(...) Nel Fortore è stata creata una fettuccia di strada che permette il transito alle auto che da Castelvetere vogliano raggiungere San Bartolomeo in Galdo.
La via era stata risucchiata completamente a valle da una frana. Ora, stando a quanto ha dichiarato il primo cittadino del comune fortorino, Ettore Gigli, la circolazione è garantita. Ad interventi strutturali più forti si penserà una volta passato il maltempo.
“Ci sono molte criticità sul territorio – ha spiegato la dirigente provinciale del Settore Viabilità, Liliana Monaco -, soprattutto per quanto attiene le ex statali che sono senza barriere e pertinenze stradali. Sono mancanze che derivano da anni di carente manutenzione da parte degli enti che prima le possedevano. Noi stiamo lavorando. Certo le risorse che abbiamo sono molto limitate”.
(tratto da www.lunaset.it)
martedì 9 febbraio 2010
lunedì 8 febbraio 2010
Baselice, in Consiglio nominate due Commissioni
di Elena Cece
Cinque gli argomenti all’ordine del giorno nel Consiglio comunale di Baselice svoltosi martedì scorso alle ore 18.00: lettura ed approvazione dei verbali seduta precedente; alienazione suolo richiesta dal signor Pasquale Bianco - provvedimenti; nomina della Commissione comunale per il “Regolamento per l’accesso ai documenti amministrativi”; nomina Commissione comunale per il “Regolamento per
la pubblicità e per le pubbliche affissioni” ed inoltre, su richiesta dei consiglieri di Minoranza, il punto titolato “Eventuale soppressione della guardia medica. Discussione e provvedimenti” e quello denominato “Realizzazione di un servizio di hot spot wifi free”.
Un Consiglio comunale che ha visto, tranne che per il primo punto all’Ordine del giorno, la convergenza e l’unanimità tra Maggioranza e Minoranza. Su proposta del sindaco Domenico Canonico, le Commissioni comunali per il Regolamento per l’accesso ai documenti amministrativi e per il Regolamento per la pubblicità e le pubbliche affissioni saranno composte da due consiglieri di Maggioranza e da uno di Minoranza. Faranno parte della Commissione per l’accesso agli atti amministrativi: Salvatore Brancaccio e Isidoro Mascia (della Maggioranza) e il capogruppo della minoranza Antonio Del Vecchio.
E proprio su questa Commissione, Antonio Del Vecchio ha tenuto a fare delle precisazioni importanti: “Mi auguro - ha detto - che questa Commissione non diventi uno strumento che possa limitare o ledere i diritti dei consiglieri di minoranza, sanciti dalla legge, per poter accedere liberamente alla documentazione amministrativa”. Quali componenti della Commissione per il “Regolamento della pubblicità e le pubbliche affissioni” sono stati scelti, per la Maggioranza, Salvatore Brancaccio e Romano Zeolla, per l’opposizione Annamaria Ricci.
Riguardo agli ultimi due punti all’Ordine del giorno richiesti dalla Minoranza (eventuale soppressione della guardia medica e realizzazione di un servizio di “hot spot wifi free”), il sindaco Canonico si èdetto pronto ad accogliere le proposte e ad accettare ben volentieri la collaborazione dei consiglieri della Minoranza, per portare avanti, congiuntamente, un’azione che porti alla risoluzione di tali problematiche, soprattutto relativamente alla paventata soppressione del servizio della guardia medica a Baselice, che danneggerebbe tutta la comunità.
(dal Sannioquotidiano del 4 febbraio)
Cinque gli argomenti all’ordine del giorno nel Consiglio comunale di Baselice svoltosi martedì scorso alle ore 18.00: lettura ed approvazione dei verbali seduta precedente; alienazione suolo richiesta dal signor Pasquale Bianco - provvedimenti; nomina della Commissione comunale per il “Regolamento per l’accesso ai documenti amministrativi”; nomina Commissione comunale per il “Regolamento per
la pubblicità e per le pubbliche affissioni” ed inoltre, su richiesta dei consiglieri di Minoranza, il punto titolato “Eventuale soppressione della guardia medica. Discussione e provvedimenti” e quello denominato “Realizzazione di un servizio di hot spot wifi free”.
Un Consiglio comunale che ha visto, tranne che per il primo punto all’Ordine del giorno, la convergenza e l’unanimità tra Maggioranza e Minoranza. Su proposta del sindaco Domenico Canonico, le Commissioni comunali per il Regolamento per l’accesso ai documenti amministrativi e per il Regolamento per la pubblicità e le pubbliche affissioni saranno composte da due consiglieri di Maggioranza e da uno di Minoranza. Faranno parte della Commissione per l’accesso agli atti amministrativi: Salvatore Brancaccio e Isidoro Mascia (della Maggioranza) e il capogruppo della minoranza Antonio Del Vecchio.
E proprio su questa Commissione, Antonio Del Vecchio ha tenuto a fare delle precisazioni importanti: “Mi auguro - ha detto - che questa Commissione non diventi uno strumento che possa limitare o ledere i diritti dei consiglieri di minoranza, sanciti dalla legge, per poter accedere liberamente alla documentazione amministrativa”. Quali componenti della Commissione per il “Regolamento della pubblicità e le pubbliche affissioni” sono stati scelti, per la Maggioranza, Salvatore Brancaccio e Romano Zeolla, per l’opposizione Annamaria Ricci.
Riguardo agli ultimi due punti all’Ordine del giorno richiesti dalla Minoranza (eventuale soppressione della guardia medica e realizzazione di un servizio di “hot spot wifi free”), il sindaco Canonico si èdetto pronto ad accogliere le proposte e ad accettare ben volentieri la collaborazione dei consiglieri della Minoranza, per portare avanti, congiuntamente, un’azione che porti alla risoluzione di tali problematiche, soprattutto relativamente alla paventata soppressione del servizio della guardia medica a Baselice, che danneggerebbe tutta la comunità.
(dal Sannioquotidiano del 4 febbraio)
venerdì 5 febbraio 2010
Nucleare, il no della Provincia
L'assessore provinciale di Benevento all'ambiente, Gianluca Aceto, ha rilasciato la seguente dichiarazione in materia di energia nucleare, che è pienamente condivisa da questo blog.
«La Provincia di Benevento sostiene l'azione delle regioni Campania, Puglia e Basilicata, che si sono schierate con proprie leggi contro l'installazione di centrali nucleari sui rispettivi territori. Avendo, infatti, com'è noto, il Governo centrale, su proposta del ministro Scajola, impugnato i provvedimenti regionali presentando ricorso alla Corte costituzionale e riaffermando che il nucleare è una scelta strategica del Governo stesso e della maggioranza che lo sostiene, la Provincia di Benevento esprime il proprio netto dissenso rispetto a tale presa di posizione governativa.
La Provincia di Benevento, come già dimostrato in occasione di alcune vicende emblematiche (Vocem e Luminosa), si batte e sceglie le fonti autenticamente rinnovabili, e considera il nucleare una tecnologia superata ed economicamente non vantaggiosa, nonostante le apparenze.
I costi di smaltimento delle scorie nucleari, infatti, oltre ai rischi ambientali, non sono contabilizzati e anzi costituiscono una voce occulta che spesso viene edulcorata o addirittura ignorata. Appare del tutto evidente la contraddizione del centro destra che, a livello territoriale locale, si batte contro le centrali a biomasse e turbogas, ma a livello centrale sostiene il nucleare.
E' lo stesso centrodestra che si presenta alle elezioni regionali e che, in caso di vittoria, probabilmente abrogherebbe la legge impugnata dal Governo Berlusconi. Naturalmente è sperabile che gli autorevoli rappresentanti del Pdl prendano immediatamente posizione contro le centrali nucleari. In ogni caso, sarebbe giusto che gli elettori conoscessero la posizione dei propri rappresentanti, a partire da coloro che si candideranno alle regionali».
«La Provincia di Benevento sostiene l'azione delle regioni Campania, Puglia e Basilicata, che si sono schierate con proprie leggi contro l'installazione di centrali nucleari sui rispettivi territori. Avendo, infatti, com'è noto, il Governo centrale, su proposta del ministro Scajola, impugnato i provvedimenti regionali presentando ricorso alla Corte costituzionale e riaffermando che il nucleare è una scelta strategica del Governo stesso e della maggioranza che lo sostiene, la Provincia di Benevento esprime il proprio netto dissenso rispetto a tale presa di posizione governativa.
La Provincia di Benevento, come già dimostrato in occasione di alcune vicende emblematiche (Vocem e Luminosa), si batte e sceglie le fonti autenticamente rinnovabili, e considera il nucleare una tecnologia superata ed economicamente non vantaggiosa, nonostante le apparenze.
I costi di smaltimento delle scorie nucleari, infatti, oltre ai rischi ambientali, non sono contabilizzati e anzi costituiscono una voce occulta che spesso viene edulcorata o addirittura ignorata. Appare del tutto evidente la contraddizione del centro destra che, a livello territoriale locale, si batte contro le centrali a biomasse e turbogas, ma a livello centrale sostiene il nucleare.
E' lo stesso centrodestra che si presenta alle elezioni regionali e che, in caso di vittoria, probabilmente abrogherebbe la legge impugnata dal Governo Berlusconi. Naturalmente è sperabile che gli autorevoli rappresentanti del Pdl prendano immediatamente posizione contro le centrali nucleari. In ogni caso, sarebbe giusto che gli elettori conoscessero la posizione dei propri rappresentanti, a partire da coloro che si candideranno alle regionali».
Eolico, terzi produttori in Europa
In Italia continua a soffiare l'energia del vento che nel 2009 ha registrato un altro anno record con oltre 1.100 MW installati e una potenza eolica efficiente di 4.850 MW. La Penisola mantiene così la terza posizione in Europa dopo la Germania (quasi 26.000 MW nel 2009) e la Spagna (19.149). A livello mondiale è sesta, in testa gli Usa con oltre 35.000 MW e una crescita del 40% rispetto al 2008. Sul fronte interno, a livello regionale, regina del vento 2009 è la Puglia con 1.158 MW, 916 pale e una crescita del 22,5% rispetto al 2008 tallonata dalla Sicilia che ha visto una crescita dell'eolico in un anno del 41% raggiungendo quota 1.115 MW e 977 pale eoliche.
Questa la fotografia scattata dall'Associazione nazionale del vento (Anev). In particolare, a livello nazionale, gli aerogeneratori sono 4.236 e, nel 2009, la crescita di energia in questo settore delle rinnovabili è stata del 30% sul 2008. Nel mondo, rileva il Global Wind Energy Council (Gwec), la potenza installata 2009 risulta pari a 157.900 MW. Exploit della Cina che lo scorso anno ha fatto il 'pieno' di eolico con una crescita del 106% rispetto al 2008 e 25.104 MW installati.L'Europa detiene circa la metà della potenza installata sull'intero Pianeta con 76.152 MW al 2009 e una crescita del 15% mentre il resto del mondo ha all'attivo energia del vento pari a 81.747 MW e una crescita sicuramente maggiore dell'Europa con quasi il doppio (+49%).
L'Italia mantiene una buona posizione ma il distacco con i primi della classe è grande: 4.849MW rispetto in Europa ai quasi 26.000 della Germania e gli oltre 19.000 della Spagna ma anche nel mondo dopo le alte performance di Usa, Cina e India che, con Germnia e Spagna costituiscono la cinquina dell'eolico. Italia 6/a batte di poco la Francia (4.492MW al 2009).
(tratto da www.tiscali.it)
giovedì 4 febbraio 2010
Elezioni regionali, ecco le nuove regole
Sono stati ripartiti i seggi tra le cinque circoscrizioni della Campania in vista delle prossime elezioni regionali dei prossimi 28 e 29 marzo. Sul Bollettino Ufficiale di oggi sono stati pubblicati i decreti del presidente della Regione, Antonio Bassolino, con cui vengono stabilite le date per l'elezione diretta del presidente della Giunta e il rinnovo del consiglio regionale, e ripartiti i 60 seggi tra le 5 circoscrizioni della Campania.
Si vota domenica 28 marzo, dalle ore 8 alle ore 22, e lunedì 29 marzo, dalle ore 7 alle ore 15. I seggi alle circoscrizioni sono così assegnati: 5 ad Avellino, 3 a Benevento, 9 a Caserta, 32 a Napoli e 11 a Salerno.
* * *
Alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 marzo, in Campania, si potranno esprimere due preferenze. Ma la seconda dovrà andare a un candidato di genere diverso rispetto al primo prescelto. Il meccanismo è stato previsto dalla nuova legge elettorale regionale approvata la scorsa primavera al termine di una seduta fiume che si concluse all'alba. Il via libera alla norma è stato dato dalla Consulta, lo scorso gennaio, smentendo il ricorso del governo Berlusconi che aveva sollevato eccezioni di costituzionalità.
In particolare è stata confermata la possibilità, per l'elettore, di votare due candidati a patto che siano un uomo e una donna. La principale innovazione apportata dalla legge è l'abolizione del listino del presidente per l'assegnazione del premio di maggioranza alla coalizione vincente. In base alle nuove disposizioni il premio sarà attribuito attingendo alle liste stesse della coalizione vincente. Nelle liste, in ogni caso, dovrà essere prevista la presenza di almeno un terzo di candidate. La soluzione della doppia preferenza è, quindi, un espediente per garantire maggiori possibilità alle donne di essere elette.
Insieme all'elezione diretta del presidente della Regione e oltre alla doppia preferenza uomo-donna, nessuno dei due sessi, nella formazione delle liste, potrà essere rappresentato in misura superiore ai 2/3 dei candidati, altrimenti la lista viene bocciata. Si determina, in questo modo, un equilibrio che garantisce la presenza femminile anche nelle liste.
www.epicentrobenevento.it
Si vota domenica 28 marzo, dalle ore 8 alle ore 22, e lunedì 29 marzo, dalle ore 7 alle ore 15. I seggi alle circoscrizioni sono così assegnati: 5 ad Avellino, 3 a Benevento, 9 a Caserta, 32 a Napoli e 11 a Salerno.
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Alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 marzo, in Campania, si potranno esprimere due preferenze. Ma la seconda dovrà andare a un candidato di genere diverso rispetto al primo prescelto. Il meccanismo è stato previsto dalla nuova legge elettorale regionale approvata la scorsa primavera al termine di una seduta fiume che si concluse all'alba. Il via libera alla norma è stato dato dalla Consulta, lo scorso gennaio, smentendo il ricorso del governo Berlusconi che aveva sollevato eccezioni di costituzionalità.
In particolare è stata confermata la possibilità, per l'elettore, di votare due candidati a patto che siano un uomo e una donna. La principale innovazione apportata dalla legge è l'abolizione del listino del presidente per l'assegnazione del premio di maggioranza alla coalizione vincente. In base alle nuove disposizioni il premio sarà attribuito attingendo alle liste stesse della coalizione vincente. Nelle liste, in ogni caso, dovrà essere prevista la presenza di almeno un terzo di candidate. La soluzione della doppia preferenza è, quindi, un espediente per garantire maggiori possibilità alle donne di essere elette.
Insieme all'elezione diretta del presidente della Regione e oltre alla doppia preferenza uomo-donna, nessuno dei due sessi, nella formazione delle liste, potrà essere rappresentato in misura superiore ai 2/3 dei candidati, altrimenti la lista viene bocciata. Si determina, in questo modo, un equilibrio che garantisce la presenza femminile anche nelle liste.
www.epicentrobenevento.it
mercoledì 3 febbraio 2010
Raggiunti i 25mila visitatori
lunedì 1 febbraio 2010
Baselice, botta e risposta tra sindaco e minoranza
In merito alla richiesta da parte della minoranza del Comune di Baselice di una revoca immediata del bando di conferimento di un incarico professionale è intervenuto con una nota il sindaco Domenico Canonico.
"La polemica dell'opposizione - afferma il primo cittadino - è sterile e strumentale. Innanzitutto, il provvedimento in questione riguarda un ingegnere che deve andare a sostenere l'Ufficio tecnico e non a coordinare tutto il personale dell'Ente".
Poi Canonico risponde all'accusa d'illegittimità della stessa delibera di Giunta del 5 gennaio scorso.
"Altro che illegittima - continua - e contraria all'interesse del nostro Comune, l'incarico è a tempo fatto nel pieno rispetto della normativa vigente e nel pieno rispetto della trasparenza, visto che il bando è stato affisso agli albi pretori di tre Comuni, e precisamente in quello di Foiano, San Bartolomeo e Baselice".
Infine il sindaco risponde all'accusa, sempre della minoranza, che il professionista in questione potrebbe citare in giudizio il Comune per farsi assumere a tempo indeterminato.
"E' una minoranza - conclude - che dovrebbe studiare di più prima di fare opposizione. Il contratto parla chiaro: è una collaborazione a progetto, come ce ne sono tanti nella pubblica amministrazione. Una volta scaduto se c'è la necessità si rinnova se no no. Non capisco tutto questo clamore intorno ad un fatto così normale".
venerdì 29 gennaio 2010
Integrazione, il modello San Bartolomeo in Galdo
di Giancristiano Desiderio
San Bartolomeo in Galdo, nell’Alto Sannio, al confine con la Puglia, è un paese di circa cinquemila abitanti con una piccola ma pur consistente presenza di stranieri in cerca di lavoro. C’è una nutrita presenza di badanti provenienti dall’Est, un numero non piccolo di operai di origine africana – Marocco, Libia, Algeria – e qualche presenza sudamericana. Centocinquanta stranieri su una popolazione di cinquemila abitanti non sono pochi. Ma qui, tra le montagne e le valli della Val Fortore non potrebbero mai accadere “i fatti di Rosarno” o, peggio, “i fatti di Castel Volturno”. E non per il numero esiguo, sia pure non piccolo per il comune sannita, degli extracomunitari, bensì per la riuscita integrazione che c’è tra gli stranieri e i sanbartolomeani. Qui, infatti, il Rotary Club ha organizzato un “corso di approccio alla lingua italiana e accenni alla costituzione, istituzione e servizi per stranieri”. Risultato? Un successone.
Il 2 dicembre c’è stata la prima lezione. Ogni settimana, il mercoledì sera alle 19,30, per un totale di nove lezioni – ma visto la grande affluenza si vorrebbe continuare con qualche altro incontro – le insegnanti, i docenti e i professionisti di San Bartolomeo si ritrovano insieme con badanti ucraine e rumene, operai marocchini e insegnano loro la lingua italiana e si soffermano su alcuni articoli della Carta costituzionale. “Devo dire che è un vero piacere fare questi incontri”, dice l’avvocata Lina Fiorilli, “perché non ci aspettavamo una presenza così nutrita ed entusiastica: stiamo bene insieme, tanto che agli incontri vengono anche i figli delle badanti e degli operai stranieri”. Gli stranieri, arrivati fin sulle montagne innevate di San Bartolomeo, hanno il regolare permesso di soggiorno e svolgono un lavoro o nella famiglie di San Bartolomeo dove c’è bisogno di assistenza per anziani e persone sole o nelle fabbriche di questa gente operosa. L’integrazione ha raggiunto concretamente un ottimo livello dal momento che gli stranieri hanno tutti un buon tetto sulla testa: condizione, questa, che è necessaria per non creare situazioni di disagio per gli stranieri e per gli italiani. Il modello San Bartolomeo sembra funzionare e, forse, non sarebbe neanche difficile da adottare altrove. L’accoglienza e l’integrazione si sposano, del resto, anche con un certo orgoglio di San Bartolomeo a difendere le proprie tradizioni e persino il proprio dialetto: oggi in paese si presenta un dizionario del dialetto sanbartolomeano o galdese.
San Bartolomeo in Galdo è un vero crocevia situato com’è strategicamente tra Campania, Puglia e Molise. Il suo territorio cade nella provincia di Benevento, ma la condizione delle strade e la vicinanza alla Puglia portano i sanbartolomeani a frequentare la Capitanata. Negli ultimi anni e decenni da San Bartolomeo sono partiti interi nuclei familiari: ancora negli anni Sessanta il paese raggiungeva i quindicimila abitanti. Da un po’ di tempo, però, la comunità sembra essere nuovamente in crescita e il fenomeno dell’immigrazione degli stranieri dell’Europa dell’Est e dell’Africa conferma la tendenza e arricchisce il paese di un elemento umano. I sanbartolomeani sembrano saperne fare tesoro.
www.sanniopress.it
San Bartolomeo in Galdo, nell’Alto Sannio, al confine con la Puglia, è un paese di circa cinquemila abitanti con una piccola ma pur consistente presenza di stranieri in cerca di lavoro. C’è una nutrita presenza di badanti provenienti dall’Est, un numero non piccolo di operai di origine africana – Marocco, Libia, Algeria – e qualche presenza sudamericana. Centocinquanta stranieri su una popolazione di cinquemila abitanti non sono pochi. Ma qui, tra le montagne e le valli della Val Fortore non potrebbero mai accadere “i fatti di Rosarno” o, peggio, “i fatti di Castel Volturno”. E non per il numero esiguo, sia pure non piccolo per il comune sannita, degli extracomunitari, bensì per la riuscita integrazione che c’è tra gli stranieri e i sanbartolomeani. Qui, infatti, il Rotary Club ha organizzato un “corso di approccio alla lingua italiana e accenni alla costituzione, istituzione e servizi per stranieri”. Risultato? Un successone.
Il 2 dicembre c’è stata la prima lezione. Ogni settimana, il mercoledì sera alle 19,30, per un totale di nove lezioni – ma visto la grande affluenza si vorrebbe continuare con qualche altro incontro – le insegnanti, i docenti e i professionisti di San Bartolomeo si ritrovano insieme con badanti ucraine e rumene, operai marocchini e insegnano loro la lingua italiana e si soffermano su alcuni articoli della Carta costituzionale. “Devo dire che è un vero piacere fare questi incontri”, dice l’avvocata Lina Fiorilli, “perché non ci aspettavamo una presenza così nutrita ed entusiastica: stiamo bene insieme, tanto che agli incontri vengono anche i figli delle badanti e degli operai stranieri”. Gli stranieri, arrivati fin sulle montagne innevate di San Bartolomeo, hanno il regolare permesso di soggiorno e svolgono un lavoro o nella famiglie di San Bartolomeo dove c’è bisogno di assistenza per anziani e persone sole o nelle fabbriche di questa gente operosa. L’integrazione ha raggiunto concretamente un ottimo livello dal momento che gli stranieri hanno tutti un buon tetto sulla testa: condizione, questa, che è necessaria per non creare situazioni di disagio per gli stranieri e per gli italiani. Il modello San Bartolomeo sembra funzionare e, forse, non sarebbe neanche difficile da adottare altrove. L’accoglienza e l’integrazione si sposano, del resto, anche con un certo orgoglio di San Bartolomeo a difendere le proprie tradizioni e persino il proprio dialetto: oggi in paese si presenta un dizionario del dialetto sanbartolomeano o galdese.
San Bartolomeo in Galdo è un vero crocevia situato com’è strategicamente tra Campania, Puglia e Molise. Il suo territorio cade nella provincia di Benevento, ma la condizione delle strade e la vicinanza alla Puglia portano i sanbartolomeani a frequentare la Capitanata. Negli ultimi anni e decenni da San Bartolomeo sono partiti interi nuclei familiari: ancora negli anni Sessanta il paese raggiungeva i quindicimila abitanti. Da un po’ di tempo, però, la comunità sembra essere nuovamente in crescita e il fenomeno dell’immigrazione degli stranieri dell’Europa dell’Est e dell’Africa conferma la tendenza e arricchisce il paese di un elemento umano. I sanbartolomeani sembrano saperne fare tesoro.
www.sanniopress.it
mercoledì 27 gennaio 2010
San Bartolomeo, presentato il dizionario
di Leonardo Bianco
Nei locali del Circolo Frentano sabato sera è stato reso omaggio alla delicata e faticosa opera di Michelangelo Pizzi e Antonio Spallone, autori del “Dizionario dialettale di San Bartolomeo in Galdo”, un opera omnia sul parlato locale con tanto di, fonemi, fraseologia e profilo storico del nostro idioma popolare.
“Un corpus completo del dialetto di San Bartolomeo in Galdo”, lo ha definito durante la presentazione il segretario Generale della Comunità Montana del Fortore Gianfranco Marcasciano, “un omaggio alla lingua dei nostri padri, particolare e affascinante ma poco conosciuto, specie ai giovani, un linguaggio che ci racconta del nostro passato, dello sviluppo storico, politico e sociale della nostra città”.
“La lingua vera, quella del silenzio, che i nostri padri praticavano e che nel tempo si è persa” ha aggiunto Giancristiano Desiderio giornalista, storico e scrittore “E’ un documento che completa qualsiasi altra iniziativa a tema dall’800 ad oggi”. Infine la parola all’autore Michelangelo Pizzi,. Lui, il dialetto, ha preferito definirlo “linguaggio”, “perché dialetto è svilente”. E la sua opera l’ha voluta dedicare ai giovani, “perché non si perda nelle generazioni future”.
Al passo coi tempi, presto potrebbe incidere un cd che sia di supporto alla non semplice fonesi già indicata nel dizionario cartaceo. Un dizionario che, vogliamo ricordare; contiene più di 6000 voci dal dialetto all’italiano, 3000 dall’italiano al dialetto, più un appendice dedicato a ” tradizioni e vita” di San Bartolomeo in Galdo, tutti ripescati minuziosamente dagli autori nei cassetti delle proprie memorie e messi a punto in sei anni di prezioso lavoro.
domenica 24 gennaio 2010
Baselice, inaugurato il Punto di ascolto del cittadino
Il Punto di ascolto del cittadino. Un luogo voluto dal Comune di Baselice dove ognuno può recarsi per esporre i propri problemi. L’obiettivo della nuova maggioranza è quello di essere più vicina ai cittadini ascoltando, appunto, le loro problematiche e cercando di risolverle nel modo migliore.
Il punto è stato inaugurato questa mattina nei locali comunali di via Luigi Capuano (di fronte all’ex caserma dei carabinieri) ed ha visto la partecipazione di buona parte della cittadinanza interessata alla nuova idea del Comune fortorino.
«E’ un’iniziativa unica nel panorama locale – afferma il sindaco Domenico Canonico – che ha lo scopo di avvicinare sempre più l’amministrazione comunale alla gente. La promessa era stata fatta in campagna elettorale e abbiamo mantenuto l’impegno. Da oggi i cittadini di Baselice non saranno più soli e troveranno nel Punto di ascolto delle professionalità in grado di risolvere ogni tipo di problema, per il momento tre volte a settimana ma con l’obiettivo di potenziare il servizio».
Il Punto sarà operativo il martedì dalle 9.30 alle 12 e il mercoledì e venerdì dalle 17 alle 19.
Inoltre, dal 26 gennaio prossimo presso il Comune sarà ripristinato il servizio “Qui Enel”.
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