lunedì 6 febbraio 2012

Il Fortore nella morsa di gelo e neve


Nevica senza sosta da ieri sera nel Fortore: al lavoro i mezzi spazzaneve e spargisale sin dalle primissime luci dell'alba. Al lavoro anche i Carabinieri costretti ad operare in una situazione molto difficile: oltre alla neve che in zona sta cadendo ininterrottamente da diverse ore con nevicate anche abbastanza consistenti, va ad aggiungersi il vento che va a creare sia lungo la viabilità provinciale che nei centri urbani, cumuli di neve difficili da smaltire.

Molto basse le temperature: la vallata infatti è interamente sotto lo zero con temperature che oscillano tra -2 e -4 gradi. Chiaramente chiuse le scuole in tutti i comuni fortorini, analogo provvedimento è stato preso anche per la giornata di domani, martedì 7 febbraio. La popolazione ha difficoltà anche ad uscire per via del ghiaccio che si è formato nei centri abitati.

La viabilità è garantita nelle arterie principali anche se si transita con molta difficoltà ed è raccomandabile non mettersi alla guida: le zone messe a dura prova da vento e neve sono le arterie di Baselice, Castelvenere Valfortore, Circello, Colle Sannita e Montefalcone. Difficile la situazione nella zona del parco eolico tra Montefalcone, Ginestra degli Schiavoni e Castelfranco in Miscano. Impraticabili tutti i collegamenti secondari.

www.ilquaderno.it

giovedì 2 febbraio 2012

La neve e l'ambulanza


Un'ambulanza della 'Misericordia', che doveva trasportare con urgenza un paziente in ospedale da San Marco dei Cavoti a Benevento per essere sottoposto a intervento chirurgico, è stata 'soccorsa' dai carabinieri perché rimaasta in panne a causa della neve.

I militari sono intervenuti ed hanno scortato l'ambulanza, nonostante le avverse condizioni del tempo e la neve che stava cadendo copiosa sulle strade, fino al limite territorio con Pesco Sannita, dove la strada era percorribile senza particolari problemi.

www.ntr24.it

domenica 29 gennaio 2012

“Non mi gioco il cuore”


“Morte improvvisa è sport”. Questo il tema della conferenza organizzata dal Forum nazionale giovani in collaborazione con la Misericordia locale, che si è tenuta a Baselice sabato scorso presso la sala consiliare del Comune. L’iniziativa rientra nell’’ambito della campagna “Non mi gioco il cuore”, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle morti improvvise per arresto cardiaco nello sport, con l’obiettivo di creare un punto di incontro tra medici, istituzioni e associazioni.

A fare gli onori di casa il sindaco Domenico Canonico. «Questo incontro – ha detto – è importante per la nostra comunità, soprattutto grazie alla presenza qualificata dei relatori». Hanno partecipato, infatti, al convegno Bruno Villari, primario di cardiologia del Fatebenefratelli («Con le piccole cose come queste si migliora il nostro Paese», ha detto durante il suo intervento). Ciriaco Pedicini, dirigente responsabile 118 di Benevento («Il Fortore è l’anello debole del pronto intervento»). Michele Paradiso segretario dell’Associazione per le malattie metaboliche e cardiovascolari («Giusto che questa iniziativa parta da una piccola comunità come questa»).

E Andrea Roberti portavoce della campagna “Non mi gioco il cuore”. Durante la conferenza Roberti ha consegnato un defibrillatore alla Misericordia locale per la rianimazione cardiopolmonare, ed è stata presentata dalla stessa associazione la squadra dei soccorritori BLSD (basic life support and defibrillation) di rianimazione cardiopolmonare.

«La consegna – ha detto – rafforza e rende sempre più efficace la prevenzione delle morti cardiache improvvise. Questa iniziativa rappresenta la prima risposta concreta importante all’impegno che il Forum ha assunto circa un anno fa e che stiamo portando avanti». Il convegno ha avuto il patrocinio del Comune di Baselice e della Comunità montana del Fortore, rappresentata in questo caso dal vicepresidente Salvatore Brancaccio. A moderare gli interventi il baselicese Andrea Cormano, componente del Forum nazionale dei giovani. Durante il convegno sono stati proiettati alcuni filmati di calciatori deceduti sul campo e spot dell’iniziativa.

lunedì 23 gennaio 2012

Il Fortore e i forestali

Si è svolto presso la Comunità Montana del Fortore un incontro, promosso dal Presidente Zaccaria Spina, tra i vertici dell’Ente, la Dirigenza e le Organizzazioni Sindacali di categoria per affrontare, nuovamente, la problematica relativa alla forestazione.

Presenti alla riunione con il Presidente Spina, il Vice-Presidente Brancaccio, il Consigliere Ricciardi, il Segretario Generale dell’Ente Marcasciano, il Direttore dei lavori forestali Giallonardo ed i Segretari Provinciali di categoria, Iannace per FAI-CISL, Ceccarelli per FLAI-CGIL, le RSU di tutti i cantieri della Comunità Montana per UILA-UIL e quindi la rappresentanza di UGL.

Apertosi con l’intervento del Presidente Spina, l’incontro ha voluto rappresentare l’inizio di un percorso di condivisione delle problematiche del settore con le organizzazioni sindacali e i dipendenti, in modo che gli stessi possano, via via, prendere atto ed essere pienamente consapevoli di tutte le scelte attuate a livello regionale, così da fornire il loro importante apporto utile per le strategie da adottare.

Il Presidente Spina ha rappresentato, inoltre, che nonostante l’attuale e grave situazione di crisi, l’Ente è stato in grado di provvedere al pagamento degli stipendi degli operai forestali fino a settembre 2011, operando rilevanti anticipazioni di cassa.

È stato ribadito che continuerà l’impegno dell’Ente volto ad ottenere l’accredito dalla Regione delle somme necessarie al pagamento degli stipendi arretrati, al mantenimento dei cantieri, nonché a garantire la copertura finanziaria per l’anno in corso, relativamente al quale, ad oggi, i fondi stanziati bastano appena per garantire circa 2 mensilità.
L’impegno per il raggiungimento di tali obiettivi sarà affiancato dall’adozione di tutti gli interventi necessari ad ottenere un rilevante risparmio di spesa, come l’attuazione della c.d. settimana corta.
Sulla stessa linea il Direttore dei lavori forestali Giallonardo che, sulla base delle nuove regole dettate dalla finanziaria regionale, ha illustrato il mutato aspetto tecnico riguardante la progettazione e l’esecuzione dei Piani.
Sono intervenuti anche il vice-presidente Brancaccio ed il Consigliere Ricciardi i quali hanno rimarcato, anche la necessità di monitorare la pubblicazione dei bandi regionali al fine di verificare che gli stessi non contengano clausole che possano andare a penalizzare l’Ente.

I rappresentanti delle OO.SS. hanno espresso grande soddisfazione in ordine al percorso di condivisione iniziato dall’Ente ed alla necessità di vigilare sulle scelte adottate a livello regionale chiedendo, allo stesso tempo, ulteriori sforzi per pagare agli operai le spettanze arretrate.

Unanimemente si è deciso di riaggiornarsi, a breve, in quanto in assenza di nuove determinazioni regionali, entro la fine di febbraio, ci si troverà nuovamente a dover constatare la non copertura finanziaria dei programmi forestali dell’anno in corso.

venerdì 20 gennaio 2012

Trivellazioni petrolifere nel Fortore e Tammaro


Un articolo apparso sul Mattino di domenica 15 gennaio 2011 a firma di Luigi Moffa segnala che la società Delta Energy ltd con sede legale nel Regno Unito ha depositato presso la Regione Campania la documentazione relativa alla richiesta di attivazione della procedura di valutazione di impatto ambientale integrata per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi.

L’area interessata comprende un vasto territorio del Fortore e del Tammaro e nello specifico i comuni di Castelpagano, Casalduni, Castelvetere, Circello, Colle, Foiano, Fragneto Monforte, Fragneto l’Abate, Morcone, Molinara, Pago Veiano, Pesco, Pontelandolfo, Reino, San Giorgio la Molara e San Marco dei Cavoti. Di questa iniziativa si sa davvero poco nonostante il vasto territorio interessato. Di certo c’è che la società Delta Energy ltd ha avviato lo stesso iter per la ricerca di idrocarburi nella Provincia di Matera, e nello specifico nei Comuni di Miglionico, Montescaglioso e Pomarico.

A differenza del Sannio, i comuni della Basilicata si sono mossi ben presto per cercare di capirne di più realizzando ad esempio nel comune di Montescaglioso un pubblico dibattito sulla richiesta di attivazione della procedura di verifica “screening” per l’istanza di permesso di ricerca di idrocarburi della Delta Energy ltd.

(Per un resoconto video dell’incontro http://www.youtube.com/watch?v=oNKA5oN5S5E).

A questo incontro ha preso parte anche il professore Vincenzo Simeone docente dell’Università di Bari. Lo stesso ha spiegato che da un’analisi dei documenti prodotti si può dedurre che la Delta Energy in una prima fase acquisirà informazioni già esistenti risultanti da indagini effettuate negli anni precedenti riprocessandole con tecniche più moderne. Successivamente verranno effettuate delle analisi geofisiche ossia saranno prodotti dei microtremori in base ai quali si registrerà quella che è la risposta del terreno realizzando una tomografia dello stesso. Infine sarà prevista eventualmente la realizzazione di sondaggi esplorativi rispetto ai quali però nulla si dice né si fa alcun riferimento alle problematiche ambientali che questi sondaggi esplorativi potrebbero comportare.

Quando si parla di trivellazioni la memoria ricorre a quelle già effettuate nel Sannio negli anni ottanta in particolare a San Marco dei Cavoti. Su quelle trivellazioni c’è sempre stato un alone di mistero poiché si è sempre avuto il sospetto da parte della popolazione locale che le stesse non fossero destinate a ricercare idrocarburi. Di certo non si poteva ipotizzare lo sversamento di rifiuti tossici poiché di questo fenomeno criminale si sapeva ancora poco e niente. Eppure il sentore che qualcosa di strano, come detto, avveniva, vi era.

Da brividi è la testimonianza di Pierluigi Vergineo riportata nell’articolo di Billy Nuzzolino su Sanniopress relativo ad un altro pozzo petrolifero realizzato dall’Agip nel territorio di Morcone: “Numerosi camion pieni di bidoni scorrevano lungo le vie provinciali. Io stesso, che svolgevo in quel periodo la guardia medica notturna a Morcone ho visto diversi carichi che rallentavano il traffico con il loro lento procedere. Ciò che in realtà non quadrava è che questi trasporti avvenivano, per evitare gli sguardi indiscreti dei Carabinieri di Cerreto, quasi sempre di notte.

Inoltre, i camion arrivavano da Napoli carichi e scendevano vuoti”. Questa testimonianza pone nuovi interrogativi sui pozzi petroliferi realizzati negli stessi anni a San Marco dei Cavoti, dove qualcosa del genere potrebbe essere accaduto.

A San Marco dei Cavoti di pozzi ne furono realizzati ben 3: il “Benevento 002” tra Via Fontecanale e la contrada Padulo Piano con una profondità di 3939m; il “Benevento 003” lungo la “Via di Colle” con una profondità di 3723m; il “Molinara Nord” che nonostante il nome richiamasse un altro paese era sempre situato nel tenimento di San Marco lungo “Via della Montagna” per una profondità di 5400m.

I primi due furono realizzati dall’Agip, l’ultimo dalla Fina. Quali furono davvero gli scopi di quelle trivellazioni e soprattutto come sono stati chiusi questi pozzi, e cosa vi sia stato gettato all’interno rimane un quesito su cui bisognerebbe prima o poi fare piena luce.

La notizia delle nuove trivellazioni in arrivo sul Fortore e sul Tammaro, riapre una pagina su cui per troppo tempo è calato il silenzio.

www.bcrmagazine.it

mercoledì 18 gennaio 2012

Ecco la mappa dei clan camorristici operanti nel Sannio


(Sanniopress) – Dai dati numerici (clicca sulla foto per ingrandirla) dell’ultima relazione presentata in Parlamento dalla Direzione Investigativa Antimafia emerge che nel secondo semestre del 2010 si è registrato un aumento degli incendi (153 a fronte dei 30 del precdente semestre), dei danneggiamenti cosiddetti semplici (483 rispetto a 420) e di quelli seguiti da incendio (153 rispetto a 30). In leggerissima flessione, invece, i dati relativi alle rapine (24 rispetto alle precedenti 28).

La relazione semestrale della Dia traccia anche la mappa delle organizzazioni camorristiche nel Sannio. “A Benevento città – si legge a pag. 297 – il sodalizio di maggiore di maggiore qualificazione risulta sempre quello degli Sparandeo che, unitamente al gruppo dei Piscopo, sviluppa pregnanti dinamiche nei mercati criminali dell’usura, delle estorsioni e del traffico di sostanze stupefacenti. Nel capoluogo operano anche altri sodalizi, ritenuti di entità secondaria perchè costituiti da un esiguo numero di affiliati. Si tratta di gruppi guidati da pregiudicati locali, già militanti nel sodalizio Sparandeo al quale rimangono sempre subordinati”.

La Dia sposta poi la sua attenzione sulla Valle Caudina, comprendente i comuni di Airola, Arpaia, Bonea, Bucciano, Forchia, Moiano, Montesarchio e Paolisi della provincia di Benevento e i comuni di Cervinara, Rotondi e San Martino Valle Caudina della provincia di Avellino. Nell’area in questione “si va consolidando un importante sviluppo industriale che richiama interessi criminosi, anche di natura camorristica. In tale contesto, specialmente nel comune di Montesarchio, ma anche a Bonea, Arpaia, Forchia, Airola, Bucciano e Paolisi, si attesta il sodalizio criminoso dei Pagnozzi che, pur partendo da San Martino Valle Caudina, ha storicamente sviluppato le proprie dinamiche criminali nella contigua cittadina di Montesarchio. Nella vasta area della Valle Caudina, inoltre, si rilevano dinamiche criminali riconducibili al gruppo Iadanza-Panella, risultato dedito alla commissione di estorsioni, spaccio di droghe e al controllo di appalti pubblici”.

A Sant’Agata dei Goti, poi, è operante “il sodalizio Saturnino-Bisesto che estende il proprio raggio d’azione nei comuni di Durazzano, Moiano, Dugenta, Limatola, Airola e Bucciano ove gestisce, principalmente, attività estorsive e alcune piazza di spaccio”.

Per quanto riguarda, infine, la Valle Telesina (nella cui area insistono i comuni di Telese Terme, San Salvatore Telesino e Solopaca) la relazione della Dia segnala “che è emersa la presenza predominante, rispetto agli storici sodalizi ivi operanti, del cartello dei casalesi. Anche in queste zone, infatti, viene rilevata la massiccia partecipazione a subappalti di ditte edili provenienti dall’hinterland casertano, quasi tutti riconducibili a personaggi affiliati al cartello di Casal di Pincipe. I risultati delle ultime investigazioni vanno valutati come un’attualizzazione degli interessi coltivati dai casalesi in zona, ove, nel corso di vecchie indagini, ne era già stata riscontrata la specifica operatività”.

www.sanniopress.it

giovedì 12 gennaio 2012

Campobasso chiama, ma il Fortore non risponde. Preferisce diventare la pattumiera di Napoli

L'abbiamo scritto più volte che il Sannio e il Fortore per Napoli sono solo una discarica dove portare i propri rifiuti. Questa è l'ennesima dimostrazione, per chi si sente ancora campano, della considerazione che hanno di noi. Da tempo, da questo blog, pungoliamo le nostre comunità ad avviare le procedure per passare con il Molise. Forza sindaci del Fortore, diamoci una mossa, se volete restare nella storia. Ora postiamo un articolo apparso su http://www.bmagazine.info, da l titolo "Nuove discariche regionali nel Sannio, la Provincia protesta"



La Regione Campania si appresta a varare il Piano regionale dei rifiuti, che, tra l’altro, prevede l’individuazione di sedi di discariche regionali nel Sannio e nell’Irpinia. E’ un provvedimento che non può essere accettato dalla Provincia di Benevento. L’assessore provinciale all’ambiente Gianluca Aceto ha segnalato ancora una volta, ribadendo peraltro le posizioni già assunte in passato e a chiare lettere dallo stesso presidente della Provincia sannita Aniello Cimitile, la ferma contrarietà della Rocca dei Rettori su questo tema.

In una lettera inviata al Presidente della VII Commissione consiliare permanente della Regione Campania, on. Luca Colasanto, nonché per conoscenza ai Consiglieri regionali On.li Sandra Lonardo e Umberto del Basso De Caro, l’assessore Aceto ha trasmesso “le osservazioni critiche” presentate a suo tempo dalla Provincia “e corroborate da successivi atti presentati da organi tecnici (ad esempio Arpac e ISPRA)”.

In particolare l’assessore Aceto sottolinea con forza questo passaggio: “Come ampiamente argomentato e dimostrato, ribadisco la non fondatezza normativa e tecnica del principio della cosiddetta barriera geologica, a base della localizzazione delle discariche nei soli territori del Sannio e dell’Irpinia. Esprimo viva preoccupazione per un atto di programmazione che, ancora una volta, rischia di penalizzare le zone interne della Campania, cosa che del resto sembra avvenire anche con il Piano regionale Rifiuti Speciali, anch’esso in via di adozione”.

L’assessore Aceto ha quindi chiesto per l’ennesima volta di essere ascoltato “dalla Commissione per illustrare gli elementi tecnici e normativi” al fine “di fornire ogni utile chiarimento” prima della votazione finale da parte della Commissione.

giovedì 5 gennaio 2012

Colle chiama, Campobasso risponde

Il Comune di Colle Sannita ha avviato le procedure per l'indizione di un referendum popolare con il quale si chiede l'annessione alla Regione Molise. La decisione è stata presa, all'unanimità, dal Consiglio comunale.

Parere favorevole è stato espresso anche dal presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, che si farà portavoce di un incontro tra il sindaco di Colle Sannita, Giorgio Nista e il presidente della Regione, Michele Iorio.

'Dal punto di vista commerciale, sanitario e scolastico - ha spiegato De Matteis - molti Comuni dell'alto Sannio rivolgono i loro interessi al Molise. La decisione del Consiglio comunale di Colle Sannita - ha concluso - non può che essere accolta con soddisfazione'.

'Faccio presente che da tempo, nel territorio della Provincia di Benevento e nel nostro Comune - ha spiegato il sindaco, Giorgio Carlo Nista nel suo intervento in assise - una considerevole fetta dell'opinione pubblica considera con favore l'ipotesi di un distacco dalla Regione Campania del territorio provinciale, o perlomeno di una sua parte, per l'aggregazione alla Regione Molise'.

'Per di più - ha aggiunto il sindaco - Colle Sannita è contermine alla Regione Molise, e, come tutto il comprensorio dell'Alto Sannio sente con maggiore evidenza le ragioni evidenziate. Pertanto, a prescindere dalle eventuali iniziative che saranno realizzate dall'amministrazione provinciale di Benevento, questo Ente intende avviare le procedure per addivenire al'aggregazione del territorio comunale di Colle Sannita alla Regione Molise'.

(Ansa)

sabato 31 dicembre 2011

Crescita e rigore sono inconciliabili

“Crescita e rigore, cioe’ austerita’, sono inconciliabili”. E’ il grido d’allarme degli economisti Riccardo Realfonzo, ordinario nell’Universita’ del Sannio, e Antonella Stirati, professore di Economia politica all’Universita’ Roma Tre, che sulla rivista online “Economia e politica” contestano le certezze del premier Monti e della sua “manovra di ‘risanamento’ aspramente restrittiva”, ma anche i diktat della cancelliera tedesca Merkel.

“L’origine della crisi italiana - sostengono Realfonzo e Stirati - non sta nell’indebitamento pubblico eccessivo e la politica di austerita’ non frena ma, al contrario alimenta la speculazione, in quanto determina recessione, disoccupazione e aumento delle insolvenze dei soggetti indebitati, si tratti di famiglie o imprese”. Allora, a livello europeo “l’unica strada per fermare il rialzo dei tassi di interesse e gli attacchi speculativi contro i titoli del debito pubblico e’ una politica di intervento della BCE sul mercato dei titoli, volta ad abbassare e stabilizzare i tassi di interesse sui debiti sovrani dell’area. Questa politica non risolverebbe i problemi strutturali, con la Germania che vanta un surplus commerciale piu’ grande di quello cinese”, ma “porrebbe fine alla situazione di emergenza, ridurrebbe gli oneri della spesa per interessi nei bilanci pubblici e creerebbe le condizioni per un reale confronto democratico sulle modalita’ per rilanciare l’economia e il progetto di Unione europea, al riparo da fanatismi liberisti”.

Sul fronte italiano, sostengono Realfonzo e Stirati, “sotto l’ombrello di una BCE che agisse finalmente da prestatore di ultima istanza”, la ricetta necessaria diverge da quella del governo e puo’ cosi’ essere sintetizzata: “Far pagare le tasse a chi puo’ e deve; ridurre il carico fiscale sui redditi da lavoro dipendente; promuovere un modello di specializzazione produttiva legato alla ricerca, alle nuove tecnologie, alla creazione di imprese di medie e grandi dimensioni in settori strategici per la nostra economia. Non c’e’ invece una emergenza pensioni”.

Insomma, “l’equita’ va nella stessa direzione della crescita: la redistribuzione del reddito verso i redditi da lavoro genera maggiori consumi, fa aumentare la domanda aggregata, sostiene il mercato interno”, ma anche qui occorre fare attenzione: “La crescita declinata alla stregua della manovra Monti come incentivi e benefici fiscali alle imprese - concludono Realfonzo e Stirati - non sostiene l’attivita’ produttiva e l’occupazione: non risolve i problemi delle imprese in crisi, perche’ non c’e’ mercato per i loro prodotti, fornendo al massimo un transitorio sollievo”. (AGI)

martedì 20 dicembre 2011

Baselice, nuovo punto P@ss. Presso il Comune il casellario giudiziale


Dallo scorso 20 dicembre il centro servizi al cittadino, ubicato al piano terra della casa comunale, potrà contare su un nuovo servizio per cittadini ed imprese: il punto P@ss.

Accanto ai servizi esistenti e già erogati alla collettività, quali il punto Qui-Enel ed il Punto-Inps, da oggi e' possibile anche usufruire del servizio di rilascio di certificati e visure inerenti i carichi pendenti ed il casellario giudiziale, in ambito civile e penale, che e' appunto il cd. Punto P@ss.

A comunicare l'iniziativa e' l'assessore Brancaccio, già responsabile del settore dei servizi comunali, che avendo la possibilità di attivare, anche per il comune di Baselice, tale iniziativa non se l'e lasciata sfuggire e si e' immediatamente messo all'opera per avviare l'iter autorizzativo presso l'apposita sezione del ministero della Giustizia presso la Corte di Appello di Napoli.
Infatti, proponendo alla giunta comunale di deliberare in tal senso ha ottenuto, nei giorni scorsi, il via libera alla attivazione del servizio in questione, il quale e' attivo a tutti gli effetti con le medesime modalità già vigenti presso la Procura ed il Tribunale.

“Da oggi- gli utenti (cittadini ed imprese)- ha dichiarato Brancaccio -, non dovranno più recarsi presso la competente Procura o Tribunale della Repubblica per richiedere e successivamente ottenere il rilascio di tali certificati, ma potranno fare ciò comodamente dalla sede comunale con notevole risparmio di tempi e costi. Per i primi mesi, e prima che venga formato l'apposito personale, sarò io stesso a curare le domande dei richiedenti anche per una maggiore elasticità e praticità del servizio, il quale ha a che fare con una materia abbastanza delicata".

Altre iniziative, sempre inerenti lo sportello del servizio al cittadino, sono in cantiere per il prossimo anno ed anche qui si cercherà di ottenere il massimo per Baselice e la comunità tutta, anche perché tra gli obiettivi della amministrazione Canonico vi è proprio quello di snellire la burocratizzazione e rendere quanto meno travagliato possibile la fruizione dei servizi basilari per i cittadini.