamente a quella già in esercizio, completerà circa 12 km dell’asse a scorrimento veloce, dal capoluogo della provincia di Benevento al comune di San Marco dei Cavoti, consentendo di ridurre i tempi di percorrenza e garantendo nel contempo una migliore accessibilità al polo turistico/religioso di Pietrelcina ed alle numerose realtà economiche dei comuni di Pesco Sannita, Reino e San Marco dei Cavoti.
benevento.ottopagine.net
martedì 3 dicembre 2013
Il Fortore e il maltempo
Il maltempo sta creando danni e paura in tanti centri del Fortore. Due, in particolare, i Comuni dove si registrano in queste ore le preoccupazioni maggiori: Castelfranco in Miscano e Ginestra degli Schiavoni. Scuola e abitazioni evacuate a Castelfranco a causa di una vera e propria valanga d’acqua che si è abbattuta questa mattina su tutta la zona.
Sempre a Castelfranco, da registrare il salvataggio di un’anziana signora sorpresa in casa dal muro d’acqua, messa in salvo da carabinieri, vigili urbani e alcuni volontari. Alla fine tanta paura ma, per fortuna, solo qualche escoriazione. A Ginestra, la scuola è stata evacuata giusto in tempo, prima che il cortile venisse invaso da una ventina di centimetri d’acqua. Sul posto sono ancora al lavoro più squadre dei vigili del fuoco, i carabinieri e la Protezione civile. Al momento non si registrano feriti, ma tanti danni ingenti.
La situazione è critica. Strade bloccate anche a Ginestra, dove il fango ha reso praticamente impossibile la circolazione. A farne spese, più di tutti, i bambini frequentanti la vicina scuola di Montefalcone di Valfortore, che non sono riusciti a tornare a casa. Disagi si registrano anche a San Bartolomeo in Galdo, in particolare sulle strade provinciali. Alcune frane di piccole dimensioni hanno impedito agli scuolabus di raggiungere le contrade del paese maggiormente colpite dal nubifragio. La situazione, assicurano gli addetti ai lavori, è però sotto controllo.
A Baselice invece a destare preoccupazione è il fiume Fortore, ingrossato dalle piogge e dalla neve che si sta sciogliendo rapidamente. L’acqua ha travolto un palo della luce, danneggiando anche la rete elettrica. Diverse zone del paese sono rimaste senza luce, ma il black out si è registrato anche a Fragneto, Reino e Foiano
benevento.ottopagine.net 2.12.2013
Sempre a Castelfranco, da registrare il salvataggio di un’anziana signora sorpresa in casa dal muro d’acqua, messa in salvo da carabinieri, vigili urbani e alcuni volontari. Alla fine tanta paura ma, per fortuna, solo qualche escoriazione. A Ginestra, la scuola è stata evacuata giusto in tempo, prima che il cortile venisse invaso da una ventina di centimetri d’acqua. Sul posto sono ancora al lavoro più squadre dei vigili del fuoco, i carabinieri e la Protezione civile. Al momento non si registrano feriti, ma tanti danni ingenti.
La situazione è critica. Strade bloccate anche a Ginestra, dove il fango ha reso praticamente impossibile la circolazione. A farne spese, più di tutti, i bambini frequentanti la vicina scuola di Montefalcone di Valfortore, che non sono riusciti a tornare a casa. Disagi si registrano anche a San Bartolomeo in Galdo, in particolare sulle strade provinciali. Alcune frane di piccole dimensioni hanno impedito agli scuolabus di raggiungere le contrade del paese maggiormente colpite dal nubifragio. La situazione, assicurano gli addetti ai lavori, è però sotto controllo.
A Baselice invece a destare preoccupazione è il fiume Fortore, ingrossato dalle piogge e dalla neve che si sta sciogliendo rapidamente. L’acqua ha travolto un palo della luce, danneggiando anche la rete elettrica. Diverse zone del paese sono rimaste senza luce, ma il black out si è registrato anche a Fragneto, Reino e Foiano
benevento.ottopagine.net 2.12.2013
domenica 1 dicembre 2013
Fortore, l'eterno problema della viabilità
Le condizioni precarie della rete stradale fortorina ormai non fanno più notizia, anche se continuano a essere motivo di grande disagio per i cittadini dei comuni dell’Alto Fortore. Difficoltà che con l’arrivo dell’inverno si moltiplicano a causa delle condizioni metereologiche che caratterizzano il territorio. Pioggia, neve, ghiaccio e nebbia. E proprio a causa della scarsa visibilità che giovedì sera intorno alle 20,00 un automobilista di Montefalcone si è ritrovato fuori strada senza accorgersene. L’auto del malcapitato è finita in una cunetta e ai soccorritori l’uomo ha detto che non riusciva nemmeno ad orientarsi tanta era la nebbia. Un episodio non isolato, visto che da novembre fino a marzo la presenza nebbia nell’area fortorina è costante. Ma se il fenomeno meteorologico fa la sua parte, dall’altra c’è sicuramente la mancanza di segnaletica verticale e orizzontale che complica la vita agli automobilisti. Un problema più volte segnalato alla Provincia anche e soprattutto dagli amministratori locali.
Proprio nei giorni scorsi, in occasione dell’abbondante nevicata, il primo cittadino di Montefalcone Assunta Gizzi aveva lamentato la mancanza di segnaletica sulla provinciale nonostante le richieste alla Rocca da lei stessa fatte. Il primo cittadino di Montefalcone aveva inviato una nota il 24 agosto scorso alla Rocca dei Rettori, dove chiedeva che si realizzasse la linea di mezzeria e le strisce laterali, visto l’approssimarsi dell’inverno. Nota alla quale la Provincia non ha dato seguito e che ha costretto Assunta Gizzi lo scorso 14 novembre a scrivere al prefetto. Stesse richieste nei mesi scorsi, era stata fatta anche da Salvatore Brancaccio, assessore del comune di Baselice, che raggiunto telefonicamente ci ha ribadito che aveva fatto presente al responsabile del settore viabilità della Provincia della necessità di provvedere alla realizzazione della segnaletica, soprattutto quella orizzontale (strisce bianche e gialle) utili proprio in caso di nebbia. Se alla mancanza di segnaletica si aggiunge lo stato di abbandono delle strade fortorine, d’inverno diventa un’avventura percorrerle.
Con le piogge e le nevicate, il manto stradale e perennemente coperto dal fango. La viabilità, l’annoso problema del Fortore, resta una delle priorità da affrontare dalla politica, sorda ormai alle richieste di intervento dei sindaci. Proprio dalle colonne di Ottopagine il primo cittadino di Foiano, Michele Maffeo e la fascia tricolore di Baselice Domenico Canonico avevano denunciato lo stato di abbandono in cui versano le strade provinciali a causa della mancata manutenzione ordinaria e straordinaria. A fine agosto sempre l’assessore Brancaccio, con una lettera aperta su Ottopagine aveva invitato il commissario straordinario della Provincia Aniello Cimitile a verificare di persona le condizioni della viabilità fortorina. - See more at:
benevento.ottopagine.net
Proprio nei giorni scorsi, in occasione dell’abbondante nevicata, il primo cittadino di Montefalcone Assunta Gizzi aveva lamentato la mancanza di segnaletica sulla provinciale nonostante le richieste alla Rocca da lei stessa fatte. Il primo cittadino di Montefalcone aveva inviato una nota il 24 agosto scorso alla Rocca dei Rettori, dove chiedeva che si realizzasse la linea di mezzeria e le strisce laterali, visto l’approssimarsi dell’inverno. Nota alla quale la Provincia non ha dato seguito e che ha costretto Assunta Gizzi lo scorso 14 novembre a scrivere al prefetto. Stesse richieste nei mesi scorsi, era stata fatta anche da Salvatore Brancaccio, assessore del comune di Baselice, che raggiunto telefonicamente ci ha ribadito che aveva fatto presente al responsabile del settore viabilità della Provincia della necessità di provvedere alla realizzazione della segnaletica, soprattutto quella orizzontale (strisce bianche e gialle) utili proprio in caso di nebbia. Se alla mancanza di segnaletica si aggiunge lo stato di abbandono delle strade fortorine, d’inverno diventa un’avventura percorrerle.
Con le piogge e le nevicate, il manto stradale e perennemente coperto dal fango. La viabilità, l’annoso problema del Fortore, resta una delle priorità da affrontare dalla politica, sorda ormai alle richieste di intervento dei sindaci. Proprio dalle colonne di Ottopagine il primo cittadino di Foiano, Michele Maffeo e la fascia tricolore di Baselice Domenico Canonico avevano denunciato lo stato di abbandono in cui versano le strade provinciali a causa della mancata manutenzione ordinaria e straordinaria. A fine agosto sempre l’assessore Brancaccio, con una lettera aperta su Ottopagine aveva invitato il commissario straordinario della Provincia Aniello Cimitile a verificare di persona le condizioni della viabilità fortorina. - See more at:
benevento.ottopagine.net
giovedì 28 novembre 2013
Fracking: un Papa NoTriv?
Oscurata dal clamore dell’inabissamento del Cavaliere, si è persa la notizia del “no al fracking” di papa Francesco. Un monito autorevolissimo e fuori dell’ordinario contro l’irresponsabile tecnica di estrazione del gas (shale gas o gas di scisto) dalle rocce fratturate idraulicamente. Approfittando del silenzio dei media sul pontefice, i “pontifica tori” del ricorso al fracking non hanno tardato a fare le loro rimostranze e sono stati accolti prontamente dai quotidiani nazionali. Ben cinque pagine di Repubblica Affari e Finanza, sono state dedicate alla “gas renaissance”, in base al solito vizio di cambiare film a seconda che si deplorino gli eventi estremi del cambiamento climatico o che si difendano gli interessi delle compagnie energetiche (Per continuare a leggere clicca qui sotto)
Fracking: un Papa NoTriv? - Il Fatto Quotidiano
Stragi ed eccidi dei Savoia
Sbarca a Benevento il libro ”Stragi ed eccidi dei Savoia durante il Risorgimento”. La rivisitazione storica dell’Unità d’Italia sarà presentata dagli autori: Vittoria Longo, Antonio Ciano e Domenico Offi. Appuntamento a venerdi, 6 dicembre, ore 17, presso l’Auditorium De La Salle. Modera l’incontro il giornalista Emilio Spiniello.
lunedì 25 novembre 2013
giovedì 21 novembre 2013
Microcredito, finanziamenti fino a 25.000 euro per nuove imprese
La Regione Campania ha riaperto i termini di accesso al Fondo Microcredito FSE Campania. Il Fondo Microcredito FSE, permette di accedere a finanziamenti a tasso agevolato di importo compreso tra 5.000 e 25.000 euro per creare nuove imprese nei seguenti settori:
servizi al turismo (ad esempio ristorazione, alloggio, servizi in genere);
tutela dell’ambiente;
servizi sociali alle persone;
servizi culturali;
ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione);
risparmio energetico ed energie rinnovabili;
manifatturiero;
artigianato e valorizzazione di prodotti tipici locali;
attività professionali in genere;
commercio di prossimità (attività commerciali localizzate in aree urbane, rurali e montane al fine di favorire la rivitalizzazione, riqualificazione, attrattività, vivibilità e sicurezza di tali aree, nonchè evitare lo spopolamento di piccoli comuni).
L’accesso al fondo è consentito a coloro che intendono realizzare investimenti in virtù delle seguenti 3 assi di intervento: Sviluppo di spin off di impresa; Creazione di impresa, soprattutto in forma cooperativa, da parte di giovani e donne; Sostegno all’uscita da condizioni di vecchie e nuove povertà attraverso l’inserimento nel mondo del lavoro.
servizi al turismo (ad esempio ristorazione, alloggio, servizi in genere);
tutela dell’ambiente;
servizi sociali alle persone;
servizi culturali;
ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione);
risparmio energetico ed energie rinnovabili;
manifatturiero;
artigianato e valorizzazione di prodotti tipici locali;
attività professionali in genere;
commercio di prossimità (attività commerciali localizzate in aree urbane, rurali e montane al fine di favorire la rivitalizzazione, riqualificazione, attrattività, vivibilità e sicurezza di tali aree, nonchè evitare lo spopolamento di piccoli comuni).
L’accesso al fondo è consentito a coloro che intendono realizzare investimenti in virtù delle seguenti 3 assi di intervento: Sviluppo di spin off di impresa; Creazione di impresa, soprattutto in forma cooperativa, da parte di giovani e donne; Sostegno all’uscita da condizioni di vecchie e nuove povertà attraverso l’inserimento nel mondo del lavoro.
martedì 19 novembre 2013
Ex discariche comunali, ecco le sostanze "velenose" rilevate
Mentre si va alla ricerca dei veleni che la drammatica stagione delle ecomafie ha seppellito nel sottosuolo campano, forse a molti sfugge un dato di fatto incontrovertibile: le tossine sono finite anche nelle discariche regolarmente autorizzate. Parliamo degli sversatoi utilizzati nei decenni scorsi dai Comuni per dare soluzione rapida e «a chilometro zero» al sempiterno problema rifiuti. Quei siti fanno parte oggi di una mappatura effettuata dalla Regione Campania che conta di portarne a compimento nei prossimi mesi la bonifica.
Un argomento che meriterebbe una trattazione a se stante in quanto sotto il termine «bonifica» vengono identificati interventi che spesso di risanamento ambientale hanno poco o niente. Un solo esempio che ci tocca da vicino: per bonificare i vecchi sversatoi realizzati a Sant’Arcangelo Trimonte si prevede l’ingabbiamento degli stessi con una sorta di intelaiatura che dovrebbe preservare l’ambiente da contaminazioni. Peccato che la contaminazione è già abbondantemente avvenuta come dimostrano le inchieste giudiziarie in atto.
Ma torniamo ai vecchi siti comunali. La tabella che pubblichiamo in pagina elenca le aree della provincia di Benevento che sono risultate contaminate dopo l’utilizzo degli anni passati. Non solo discariche, come si può verificare dalla lettura, ma anche pozzi petroliferi che sono risultati in molti casi inservibili a fini estrattivi ma hanno comunque determinato un sensibile inquinamento. Ciò che più colpisce però è la lista delle sostanze rilevate dagli esami scientifici condotti dalla Regione nei resti delle ex discariche comunali.
Si va dagli «alifatici cancerogeni» ai «clorofenoli», dagli «Idrocarburi policiclici aromatici» alle «Ammine aromatiche», fino ai meno allarmanti «Metalli». Sostanze la cui presenza in discariche regolarmente autorizzate come siti di conferimento di rifiuti urbani appare assolutamente incomprensibile in quanto non sono generalmente prodotte da generica immondizia ma sono più probabilmente frutto del decadimento di materiali industriali, sanitari e comunque tossici. Capire come ci siano finiti sarebbe più utile di una ormai tardiva «bonifica».
benevento.ottopagine.net
Un argomento che meriterebbe una trattazione a se stante in quanto sotto il termine «bonifica» vengono identificati interventi che spesso di risanamento ambientale hanno poco o niente. Un solo esempio che ci tocca da vicino: per bonificare i vecchi sversatoi realizzati a Sant’Arcangelo Trimonte si prevede l’ingabbiamento degli stessi con una sorta di intelaiatura che dovrebbe preservare l’ambiente da contaminazioni. Peccato che la contaminazione è già abbondantemente avvenuta come dimostrano le inchieste giudiziarie in atto.
Ma torniamo ai vecchi siti comunali. La tabella che pubblichiamo in pagina elenca le aree della provincia di Benevento che sono risultate contaminate dopo l’utilizzo degli anni passati. Non solo discariche, come si può verificare dalla lettura, ma anche pozzi petroliferi che sono risultati in molti casi inservibili a fini estrattivi ma hanno comunque determinato un sensibile inquinamento. Ciò che più colpisce però è la lista delle sostanze rilevate dagli esami scientifici condotti dalla Regione nei resti delle ex discariche comunali.
Si va dagli «alifatici cancerogeni» ai «clorofenoli», dagli «Idrocarburi policiclici aromatici» alle «Ammine aromatiche», fino ai meno allarmanti «Metalli». Sostanze la cui presenza in discariche regolarmente autorizzate come siti di conferimento di rifiuti urbani appare assolutamente incomprensibile in quanto non sono generalmente prodotte da generica immondizia ma sono più probabilmente frutto del decadimento di materiali industriali, sanitari e comunque tossici. Capire come ci siano finiti sarebbe più utile di una ormai tardiva «bonifica».
benevento.ottopagine.net
Iscriviti a:
Post (Atom)