Negli ultimi quindici
anni, oltre mezzo milione di giovani meridionali sono "fuggiti". E un
milione né studia né lavora.
Sono partiti - per necessità, o come forma di
"liberazione" - o sono "scomparsi", spesso rimasti appesi al filo
del precariato pubblico, del lavoro sommerso fuori dalle regole e dalle
garanzie.