di Giovanni Calabrese*
Abbiamo imparato che il tempo ha il suo ritmo dappertutto e anche a Baselice. E che il ritmo e la lentezza del tempo creano opportunità e sfide. L'opportunità della contemplazione, che significa anche fare i conti con l'inquietudine che risiede dentro ciascuno di noi. Abbiamo analizzato e compreso il paradosso del tempo perché è tanto lento quanto non lo è. Molte persone hanno trovato i mesi di quarantena stressanti e impegnativi, prendendosi cura degli altri o lavorando su se stessi per migliorarsi nell'approccio alla vita, al quotidiano e soprattutto con la comunità.
Il lockdown ha dimostrato che i baselicesi, anche se in qualche modo al riparo dal virus, sono ancora parte del mondo. Il tempo, qui, è una convenzione tutta propria e scorre con un ritmo diverso. È altrettanto prezioso, ma non in senso economico. Più tardi - guardando indietro - scopriremo che questi mesi, apparentemente vuoti, sono stati per certi versi i più ricchi e più costruttivi.
*social designer
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