giovedì 8 agosto 2013
sabato 3 agosto 2013
La Svizzera ammette: le trivellazioni provocano terremoti
Poco tempo un terremoto di magnitudo 3.6 avvenuto a San Gallo ha catturato l’attenzione del governo svizzero. In quella zona era in atto un progetto di formazione geotermica che prevedeva un piano energetico ambizioso ed alternativo al nucleare. La Svizzera entro il 2034 ha deciso di far chiudere i reattori nucleari e sono in corso soluzione alternative per avere energia. Il problema delle trivellazioni sono state appurate dal servizio geologico locale quando una serie di 400 scosse hanno interessato la zona ha seguito di una perforazione al suolo.
L’autorità svizzera ha deciso di lavorare all’alternativa del nucleare ed ha ammesso che purtroppo qualche rischio lo si corre sempre. Le scosse provocate sono maggiormente inavvertibili ma ogni tanto rilasciano energia oltre il terzo grado della scala Richter. Il governo si dice preoccupato e sta ragionando su diverse soluzioni.
www.centrometeoitaliano.it
L’autorità svizzera ha deciso di lavorare all’alternativa del nucleare ed ha ammesso che purtroppo qualche rischio lo si corre sempre. Le scosse provocate sono maggiormente inavvertibili ma ogni tanto rilasciano energia oltre il terzo grado della scala Richter. Il governo si dice preoccupato e sta ragionando su diverse soluzioni.
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lunedì 29 luglio 2013
Svimez, al Sud la crisi pesa di più
Le manovre dei recenti governi per rientrare dal deficit eccessivo sono costate care al Mezzogiorno. Secondo quanto evidenziato dal rapporto Svimez 2013, gli interventi dal 2010 a oggi hanno avuto un impatto più pesante al Sud in rapporto al Pil: nel solo 2013 hanno pesato sulle regioni del Meridione per un ammontare pari all'1,5% del Pil contro lo 0,9% al Centro-Nord. E anche nell'anno in corso ci attende un calo del prodotto interno lordo del 2,5% al Sud, contro contro l'1,7% del Centro-Nord.
CALI IN TUTTI I SETTORI. La crisi investe tutti i settori: i consumi delle famiglie (-2,8% al Centro-Nord che diventa -4,2% al Sud), gli investimenti, che crollano nel Mezzogiorno 'doppiando' il Centro-Nord (-11,3% contro -5,4%).
Giù anche i redditi delle famiglie: -1,4% al Centro-Nord, -2% al Sud. Segno meno anche nell'export (1,4% contro l'1,1%).
Solo nel 2014 è previsto che il Paese cominci ad agganciare la ripresa, comunque più timida nel Mezzogiorno. Il prossimo anno il Pil nazionale dovrebbe registrare un +0,7%, invertendo la tendenza recessiva degli anni precedenti, ma nelle Regioni del Sud si attesterebbe solo a +0,1%, mentre il Centro-Nord segnerebbe un +0,9%.
ITALIA DIVISA ANCHE SUL LAVORO. Anche sul fronte occupazione, se in quasi tutte le Regioni è atteso un andamento positivo, rimane invece pesante la situazione del Mezzogiorno, che già nel 2013 ha perso quasi il 2%, mentre il calo è rimasto più contenuto nelle altre ripartizioni (Nord-Est -1,1%, Centro e Nord-Ovest -1,3%).
Nel 2014 dovrebbe aprirsi invece un vero spartiacque che divide l'Italia in due: se infatti il Nord è destinato a segnare +0,2% e il Centro +0,1%, con valori compresi tra +0,1% della Liguria e +0,4% dell'Emilia Romagna, il Sud deve soffrire ancora a -0,1%.
Solo l'Abruzzo (+0,2%), la Basilicata e la Sardegna (+0,1%) registrano segni positivi. Le altre regioni oscillerebbero tra -0,2% (Calabria, Sicilia, Molise) e Campania (-0,3%).
In fuga dal Sud 1,3 milioni di persone. Così non stupisce che tra il 2001 e il 2011 1,3 milioni di persone abbiano lasciato le Regioni del Mezzogiorno dirette al Centro-Nord, 172 mila di queste laureate, mentre 180 mila persone, di cui 20 mila laureati, sono emigrate all'estero.
È in continuo aumento il numero di chi, una volta finita l'università, lascia il Sud (dal 10,7% del totale del 2000 al 25% del 2011).
PERDITA DI POSTI DI LAVORO. Ed è in queste regioni che si concentra, tra l'altro, il 60% di chi, negli ultimi cinque anni, ha perso il lavoro per colpa della crisi, pur essendo presente appena il 27% degli occupati italiani, e nelle quali risiede oltre la metà dei cosiddetti 'neet' (giovani che non studiano, non lavorano e nemmeno cercano un lavoro).
Degli oltre 500 mila posti persi tra il 2008 e il 2012, infatti, «ben 301 mila» riguardano residenti nel Mezzogiorno. I disoccupati al Sud sono passati da 978 mila del 2011 a 1,281 milioni del 2012, per un tasso che sale dal 13,6% al 17,2%, mentre Svimez ha stimato un nuovo balzo della disoccupazione al 18,8% nel 2013 (valore più del doppio del 9,1% nel Centro-Nord) e al 19,1% nel 2014.
AUMENTATE DEL 30% LE FAMIGLIE POVERE. Nel quadro tracciato da Svimez si ricorda anche che, negli ultimi cinque anni (dal 2007 al 2012), al Sud le famiglie povere sono aumentate del 30%, pari a 350 mila nuovi nuclei, e, guardando al futuro, si lancia l'allarme 'desertificazione- spopolamento' per le aree del Meridione.
Dal 2012 al 2065, infatti, è previsto un calo di 4,2 milioni di persone nel Sud, a fronte di un aumento di 4,5 nel Centro Nord.
La popolazione del Mezzogiorno sul totale rischia di crollare dal 34% di oggi al 27,3%. Di questi, il 53% di quelli destinati a sparire, oltre 2 milioni, ha meno di 44 anni, «decimando» le Regioni del Sud «della componente più vitale, prolifica e produttiva».
www.lettera43.it
CALI IN TUTTI I SETTORI. La crisi investe tutti i settori: i consumi delle famiglie (-2,8% al Centro-Nord che diventa -4,2% al Sud), gli investimenti, che crollano nel Mezzogiorno 'doppiando' il Centro-Nord (-11,3% contro -5,4%).
Giù anche i redditi delle famiglie: -1,4% al Centro-Nord, -2% al Sud. Segno meno anche nell'export (1,4% contro l'1,1%).
Solo nel 2014 è previsto che il Paese cominci ad agganciare la ripresa, comunque più timida nel Mezzogiorno. Il prossimo anno il Pil nazionale dovrebbe registrare un +0,7%, invertendo la tendenza recessiva degli anni precedenti, ma nelle Regioni del Sud si attesterebbe solo a +0,1%, mentre il Centro-Nord segnerebbe un +0,9%.
ITALIA DIVISA ANCHE SUL LAVORO. Anche sul fronte occupazione, se in quasi tutte le Regioni è atteso un andamento positivo, rimane invece pesante la situazione del Mezzogiorno, che già nel 2013 ha perso quasi il 2%, mentre il calo è rimasto più contenuto nelle altre ripartizioni (Nord-Est -1,1%, Centro e Nord-Ovest -1,3%).
Nel 2014 dovrebbe aprirsi invece un vero spartiacque che divide l'Italia in due: se infatti il Nord è destinato a segnare +0,2% e il Centro +0,1%, con valori compresi tra +0,1% della Liguria e +0,4% dell'Emilia Romagna, il Sud deve soffrire ancora a -0,1%.
Solo l'Abruzzo (+0,2%), la Basilicata e la Sardegna (+0,1%) registrano segni positivi. Le altre regioni oscillerebbero tra -0,2% (Calabria, Sicilia, Molise) e Campania (-0,3%).
In fuga dal Sud 1,3 milioni di persone. Così non stupisce che tra il 2001 e il 2011 1,3 milioni di persone abbiano lasciato le Regioni del Mezzogiorno dirette al Centro-Nord, 172 mila di queste laureate, mentre 180 mila persone, di cui 20 mila laureati, sono emigrate all'estero.
È in continuo aumento il numero di chi, una volta finita l'università, lascia il Sud (dal 10,7% del totale del 2000 al 25% del 2011).
PERDITA DI POSTI DI LAVORO. Ed è in queste regioni che si concentra, tra l'altro, il 60% di chi, negli ultimi cinque anni, ha perso il lavoro per colpa della crisi, pur essendo presente appena il 27% degli occupati italiani, e nelle quali risiede oltre la metà dei cosiddetti 'neet' (giovani che non studiano, non lavorano e nemmeno cercano un lavoro).
Degli oltre 500 mila posti persi tra il 2008 e il 2012, infatti, «ben 301 mila» riguardano residenti nel Mezzogiorno. I disoccupati al Sud sono passati da 978 mila del 2011 a 1,281 milioni del 2012, per un tasso che sale dal 13,6% al 17,2%, mentre Svimez ha stimato un nuovo balzo della disoccupazione al 18,8% nel 2013 (valore più del doppio del 9,1% nel Centro-Nord) e al 19,1% nel 2014.
AUMENTATE DEL 30% LE FAMIGLIE POVERE. Nel quadro tracciato da Svimez si ricorda anche che, negli ultimi cinque anni (dal 2007 al 2012), al Sud le famiglie povere sono aumentate del 30%, pari a 350 mila nuovi nuclei, e, guardando al futuro, si lancia l'allarme 'desertificazione- spopolamento' per le aree del Meridione.
Dal 2012 al 2065, infatti, è previsto un calo di 4,2 milioni di persone nel Sud, a fronte di un aumento di 4,5 nel Centro Nord.
La popolazione del Mezzogiorno sul totale rischia di crollare dal 34% di oggi al 27,3%. Di questi, il 53% di quelli destinati a sparire, oltre 2 milioni, ha meno di 44 anni, «decimando» le Regioni del Sud «della componente più vitale, prolifica e produttiva».
www.lettera43.it
mercoledì 24 luglio 2013
“Ammazza blog”, il Pdl ci riprova: 5 anni di leggi contro l’informazione web
Il ddl presentato dal senatore del Pdl, Salvatore Torrisi -
che porterebbe i gestori a censurare anche i commenti ad articoli e post - è
solo l'ultimo tentativo di mettere un bavaglio a internet. Stabilendo perentori
obblighi di rettifica o estendendo i reati a mezzo stampa anche ai semplici
blog (per continuare a leggere clicca qui sotto)
“Ammazza blog”, il Pdl ci riprova: 5 anni di leggi contro l’informazione web - Il Fatto Quotidiano
lunedì 22 luglio 2013
A Baselice la "Storia del brigantaggio dopo l'Unità"
di Claudia Casamassa
Si è svolta, ieri sera (sabato per chi legge, ndb), la seconda edizione di "Musica tra le porte", confermata e rinomata manifestazione di Baselice. E' il secondo anno che la Pro loco del paese si è impegnata ad organizzare al meglio questo evento in piazza Castello, un momento di estrema raffinatezza e cultura per l'intera popolazione.
Impegno e costanza da parte di tutti i componenti dell'associazione i quali hanno dato vita ad un vero scenario artistico.
E' stato presentato il libro di Franco Molfese, dal titolo: "Storia del brigantaggio dopo l'Unità", un patrimonio di una storia unica, grazie al quale si è potuto conoscere l'excursus del Fortore.
Ad aprire i lavori è stato il sindaco di Baselice, Domenico Canonico. A seguire gli interventi del presidente della Pro loco, Angelo Lepore, del giornalista Antonio Bianco, del sindaco di Molinara e storico Giuseppe Addabbo ed infine dell'editore del libro, Antonello Belmonte, un giovane laureato di Molinara che ha investito nella cultura.
Il contenuto del libro ha suscitato grande interesse nel pubblico, il quale ha manifestato approvazione e stima per l'autore.
Dopo il percorso storico sul brigantaggio affrontato in modo egregio, c'è stato il concerto che ha preso il nome dell'intera manifestazione.
Una serata rappresentativa per la comunità baselicese, in compagnia dell'Orchestra di Benevento diretta dal direttore artistico, Silvano Maria Fusco, con la partecipazione del soprano Daniela del Monaco.
Avvolta nella splendida panoramica antica, tra la bellezza del paesaggio e la dolcezza musicale, la manifestazione si è conclusa con i ringraziamenti finali e con l'arrangiamento per orchestra da camera e pianoforte della canzone popolare "a' chist è Baselice" del maestro Aldo Pareo.
www.gazzettabenevento.it
(Foto di Mattia Monzo)
Si è svolta, ieri sera (sabato per chi legge, ndb), la seconda edizione di "Musica tra le porte", confermata e rinomata manifestazione di Baselice. E' il secondo anno che la Pro loco del paese si è impegnata ad organizzare al meglio questo evento in piazza Castello, un momento di estrema raffinatezza e cultura per l'intera popolazione.
Impegno e costanza da parte di tutti i componenti dell'associazione i quali hanno dato vita ad un vero scenario artistico.
E' stato presentato il libro di Franco Molfese, dal titolo: "Storia del brigantaggio dopo l'Unità", un patrimonio di una storia unica, grazie al quale si è potuto conoscere l'excursus del Fortore.
Ad aprire i lavori è stato il sindaco di Baselice, Domenico Canonico. A seguire gli interventi del presidente della Pro loco, Angelo Lepore, del giornalista Antonio Bianco, del sindaco di Molinara e storico Giuseppe Addabbo ed infine dell'editore del libro, Antonello Belmonte, un giovane laureato di Molinara che ha investito nella cultura.
Il contenuto del libro ha suscitato grande interesse nel pubblico, il quale ha manifestato approvazione e stima per l'autore.
Dopo il percorso storico sul brigantaggio affrontato in modo egregio, c'è stato il concerto che ha preso il nome dell'intera manifestazione.
Una serata rappresentativa per la comunità baselicese, in compagnia dell'Orchestra di Benevento diretta dal direttore artistico, Silvano Maria Fusco, con la partecipazione del soprano Daniela del Monaco.
Avvolta nella splendida panoramica antica, tra la bellezza del paesaggio e la dolcezza musicale, la manifestazione si è conclusa con i ringraziamenti finali e con l'arrangiamento per orchestra da camera e pianoforte della canzone popolare "a' chist è Baselice" del maestro Aldo Pareo.
www.gazzettabenevento.it
(Foto di Mattia Monzo)
martedì 16 luglio 2013
domenica 14 luglio 2013
Il Comune e l'Adsl a Baselice
Postiamo il manifesto fatto affiggere dal Comune di Baselice in merito all'arrivo dell'Adsl nel borgo fortorino
Comune di Baselice
(Prov. di Benevento)
ERA ORA!
ANCHE A BASELICE E' ARRIVATA LA ADSL!!
ERAVAMO GLI ULTIMI,ORA NON LO SIAMO PIU'
Cari concittadini,
dopo un lungo ed estenuante lavoro anche a Baselice è arrivata la linea veloce ADSL.
Un altro importante ed essenziale punto programmatico di questa amministrazione è stato portato a compimento.
L'atteso collegamento internet veloce – via fibra ottica – è giunto finalmente a termine e la soddisfazione è davvero tanta. Un altro servizio essenziale è stato messo a disposizione dei nostri cittadini.
Non è stato per niente facile realizzare anche questo obiettivo, ma quando si lavora seriamente, in silenzio e senza fare tante e sole chiacchiere in "mezzzo alla piazza", i risultati prima o poi arrivano.
Ci preme qui ringraziare quanti ci hanno dato un forte sostegno per la risoluzione del problema, in particolare il Capo Gabinetto della Prefettura, d.ssa Maturi ed il Comandante Provinciale dell'Arma dei Carabinieri, il Colonnello Carideo.
Da oggi, finalmente, anche Baselice può dire di essere un comune al passo con i tempi!!
Il Sindaco e l'Amm.ne Comunale
Comune di Baselice
(Prov. di Benevento)
ERA ORA!
ANCHE A BASELICE E' ARRIVATA LA ADSL!!
ERAVAMO GLI ULTIMI,ORA NON LO SIAMO PIU'
Cari concittadini,
dopo un lungo ed estenuante lavoro anche a Baselice è arrivata la linea veloce ADSL.
Un altro importante ed essenziale punto programmatico di questa amministrazione è stato portato a compimento.
L'atteso collegamento internet veloce – via fibra ottica – è giunto finalmente a termine e la soddisfazione è davvero tanta. Un altro servizio essenziale è stato messo a disposizione dei nostri cittadini.
Non è stato per niente facile realizzare anche questo obiettivo, ma quando si lavora seriamente, in silenzio e senza fare tante e sole chiacchiere in "mezzzo alla piazza", i risultati prima o poi arrivano.
Ci preme qui ringraziare quanti ci hanno dato un forte sostegno per la risoluzione del problema, in particolare il Capo Gabinetto della Prefettura, d.ssa Maturi ed il Comandante Provinciale dell'Arma dei Carabinieri, il Colonnello Carideo.
Da oggi, finalmente, anche Baselice può dire di essere un comune al passo con i tempi!!
Il Sindaco e l'Amm.ne Comunale
mercoledì 10 luglio 2013
lunedì 8 luglio 2013
'Comuni Ricicloni 2013', Baselice tra i virtuosi
Nessun premio o attestato speciale ma buonissimi risultati per il Sannio dall'annuale dossier "Comuni Ricicloni" di Legambiente. Nel 2013 sono 1293 comuni Italiani che hanno raggiunto il 65% di raccolta differenziata dei rifiuti e sei sono sanniti: Moiano, Circello, S.Arcangelo Trimonte, Ginestra degli Schiavoni, Paolisi e Baselice. Solo di un punto percentuale sotto Durazzano ed il capoluogo Benevento che però, con il 64%, si piazza al sesto posto in assoluto tra le piccole città ed è nona nella classifica generale a pari merito con Trento (Per continuare a leggere clicca qui sotto e vai direttamente a Il quaderno.it).
'Comuni Ricicloni 2013'. Benevento è nona in Italia, virtuosi 18 comuni del Sannio
'Comuni Ricicloni 2013'. Benevento è nona in Italia, virtuosi 18 comuni del Sannio
mercoledì 3 luglio 2013
Rimborsi e consiglieri regionali indagati
Ristoranti, alberghi, regali agli amici, perfino giocattoli per bambini. Due milioni e mezzo di euro di fondi regionali bruciati, denaro pubblico utilizzato per fini “strettamente privati”. Per questo la Procura di Napoli ha emesso 57 inviti a comparire nei confronti di altrettanti consiglieri ed ex consiglieri regionali della Campania.
Nei provvedimenti, notificati da parte del Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle nella sede dell’Assemblea, si ipotizza il reato di peculato. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco e svolta dal pm Giancarlo Novelli, riguarda uno dei filoni di indagine sul presunto uso improprio dei fondi corrisposti a gruppi consiliari o a singoli consiglieri.
In particolare gli avvisi emessi oggi si riferiscono alle somme di denaro corrisposte nel biennio 2010-2012 nell’ambito dei fondi per il “funzionamento dei gruppi”. Gli inviti a presentarsi per rendere interrogatorio – come spiegano fonti giudiziarie – sono necessari all’accertamento delle eventuali responsabilità: ai consiglieri indagati, in assenza di una documentazione sulle spese (l’erogazione dei fondi infatti non prevede la presentazione di ricevute o di qualsiasi “pezza d’appoggio”), verrà chiesto infatti si chiarire come è stato utilizzato il denaro ricevuto.
Nell’inchiesta non risulta coinvolto il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. Dagli accertamenti eseguiti dalla Guardia di Finanza è emerso infatti che non ha ritirato alcuna somma dal fondo messo a disposizione dei gruppi consiliari. Non risultano indagati inoltre alcuni consiglieri che si dimisero dalla carica e non percepirono rimborsi.
Per quanto riguarda i partiti, secondo l’ipotesi degli inquirenti, i consiglieri del Pdl avrebbero ritirato indebitamente l’89% dei rimborsi, il Pd l’82%, l’Idv il 95%, il Nuovo Psi il 91%, l’Udc il 65%. La somma complessiva erogata nel biennio 2010-2012 è stata quantificata intorno ai due milioni e mezzo di euro.
www.ilfattoquotidiano.it
Nei provvedimenti, notificati da parte del Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle nella sede dell’Assemblea, si ipotizza il reato di peculato. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco e svolta dal pm Giancarlo Novelli, riguarda uno dei filoni di indagine sul presunto uso improprio dei fondi corrisposti a gruppi consiliari o a singoli consiglieri.
In particolare gli avvisi emessi oggi si riferiscono alle somme di denaro corrisposte nel biennio 2010-2012 nell’ambito dei fondi per il “funzionamento dei gruppi”. Gli inviti a presentarsi per rendere interrogatorio – come spiegano fonti giudiziarie – sono necessari all’accertamento delle eventuali responsabilità: ai consiglieri indagati, in assenza di una documentazione sulle spese (l’erogazione dei fondi infatti non prevede la presentazione di ricevute o di qualsiasi “pezza d’appoggio”), verrà chiesto infatti si chiarire come è stato utilizzato il denaro ricevuto.
Nell’inchiesta non risulta coinvolto il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. Dagli accertamenti eseguiti dalla Guardia di Finanza è emerso infatti che non ha ritirato alcuna somma dal fondo messo a disposizione dei gruppi consiliari. Non risultano indagati inoltre alcuni consiglieri che si dimisero dalla carica e non percepirono rimborsi.
Per quanto riguarda i partiti, secondo l’ipotesi degli inquirenti, i consiglieri del Pdl avrebbero ritirato indebitamente l’89% dei rimborsi, il Pd l’82%, l’Idv il 95%, il Nuovo Psi il 91%, l’Udc il 65%. La somma complessiva erogata nel biennio 2010-2012 è stata quantificata intorno ai due milioni e mezzo di euro.
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