Il sostituto procuratore del tribunale di Foggia Rosa Penza ha compiuto un sopralluogo, a bordo di un elicottero della Polizia di Stato, sorvolando l'area della diga di Occhito insieme con uno staff di agenti muniti di apparecchiature sofisticate e macchine fotografiche. La notizia è stata confermata dal procuratore di Foggia, Vincenzo Russo, il quale però non ha voluto rilasciare dichiarazioni sui motivi del sopralluogo.
Secondo indiscrezioni, l'iniziativa della Procura foggiana sarebbe in relazione alla presenza, per cause ancora da chiarire, di alga rossa, un'alga tossica, nelle acque dell'invaso, che sono costantemente monitorate da mesi. Il sopralluogo si sarebbe però esteso anche al vicino confine col Molise e all'area in cui insiste la discarica di San Bartolomeo in Galdo (Benevento) per verificare se il percolato proveniente da quel sito non abbia inquinato le zone limitrofe sino ad arrivare alla diga di Occhito.
(da www.epicentrobenevento.it)
sabato 28 marzo 2009
giovedì 26 marzo 2009
Fortore, strade ko. Sopralluogo della Provincia
Antonio Barbieri, assessore alle infrastrutture della Provincia di Benevento, ha effettuato un sopralluogo nell’area montana del Fortore ai confini con le Regioni Puglia e Molise. L’assessore si è voluto rendere conto di persona delle condizioni della circolazione stradale dopo le ripetute, insistenti, talvolta violente, precipitazioni, anche nevose, che hanno caratterizzato l’autunno/inverno appena trascorso e l’inizio di questa primavera. Sotto esame anche i problemi logistici e le condizioni di taluni immobili che ospitano strutture di servizio dipendenti dalla Provincia.
Con Barbieri erano gli amministratori locali di molti centri del Fortore, i consiglieri provinciali Rubano e Maddalena, i dirigenti dei settori infrastrutture e Patrimonio della Provincia, Salvatore Minicozzi e Valentino Melillo, ed il responsabile per l'ente dei tronchi stradali fortorini, Franco Caruso. Particolare attenzione è stata riservata ad alcuni movimenti franosi che, più degli altri, rendono precaria se non impossibile la circolazione stradale nella zona. L’instabilità dei terreni del Fortore, peraltro ben nota nella letteratura scientifica, si è ulteriormente accentuata in questi ultimi mesi: sono state, dunque, soprattutto verificate, tra le altre, le condizioni delle strade Ginestra degli Schiavoni-Bolle Malvizze, Castelfranco-Montefalcone, Montefalcone ex Statale 369, ex Statale 369 - Sette Luci-San Bartolomeo in Galdo.
Preso atto delle risultanze dei sopralluoghi, Barbieri ha discusso con i responsabili dei Settori degli interventi più opportuni da porre in essere per far fronte alla situazione davvero molto seria e grave venutasi a creare. I danni quantificati dal maltempo nell’area del Fortore per la sola viabilità sfiorano i 40 milioni di euro, secondo una stima prudenziale e provvisoria dei competenti Uffici dell'ente.
www.epicentrobenevento.it
Con Barbieri erano gli amministratori locali di molti centri del Fortore, i consiglieri provinciali Rubano e Maddalena, i dirigenti dei settori infrastrutture e Patrimonio della Provincia, Salvatore Minicozzi e Valentino Melillo, ed il responsabile per l'ente dei tronchi stradali fortorini, Franco Caruso. Particolare attenzione è stata riservata ad alcuni movimenti franosi che, più degli altri, rendono precaria se non impossibile la circolazione stradale nella zona. L’instabilità dei terreni del Fortore, peraltro ben nota nella letteratura scientifica, si è ulteriormente accentuata in questi ultimi mesi: sono state, dunque, soprattutto verificate, tra le altre, le condizioni delle strade Ginestra degli Schiavoni-Bolle Malvizze, Castelfranco-Montefalcone, Montefalcone ex Statale 369, ex Statale 369 - Sette Luci-San Bartolomeo in Galdo.
Preso atto delle risultanze dei sopralluoghi, Barbieri ha discusso con i responsabili dei Settori degli interventi più opportuni da porre in essere per far fronte alla situazione davvero molto seria e grave venutasi a creare. I danni quantificati dal maltempo nell’area del Fortore per la sola viabilità sfiorano i 40 milioni di euro, secondo una stima prudenziale e provvisoria dei competenti Uffici dell'ente.
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Tagliare quarantamila consiglieri comunali
Tagliare i costi spropositati della politica in questo particolare momento di disagio sociale ed economico è un dovere delle classi dirigenti del Paese. A rilanciare la questione morale dei costi della cattiva politica il Portavoce di Piccoli Comuni, Virgilio Caivano.
“Diminuire il numero dei Consigli Comunali dei piccoli e dei grandi Comuni di cinque unità, significa tagliare qualcosa come oltre quarantamila consiglieri Comunali negli ottomila e passa Comuni italiani -la proposta di Caivano – Un numero enorme di persone che molto spesso, soprattutto nelle piccole comunità locali, operano solo nell’esclusivo interesse dei gruppi familiari di appartenenza, rallentando ed in molti casi danneggiando l’azione complessiva delle Amministrazioni Comunali. Altro taglio da fare secondo il Portavoce di Piccoli Comuni, il dimezzamento del numero degli Assessori Comunali. Nei piccoli Comuni sotto i duemila abitanti averne quattro è davvero una vergogna. Il nostro slogan – le conclusioni del leader di Piccoli Comuni - è meno poltrone più servizi ai cittadini”.
Intanto la proposta lanciata da Caivano al Parlamento italiano di un vincolo di mandato ai Consiglieri comunali e l’incompatibilità ai tecnici (ingegneri, architetti, geometri, ecc..) nelle Giunte comunali trova il consenso pieno della rete.
“Diminuire il numero dei Consigli Comunali dei piccoli e dei grandi Comuni di cinque unità, significa tagliare qualcosa come oltre quarantamila consiglieri Comunali negli ottomila e passa Comuni italiani -la proposta di Caivano – Un numero enorme di persone che molto spesso, soprattutto nelle piccole comunità locali, operano solo nell’esclusivo interesse dei gruppi familiari di appartenenza, rallentando ed in molti casi danneggiando l’azione complessiva delle Amministrazioni Comunali. Altro taglio da fare secondo il Portavoce di Piccoli Comuni, il dimezzamento del numero degli Assessori Comunali. Nei piccoli Comuni sotto i duemila abitanti averne quattro è davvero una vergogna. Il nostro slogan – le conclusioni del leader di Piccoli Comuni - è meno poltrone più servizi ai cittadini”.
Intanto la proposta lanciata da Caivano al Parlamento italiano di un vincolo di mandato ai Consiglieri comunali e l’incompatibilità ai tecnici (ingegneri, architetti, geometri, ecc..) nelle Giunte comunali trova il consenso pieno della rete.
mercoledì 25 marzo 2009
Baselice, primi accertamenti sulla frana
ENZO COCCA Baselice. Primi accertamenti sulla frana che ha interessato il costone tufaceo sul quale poggia lo storico palazzo Lembo. Nella serata di lunedì una enorme massa di terriccio e tufo, staccatasi all’improvviso, ha invaso il tratto della provinciale Pontesetteluci che attraversa il centro abitato, danneggiando alcuni pali della luce, la strada e una cabina di deviazione della rete del gas. Da ieri tutta la zona risulta transennata, per evitare ulteriori pericoli mentre, con una ordinanza sindacale, è stato chiuso al traffico il primo tratto della strada provinciale Pontesetteluci, con deviazioni sulle strade comunali Serra e Canaloni.
Un paese diviso in due, ma per fortuna, solo danni alle strutture, senza alcuna conseguenza per le persone. Alcuni automobilisti in transito hanno evitato il peggio grazie alla prontezza di riflessi, anche se riferiscono di aver udito un forte boato prima della rapida colata di terra e fango. Già dalla tarda serata di ieri le forze dell’ordine, oltre ad isolare la zona, unitamente ai vigili del fuoco, dopo una serie di accertamenti, avevano escluso il coinvolgimento di persone. Le inclemenze atmosferiche registrate negli ultimi mesi hanno certamente influito sull’accaduto, ma c’è da sottolineare l’atavico dissesto idrogeologico che penalizza tutta l’area fortorina.
Una situazione mai affrontata seriamente, e solo di rado, con interventi a pioggia, si è riusciti a sistemare alcune zone sconvolte dalle frane. In più di una occasione dalle colonne del nostro giornale sono partite segnalazioni sulla pericolosità del costone, anche in base agli smottamenti registrati a più riprese. Come si ricorderà nel febbraio del 1986 la Torre o colombaia che si ergeva dal giardino pensile crollò, rovinando sempre sul sottostante tratto della Pontesetteluci. Inoltre, nel gennaio del 2003, un’altra parte del costone rovinò a valle, con conseguente chiusura al transito dello stesso tratto di strada. Una storia infinita di smottamenti e frane che coinvolge la storica struttura acquisita, da tempo, dal Comune ed interessata da una serie di lavori di consolidamento e di restauro. Anche ultimamente risulta in fase di attuazione un progetto finalizzato proprio alla messa in sicurezza ed alla sistemazione della mura perimetrali e del giardino pensile, zona a ridosso dello smottamento avvenuto ieri, ma i cantieri per le avversità atmosferiche, da diverse settimane, sono stati sospesi.
La situazione è divenuta insostenibile e, pertanto, bisogna intervenire, al più presto, per mettere in sicurezza tutta la zona e per evitare ulteriori danni alla storica struttura il cui costone per la terza volta è scivolato a valle. Ormai, la stabilità del caratteristico maniero, destinato ad ospitare un centro per la formazione dei giovani, in collaborazione con il Distretto industriale di San Marco dei Cavoti, è divenuta molto precaria. I tecnici sono al lavoro per quantificare i danni e per definire gli interventi necessari, ma bisogna reperire i fondi per far partire il risanamento di tutto il costone tufaceo divenuto pericoloso in seguito ai continui smottamenti.
www.ilmattino.it
martedì 24 marzo 2009
Baselice, un enorme costone frana e si abbatte su via Valfortore
Tanta paura ieri sera a Baselice dove un movimento franoso ha interrotto via Valfortore, nelle immediate vicinanze dello storico Palazzo Lembo, attualmente interessato da alcuni lavori di ristrutturazione. Secondo una prima ricostruzione, pochi minuti prima delle 20, un’enorme massa di terreno tufaceo, misto a pietre, alberi ed altri detriti, si è staccato dalla scarpata che costeggia la carreggiata ed è finito sul piano viario. Successivamente, dopo aver travolto tre pali della pubblica illuminazione e lambito una centralina del gas, si è riversato nel terreno sottostante. Scattato l’allarme, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di San Marco dei Cavoti, i carabinieri della locale stazione ed i vigili urbani. Si è lavorato fino a notte fonda per mettere in sicurezza tutta l’area interessata dalla frana.
(da www.ilsannioquotidiano.it)
per ingrandire la foto cliccaci sopra
lunedì 23 marzo 2009
Il vero Fortore non fa parte dei "Borghi del Sannio"
Leggiamo da ilquaderno.it: "'Borghi del Sannio' è il titolo del nuovo progetto di sviluppo turistico ideato dalla Regione Campania nell’ambito della programmazione dei fondi europei 2007/2013. Dell’iniziativa si è discusso questo pomeriggio nella sala consiliare della Provincia di Benevento".
Ma c'è un piccolo particolare. Anche se si parla di Fortore, ricordiamo ai "governanti" che nessuno dei paesi "veramente" fortorini (Baselice, Foiano, Montefalcone, San Bartolomeo in galdo e Castelvetere)fa parte del progetto.
Per crederci vedere sotto la lista presa direttamente dal blog dell'assessore regionale al Turismo, Claudio Velardi:
"La scelta dei Comuni della Provincia di Benevento e dei suoi Borghi si è incentrata nelle zone della Valle Telesina, del Literno, del Tammaro e del Fortore. I comuni interessati sono Torrecuso, Ponte, San Lupo, San Lorenzo Maggiore, Guardia Sanframondi, Pietraroja, Cusano Mutri, Cerreto Sannita, Pontelandolfo, Campolattaro, Faicchio, San Salvatore Telesino, Castelvenere, Paupisi, Vitulano, Foglianise, Solopaca, Melizzano, Frasso Telesino, Telese, Sant’Agata dei Goti, Moiano, Bucciano, Tocco Caudio, Campoli, CastelPoto, Cautano, Bonea, Forchia, Arpaia, Paulisi, Ariola, Montesarchio, Apollosa, Ceppaloni, Benevento, Pietrelcina, Pescosannita, San Giorgio la Molara, Buonalbergo, San Marco dei Cavoti, Reino, Circello, S.Croce del Sannio, Morcone".
I paesi in neretto sono pre-Fortore. A lor signori diciamo: rimandati in geografia.
Ma c'è un piccolo particolare. Anche se si parla di Fortore, ricordiamo ai "governanti" che nessuno dei paesi "veramente" fortorini (Baselice, Foiano, Montefalcone, San Bartolomeo in galdo e Castelvetere)fa parte del progetto.
Per crederci vedere sotto la lista presa direttamente dal blog dell'assessore regionale al Turismo, Claudio Velardi:
"La scelta dei Comuni della Provincia di Benevento e dei suoi Borghi si è incentrata nelle zone della Valle Telesina, del Literno, del Tammaro e del Fortore. I comuni interessati sono Torrecuso, Ponte, San Lupo, San Lorenzo Maggiore, Guardia Sanframondi, Pietraroja, Cusano Mutri, Cerreto Sannita, Pontelandolfo, Campolattaro, Faicchio, San Salvatore Telesino, Castelvenere, Paupisi, Vitulano, Foglianise, Solopaca, Melizzano, Frasso Telesino, Telese, Sant’Agata dei Goti, Moiano, Bucciano, Tocco Caudio, Campoli, CastelPoto, Cautano, Bonea, Forchia, Arpaia, Paulisi, Ariola, Montesarchio, Apollosa, Ceppaloni, Benevento, Pietrelcina, Pescosannita, San Giorgio la Molara, Buonalbergo, San Marco dei Cavoti, Reino, Circello, S.Croce del Sannio, Morcone".
I paesi in neretto sono pre-Fortore. A lor signori diciamo: rimandati in geografia.
sabato 21 marzo 2009
Neve, Fortore di nuovo in tilt
VINCENZO COCCA Baselice. Non si contano i disagi e le difficoltà derivanti dall'ultima ondata di maltempo contraddistinta da una abbondante nevicata che è coincisa con l'arrivo della primavera. Scuole chiuse in vari comuni del Fortore, strade innevate, blackout elettrici e inconvenienti nei collegamenti telefonici. Il pronto intervento dei mezzi spargisale e spazzaneve hanno evitato il blocco della circolazione.Intanto, per tutta la giornata di ieri la coltre bianca è continuata a cadere senza interruzione, accompagnata da continue folate di vento che hanno reso difficoltosa la circolazione sulla viabilità provinciale. Sempre più preoccupante la situazione a Castelfranco in Miscano, laddove si è aggravato lo stato di calamità denunciato a più riprese negli ultimi tempi.
Stesse problematiche anche negli altri comuni i cui amministratori, oltre a dover fare i conti con i paventati tagli ai bilanci si trovano ad affrontare spese impreviste, se non altro per garantire la percorribilità delle strade comunali e rurali. Una situazione di disagio che grava su tutta la comunità residente nella zona del Fortore, area contrassegnata da un atavico dissesto idrogeologico. Purtroppo, le continue inclemenze atmosferiche registrate quest'anno hanno dato il colpo di grazia al già traballante comparto zootecnico e agricolo. I sindaci sono allarmati ed al tempo stesso sfiduciati.
«L'aumento delle difficoltà e delle problematiche legate alla viabilità - esordisce Pietro Giallonardo, primo cittadino di Castelfranco - unite alla inadeguata erogazione della fornitura elettrica e telefonica, senza dimenticare la totale mancanza di ogni forma di assistenza sanitaria, fanno capire a tutti il completo stato di abbandono in cui sono relegati questi piccoli comuni».
Per tutti questi inconvenienti, che ormai si registrano da tempo, Giallonardo ha chiesto un incontro al governatore Bassolino e al presidente della Provincia Cimitile, non solo per rappresentare le tante problematiche legate al territorio di Castelfranco, quanto per individuare le eventuali strategie indispensabili per il riavvio della economia locale». «A distanza di oltre dieci giorni dall'invio della mia richiesta - dice Giallonardo - nessuna delle autorità politiche coinvolte ha mostrato un benché minimo d'interesse. Il tutto evidenzia il totale disinteresse verso le nostre realtà penalizzate da quotidiane problematiche».
www.ilmattino.it
Stesse problematiche anche negli altri comuni i cui amministratori, oltre a dover fare i conti con i paventati tagli ai bilanci si trovano ad affrontare spese impreviste, se non altro per garantire la percorribilità delle strade comunali e rurali. Una situazione di disagio che grava su tutta la comunità residente nella zona del Fortore, area contrassegnata da un atavico dissesto idrogeologico. Purtroppo, le continue inclemenze atmosferiche registrate quest'anno hanno dato il colpo di grazia al già traballante comparto zootecnico e agricolo. I sindaci sono allarmati ed al tempo stesso sfiduciati.
«L'aumento delle difficoltà e delle problematiche legate alla viabilità - esordisce Pietro Giallonardo, primo cittadino di Castelfranco - unite alla inadeguata erogazione della fornitura elettrica e telefonica, senza dimenticare la totale mancanza di ogni forma di assistenza sanitaria, fanno capire a tutti il completo stato di abbandono in cui sono relegati questi piccoli comuni».
Per tutti questi inconvenienti, che ormai si registrano da tempo, Giallonardo ha chiesto un incontro al governatore Bassolino e al presidente della Provincia Cimitile, non solo per rappresentare le tante problematiche legate al territorio di Castelfranco, quanto per individuare le eventuali strategie indispensabili per il riavvio della economia locale». «A distanza di oltre dieci giorni dall'invio della mia richiesta - dice Giallonardo - nessuna delle autorità politiche coinvolte ha mostrato un benché minimo d'interesse. Il tutto evidenzia il totale disinteresse verso le nostre realtà penalizzate da quotidiane problematiche».
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venerdì 20 marzo 2009
Maddalena: pieno sostegno a Cimitile
Si è riunito stamani il Consiglio provinciale sotto la presidenza di Giuseppe Maria Maturo. La seduta si è aperta con la dichiarazione del consigliere provinciale Michele Maddalena dell’Idv circa la conferma del sostegno all’amministrazione Cimitile in conformità al contenuto del documento del Partito regionale e locale: alcuni organi di stampa, ha detto Maddalena, hanno espresso posizioni non rispondenti al vero rispetto ad una vicenda che è afferente solo ad una questione interna di partito.
Fonte: Ufficio stampa della Provincia di Benevento
giovedì 19 marzo 2009
Marcia indietro del Governo sull’ordinanza rifiuti grazie alla mediazione della Regione
La protesta inizia ad avere i suoi effetti. Pochi minuti fa l’assessore regionale all’Ambiente Walter Ganapini ha comunicato alla Provincia di Benevento che il Governo avrebbe acconsentito di rivedere il testo dell’ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri sul tema della gestione rifiuti in Campania. L’Esecutivo nazionale, inoltre, avrebbe fissato un incontro sulla questione per martedì 24 marzo.
La mediazione portata avanti da Ganapini era stata chiesta dalle Province campane, e in particolare dall’assessore sannita Gianluca Aceto, perché il provvedimento governativo era ritenuto inaccettabile in quanto esautorava le Province di ogni residua competenza in materia di gestione rifiuti. L’assessore Aceto, preso atto con soddisfazione dell’accoglimento della propria richiesta, ha deciso di sospendere il presidio della Rocca dei Rettori iniziato per protesta contro la stessa ordinanza.
www.ilquaderno.it
La mediazione portata avanti da Ganapini era stata chiesta dalle Province campane, e in particolare dall’assessore sannita Gianluca Aceto, perché il provvedimento governativo era ritenuto inaccettabile in quanto esautorava le Province di ogni residua competenza in materia di gestione rifiuti. L’assessore Aceto, preso atto con soddisfazione dell’accoglimento della propria richiesta, ha deciso di sospendere il presidio della Rocca dei Rettori iniziato per protesta contro la stessa ordinanza.
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mercoledì 18 marzo 2009
Guardie mediche nel Fortore: il pericolo della chiusura
di don Franco Iampietro*
Cosa ne sarà dei presidi di Guardia medica nel Fortore? Il pericolo che vengano soppressi non è scongiurato. L’appello rivolto ai sindaci, benché recepito da alcuni, non è stato sufficiente. La sciagurata ipotesi è ancora in piedi e la popolazione del Fortore teme che gli venga tolto anche questo ultimo servizio. Togliere a chi già non ha niente è ingiusto e odioso: non so come, ma non lo consentiremo. Possibile che non si riesca ad immaginare una soluzione più equa e praticabile? Perché non chiudere lì dove ci sono ospedali nelle vicinanze, facilmente raggiungibili? E’ tempo che ognuno faccia la propria parte e dia il proprio fattivo contributo. A tal fine ci permettiamo, anche se da incompetenti, di dare qualche concreto suggerimento.
Ai Sindaci chiediamo di accollarsi i costi di gestione dei presidi, sia in termini di locali che di utenze. Se necessario si risparmi su altro ma non in questo settore perché ne va di mezzo la salute dei vostri concittadini. E’ in situazioni come questa che si valuta la capacità di governo; qui emerge e si evidenzia l’interesse “vero” che anima l’azione di una amministrazione.
Questo è in concreto quel “bene comune” che riempie i comizi elettorali! Signori Sindaci la vostra gente vi ha dato fiducia, si è fidata e affidata a voi: non la tradite. Fate tutto ciò che è nelle vostre competenze e possibilità e poi siate intransigenti.
Ai medici: se per salvare il servizio è necessario sacrificarsi a lavorare con qualche unità in meno, fatelo. Il bene perseguito richiede e giustifica qualche sacrificio anche da parte vostra. La gente sa in che condizioni siete costretti a lavorare, con quali (scarsi) mezzi. Per questo vi apprezza: non li deludete, la vostra opera è necessaria e preziosa; una vostra rinuncia, un vostro sacrificio si tradurranno in beneficio per un intero popolo. Sia la vostra battaglia assistenziale, non occupazionale, benché consapevoli dell’importanza di una occupazione stabile. Ma qui è in gioco la salute di intere popolazioni e questo deve prevalere sulle pur legittime esigenze occupazionali.
Alla ASL si chiede di utilizzare le risorse risparmiate (grazie al contributo dei sindaci e dei medici) per garantire il numero minimo sufficiente di medici per il mantenimento di tutti (25) i presidi attualmente operanti. Certo non tutto dipende da voi (dirigenti BN1); immaginiamo che anche voi avete da scontrarvi con decisioni che vengono dall’alto e che, forse, non sempre condividete, ma siate fermi nel far presente la situazione di estremo disagio che si vive in queste zone. Denunciate a voce alta, portate a conoscenza della popolazione le inadempienze, le ingiustizie, gli sprechi, le negligenze, i giochetti più o meno leciti di chi è veramente responsabile.
Questa è una battaglia che dovrebbe vedere in prima linea tutti i politici del Fortore e della Provincia, e invece? Silenzio! Non si comprende il perché; forse sono in tutt’altre faccende affaccendati. Ma quali faccende sono più importanti di queste per chi ha scelto di servire il popolo? A tutti è rivolto l’appello a far sentire la propria voce, ad impegnarsi, a fare quanto nelle proprie possibilità perché non venga scritta una nuova pagina umiliante per le popolazioni del Fortore.
*Responsabile Diocesano per la Pastorale Sanitaria
e parroco in San Bartolomeo in Galdo
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