mercoledì 14 aprile 2010

Un solo Fortore

Finalmente qualcosa inizia a muoversi. Dopo anni che ogni comune del Fortore ha agito in proprio e ha pensato al proprio orticello, i nuovi amministratori hanno capito che bisogna unire le forze per uscire dalla sacca d'isolamento in cui la Casta ci ha voluto relegare da sempre. Ora bisogna fare di più. Bisogna costituire un coordinamento permanente di cui facciano parte, oltre alle istituzioni, anche i cittadini che hanno a cuore il proprio territorio.

Ecco l'articolo aparso su ilquaderno.it dal titolo "Riunione tra sindaci del Fortore: fronte comune per risolvere i problemi"

Il sindaco di San Bartolomeo in Galdo, Vincenzo Sangregorio, ha reso noto che questa mattina alle ore 11 (ieri per chi legge), presso la Casa Comunale di San Bartolomeo in Galdo, si è tenuto un incontro tra i sindaci dei Comuni di Baselice (Domenico Canonico), Foiano di Val Fortore (Michelantonio Maffeo) e lo stesso Sangregorio) per discutere dei problemi comuni ai paesi del Fortore. “All'incontro – spiega Sangregorio - avrebbero dovuto partecipare anche il sindaco di Montefalcone di Val Fortore Assunta Gizzi e quello di Castelvetere in Val Fortore Ettore Gigli, che per problemi personali non sono potuti intervenire”.

Presenti all'incontro anche l'assessore del Comune di Foiano Giuseppe Ruggiero e diversi consiglieri del Comune di San Bartolomeo in Galdo.

“L'incontro – si legge poi nella nota - nasce dall'esigenza delle Amministrazioni Comunali della Val Fortore di fare ‘fronte comune’ per cercare di uscire dal guado nel quale si trovano i paesi di confine, che soffrono della lontananza territoriale e politica dai propri capoluoghi di provincia e regione. La proposta è quella di cercare di coinvolgere tutti i Comuni che si sentono ‘Fortorini’, indipendentemente dalla Provincia-Regione di appartenenza, in questo tavolo istituzionale, che avrà lo scopo di segnalare alle rispettive istituzioni sovra comunali i problemi che crea loro la distanza dai grandi centri; di proporre soluzioni concrete e fattive, creando una sorta di ‘comitato interregionale permanente’ per la discussione e il confronto, prescindendo dalle logiche campanilistiche e dalle facili promesse pre elettorali. I problemi primari da affrontare saranno, ovviamente, la viabilità e i trasporti. Il primo obiettivo da perseguire è quello di chiedere che la ex SS369 diventi di nuovo di competenza statale, perché, nei fatti, le Province non hanno la capacità né economica né organizzativa per la sua gestione. Al prossimo incontro, da tenersi entro la fine di questo mese, saranno invitati anche i sindaci dei Comuni della Provincia di Foggia e di quella di Campobasso”.

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