Ho
visionato il dvd dell’opera teatrale “Lu viajje a vacànte” del prof. Alfonso
Mascia, presentata nelle festività natalizie del 2014 dall’Associazione
culturale “Li janare” di Baselice.
E’
una fedele interpretazione dell’opera, proprio come l’autore avrebbe preferito
che fosse, essendo Egli molto rigoroso nella cura di tutti quei particolari di
cui l’interprete-attore deve tener conto, per far sì che lo spettatore venga
immerso e trasportato con tutto se stesso in quel mondo, le cui vicende, misere
e dolorose, ci vengono riproposte
quotidianamente dai mass-media.
La
recitazione è fedele al testo con le giuste pause nei dialoghi, che,
accompagnati dalla gestualità, riproducono lo stato di angoscia, di dolore e di
speranza per un mondo che sembra lontano, ma che si ripresenta con morti e
sofferenze inenarrabili per i tanti che approdano in Europa, mentre in maniera
meno drammatica il fenomeno si ripresenta
per tanti nostri giovani costretti a
asciare la nostra terra, sempre in cerca di una vita migliore.
Efficace è la scenografia, anch’essa ideata e riproposta
fedelmente alle indicazioni testuali, essendo stato scelto come sfondo, in qualche scena, uno degli
squarci che nessun baselicese potrà mai
dimenticare: “L’arche de la chiése”.
LA CREATIVITÀ
Bravi!. Complimenti per averlo scelto; del resto non
poteva che essere così per la collaborazione di figure professionali che hanno
concretizzato la loro creatività.
E’ stata un’opera non facile da realizzare; ne comprendo
le difficoltà, proprio per i molti
interpreti e le molte scene, avendola rappresentata a scuola nell’idioma
calabrese nel 2001 con una classe di terza media.
Ma quando ci sono la volontà, l’intelligenza, la
competenza, cui aggiungo qualche rinuncia da parte di tutti, danno sempre gli
esiti lusinghieri, che, giustamente, la Compagnia teatrale ha meritato, perché ha creduto in tutto ciò
che desse un respiro culturale alla popolazione tutta. Riportare alla memoria
dello spettatore situazioni e fatti veritieri rinforzano la nostra memoria che
ci deve tenere legati al passato proprio come “Memoria storica”.
Nel Trentennio di fine secolo e nei primi anni del
Duemila hanno dato respiro culturale a Baselice le tante iniziative culturali
di cui si sono fatti carico i soci dell’AGB; ora ci siete Voi, insieme alle
altre associazioni a dar lustro alla cultura baselicese, della quale il prof. Mascia ed altre persone impegnate,
hanno dato notorietà al nostro paesello, con opere di indiscutibile
valore artistico e letterario che vanno: dalla narrativa alla poetica, dal
teatro alla ricerca storica, dall’arte alla ricerca archeologica.
IL RISVEGLIO DELLE COSCIENZE
IL RISVEGLIO DELLE COSCIENZE
Il teatro è cultura, risveglio delle coscienze assopite o
prese da interessi futili, che nulla danno al nostro non facile vivere.
L’appagamento culturale riempie le coscienze di chi coltiva il sapere,
arricchendole, poiché riesce a dare il
giusto valore ai beni materiali, senza farli diventare prioritariamente gli emblemi del nostro vivere.
Un plauso va a tutti gli interpreti, ma non posso
sottacere la bravura dell’arch. Assunta Cormano sia nel ruolo di presentatrice che di
attrice; in quest’ultimo nel ruolo interpretativo di una madre,
che, con “il suo cuore di mamma” e con la sua semplicità, connessa anche all’ignoranza, non vuole
separarsi dalla sua creatura, per convincerla a non partire clandestinamente
per la Francia perché non affronti un futuro ignoto lontano da tutti.
Un bravo va al regista-attore (figlio d’arte!): Domenico
Petruccelli, che, con tanto
impegno, ha reso possibile la
rappresentazione. So bene quanto lavoro richiede la preparazione di una
rappresentazione teatrale, ma in questo caso, essendo un’opera non semplice, ne
ha richiesto ancora di più. Il vostro entusiasmo è tale che non vi fermerete
davanti a niente.
Buon lavoro per la prossima.
Tutti bravi tutti!. Ad maiora!
Nessun commento:
Posta un commento