Ambiente, salute e sviluppo ecosostenibile
La Terra che un popolo abita è oggetto, in molte culture, di un rispetto che, in taluni casi, supera i confini della sacralità.Nei tempi moderni, nel cosiddetto “mondo occidentale”, il territorio e, più in generale, l’ambiente hanno subito una metamorfosi fattuale e concettuale: divengono, infatti, risorse da sfruttare per generare profitto privato a discapito della ricchezza, non solo economica, della collettività che quel territorio abita.
Lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali rientra a
pieno titolo nell’ambito delle logiche di carattere coloniale che orientano
l’azione di grandi gruppi d’interesse, operatori economici e governi, sia su
scala globale, sia a livello locale.
Da tali politiche coloniali, non resta escluso il “Sud Italia”,
che, anzi, rappresenta un evidente esempio di colonia interna. Autori come
Nicola Zitara hanno evidenziato come all’interno di un’entità statuale,
porzioni più o meno ampie di territorio e, quindi, di popolazione, siano
destinate a essere asservite ad altre, affinché il depauperamento delle relative
risorse e l’impoverimento delle collettività che le abitano siano funzionali
alla creazione e al mantenimento della ricchezza nelle aree dominanti del
Paese.
Mala tempora currunt. Per tali ragioni, le nostre
terre e i nostri mari sono oggetto di trivellazioni ed estrazioni petrolifere
indiscriminate; per tali ragioni, le nostre terre e i nostri mari sono stati
destinati a essere ricettacolo di veleni provenienti da ogni dove; per tali
ragioni, le nostre terre sono destinate a ospitare impianti industriali
altamente inquinanti e nocivi per la salute umana, per tali ragioni, il nostro
patrimonio naturalistico e le sue biodiversità, che per millenni hanno
determinato la cultura e l’identità dei popoli che hanno abitato queste terre,
sono oggetto di cieca e spietata distruzione.
Per tali ragioni, le nostre Terre vengono ogni giorno
violentate, in danno alla salubrità dell’ambiente e alla tutela della salute
pubblica.
Ama la Terra tua. Il rapporto tra economia,
società, ambiente e territorio, dunque, ha bisogno di essere ripensato proprio
alla luce di tali osservazioni. È necessario che la cultura della tutela e
difesa del territorio si estenda a fette sempre più ampie delle nostre
popolazioni.
Difatti, se l’interesse di chi è dietro a biocidi ed ecocidi è che questi vengano considerati problemi delle singole realtà territoriali che ne sono colpite, l’interesse delle comunità che abitano le nostre Terre è che tali scempi siano sentiti come un problema comune e siano combattuti da tutte le popolazioni della colonia interna.
Difatti, se l’interesse di chi è dietro a biocidi ed ecocidi è che questi vengano considerati problemi delle singole realtà territoriali che ne sono colpite, l’interesse delle comunità che abitano le nostre Terre è che tali scempi siano sentiti come un problema comune e siano combattuti da tutte le popolazioni della colonia interna.
Tali
tematiche saranno affrontate a Caserta, presso
il Complesso Monumentale del
Belvedere di San Leucio, il 16 maggio,
nell’ambito del convegno “Mala tempora currunt – Ama la
Terra tua. Ambiente, salute e sviluppo ecosostenibile“,
organizzato dall’Associazione Briganti e da Confimpresa.
I lavori, introdotti da Nico Cimino, vicepresidente dell’Associazione Briganti, si apriranno alle ore 14. Al tavolo dei relatori siederanno: Pino Aprile, giornalista e scrittore, Diego Giovinazzo, segretario generale Confimpresa, Giovanna Bellizzi, presidente Mediterraneo No triv, Luigi Russo,sociologo e giornalista, Lucio Iavarone, attivista Terra dei fuochi, Giuseppe Di Bello,Tenente Polizia Provinciale di Potenza e consulente Commissione Ecomafie, e i rappresentanti del comitato No al carbone Brindisi.
(tratto da briganti.info)
I lavori, introdotti da Nico Cimino, vicepresidente dell’Associazione Briganti, si apriranno alle ore 14. Al tavolo dei relatori siederanno: Pino Aprile, giornalista e scrittore, Diego Giovinazzo, segretario generale Confimpresa, Giovanna Bellizzi, presidente Mediterraneo No triv, Luigi Russo,sociologo e giornalista, Lucio Iavarone, attivista Terra dei fuochi, Giuseppe Di Bello,Tenente Polizia Provinciale di Potenza e consulente Commissione Ecomafie, e i rappresentanti del comitato No al carbone Brindisi.
(tratto da briganti.info)
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