di Leonardo Bianco
(San Bartolomeo in Galdo) Per ora il
Fortore non fa registrare nessun caso di contagio da covid-19, ma l’attenzione
resta alta e 118 e Misericordie restano allertate e pronti ad essere operativi
in caso di necessità. “Al momento – dice un operatore del 118 – la situazione è
tranquilla. Per quanto ci riguarda stiamo lavorando in condizioni di normalità
con turni regolari ma siamo allertati e pronti a metter in pratica i
protocolli. Per quanto riguarda il Psaut è stato disposto un accesso solo per
chi si presenta con sintomi di sospetto contagio. Ogni giorno si ripetono le
tecniche di intervento per essere pronti per affrontare eventuali casi
contagio”.
Sullo stato d’animo con il quale gli
operatori del 118 stanno affrontando l’emergenza afferma: “Siamo tranquilli
consapevoli che il momento è difficile”. Certo non manca la preoccupazione,
anche alla luce di tanti medici e infermieri rimasti contagiati.
Chi come gli operatori del 118 è in prima
linea fin dall'inizio dell’emergenza sono i volontari delle Misericordie. “Siamo
stati allertati già qualche giorno prima che il governo decidesse di emanare i
decreti restrittivi” afferma Roberto Reino, governatore della confraternita di
San Bartolomeo.
Fin da subito la misericordia è stata
convocata dal Coc (Centro operativo comunale) per coordinarsi con
l’amministrazione e gli altri operatori coinvolti: “Dal momento dell’allerta ci
siamo concentrati esclusivamente sull’emergenza coronavirus. Abbiamo sospeso i
trasporti in ambulanza per concentrare le nostre forze sulle esigenze della
popolazione di San Bartolomeo e soprattutto di offrire il nostro sostegno agli
ultra 65enni e alle fasce più deboli”.
“Ma la sospensione del servizio trasporto
ammalati presso strutture sanitarie è arrivata anche perché poteva essere
rischioso per i volontari che potrebbero essere esposti a eventuali contagi” dice Reino.
Alla Misericordia sono stati affidati i
servizi di pronto farmaco e pronto speso. “Per tale servizio - sottolinea il
governatore della Misericordia di San Bartolomeo - sono impegnati due volontari
e un centralinista per turno. Al momento sono circa una decina le chiamate al giorno al centralino. Abbiamo un mezzo impegnato solo per le
consegne a domicilio e inoltre facciamo anche un servizio di ronda”.
La Confraternita del centro fortorino
naturalmente è in stretto contatto con il coordinamento provinciale e con le
altre Misericordie dei comuni limitrofi. “Siamo impegnati h24 nella consapevolezza
che la situazione emergenziale richiede uno sforzo massimo da parte di tutti
noi, e i nostri volontari stando danno il massimo anche in condizioni difficili, anche perché
mancano i dispositivi di protezione. Non abbiamo più mascherine. In dotazione per
ora ci restano solo quattro kit che abbiamo riservato per eventuali casi di
contagio accertati. Abbiamo fatto richiesta di mascherine ma per ora non è
arrivato niente e non sappiamo se e quando arriveranno”.
Nonostante le
difficoltà Roberto Reino è fiducioso: “Ce la faremo”. Prima di congedarsi il governatore della
Misericordia di san Bartolomeo non manca di fare un appello: “Rimanete a casa.
Uscire solo in caso di necessità come spesa e farmaci. Mantenere le distanze di
sicurezza. Lavarsi spesso le mani o disinfettare con soluzioni a base di
alcool. In caso di sintomi sospetti – conclude Reino – non bisogna recarsi in
pronto soccorso ma si deve chiamare il medico di base”.
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