martedì 17 febbraio 2009

Un’alga rossastra nella diga di Occhito


E' li da un mese e mezzo fa. E da allora non si riesce ad eliminarla. Il Consorzio di bonifica, l'ente che gestisce e controlla l'invaso ha allertato l'assessorato regionale e provinciale all'Ambiente, la Prefettura, l'Arpa, l'Acquedotto pugliese e la protezione civile.

"E' la prima volta che vediamo comparire quella che ci è stato riferito essere il plancton rubescens - conferma il direttore del consorzio Michele D'Arcangelo - abbiamo quindi allertato gli organismi preposti al controllo della qualità delle acque. So che si stanno facendo numerose verifiche“.
“Le preoccupazioni per la presenza di quest'alga sono legate al fatto che l'acqua dell'invaso di Occhito viene erogata all'acquedotto pugliese che dopo i processi di depurazione e potabilizzazione la immette nelle condotte dell'acqua potabile. «Nel mese di dicembre sono state notate nell'acqua dell'invaso alcune chiazze rossastre. Si è poi visto che erano determinate dalla presenza di alghe. Chiazze ancor oggi presenti in diga e monitorate costantemente“, spiega D'Arcangelo.

Il 4 febbraio il consorzio ha informato tutti gli enti e sono scattati immediatamente i controlli, con l'invio di un campione delle alghe e dell'acqua anche l'Istituto superiore di sanità, come confermano dall'amministrazione provinciale. “Non c'è nessuna situazione preoccupante. Sono state effettuate tutte le analisi e non c'è alcun rischio una volta che l'acqua è stata depurata - assicura l'assessore provinciale all'Ambiente, Stefano Pecorella - abbiamo attivato sia l'Arpa regionale che l'Istituto superiore di sanità e i controlli comunque proseguono anche se le prime analisi ci hanno tranquillizzato”.

La diga dunque è sotto controllo visto che l'alga continua ad essere presente in più punti. «C'è stato nei giorni scorsi anche un incontro tra il presidente della Provincia e il presidente dell'Acquedotto pugliese - aggiunge Pecorella - nessun meccanismo alternativo a quello del monitoraggio costante dell'acqua è stato al momento predisposto. Quindi si può stare tranquilli ». Acquedotto, Arpa, consorzio e provincia da oltre una settimana stanno lavorando gomito a gomito per evitare qualsiasi riscchio per la popolazione, informando continuamente sia la protezione civile che la prefettura. Si sta anche cercando di capire cosa abbia potuto produrre all'improvviso la presenza di questa alga, che non si era mai vista ad Occhito, che sprigiona una tossina molto nociva se l'uomo dovesse venirne in contatto.

E' un alga, secondo uno studio dell'istituto di sanità, che si adatta facilmente ed è anche molto resistente. Per questa ragione nonostante le analisi abbiano fornito elementi rassicuranti non si abbassa la guardia e si prosegue con i controllo. Due le ipotesi che però al momento non trovano conferme ufficiali ma che si stanno verificando. L'alga rossa potrebbe essere comparsa a causa dell'aumento vertiginoso della quantità di acqua in diga. Da una condizione di emergenza idrica si è passati nel giro di un mese e mezzo con la pioggia continua agli oltre 180 mila metri cubi di questi giorni. 

L'altra ipotesi è legata all'allarme che era stato lanciato dal nucleo investigativo di polizia ambientale del corpo forestale di Stato sulle condizioni ambientali critiche della discarica di Serra Pastore a San Bartolomeo in Galdo dal quale fuoriusciva percolato.

“Il notevole flusso di liquidi di percolazione fuoriusciti dal corpo della discarica, stimato in una portata di 2 litri al secondo - aveva messo in evidenza il nucleo investigativo - confluisce nel vasto reticolo idrografico del fiume Fortore che alimenta la diga di Occhito, unica fonte di approvvigionamento d'acqua potabile della provincia di Foggia”. Successivamente a questo allarme, nei giorni in cui per altro pioveva molto, c'era stato un sopralluogo dei tecnici del consorzio di Bonifica.
Contemporaneamente a Benevento presso la discarica di Serre si effettuò un prelievo straordinario di percolato e si avviarono le misure di bonifica e messa in sicurezza della discarica e dell'intera area. Procedure avviate dopo il 4 febbraio. Il Consorzio di bonifica ha informato tutti gli enti Campioni di liquido inviati all'Istituto superiore di sanità D'Arcangelo: «Le prime macchie rosse le abbiamo notate a dicembre, e subito ci siamo allertati».

fonte: www.sanmarcoinlamis.eu

Antonella Caruso
da Corriere del Mezzogiorno

lunedì 16 febbraio 2009

I Piccoli Comuni e le risorse comunitarie

Piccoli Centri Europei lancia la campagna di verifica dell’utilizzo delle tasse comunitarie versate dai contribuenti. Lo sperpero di risorse, soprattutto nelle Regioni meridionali, non può trovare l’indifferenza dei cittadini contribuenti, molto spesso per mancata conoscenza dei meccanismi burocratici.

“Il cittadino contribuente europeo ha il diritto di conoscere l’esatto utilizzo delle risorse - ad affermarlo il Portavoce di Piccoli Comuni, Virgilio Caivano – L’Europa dei popoli passa anche per una corretta e doverosa partecipazione responsabile dei cittadini. In questi anni abbiamo assistito ad uno spreco ingiustificato di enormi risorse economiche che avrebbero dovuto favorire il riequilibrio ed il rilancio delle Regioni meridionali. Esempio eclatante di tanto disastro il programma Agenda 2000-2006, un fiume immenso di danaro pubblico da utilizzare in questi sei anni e che invece, vede in larga parte ancora fermi gli appalti dei lavori, nonostante siamo nel primo trimestre del 2009, tre anni dopo il limite fissato dal programma. Il tempo delle parole è scaduto, non possiamo più attendere e subire inermi, per questo chiediamo alle istituzioni europee come la Corte dei Conti Europea di fare le verifiche di competenza e nello stesso tempo informare nelle forme e nei modi dovuti i cittadini. Anche in questo – continua Caivano – registriamo una dolorosa assenza degli Europarlamentari, il vero collante con i cittadini elettori, rimasto solo sulla carta dei sogni e delle promesse elettorali”.

sabato 14 febbraio 2009

Concorso a Baselice, ecco la data

Crediamo dare un servizio alla collettività postare la comunicazione che è affissa (dal 12 al 26 febbraio 2009) all’albo pretorio del Comune di Baselice sulla data e le modalità dell’atteso concorso “per la copertura di numero 2 posti ausiliari part-time per vigilanza categoria B”.

«Si rende noto – si legge nell’avviso a firma del presidente della commissione Antonia Baldino – che le prove scritte del concorso di cui in oggetto si terranno il 4 marzo 2009 alle ore 11.30 presso la palestra comunale adiacente al plesso scolastico in via Borgo oliveto. Così come previsto dall’articolo del bando di concorso le prove scritte consisteranno in una prima prova con domande a risposta chiusa ed in una seconda prova a carattere teorico-pratica consistente nella redazione di un atto o provvedimento amministrativo. Pena esclusione dal concorso, i candidati ammessi dovranno presentarsi nella sede, nel giorno e nell’ora sopra indicati muniti di un documento di riconoscimento valido. Accederanno alla fase successiva della procedura concorsuale i candidati che avranno conseguito ad entrambe le prove una votazione non inferiore a 21/30; a tal proposito la commissione si riserva di provvedere alla correzione della seconda prova scritta esclusivamente qualora il candidato abbia conseguito un risultato uguale o superiore a 21/30 alla prima prova».

giovedì 12 febbraio 2009

Stanchi di viaggiare su queste strade


Da tempo ormai i cittadini del Fortore protestano per le cattive condizioni delle Strade che collegano Montefalcone di Val Fortore con i paesi limitrofi, numerose le segnalazioni inviate ai mezzi d'Informazione, alla Provincia e a tutti gli Organi competenti ma nessuno sembra interessato a risolvere la situazione.
Tanto che è nato un gruppo su Facebook che denuncia la situazione di degrado in cui versano quotidianamente studenti, lavoratori e cittadini che per svariati motivi hanno necessità di raggiungere i centri vicini come San Bartolomeo in Galdo e Benevento. Di particolare rilievo è l'assurda condizione della strada provinciale sp37 che collega Montefalcone di Val Fortore alla strada statale ss369 resa praticamente impraticabile dopo le frane dei giorni scorsi.

Gli iscritti al gruppo manifestano il proprio dissenso e la propria rabbia verso gli organi competenti che non hanno mai fatto nulla per risolvere questo problema che si è aggravato recentemente a causa delle inverse condizioni atmosferiche ma che in realtà ha radici ben profonde. Infatti la denuncia va avanti da anni e puntualmente durante le campagne elettorali viene promesso dal politico di turno di risolvere il problema ma chissà perchè dopo le elezioni nessuno si fa più vivo, nè per risolvere la situazione nè per un minimo interessamento.

Da segnalare inoltre la totale assenza di segnaletica stradale che nei mesi invernali mette in serio pericolo l'incolumità degli automobilisti costretti a spostarsi e a viaggiare in precarie condizioni. Il Gruppo, creato da Sandro Ciarmoli che si è fatto promotore dell'iniziativa, è denominato "Stanchi di viaggiare su queste strade (Fortore: Non pagate il bollo auto)" ha riscosso numerosi iscritti e col crescere degli utenti aumentano anche le documentazioni, le segnalazioni e le proteste. Sul gruppo infatti troviamo una vasta galleria fotografica che dimostra la reale condizione delle strade, davvero qualcosa di impressionante. I cittadini inoltre minacciano di occupare le strade qualora non ci sia un riscontro positivo con le autorità locali di competenza per risolvere la situazione di assoluto abbandono in cui vivono da molti anni. Ora dicono basta a promesse e prese in giro, di chiacchiere non ne possono più, ora si chiedono fatti e interventi concreti per il risanamento di tutte le strade.
(Fonte: 82cento.it)

La foto è presa dal facebook dei ragazzi all'indirizzo
http://it-it.facebook.com/group.php?gid=48918707377&%20ref=ts

mercoledì 11 febbraio 2009

Internet veloce e le nuove promesse


Ci risiamo. Si torna a parlare di Internet veloce. Apprendiamo da “Il Mattino” di ieri, dal titolo “Borghi e natura, risorse del Fortore”, che addirittura La Comunità montana del Fortore tra i suoi cinque progetti per rilanciare l’area ha messo la “valorizzazione degli antichi borghi, del paesaggio e delle risorse naturali e culturali del Fortore attraverso nuove tecnologie e nuovi know-how”. Tra questi progetti poi ci sarebbe (il condizionale è d’obbligo quando si parla di Comunità) “il completamento del progetto ‘Valfortore network’ già attivato nei mesi scorsi sulla gestione in rete di una serie di servizi tra i Comuni e l'implementazione dell'iniziativa già in itinere della Comunità montana riguardante la messa in servizio di un'infrastruttura di comunicazione wireless nell'ambito del territorio della Comunità Montana del Fortore”.

Traducendo, significa che c’è una iniziativa in corso della stessa Comunità per dotare il Fortore di un servizio Internet senza fili. Una domanda sorge spontanea: è lo stesso progetto che doveva entrare in funzione entro l’anno scorso? Entro quale data questa infrastruttura sarà funzionante?

Speriamo che prima o poi qualche politico si degni di dare una risposta alle nostre domande.

martedì 10 febbraio 2009

Il Fortore e le strade dissestate


Non è una novità. Molte strade del Fortore sono sconquassate, dissestate. Prendiamo la provinciale Baselice-Ponte Carboniera. Una strada ormai impraticabile. Piena di buche, asfalto sfarinato e cunette piene di tutto e di più. E basta un inverno piovoso come questo a fare il resto.

sabato 7 febbraio 2009

Salvaguardia faunistica, mancano i fondi

La Regione Campania ha azzerato ogni risorsa finanziaria nella ripartizione alle Province campane per la delega in materia faunistico-venatoria. Lo denuncia l’assessore provinciale di Benevento, Gianluca Aceto, in una nota inviata al presidente ed all’assessore all’agricoltura della Regione nella quale definisce “insostenibile” la situazione venutasi a creare.

La cancellazione dei fondi, introdotta con le leggi regionali n. 1 e 2 del 2009, ha creato - afferma l’assessore - grave disagio sia all’Ente Provincia che a tutto il mondo venatorio: il blocco delle risorse, infatti, non si ripercuote soltanto nella reintroduzione sul territorio di fauna stanziale, ma anche sull’attuazione delle linee di programmazione concertate con il Piano Faunistico Venatorio Provinciale per gli anni 2007/2011. In sostanza, viene impedita la gestione delle Zone di Ripopolamento e cattura, il controllo conservativo di alcuni predatori, il monitoraggio sanitario di alcune specie selvatiche, i censimenti e la valutazione del prelievo dell’avifauna, il monitoraggio delle specie rare. In sostanza, sul territorio del Sannio ed in tutta la Campania è bloccato ogni tipo d’intervento di salvaguardia del patrimonio faunistico.

Ma c’è di più, avverte Aceto: la mancanza di fondi si ripercuote sull’attività delle Commissioni, istituite ai sensi della legge regionale n. 8 del 1996, e sul risarcimento dei danni alle produzioni agricole da fauna selvatica, e dall’attività venatoria, che negli ultimi anni ha avuto un notevole incremento sia nelle domande di risarcimento che degli importi liquidati. Come se non bastasse, oltre all’azzeramento per l’anno in corso, l’assessore Aceto evidenzia la seguente ciliegina sulla torta: il mancato accreditamento dei fondi già assegnati alla Provincia di Benevento per l’anno appena trascorso e per il quale erano ovviamente già state programmate e portate a termine le attività descritte. L’assessore Aceto, alla luce di tutto questo, ha dunque chiesto un urgente incontro alla Regione al fine di valutare la possibilità di rivedere con atti alternativi le disposizioni di cui alla legge finanziaria regionale.
(Fonte: 82cento.it)

venerdì 6 febbraio 2009

La disinformazione

Repubblica del 5 febbraio riporta le dichiarazioni del Presidente Berlusconi sulle azioni del suo governo per arginare la crisi finanziaria.

"Un governo che si è mosso subito e per primo... Sono stato il primo il 10 ottobre ad annunciare agli italiani che non avrebbero dovuto avere timore per i depositi che avevano nelle banche e a mettere la garanzia dello Stato contro il loro fallimento: questa nostra iniziativa è stata poi esportata in Europa... Sono riuscito a convincere Bush e i suoi collaboratori, inerti di fronte al fallimento della Lehman Brothers, che lo Stato doveva intervenire. La prima idea, la prima iniziativa, il primo spunto abbiamo l'orgoglio di dire che è venuto da noi".

Giusto orgoglio, condividiamo. Ma quello che è incomprensibile è che di questa leadership mondiale non vi è traccia sulla stampa internazionale. Su Google è facile trovare link che parlano del piano Paulson (il Tarp, cioè l’acquisto degli asset "tossici"), del piano Brown (la ricapitalizzazione delle banche) o del piano Zingales (il debt-for-equity swap). Ma quando si parla di piano Berlusconi ci si riferisce al massimo al salvataggio di Alitalia. Peggio ancora, il 13 ottobre scorso, appena tre giorni dopo che Berlusconi aveva indicato al mondo la via di salvezza, i media britannici (anche quelli tradizionalmente legati ai conservatori) attribuivano il ruolo di leader e modello al loro premier, Gordon Brown.

E' chiaro che qua ci sono solo due possibili spiegazioni. La prima è l'eccessiva modestia del nostro primo ministro, il quale ha dato di nascosto le idee giuste ai leader mondiali che le hanno fatte proprie senza ringraziarlo e citarlo. La seconda è che siamo invece di fronte ad un caso clamoroso di disinformazione. Dei media internazionali, ovviamente. Fanno dunque bene i media italiani a dare ampio risalto al Silvio's plan.

Fausto Panunzi
(tratto dal sito www.lavoce.info)

giovedì 5 febbraio 2009

Mostra/denuncia de l’Altro sud: "Identità in frantumi"‏

Carissimi, scrivo per informarvi che, su proposta dell’amico Giuseppe De Martino, abbiamo deciso di dar vita ad un’iniziativa volta a valorizzare il patrimonio artistico meridionale e la nostra identità.

Daremo vita ad un’attività di raccolta di foto di monumenti ed opere d’arte malamente conservati, non curate e dimenticate dalle istituzioni preposte alla loro tutela per poi fare, con quelle più significative, una mostra/denuncia.
Abbiamo tutti sotto gli occhi il pessimo stato di conservazione, soprattutto al Sud, di opere che in altri paesi sarebbero un attrattore turistico di primaria importanza. Questo immenso patrimonio va valorizzato ed attraverso di esso va recuperato, da parte di noi meridionali, l’orgoglio di appartenere ad una comunità per secoli unita ed egemone in Europa.

Per dare all’iniziativa uno spirito propositivo, nella realizzazione della mostra fotografica indicheremo anche una possibilità di recupero dell’opera stimando le spese che sarebbero necessarie. Si occuperà di questo aspetto tecnico, Bruno Pappalardo, architetto e docente di storia dell’arte, direttore del nostro dipartimento storico-artistico.

Chi è interessato all’iniziativa ed è di Napoli, può mettersi in contatto con noi. Sarebbe preferibile che venisse a trovarci in sede il martedì dalle 17.30 alle 20.
Chi non è di Napoli o comunque ha difficoltà a raggiungere la sede può inviarci proposte, suggerimenti e foto all’indirizzo e mail: pibix52@libero.it.
Indicando l’autore delle foto, l’opera fotografata e l’ubicazione. Chi è interessato a scattare le foto in questione può naturalmente già cominciare anche se intendiamo partire formalmente in una data precisa (da stabilire) informandone anche la stampa. Nell’attesa dei vostri contributi e della vostra collaborazione, vi saluto tutti.
Gaetano Pietropaolo
(coordinatore nazionale)

www.laltrosud.it

mercoledì 4 febbraio 2009

Elezioni Baselice, Canonico sfida l'attuale maggioranza

Elezioni comunali 2009. È certo a sfidare la maggioranza uscente, al Comune di Baselice, sarà la compagine guidata da Domenico Canonico. In gioventù militante della sinistra storica baselicese. A un certo punto scompare dallo scenario politico locale per dedicarsi alla sua professione: l’agronomo. Voluto da un gruppo di giovani e professionisti, di diversa estrazione politica, gli tocca raccogliere l’eredità lasciatagli dall’ex capogruppo di minoranza Aldo Lepore (purtroppo scomparso prematuramente).

Canonico si pone in continuità con la vecchia minoranza ma con l’obiettivo di rinnovare gli uomini che faranno parte della lista che il sei e sette giugno competeranno per la poltrona da sindaco del piccolo comune fortorino.
D’altra parte il gruppo che lo sostiene ha rifiutato in un primo momento la proposta da capolista offerta da Doriano Bianco, marito dell’attuale vicesindaco. E proprio in questi giorni quella dell’attuale consigliere provinciale dell’Idv, Michele Maddalena, cognato dell’attuale consigliere di maggioranza nonché ex assessore alla comunità montana del Fortore, Emanuele del Grosso. Dunque nessun compromesso con l’altra parte. Gli elettori baselicesi apprezzeranno questa scelta? Staremo a vedere.

Sul versante opposto l’attuale sindaco Nicolino del Vecchio, dopo due legislature - e visto che ormai il terzo mandato è rimandato alle calende greche - dovrà scegliere il suo successore. Diversi i nomi fatti in questi mesi, ma non è escluso che potrebbe candidarsi nelle seconde file per poi assumere la carica di vicesindaco. Come non è escluso che possa restarsene a casa dando l’imprimatur a qualche uomo di sua fiducia, il quale possa garantire gli interessi del “blocco sociale” che lo sostiene da trent’anni a questa parte. Per il momento sono ipotesi. L’attuale primo cittadino nulla ha fatto trapelare sulle sue prossime mosse. Una cosa è certa il rivale Canonico è pronto a dare battaglia.

P.S. Il dottor Doriano Bianco ci ha contattati per smentire categorigamente quanto riportato nel passaggio che lo riguarda, affermando che non si è mai offerto come capolista del gruppo che sostiene la candidatura a sindaco di Domenico Canonico e di non aver mai partecipato a nessuna riunione politica.