venerdì 12 dicembre 2008

Ambulanza del Fortore, le ultime notizie


(Epicentrobenevento) - Abbiamo finalmente notizie sull’ambulanza per il Fortore, il cui acquisto è stato deliberato dalla Provincia di Benevento e affidato all’Asl Benevento 1. Il termine per la ricezione delle offerte è fissato per le ore 12 del 16 dicembre. Il criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La base d’asta è di euro 83.330 oltre Iva e vari oneri.

La prima seduta pubblica della gara è fissata per le ore 10 del 19 dicembre 2008 presso il provveditorato dell’Asl Benevento 1. La fornitura, una volta individuata la ditta, dovrà avvenire entro trenta giorni dalla data di ordinazione. Da dove proviene questa overdose di notizie e dettagli? Dalla Provincia di Benevento che ieri, a mezzo del portavoce del presidente, ci ha inviato in copia la comunicazione dell’Asl Benevento. Nella vita bisogna sapersi accontentare e quindi va bene così, nonostante il tentativo di far passare per Politically (In)Correct il servizio di Epicentro e, di più, definire “sciocchezze” le nostre argomentazioni.
Noi restiamo fermi nelle nostre convinzioni. La delibera di giunta della Provincia con la quale fu deciso lo stanziamento di 100mila euro per l’acquisto è la numero 128 del 27 febbraio 2008 (presidenza Nardone). Di fatto, se tutto va bene, l’ambulanza sarà consegnato un anno dopo la decisione “politica”.

Ci piacerebbe sapere, per fare un termine di paragone, quanto tempo è passato tra la decisione di assumere i “portaborse” e la loro effettiva entrata in servizio presso la Rocca dei Rettori.
L’acquisto di un’ambulanza per la martoriata terra del Fortore avrebbe avuto bisogno di una corsia preferenziale, pur in presenza di inevitabili lungaggini burocratiche attinenti al trasferimento di fondi tra due enti. Un anno è troppo, decisamente troppo, qualunque possano essere le giustificazioni. E se non ci fossero state le pubbliche lamentele del parroco, quanto tempo ancora sarebbe passato?

E che quelle lamentele fossero fondate è dimostrato dal fatto che il presidente Cimitile ritenne, il 2 ottobre, di dovergli rispondere altrettanto pubblicamente specificando che “la Provincia ha puntualmente provveduto a dare esecuzione al proprio deliberato ed anche a sollecitare, nei giorni scorsi, la stessa Asl a predisporre la gara d’appalto per l’acquisto dell’ambulanza; dal canto suo, l’Asl ci ha testè comunicato che sono state superate alcune difficoltà di ordine meramente tecnico-procedurale al fine di giungere alla donazione che, sotto la responsabilità della stessa Asl, sarà finalmente quanto prima messa a disposizione della comunità di San Bartolomeo in Galdo”. Infine, un invito alla vigilanza attiva. Il 19 dicembre è vicino. Amministratori, consiglieri provinciali e comunali del Fortore prendano qualche ora di permesso e vadano a “presidiare” pacificamente l’Asl Benevento 1 per avere certezza che non ci siano nuove difficoltà di ordine meramente tecnico-procedurale. Si sa, l’occhio del padrone ingrassa il cavallo.

(Fonte: www.epicentrobenevento.it)

giovedì 11 dicembre 2008

I Comuni e i parchi eolici, solo compensazione ambientale


(Epicentro Benevento) - I Comuni non possono imporre “misure di compensazione patrimoniale” (ma solo di compensazione ambientale, vincolate quindi al ripristino dei luoghi) e dovrebbero attuare una politica uniforme in merito all’entità delle royalty.
L’invito è stato formulato dall’Autorità Antitrust con la segnalazione AS484 inviata il 6 novembre all’Anci, alla Regione Puglia e al Comune di Avetrana e pubblicata sul bollettino n. 41 del 5 dicembre.
Oggetto della segnalazione, lo “Schema di convenzione regolante la concessione per la realizzazione, l’esercizio, la manutenzione e la gestione di impianto industriale per la produzione di energia elettrica da fonte eolica”, approvato dal Comune di Avetrana nel gennaio 2007 (delibera n. 2 del 10 gennaio 2007), e in particolare l’art. 11 che prevede una serie di misure compensative e corrispettivi a favore del Comune e a carico della società che realizza il parco eolico.

Secondo l’Antitrust, l’articolo 11 dello schema di convenzione è “in contrasto con il dettato normativo comunitario e nazionale di liberalizzazione dell’attività di generazione di energia elettrica” e “con l’obiettivo perseguito dal legislatore di incentivare l’energia prodotta da fonti rinnovabili”, in quanto si traduce in un aggravio dei costi degli operatori intenzionati ad investire nel settore.
Citando la giurisprudenza amministrativa, l’Antitrust ricorda il divieto assoluto di prevedere misure di compensazione patrimoniale a favore delle Regioni e degli enti locali, in quanto le royalty corrisposte per “compensazione ambientale” devono, appunto, essere vincolate al ripristino dei luoghi.

L’Antitrust contesta inoltre la difformità delle royalty che “risulta ingiustificatamente distorsiva della concorrenza tra operatori localizzati in diverse aree del territorio nazionale, determinando il venir meno di un contesto di pari opportunità (level playing field), nonché delle scelte di investimento tra le diverse tipologie di fonti rinnovabili”.

Una questione che l’associazione di settore Anev ha più volte sottolineato, proponendo l’inserimento a livello nazionale, da ultimo nella Finanziaria 2008, di un range che i comuni debbano rispettare nell’imporre le royalty alle società eoliche. Attualmente, in media, le richieste dei Comuni si aggirano intorno al 2,5-3% del fatturato, anche se per le richieste attualmente in fase di autorizzazione non mancano punte del 6% e oltre.

Ma l’ambulanza per il Fortore dove è finita?


È questo il titolo di un articolo pubblicato sul sito web www.epicentrobenevento.it che nel sottotitolo aggiunge: “L’ultimo carteggio tra Provincia e Asl Benevento 1 risale a ottobre. Da allora un black out informativo impedisce di sapere se le istituzioni abbiano fatto quanto promesso. C’è qualcuno disposto a interessarsi della vicenda?”.

L’autore dell’articolo dopo aver ripercorso tutta la vicenda si chiede ironicamente se qualcosa nel frattempo è accaduto. “Non lo sappiamo – risponde – ma sarà colpa nostra; la notizia ci sarà sfuggita e così, mentre scriviamo, a San Bartolomeo in Galdo e nel Fortore, don Franco Iampietro e i cittadini staranno già usufruendo dei servizi che la Provincia e l’Asl hanno voluto riservare loro (…). Sì, ne siamo convinti: ci sarà stato un black out informativo. Non possiamo credere che quell’ambulanza non abbia ancora preso la strada (impervia) che porta verso il Fortore. Qualcuno, però, ci tranquillizzi e ci faccia trascorrere il Natale nella serenità che deriva dal sapere che le istituzioni stanno sempre al fianco dei cittadini”.

mercoledì 10 dicembre 2008

Cinema e Fortore, nasce una nuova associazione


Una nuova associazione per il Fortore: è nata infatti l’associazione culturale “no-profit” Cinefort.
Si tratta di un progetto ambizioso, che si muoverà tra cinema, arte e cultura per una zona della provincia sannita troppo spesso dimenticata e non valorizzata.L’obiettivo dell’associazione è favorire la conoscenza del cinema fra le nuove generazioni, creando un’alternativa valida per la propria formazione, e non da ultimo, per una propria realizzazione professionale futura. Promuovere inoltre un diverso utilizzo del territorio, che si presta perfettamente come palcoscenico naturale e suggestivo il che significa partecipare attivamente e concretamente al “recupero del luogo”. Stimolare infine i cittadini dei luoghi interessati a conoscere e utilizzare una nuova forma d’arte con nuove motivazioni, specialmente per i gruppi più giovani e per i tanti artisti della zona che spesso si trovano a convivere con l’apatia e l’impossibilità di comunicare.
Si punterà dunque alla creazione e alla realizzazione di workshop con i vari gruppi locali per la finalizzazione di film documentari, rendendo protagonisti i ragazzi e i luoghi in cui vivono, ma anche laboratori di fotografia, cineforum mensili, mostre di pittura e scultura, scambi culturali con associazioni extra-territoriali.
Cinefort opererà in quattro comuni (Molinara, Montefalcone Valfortore, San Giorgio la Molara e San Marco dei Cavoti) e lo farà assieme alle associazioni già presenti nel territorio: l’obiettivo è creare un vero e proprio “Comprensorio”, unione tra tutte le forze sociali e culturali locali, seguendo il modello dei comuni dell’entroterra toscano o di quello umbro.

Sabato 13 dicembre, presso l’aula consiliare del Comune di San Giorgio la Molara, in piazza Nicola Ciletti, alle ore 19.00, ci sarà la presentazione ufficiale dell’associazione Cinefort. Per l’occasione verrà illustrato il programma Cinefort 2009 con tutti gli appuntamenti.

(Ri)dimensionamento scolastico, nel piano al vaglio della Regione anche il professionale di San Bartolomeo

La Giunta provinciale di Benevento ha varato il Piano di dimensionamento scolastico. (…) Il provvedimento è stato licenziato dopo un confronto avuto ieri sera con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria. L’esecutivo ha deciso di accogliere e trasferire formalmente alla Regione Campania la raccomandazione presentata dalle organizzazioni sindacali di diluire l’applicazione temporale del Piano nell’arco di un triennio.

Sono stati tenuti presente anche i criteri indicati nel corso della Conferenza scolastica provinciale. Il Piano varato riguarda esclusivamente il dimensionamento delle dirigenze scolastiche mentre è rinviato a successivo provvedimento ogni decisione circa i nuovi indirizzi proposti dalle scuole secondario di secondo grado della provincia. Sono previste
72 autonomie scolastiche a fronte delle attuali 84 con 8 direzioni didattiche (precedentemente erano 14), 39 istituti comprensivi, 4 scuole secondarie di 1° grado (sono state tagliate 3), 21 scuole secondarie di 2° grado (anche qui con un taglio di 3 unità).
(…) L’Istituto superiore di San Bartolomeo in Galdo aggrega il professionale di San Bartolomeo e raggiunge i 32 alunni.
(tratto da il quaderno.it)

martedì 9 dicembre 2008

Rete veloce come diritto universale

“Il Presidente eletto degli Stati Uniti, Barack Obama parla di mega investimenti nella rete veloce per contribuire a rilanciare l’economia USA, il Coordinamento Piccoli Comuni da cinque anni martella la politica italiana sulla necessità di portare il Paese fuori dalla preistoria informatica e nulla pare sia cambaito. - A ricordarlo il Portavoce di Piccoli Comuni, Virgilio Caivano, intervenuto a Spoltore al forum “ Più rinnovabili e più rete veloce per lo sviluppo del Paese” - Energie rinnovabili, innovazione e rete veloce - rinnova la proposta Caivano - sono la vera strategia da mettere in campo per salvare i piccoli Comuni italiani e dare una risposta concreta alle aspettative di sviluppo dell’Italia e del Sud in particolare. Nonostante le nostre tante iniziative la pigrizia culturale della classe politica italiana non ha prodotto grandi innovazioni e mentre l’America si prepara a grandi investimenti nei settori strategici dell’energia e delle telecomunicazioni e la Spagna azzera l’ultimo miglio, in Italia si parla addirittura di aumento del canone telecom.

Siamo davvero alla follia e tutto questo mentre il Presidente del Consiglio invoglia i cittadini e le famiglie a spendere e spandere pur non avendo la possibilità di arrivare nemmeno alla seconda settimana. Il ritardo accumulato in questi cinque anni rischia di diventare incolmabile nei settori dell’energia e delle nuove tecnologie con gravissimo danno per le aziende e soprattutto per il futuro dei giovani che guardano sempre di più, pur in questo momento di disagio economico globale, agli altri Paesi europei. La nostra ultima speranza – le conclusioni del leader di Piccoli Comuni - è riposta in Obama e nella sua straordinaria e straripante azione di coinvolgimento mondiale intorno alla sua idea di sviluppo e di utilizzo delle rinnovabili e della rete come risorsa centrale per la crescita e lo sviluppo economico e sociale. Come Coordinamento dei Piccoli Comuni intanto ci prepariamo all’ennesima azione sulla rete aperta agli italiani nel mondo per promuovere una petizione on-line mondiale per il riconoscimento della rete veloce come diritto universale”.

domenica 7 dicembre 2008

Il nostro Ambrogino d'oro


Oggi il Comune di Milano consegna la sua onorificenza più importante. Onorificenza negata a Enzo Biagi. Noi lo ricordiamo così. Senza medaglie.

sabato 6 dicembre 2008

Caso ospedale, Rifondazione: venga la giunta regionale

S. Bartolomeo in Galdo. Presso l'aula consiliare del Comune il segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Giuseppe Addabbo, accompagnato da Francesco Caruso e Giannalberto Colantuoni, hanno incontrato un gruppo di cittadini per affrontare il problema sanità, alla luce dell’approvazione del nuovo piano ospedaliero. Addabbo ha tenuto a garantire il suo impegno e quello di Rifondazione in seno alla giunta regionale per rivedere la questione ospedale di S. Bartolomeo in termini di riorganizzazione del nuovo piano. All'incontro era presente Raffaele Iannelli, da sempre impegnato in prima linea sul fronte per l'apertura dell'ospedale di S. Bartolomeo, e reduce della trasmissione televisiva Domenica In, durante la quale si è parlato della mancata apertura del nosocomio fortorino. Secondo Caruso va presa una posizione forte e provocatoria. Ha suggerito la raccolta di firme per attirare l'attenzione della giunta regionale e invitarla a S. Bartolomeo. Iannelli ha manifestato la sua delusione per la diffidenza manifestata dagli stessi concittadini circa l'impegno suo e del parroco Iampietro, nel portare l'atavico problema alla ribalta della cronaca nazionale. Quindi secondo Iannelli bisogna informare bene i cittadini affinché sappiano una volta per tutte cosa è successo fino ad oggi e cosa si sta producendo alle nostre spalle in termini di sanità mancata e presa in giro da parte dei tanti politici di turno. Colantuoni ha suggerito un'alternativa, rispetto all'emergenza, che veda coinvolte le forze dell'ordine attraverso l'utilizzo di una eliambulanza. Per il momento si organizzerà la raccolta di firme per invitare la giunta Bassolino a tenere un incontro politico a S. Bartolomeo.
ce.ago.
(il mattino.it del 5 dicembre 2008)

venerdì 5 dicembre 2008

Centrale biomasse, c'è il no anche di Michele Maddalena (Idv)

I capigruppo dei partiti componenti il Consiglio provinciale di Benevento Nino Lombardi (Udm), Michele Maddalena (Idv), Claudio Ricci (Pd), Alfredo Cataudo (Udeur), Mario Marotta (Ps), Mino Izzo (PdL) ed Erminia Mazzoni (Udc), hanno chiesto formalmente con un documento unitario, al presidente dell’assise Giuseppe Maria Maturo e al presidente della Giunta Aniello Cimitile, di inserire all’ordine del giorno del prossimo Consiglio provinciale la questione relativa all’impianto di Biomasse di San Salvatore Telesino.
La richiesta dei capigruppo, che evidenziano il proprio disappunto per la concessione della valutazione di impatto ambientale da parte della Regione per la realizzazione della centrale di produzione elettrica, si spiega con la necessità di «definire - come si legge nel documento - iniziative o ulteriori provvedimenti da adottare a conferma della decisione a suo tempo già espressa dal Consiglio provinciale (delibera n.661 del 20/08/2007 nella quale si rilevava l’impossibilità di realizzare l’impianto in questione poiché in contrasto con il Piano energetico Ambientale adottato dalla Provincia stessa) per scongiurare l’ipotesi di messa in opera del suddetto impianto».
(Fonte: epicentro.it)

La Casta e la social card

«Con la social card i poveri staranno un po’ meglio». Sono le parole di Robin Hood-Tremonti a “Porta Porta” di ieri sera. Incredibile. Facendo un po’ di conti 40 euro mensili della carta sociale corrispondono a 1 euro e 33 centesimi al giorno. Si vede che la Casta non è mai stata a fare spesa in un supermercato. D’altronde i loro superstipendi non diminuiscono mai. Per gli altri però c’è la social card. Come dire tu sei povero ed io nella mia bontà di ricco ti concedo una carta per far fronte al tuo miserevole bisogno di mangiare. Un po’ come la tessera fascista del ventennio. Con una piccola differenza però, lì gli scaffali erano vuoti. Nel ventunesimo secolo sono pieni di mercanzie. Ma non per tutti. E allora ci pensa la benevolenza del neo Imperatore, il quale, anche se straricco è pur sempre compassionevole. Caritatevole. È la globalizzazione bellezza.