sabato 2 luglio 2011

Eolico, parere contrario a due progetti


Eolico, altri due progetti ricevono il parere contrario del Comune di Circello.
Entrambi presentati dalla società Meridional Wind: uno della potenza di 21,20 MW da realizzarsi alla località Fontana dell'Occhio, l'altro da 9,8 MW che interessa invece la località Montefreddo.

Sia per l'uno, sia per l'altro parco eolico, agli atti risulta il parere negativo dell'Amministrazione comunale di Circello, che, in ambedue i casi, ha tenuto conto della relazione del Responsabile dell'Area Tecnica, l'ingegnere Enrico Arianna. Dalle due relazioni emergono le motivazioni che giustificano tecnicamente il parere contrario all'installazione dei due impianti.
Il no del Comune è motivato da fattori di contrasto con il Regolamento Comunale per l'installazione di impianti eolici, adottato dal Comune nel luglio 2009 con una delibera di Consiglio comunale, al fine di pianificare territorialmente gli interventi e disciplinare le autorizzazioni a norma di legge.

In merito al progetto della potenza di 21,20 MW, che prevede l'installazione di 24 turbine, di potenza nominale variabile (2 da 3 MW, 6 da 2 MW e 16 da 0,2 MW), il parere contrario al progetto è determinato dal fatto che 7 aerogeneratori su 24 non rispettano la distanza dai fabbricati ricadenti nella fascia tra 2,5 e 5,0 volte l'altezza complessiva dell'aerogeneratore (agli atti del Comune non risultano accordi tra la società proponente ed i proprietari delle abitazioni poste nel raggio di 625 metri, e dunque in assenza di specifici accordi il progetto contrasta con il Regolamento comunale); ed ancora, 7 pale non rispettano il vincolo S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria) ed una ricade in zona soggetta a vincolo frana dell'Autorità di Bacino Liri-Garigliano e Volturno.

Relativamente al progetto della potenza di 9,8 MW, che prevede l'installazione di 13 turbine, di potenza nominale variabile da 2 MW (quattro turbine) a 0,2 MW (9 turbine), il parere contrario al progetto è ancora una volta determinato dal mancato rispetto della distanza dalle abitazioni poste ad un raggio di 625 metri: i 4 aerogeneratori maggiori della potenza nominale di 2 MW non rispettano la distanza dai fabbricati ricadenti nella fascia tra 2,5 e 5,0 volte l'altezza complessiva dell'aerogeneratore (agli atti del Comune, anche in questo caso, non risultano accordi tra la società proponente ed i proprietari delle abitazioni). Ed ancora, 3 pale ricadono in zona soggetta a vincolo frana dell'Autorità di Bacino Liri-Garigliano e Volturno. Per questi motivi, il progetto da 9,8 MW contrasta con il Regolamento comunale per l'installazione di impianti eolici.

Inoltre, i due progetti presentati dalla società Meridional Wind si sovrappongono con parte del progetto da 48 MW proposto dalla società Co.Ge.In., che prevede sedici aerogeneratori, ciascuno della potenza di 3 MW (interessa le località Piana Barone e Costa Pagliara), progetto per il quale il Comune ha espresso parere negativo in quanto contrasta, anch'esso, con il vigente Regolamento comunale per l'installazione di impianti eolici.

Intanto, relativamente ai due progetti della Meridional Wind, di recente, si sono tenute in Regione due Conferenze di Servizi, una il 24 giugno per l'impianto da 21,20 MW, l'altra il 29 giugno per l'impianto da 9,8 MW, in entrambi i casi la trattazione è stata sospesa per mancanza della Valutazione di Impatto Ambientale ed anche per le nuove norme regionali in materia di eolico.

www.ilsannioquotidiano.it

venerdì 1 luglio 2011

Comune Baselice, ripristinato il collegamento trasporti

É stato ripristinato - con la corsa mattutina con capolinea Baselice e con destinazione finale il capoluogo di provincia - il collegamento diretto per la strada provinciale n. 54. Lo ha annunciato l'assessore ai trasporti del comune di Baselice, Salvatore Brancaccio, il quale si è prontamente attivato alla risoluzione della problematica con il settore trasporti ed i dirigenti della provincia, dopo aver recepito molteplici lagnanze da parte dei cittadini/utenti baselicesi e non.

“Purtroppo anche il collegamento pubblico che interessa il nostro comune – ha dichiarato l'assessore – è stato oggetto dei tagli operati dalla Regione Campania in tema di trasporti pubblici locali e del relativo piano provinciale. Non appena ci è stata comunicata la poco condivisibile decisione, adottata con determina del dirigente della provincia di Benevento, mi sono prontamente attivato facendo pervenire una nota scritta, inviata al presidente Cimitile, all'assessore Bello, e portata a conoscenza anche dell'azienda Etac. In tale nota ho ribadito che in sede di assemblea dei Sindaci - a cui ho partecipato in qualità di assessore delegato del mio Comune - fu assunto l'impegno di non operare tagli indiscriminati e penalizzanti specie per quella fascia di utenza che risiede in zone – come la Valfortore – già particolarmente svantaggiate. A seguito di ciò ho avuto un fattivo e risolutore incontro con l'architetto Pisaniello, il quale si è prontamente reso disponibile ad accettare la mia istanza con conseguente provvedimento di ripristino – almeno con la corsa di sola andata – del collegamento con il tratto Baselice-PonteCarboniera. Proprio stamani, poi, ho avuto una cortese telefonata con l'ingegnere Chianiello dell'Etac che mi ha confermato di aver ricevuto in tal senso le disposizioni dall'Ente provinciale e di aver provveduto a far protocollare il relativo provvedimento in azienda”.

“Per il momento, ed in attesa di provvedimenti ulteriori e definitivi – ha dichiarato il sindaco di Baselice, Domenico Canonico – siamo riusciti ad ottenere quanto meno una soluzione tampone che scongiurasse la totale soppressione del servizio in un tratto di strada che non si può e non si deve escludere dal trasporto pubblico locale. Non appena saremo nuovamente convocati dalla Provincia, per porre mano alla revisione o rivisitazione del nuovo piano provinciale dei trasporti, insisteremo affinché Baselice e la Valfortore ottengano le dovute e giuste garanzie in tema di collegamento pubblico locale”.

giovedì 30 giugno 2011

Il festival dell’amore e della libertà rende omaggio a Passannante


C’era una volta un paese in Lucania che si chiamava Salvia dove era nato un uomo: Giovanni Passannante. Nel 1878 con un coltellino con una lama di quattro dita cercò di uccidere il re Umberto I di Savoia. Condannato a morte la pena gli fu convertita in ergastolo mentre sua madre e i suoi fratelli furono immediatamente internati nel manicomio di Aversa. Passannante fu rinchiuso in una torre sull’isola d’Elba in una cella senza finestre sotto il livello del mare dove fu isolato per dodici anni. Si ammalò, cominciò a cibarsi dei propri escrementi. Anni dopo fu trasferito in un manicomio criminale dove morì nel 1910. Grazie alle teorie del Lombroso al cadavere fu tagliata la testa. Il cranio e il cervello trasferiti nel Museo Criminologico di Roma dove sono stati esposti fino al 10 maggio 2007, per essere “ammirati” pagando due euro. Quel paese si chiamava Salvia, ma fu ribattezzato “Savoia di Lucania”.

Grazie allo spettacolo e al sostegno di pubblico e artisti finalmente la battaglia per la sepoltura dei resti di Giovanni Passannante nel maggio del 2007 è stata vinta e gli è stata data degna sepoltura nel cimitero di Savoia di Lucania.“L’Innaffiatore del cervello di Passannante”, scritto, interpretato e diretto da Ulderico Pesce, ha raccolto adesioni e testimonianze di tutti coloro che hanno condiviso l’impegno sociale di Ulderico Pesce che segue con passione da lungo tempo questa incredibile vicenda umana.

Fra i nomi che hanno sostenuto la causa: Acustimantico, Roberto Angelini, Gino Castaldo, Carmen Consoli, Enrico De Angelis, Alessandro De Feo, Rocco De Rosa, Maria Pia De Vito, Francesco Di Giacomo & Rodolfo Maltese, Alessio Lega, Canio Loguercio, Mauro Macario, Pino Marino, Sara Modigliani & Sonia Maurer, Renato Nicolini, Gino Paoli, Massimo Pasquini, Ulderico Pesce, Timisoara Pinto, Sandro Portelli, Remo Remotti, Andrea Rivera, Ambrogio Sparagna, Stefano Tassinari, Têtes De Bois, Paola Turci, Alessandro D’Alatri, Antonello Venditti, Ennio Coltorti, Giorgio Tirabassi, Massimiliano Bruno, Valerio Aprea, Francesco Guccini, Crescenza Guarnieri, Fabrizio Gatti, Alberto Dentice, Pier Paolo Palladino, Marco Travaglio e Peter Gomez, l’On Oliviero Diliberto, l’On. Filippo Bubbico, l’On. Giampaolo D’Andrea, Rocco Papaleo, Laura Curino, Marco Rizzo, Oliviero Beha, Fulco Pratesi, Gianni Mura, Sergio Staino, l’On Angela Lombardi, il Sen. Piero Di Siena, Michela e Lina, discendenti della famiglia Passannante, L’On. Vincenzo Vita, l’On Adriana Spera, l’Assessore Silvio di Francia, Claudio Ortale, la Sen. Haidi Giuliani, la Sen. Anna Maria Palermo, Fausto Pellegrini, Erri De Luca, Mauro Pagani, Daniela Barra, Marco Baliani, Dario Fo, Danilo Nigrelli, la redazione di “Carta”, Jonathan Giustini di Radio Città Futura, la Sen. Franca Rame, Gianni Mura.

mercoledì 29 giugno 2011

Pubblica amministrazione, i siti web vanno affidati ai giornalisti

I siti web delle pubbliche amministrazioni devono essere curati da giornalisti, comunicatori o professionisti dell’Information and communication technology. Lo stabiliscono le “linee guida per i siti web della P.A.” contenute nella direttiva 8/2009 denominata Cad, ovvero Codice dell’amministrazione digitale, voluto dal ministro Brunetta.

Secondo questo provvedimento le pubbliche amministrazioni da gennaio 2011 hanno l’obbligo di digitalizzare la propria azione amministrativa. La principale attività di erogazione dei servizi digitali, infatti, passa attraverso l’uso dei portali telematici, per i quali il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’innovazione ha impresso una accentuata svolta in tema di adozione di nuovi strumenti normativi e di veri percorsi per un efficace adeguamento tecnologico delle strutture burocratiche italiane.

I siti web della Pubblica amministrazione erogano servizi online, comunicano direttamente con il cittadino e le imprese, offrono informazioni in tempo reale sui servizi offerti e sulle azioni amministrativa e politica condotte. Per questo i siti web dovranno essere curati da professionisti della comunicazione. Nelle linee guida per i siti della P.A. Si suggeriscono criteri e strumenti per razionalizzare i contenuti online, ridurre i siti web pubblici obsoleti e il migliorare quelli attivi. La parte del documento che interessa ai giornalisti è il Vademecum che indica quali sono i “ruoli coinvolti nello sviluppo e nella gestione dei siti web”. Le figure principali di cui viene tracciato il profilo al momento sono cinque: il capo ufficio stampa, il responsabile dell’ufficio relazioni con il pubblico, due delle figure previste dalla legge 150; il responsabile del procedimento di pubblicazione dei contenuti sul sito; il responsabile dell’accessibilità informatica; il responsabile dei sistemi informativi.

A rimarcare il valore della 150 è il principio contenuto nel Vademecum: “Tre sono, essenzialmente, gli ambiti professionali coinvolti quando si realizzano e gestiscono siti web: quello legato alle competenze tecnologiche nell’Ict; quello legato alle competenze editoriali; quello legato all’organizzazione, gestione e conservazione dell’informazione”. Le norme parlano chiaro, ora non resta che applicare queste leggi nelle singole amministrazioni al fine di far riconoscere piena dignità al lavoro degli addetti stampa che gestiscono principalmente i siti web di comuni province regioni, e creare nuove opportunità occupazionali alle giovani leve giornalistiche.

www.adginforma.it

martedì 28 giugno 2011

"Post.it", oltre un milione di euro alla Comunità montana

La Regione Campania ha ammesso al finanziamento, tra i progetti di e-government presentati da parte di aggregazioni composte da enti locali campani con numero totale di abitanti non inferiore a 100.000, quello denominato “Post.it” (che si concluderà a giugno 2013) di cui è beneficiaria la Comunità Montana del Fortore (Benevento), in qualità di capofila dell'aggregazione.

E' quanto emerso alla conclusione dell'istruttoria svolta dal Responsabile del procedimento e della dichiarazione di regolarità formale resa dal Dirigente del Settore Sistemi informativi. Quindi, alla luce delle risultanze dei lavori della commissione di valutazione e della relazione di accompagnamento del Responsabile del procedimento regionale, dell’esito positivo della verifica dell’applicazione dei criteri di ammissibilità, il ricordato progetto è cofinanziato per € 1.024.993,04, suddiviso secondo il seguente quadro economico: personale adibito ad attività di consulenza, ecc. € 124.499,30; costi per organizzazione convegni etc., 11.650,00; costi per lo svolgimento delle attività, 654.386,74; impianti ed attrezzature produttive € 41.666,67; spese generali, 51.249,65; Iva, oneri e altre imposte e tasse, 141.540,68.

fonte: ntr.24tv

lunedì 27 giugno 2011

Operai idraulico-forestali, approvata la graduatoria definitiva

Approvata dal Dirigente del Settore politiche del Lavoro della Provincia di Benevento, Luigi Velleca, la graduatoria definitiva per l’avviamento a selezione per n. 50 operai idraulico-forestali addetti agli antincendi boschivi con rapporto di lavoro a tempo determinato pieno di 156 giornate fino al 31 dicembre 2011 presso la Comunità Montana del Fortore.

Gli atti sono stati trasmessi all’ente montano, che aveva nei giorni scorsi fatto richiesta per la procedura di collocamento al lavoro, al fine di provvedere agli ulteriori adempimenti previsti per la selezione. E’ ora, infatti, riservata alla Comunità montana del Fortore la verifica dei requisiti generali di ammissione all’impiego e la non sussistenza di ipotesi di esclusione, nonché la convocazione dei candidati entro 15 giorni.

www.ntr24.tv

Baselice, musica tra le porte



Domenica 3 luglio alle ore 21.30 - 04 luglio alle ore 0.30, piazza Castello
Pro Loco Baselice, incontro tra tradizione, musica e poesia nel centro storico parteciperà "Teen Orchestra" del Conservatorio "Nicola Sala" di Benevento diretta dal M° G. Giganti

domenica 26 giugno 2011

Distanze fra i pali eolici, approvata la legge in Campania


“Approvata dal Consiglio Regionale della Campania la ‘legge Colasanto’ che prevede l’autorizzazione per l’installazione di nuovi pali eolici “esclusivamente nel rispetto di una distanza pari o superiore ad 800 metri dall’aerogeneratore più vicino già preesistente e/o già autorizzato, a tutela della necessità di quest’ultimo di usufruire della frequenza del vento in relazione all’intensità e quindi alla reale capacità di produrre energia”.

Il presidente della commissione Ambiente, Energia e Protezione Civile, Luca Colasanto, proponente la Legge e relatore in Aula, ha spiegato che “la proposta, approvata all’unanimità in Commissione, è nata dalla forte esigenza di gestire il processo eolico in modo da ridurre al minimo gli inconvenienti di natura ambientale e l’individuazione di quegli elementi che rendono certamente incompatibili gli impianti eolici. Il proliferare di ‘mostri d’acciaio’, infatti, potrebbe, se non correttamente e rigorosamente regimentato, compromettere in modo irreversibile il profilo del paesaggio regionale inteso come bene primario del più complesso bene ‘ambiente’ che è alla base di uno sviluppo eco-sostenibile”.

Fonte: NTR24.

sabato 25 giugno 2011

Comunità montana del Fortore, Brancaccio vicepresidente

A seguito del consiglio generale della Comunità Montana del Fortore che ha visto, tra l'altro, la elezione del nuovo componente dell'organo esecutivo, appartenente al Comune di Baselice, il riconfermato presidente Zaccaria Spina ha riunito, nei giorni scorsi, la prima giunta del nuovo corso, provvedendo anche a firmare i decreti di delega ai due assessori.

A Salvatore Brancaccio, già componente della Giunta nel proprio Comune, è stata conferita la Vicepresidenza della Comunità Montana, con potere di rappresentanza dell'Ente, ed inoltre gli è stata conferita la delega alla Forestazione, ai Servizi associati, alla Viabilità ed al Personale.

A Giuseppe Ruggiero, invece, già vicesindaco nel proprio comune, sono andate le deleghe ai Fondi comunitari, al Psr ed all'Energia, unitamente al Bilancio, all'Economato e la Statistica. Lo stesso presidente Spina ha trattenuto per sé le deleghe ai Lavori pubblici, ai Rapporti con i comuni, alla Programmazione e pianificazione del territorio, al Catasto e Svincoli.

“Cercherò, con l'impegno di sempre – ha dichiarato l'Avv. Brancaccio – di non deludere le aspettative. Nel mio intervento nell'ultimo Consiglio generale ho avuto modo di rimarcare che seppur operando in un periodo di “vacche magre” e di gravi ristrettezze economiche cercherò in ogni modo di operare per il rilancio della Comunità del Fortore, raccogliendo le istanze di tutti i Comuni che ne fanno parte. Con i dirigenti ed i responsabili di settore convocherò quanto prima una riunione per conoscere più approfonditamente lo stato dell'arte e per dare inizio alla programmazione da porre in essere per l'avvenire.
Parimenti farò la stessa cosa con i dirigenti degli assessorati della Regione Campania ai quali farò certamente presente la situazione di precarietà esistente, sollecitandone – per quanto possibile – lo sblocco delle risorse già oggetto di decretazione. Purtroppo, solo con le sole anticipazioni di cassa non è possibile più gestire neanche l'ordinario...”.

Tra gli argomenti approvati nell'ultima Giunta vi sono, poi, la rimodulazione del piano della Forestazione, già oggetto di deliberazione dell'ultimo consiglio, e la unanime decisione di ricorrere ancora una volta all'anticipazione di cassa per mettere in pagamento le spettanze degli operai della forestazione riguardanti il mese di marzo 2011. All'inizio del prossimo mese sarà inoltre avviato anche il servizio di antincendio boschivo, il quale dovrà essere ancora meglio gestito ed organizzato sotto il punto di vista dell'efficienza e dell'efficacia, unitamente alle 50 unità con qualifica di operaio idraulico forestale, la cui graduatoria definitiva dovrà essere pubblicata per il 27 giugno.

venerdì 24 giugno 2011

Tagli ai trasporti, Brancaccio protesta con la Provincia

Postiamo la nota che l'assessore del Comune di Baselice, Salvatore Brancaccio, ha inviato al presidente della Provincia Cimitile e all'assessore provinciale ai Trasporti Vito Bello.

Con riferimento alla comunicazione dell’Etac del 21 giugno ricevuto da questo Ente in data odierna (23 giugno) in cui è richiamata la nota di determinazione n.171/2011, sulla scorta della quale – e con decorrenza 27 giugno p.v. – saranno operati ulteriori tagli alle linee di collegamento del Trasporto pubblico locale si rappresenta vivamente disaccordo per quanto deciso.

Infatti, trattandosi di decisione assunta unilateralmente e senza preavviso riscontro – seppur nella previsione di affidamento dei servizi al gestore unico – non è affatto condivisibile Né giustificabile, in quanto grandemente penalizzante per la nostra popolazione.

A nulla valgono sia gli incontri sia la formulazione di proposte se poi le decisioni vengono puntualmente assunte in totale autonomia ed in assenza di contraddittorio. Già dagli inizi di giugno sulla linea di collegamento Baselice (da e per) Benevento sono stati inopinatamente soppressi una ventina di chilometri – con la conseguenza di escludere dal servizio la strada provinciale n. 54 “Baselice-Ponte Carboniera”, mentre a partire da lunedì prossimo un ulteriore disagio (allungamento dei tempi di percorrenza) sarà riservato all’utenza di Baselice e della Valfortore.

In data 7 marzo 2011 sia al prof Gallo che all’arch. Pisaniello avevo caldamente consigliato di tener ben presente la situazione in cui riversa la zona del Fortore prima di mettere mano e/o assumere eventuali decisioni emendative, il mio invito è però… caduto nel vuoto.

Alla luce di ciò, vi invito comunque a mantenere lo status quo ante almeno fino alla definitiva procedura di aggiudicazione dei servizi di trasporto al gestore unico., per poi cercare di trovare una soluzione stabile e spero che possa portare in tema di trasporto pubblico locale qualche vantaggio a Baselice ed all’intera Valfortore.

Salvatore Brancaccio

giovedì 23 giugno 2011

San Bartolomeo, presentazione del libro "Il brigante Secola"


Sabato 25 giugno alle ore 18,00 presso il Museo civico Castelmagno di San Bartolomeo in Galdo (via Leonardo Bianchi), l’amministrazione comunale in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e alle politiche sociali e la Commissione cultura, presentano il libro, edito della casa editrice Il Chiostro, "Il Brigante Secola-La sanguinosa rivolta del Fortore post-unitario", del giornalista baselicese Antonio Bianco.

Alla presentazione parteciperanno il sindaco di San Bartolomeo in Galdo, Vincenzo Sangregorio e l’assessore alla Cultura Gianpaolo Fiorilli. Relatori Salvatore Sgambato, presidente della Commissione cultura di San Bartolomeo in Galdo e Giancristiano Desiderio, giornalista e scrittore sannita originario di Sant’Agata dei Goti.

Il libro, come lo definisce lo stesso autore, “è la storia di un brigante per caso, muratore del Fortore”. “E’ la piccola storia di un uomo che, come tanti, viene travolto dagli eventi, ma sono gli uomini come Secola i veri protagonisti della storia. La grande storia, quella raccontata dai vincitori, sovrasta e dimentica le ragioni dei vinti; per questo molto ancora andrebbe indagato, per capire le ragioni e le vicende di cui ancora oggi subiamo le conseguenze".

mercoledì 22 giugno 2011

Comunità Montana del Fortore, non si placano le polemiche

Si infittisce il carteggio sulla vicenda statutaria della Comunità Montana del Fortore (Benevento) perché, dopo la replica del presidente Spina, non si fanno attendere le 'controdeduzioni' del primo cittadino di San Bartolomeo in Galdo, Vincenzo Sangregorio.

Che, in una luna nota scrive di voler replicare a Spina "innanzitutto, per dirgli che io ero presente e seduto al tavolo del Consiglio della Comunità Montana,ma, con un atto arrogante e antidemocratico, non mi è stata data la facoltà né di parlare né tanto meno di votare! Solo allorquando il sindaco di Castelfranco in Miscano ha preteso che fosse messa a verbale la mia presenza e il fatto che non mi era stata data facoltà di parlare, forse, il Presidente si è accorto di me. Di talecomportamento sarà messa a conoscenza la Magistratura che deciderà su un eventuale abuso! Voglio ricordargli, inoltre, che, oltre al sottoscritto, era presente l’intero Consiglio comunale di San Bartolomeo in Galdo, che ha assistito alla scena pietosa del Presidente e del Segretario della Comunità Montana, i quali hanno offeso e leso tutta la popolazione di San Bartolomeo in Galdo, non permettendo al loro più alto delegato di esprimere con forza il suo disappunto verso il tentativo, mal celato, di trasferire gli uffici strategici della Comunità Montana del Fortore, lasciando a San Bartolomeo solo la sede legale. Voglio ricordare, inoltre, tutte le battaglie a viso scoperto che il sottoscritto, insieme alla sua Amministrazione Comunale, ha condotto verso le decisioni scellerate riguardanti la sanità (vedi manifestazione contro l’accorpamento dei Distretti di San Bartolomeo e Morcone, sit-in per l’apertura del Psaut…), riguardo alla Fortorina che, in più di un articolo, è stata definita dal sottoscritto “Tammarina”, dallo sdegno, più volte dimostrato, per la condizione delle strade del Fortore, non temendo di inimicarsi amministratori e dirigenti provinciali e regionali.

Forse queste battaglie non hanno sortito il risultato sperato, ma sono state fatte a viso scoperto, senza tramare nel sottobosco della politica! Spieghi, infatti, ai cittadini Sanbartolomeani, il Presidente Spina, come mai la prima ipotesi di apertura del PSAUT di San Bartolomeo in Galdo si è arenata! Vi ricordate cosa prevedeva? Lo spostamento del 118 di Ginestra a San Bartolomeo in Galdo. Avete letto qualche articolo del Sindaco Spina contrariato? Io no. Ma lo spostamento non è avvenuto… chi ha fatto in modo che ciò non avvenisse? Il sottobosco!".

"Il tuo modo di fare politica, caro Presidente, - conclude Sangregorio - non ci appartiene; io non vedo la presenza o meno di un delegato Sindaco in un Consiglio dal brogliaccio del Segretario! Ad un Sindaco, che rappresenta il Comune più grande della Comunità Montana, non può essere negata la partecipazione alla seduta in nome di una, non meglio specificata, norma riguardante le deleghe! Hai commesso un grave atto contro la Democrazia e, prima o poi, dovrai renderne conto, se non penalmente, politicamente! Prima o poi la gente si deve stancare del vostro modo di fare politica, di stringere alleanze nel sottobosco. Io ho sempre giocato a viso scoperto, anche con te. Ti ho sempre rimproverato la tua inefficienza riguardo la gestione dei servizi della Comunità Montana a San Bartolomeo e, dunque, ti ho sempre accusato di dipendere troppo dal tuo Segretario generale. Ti ho chiesto di svincolarti, ma, evidentemente, lui ti serve più di me!".


Ed ecco la precisazione del Presidente Zaccaria Spina

In riferimento ai commenti che hanno fatto seguito alla riunione del Consiglio Generale della Comunità Montana del Fortore, il Presidente dell’Ente Zaccaria Spina fa una definitiva precisazione nei confronti del sindaco di San Bartolomeo Sangregorio.

“Le affermazioni del Sindaco, ha commentato il Presidente Spina, mi lasciano sconcertato in quanto dimostrano una grave approssimazione nell’approccio a nozioni elementari circa l’esercizio dei poteri e delle prerogative degli amministratori e del funzionamento degli organi istituzionali.

Siamo all’ABC della materia in quanto, non so se Sangregorio ne è a conoscenza, il soggetto titolare del diritto di rappresentanza dell’Ente in seno alla Comunità Montana è, per legge, lui stesso in qualità di Sindaco; fatto sta che lui sin dal 04 Agosto 2009 ha prodotto atto di “conferimento delega speciale” a rappresentare l’Amministrazione Comunale di San Bartolomeo in Galdo (nota n.3881/2009) al suo Consigliere Comunale Giovanni Ricciardi, il quale sin da allora, ha sempre rappresentato il Comune di San Bartolomeo in Galdo rivestendo anche la carica di Presidente di una Commissione.

A tutt’oggi, non solo tale provvedimento non è mai stato revocato, ma il Consigliere Ricciardi, regolarmente convocato all’ultimo Consiglio Generale, dopo essere stato assente ai primi argomenti è regolarmente intervenuto partecipando alla discussione e votazione degli argomenti ulteriori.
Detto questo, l’unico abuso grave non solo dal punto di vista giuridico, ma anche dal punto di vista politico-istituzionale nei confronti dell’intero consesso, è stato perpetrato, o quanto meno tentato dallo stesso Sangregorio, il quale con un comportamento che ritengo anche scorretto nei confronti del suo delegato, pretendeva, senza averne titolo, di partecipare ai lavori e addirittura votare determinando turbative e motivi di illegittimità degli atti. Se il Sindaco di San Bartolomeo vuole far parte del Consiglio Generale, non ha che da revocare la sua delega al suo Consigliere Ricciardi.

Considerata la estrema semplicità della vicenda, mi rifiuto di pensare che siamo di fronte ad una sceneggiata messa in piedi da dilettanti allo sbaraglio e, voglio piuttosto credere al fatto non meno grave, che si tratta di pretesti per alzare polveroni tesi a nascondere ben altre realtà locali atteso anche, tra l’altro, che assolutamente nulla di nuovo si è previsto rispetto allo Statuto vigente da sempre.
Ai cittadini di San Bartolomeo deve essere lui a dar conto dei risultati che porta a casa con le sue strategie ed è sempre lui che probabilmente li offende nel momento in cui non sa, (o non vuole sapere) come fare per partecipare ad un normale Consiglio della Comunità Montana; a lui chiedo di leggere lo Statuto già vigente per rendersi conto della inutilità dei problemi sollevati.

Relativamente alle domande sulla situazione Psaut, dovrà essere lui a spiegare ai suoi concittadini il modo in cui ha gestito la faccenda, il fatto che lo chieda a me, dimostra che dopo un anno probabilmente non l’ha ancora capito.
Relativamente all’efficienza della gestione di questa Amministrazione, conclude il Presidente Spina, lo invito presso il mio ufficio, visto che forse non si parla con il suo delegato, e gli racconterò tutto ciò che abbiamo fatto e tutto ciò che stiamo facendo.”

www.ntr24.tv

Comunità montana, la replica di Spina

Inviamo e pubblichiamo la risposta di Zaccaria Spina, presidente della Comunità Montana del Fortore, alla nota diffusa ieri dall'amministrazione comunale di San Bartolomeo in Galdo e riferita alla svolgimento dell’ultimo Consiglio Generale della Comunità Montana del Fortore.

“Non so, afferma il Presidente Spina, chi abbia materialmente scritto la nota di commento in merito alla riunione dell’ultimo Consiglio Generale, ma di sicuro si tratta di qualcuno che non ha assistito ai lavori o quanto meno lo ha fatto in modo distratto.

Premesso che il rappresentante del Comune di San Bartolomeo non ha partecipato ai lavori del punto 1 e 2 e quindi non è stato presente né sulla discussione e votazione per il Presidente e la Giunta che ha riportato 9 voti favorevoli, un astenuto ed uno contrario, né è stato presente sulla discussione e votazione dei primi articoli dello Statuto tutti approvati a maggioranza assoluta o all’unanimità.

In particolare al momento della discussione sullo Statuto erano 10 i presenti in aula in quanto anche il Sindaco di Castelvetere in Valfortore si era assentato per impegni personali.
Solo al terzo ed all’ultimo punto infine è rientrato il rappresentante del Comune di San Bartolomeo per votare all’unanimità la rimodulazione del piano forestale.

Nessuno dei presenti ha inteso parlare del ruolo che deve assumere il Comune di San Bartolomeo in Galdo in quanto si è solo pensato ad occuparsi nel miglior modo possibile di organizzare l’Ente Comunità Montana composta da 12 paesi in un territorio che va da Apice a Castelvetere di Valfortore e approvando, in modo pressoché unanime, la possibilità di individuare forme di apertura e presenza dell’Ente anche in altre realtà strategiche del comprensorio; La centralità del Comune di San Bartolomeo in Galdo dovrebbe essere determinata dal Sindaco e dall’Amministrazione Comunale che dovrebbero attrarre ed aggregare gli altri comuni del territorio proponendo progetti strategici e programmi di sviluppo socio-economico in cui il comune, rivestendo un ruolo pilota, possa fungere da traino per tutti gli altri.

Il Sindaco di San Bartolomeo anzicchè tramare e brigare per gli scopi di qualcuno, determinando inutili lacerazioni e spaccature tra i 12 Comuni che non giovano al territorio dovrebbe dimostrare grande comprensione verso l’Ente montano in un momento di enorme difficoltà in cui è messa in discussione la sua stessa sopravvivenza.
Il Sindaco di San Bartolomeo anzicchè promuovere riunioni solo con qualche Sindaco per criticare gli altri dovrebbe spendere le sue energie per incidere su alcune scelte che penalizzano il paese, tipo la mancata realizzazione della così detta “FORTORINA” di cui di Fortore porta, ormai, solo il nome.

La mancanza di collegamenti adeguati, unitamente a tante altre criticità presenti, potrebbe accelerare in modo irreversibile lo spopolamento dei paesi rendendo a questo punto inutili le lotte per le erogazioni di servizi in tanti altri settori tipo la scuola, tipo la sanità.

Non si cerchino, conclude il Presidente Spina, argomenti inventati e creati ad arte per sollevare inutili polveroni, inutili piagnisteri e soliti vittimismi per strumentalizzazioni politiche che non gli porteranno nulla di buono.”

www.ntr24.tv

martedì 21 giugno 2011

Eolico, no all'installazione di due impianti


Il Consiglio comunale di San Bartolomeo in Galdo si schiera contro l'installazione sul proprio territorio di due parchi eolici. Un primo della potenza di 90 MW, che prevede la realizzazione di 30 aerogeneratori, l'altro di 42 MW che ne prevede invece 14. Due progetti proposti dalla stessa società, la Capital Consulting.

Dopo i pareri negativi del Settore Ambiente della Regione Campania e della Commissione regionale VIA, sui due progetti si doveva esprimere l'Assise consiliare di San Bartolomeo che, nella seduta del 14 giugno, all'unanimità, ha deliberato il proprio parere negativo alla realizzazione dei due impianti.
Un “no” che il Consiglio comunale motiva innanzitutto con la presenza nei comuni limitrofi (di Baselice, Foiano di Valfortore, Montefalcone di Valfortore, Roseto in Valfortore, Alberona, Volturino e Volturara Appula) di una moltitudine di aerogeneratori: “i 44 aerogeneratori – sottolinea il Consiglio – si andrebbero ad aggiungere a quelli esistenti, determinando un'alta concentrazione e un impatto deturpante dell'ambiente”. Attualmente sul territorio dei comuni citati esistono centinaia di aerogeneratori. “Con la realizzazione dei due nuovi impianti – si afferma –, si andrebbero ad aggiungere torri più grosse e massicce di quelle esistenti, con altezze al mozzo di 90 metri e con un diametro del rotore pari a 92,5 metri, con la conseguenza che si verificherebbe la coesistenza di quattro o più tipi di aerogeneratori con altezze e forme diverse, creando un forte disturbo visivo, soprattutto in considerazione che lo scenario sarà visibilissimo sia dal centro urbano di San Bartolomeo sia da qualsiasi punto del nostro territorio comunale, nel quale sono presenti siti di particolare interesse ambientale”. E in merito, maggioranza ed opposizione aggiungono: “I progetti pendenti presso la Regione che interessano il nostro Comune e quelli limitrofi devono essere valutati contestualmente, per poterne valutare il negativo effetto visivo “tipo bosco” ed ogni altro aspetto tecnico-ambientale-paesistico”.

Ed ancora, parere negativo ai due impianti per la salvaguardia dello sviluppo, “che – si ribadisce – verrebbe irrimediabilmente compromesso dall'invasione di centinaia di torri eoliche di diversa forma e potenza, previste nei progetti pendenti presso la Regione. Se tutto ciò venisse realizzato il nostro territorio sarebbe un bosco di torri e tralicci che non potrebbe coesistere, ad esempio, con la fauna stanziale, con le rotte migratorie, né con la tutela dell'eccellente allevamento di bovini di razza Marchigiana con marchio IGP, conosciuto in tutta Italia”.
Inoltre, i due progetti – sottolinea il Consiglio comunale – contrastano con il Piano energetico adottato dal Comune di San Bartolomeo, che, al fine di evitare l'impatto visivo prevede la possibilità di procedere all'installazione di aerogeneratori di micro-generazione fino a 60 Kw a favore delle aziende agricole esistenti sul territorio, al fine di raggiungere il duplice obiettivo di dare la possibilità di diversificare gli investimenti degli imprenditori agricoli e di evitare l'aggressione ed il deturpamento del territorio, con aerogeneratori di grossa taglia estremamente impattanti.

I due impianti sono in contrasto anche con la normativa del Nuovo Codice della Strada, in quanto alcuni aerogeneratori non rispettano le distanze dalle strade comunali/vicinali e per di più, in alcuni casi, avendo un raggio rotorio pari a circa 45 metri, nella fase di esercizio sorvolerebbero le strade stesse, ad una altezza dal piano campagna di circa 35 metri, creando così una servitù aerea estremamente pericolosa, ancor di più nel periodo invernale quando si potrebbe formare del ghiaccio sulle pale degli aerogeneratori, durante il loro funzionamento potrebbe staccarsi ed invadere le carreggiate sottostanti, con evidente pericolo per la pubblica incolumità.

www.ilsannioquotidiano.it

lunedì 20 giugno 2011

Statuto Comunità montana, il Comune di San Bartolomeo pronto a dare battaglia

Postiamo l'intera nota del Comune di San Bartolomeo in galdo girata agli organi di stampa.

Nella serata di giovedì 16 giugno 2011, presso la sede di San Bartolomeo in Galdo, si è riunito il Consiglio della Comunità Montana del Fortore. L’ordine del giorno prevedeva la convalida dei sindaci neoletti di San Giorgio la Molara e di Castelvetere e del delegato di Buonalbergo, la nomina di un nuovo assessore (l’avv. Salvatore Brancaccio, consigliere comunale di Baselice, che prende il posto dell’Avv. Pietrantuono di Castelvetere), l’approvazione del nuovo Statuto della Comunità Montana (atteso dal 2008) e l’approvazione del Piano di forestazione. Con la nomina di Brancaccio, la giunta esecutiva è oggi composta dal presidente Zaccaria Spina, sindaco del più piccolo comune della Comunità Montana, Ginestra degli Schiavoni e ormai alla guida della Comunità Montana da diversi anni, dallo stesso Brancaccio, e dal delegato di Foiano Valfortore, Dr. Giuseppe Ruggiero.

Frizioni e contrapposizioni sono state avvertite fin dall’inizio della riunione, ma hanno toccato il loro apice quando si è iniziato a trattare della questione “Statuto”. Il presidente, infatti, con fare alquanto discutibile, intendeva far approvare all’istante lo Statuto dai consiglieri, rimandando solo a un successivo e non specificato incontro, la discussione di eventuali modifiche da apportare prima della pubblicazione.

A quel punto, i sindaci di Castelfranco in Miscano, San Giorgio la Molara, Castelvetere in Valfortore e San Bartolomeo in Galdo hanno manifestato il loro dissenso, pretendendo la lettura dello statuto e l’approvazione dello stesso, articolo per articolo. Già il primo articolo ha suscitato le controversie dell’amministrazione di San Bartolomeo che è accorsa al completo per esigerne la modifica.

L’articolo in questione, dopo aver statuito che la sede legale della Comunità Montana del Fortore è San Bartolomeo in Galdo, prevede, infatti, la possibilità di aprire sedi operative o istituzionali in locali messi a disposizione da altri comuni, aprendo la strada al decentramento degli uffici della Comunità Montana.

Tale articolo, invece, durante il consiglio, è stato approvato anche con i voti – è bene sottolinearlo – di Baselice e di Foiano che pure hanno sempre sostenuto di scommettere sulla centralità di San Bartolomeo in Galdo e sulla solidarietà reciproca tra i tre centri fortorini. Ad un certo punto si è temuto anche il peggio, quando è apparso un emendamento, non firmato da alcuno, contenente la possibilità del decentramento degli uffici della Comunità Montana per motivi economici e finanziari. Come dire che, poiché il vecchio contratto di fitto dei locali comunali alla Comunità Montana prevede un canone di € 4.000,00 annui, tra l’altro non versati ormai da diversi anni, questo giustifica lo spostamento degli uffici.

Un altro emendamento, anch’esso privo di firma, prevedeva, per di più, una modifica all’art. 39 dello Statuto in via di approvazione; art. 39 che disciplina le funzioni del segretario generale, prevedendo nuovi e più ampi poteri a quest’ultimo, tali da assimilarlo ad un direttore generale.

Il tutto, nonostante la Comunità Montana abbia già tre dirigenti profumatamente retribuiti e un segretario generale in deroga alla disciplina sulle unioni di comuni che prevede che il segretario debba essere parificato a quello del Comune più grande (e cioè San Bartolomeo, che ha solo un segretario comunale non generale). Il tutto, nonostante le gravi difficoltà finanziarie in cui versa l’ente Comunità Montana, con 17 persone in mobilità che a breve rischiano il licenziamento e ben quattro mesi di stipendi arretrati per i dipendenti rimasti in servizio.

Fortunatamente, grazie alla forte opposizione di San Bartolomeo e di Castelfranco, la discussione e l’approvazione del nuovo Statuto non sono andate oltre i primi cinque articoli; il resto è rimandato alla prossima riunione.

Spetta ora al sindaco di San Bartolomeo in Galdo e al consigliere delegato Ricciardi, con la collaborazione, che va assolutamente ricercata, dell’opposizione, far sentire tutto il loro peso politico per scongiurare l’ennesima beffa ai danni della popolazione di San Bartolomeo in Galdo, portata avanti grazie al gioco (evidentemente interessato) dei potenti, alla complicità di chi non ama San Bartolomeo e all’indifferenza di chi non avverte affatto il problema.

Il sindaco Vincenzo Sangregorio

venerdì 17 giugno 2011

Comunità montana, Spina rieletto presidente


Dopo la recente tornata elettorale in cui sono stati rinnovati cinque Consigli comunali sui dodici che compongono la Comunità Montana del Fortore, si è riunito il Consiglio generale dell'Ente che ha discusso ed approvato alcuni argomenti.

Innanzitutto si è provveduto ad integrare la giunta con il rappresentante del Comune di Baselice, Salvatore Brancaccio, e a votare sulla riconferma del presidente Zaccaria Spina e dell'assessore Giuseppe Ruggiero. Il nuovo organigramma ha ottenuto nove voti favorevoli, un solo astenuto, del sindaco di San Giorgio la Molara, ed un solo voto contrario, quello del sindaco di Castelfranco in Miscano, risultava assente il rappresentante del Comune San Bartolomeo in Galdo.

Dopo l'esito di tale votazione, la nuova Giunta risulta quindi composta dal riconfermato presidente, Zaccaria Spina, e dai due assessori Giuseppe Ruggiero, anche lui riconfermato, e Salvatore Brancaccio, nuovo eletto.

Il Consiglio ha poi avviato il procedimento d'approvazione del nuovo Statuto della Comunità approvando i primi articoli del documento proposto dalla maggioranza.
In particolare l'articolo 1, cui ha apportato un contributo anche il sindaco di San Giorgio la Molara, prevede la possibilità d'individuare ed aprire sedi operative e di rappresentanza presso strutture messe a disposizione da Comuni membri dove potere svolgere attività istituzionali dell'Ente e decentrare uffici e servizi.

Il Consiglio ha poi votato all'unanimità la rimodulazione del Piano forestale dell'anno 2011 già approvato dalla Giunta, registrando anche il voto del rappresentante del Comune di San Bartolomeo nel frattempo rientrato in aula.

giovedì 16 giugno 2011

Cimitile dice No all'eolico e annuncia centrale idroelettrica


di Simone Aversano

Dopo l'esito del referendum del 12 e 13 giugno scorsi, sull'onda del NO al nucleare in tutta Italia, anche nel Sannio si ritorna a parlare di energia da fonti rinnovabili.

Lo ha fatto in particolare il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, che ha affermato che le energie rinnovabili "devono diventare sempre più il tema primario per lo sviluppo dei nostri territori, in modo particolare del Sannio che si candida a diventare la cintura verde della Campania". Cimitile ha anche sollecitato la Giunta regionale a sostenere i programmi della Provincia sannita sull’energia da fonti rinnovabili, puntando sulla risorsa idrica della diga di Campolattaro sul fiume Tammaro e sul fotovoltaico, fermando la proliferazione incontrollata e abnorme dell’eolico.

Questa dunque la posizione "politica" della Provincia di Benevento: sì ad una sola centrale idroelettrica, dato che nel Sannio non ci sarebbe possibilità di realizzarne anche un'altra, sì al fotovoltaico. Ma no, secco no, all'energia eolica, in un Sannio caratterizzato invece da colline ventilate che già in gran parte si stanno prestando all'installazione delle così dette "pale".

"Abbiamo scelto di scommettere e investire - ha detto Cimitile - nel campo della green economy, offrendo nuove opportunità di crescita a un territorio che ha già enormi ricchezze ambientali, energetiche e agroalimentari". Dalle parole alla pratica, ecco il progetto della Rocca: "Valorizzare la Diga di Campolattaro per la quale abbiamo progetti ambiziosi e strategici. Grazie alla cooperazione con autorevoli investitori privati - ha annunciato Cimitile - realizzeremo una centrale idroelettrica che ci consentirà di sfruttare la risorsa idrica a fini energetici e di creare nuova occupazione".

Parole già ascoltate, ma ogni volta si spera che sia quella buona per vederle messe in pratica. C'è dunque da seguire l'attività della Provincia in campo energetico per capire cosa effettivamente si andrà a realizzare. Ma intanto Cimitile delimita nettamente l'area del "realizzabile" sul territorio sannita, dicendo il suo no all'eolico: "Sentiamo il bisogno di denunciare il pericolo che incombe sul territorio sannita. Da più parti infatti - ha detto Cimitile - giungono segnali preoccupanti rispetto all’invasione di piccoli impianti eolici che rischiano di deturpare ulteriormente l’ambiente. E' necessario porre fine a questi insediamenti in quanto già da tempo sono state ampiamente superate le previsioni contenute nel Piano energetico provinciale. Chiediamo anche che la Regione - ha concluso il presidente della Provincia - dia risposte sui nostri programmi per il fotovoltaico".

L'idea della Provincia è dunque quella più "banale" in merito all'energia eolica: non va bene perchè deturpa il paesaggio. E Cimitile in questo frangente si è fatto portavoce di numerosi comitati e associazioni sannite che in questi mesi ed anni hanno lottato per dire di no alle pale eoliche che multinazionali o altre aziende vorrebbero installare su un terreno evidentemente fertile dal punto di vista energetico. Ma quei "no" non sono venuti fuori solo dalle brutture paesaggistiche (o presunte tali) causate dall'eolico, bensì anche da questioni "di merito", come nel caso di Cerreto Sannita dove i cittadini hanno lamentato la probabilità che chi stesse investendo non avesse le risorse economiche per rendere durevole l'investimento energetico, creando le precondizioni di un futuro degrado.

Insomma, liquidare la questione eolico con una motivazione così semplicistica è un rischio ed una responsabilità che Cimitile deve ben sapere di assumersi direttamente come amministratore della provincia sannita. E con lui tutta la sua Giunta e in particolare l'assessore all'Energia Gianvito Bello e quello all'Ambiente Gianluca Aceto. Non sappiamo cosa accadrà domani. Di certo il fotovoltaico da solo non potrà essere in grado di sopperire al fabbisogno energetico del Sannio e liberare la nostra terra dalla sudditanza di chi attualmente ci vende l'energia. E tra l'altro il piano energetico della Provincia di Benevento è tutt'altro che chiaro, visto che del progetto dell'anno scorso denominato "Mille tetti fotovoltaici" non si sa bene cosa sia rimasto a tutt'oggi. Se non altro si trattò di un'iniziativa positiva seguita dal nulla che si registra oggi.

Invece bisogna andare avanti, ma su una strada precisa e con convinzione. Aprendo una discussione seria, con esperti e tecnici del campo, sul reale impatto dell'energia eolica nel Sannio, al di là della favoletta del paesaggio deturpato...

www.bcrmagazine.it

In fiamme veicolo di una ditta di costruzioni, probabile natura dolosa: indagano i Carabinieri - ilQuaderno.it

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Usura ed estorsione nel beneventano: arrestate 9 persone

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mercoledì 15 giugno 2011

Operai forestali, pubblicata la graduatoria provvisoria

Pubblicata ufficialmente la graduatoria provvisoria per l’avviamento a selezione per cinquanta operai forestali 'addetti antincendi boschivo' con rapporto di lavoro a tempo determinato pieno di 156 giornate lavorative fino al 31 dicembre 2011 presso la Comunità Montana del Fortore con sede in San Bartolomeo in Galdo.

Lo comunica il dirigente del Settore politiche del lavoro della Provincia di Benevento Luigi Velleca. Avverso la formulazione di tale graduatoria è ammessa la presentazione, entro il termine di dieci giorni dalla data di pubblicazione e cioè dal 14 giugno, una istanza di riesame da inviare al dirigente del settore politiche del lavoro della Provincia,via XXV luglio, n. 14, Benevento. Lo comunica l'Ufficio Stampa Provincia di Benevento

martedì 14 giugno 2011

Il governo impoverisce il Sud

Luigi La Monaca*

Mentre da Palazzo Chigi si parla di un improbabile abbassamento delle tasse, lo stesso Governa continua, imperterrito, a oberare il Sud Italia di fardelli insostenibili. Dopo il “furto” perpetrato dei fondi FAS, questo Governo insiste nell’impoverire le zone del Sud. L’accanimento malcelato, dettato da alleanze leghiste e secessioniste, procede senza intoppi ma, è arrivato il momento di reagire a imposizioni inique e inutili!

Un pedaggio sul raccordo Benevento-Castel del Lago, potrebbe essere una seconda penalizzazione per Benevento che, grazie all’interessamento di politici avellinesi di qualche tempo fa (Sullo), si vide già scippato del passaggio dell’autostrada del sole nel capoluogo sannita che, come contentino, ebbe il raccordo in questione della lunghezza di circa 15 Km.

Gli automobilisti, e in particolare quelli sanniti, continuano a essere la categoria più tassata in Italia; si parte dal costo della benzina che è uno dei più alti in Europa, benzina che aumenta il suo costo, quando aumenta il costo del petrolio e, non diminuisce, quando lo stesso costo è in ribasso, ancora oggi tra le accise che gravitano sulla benzina sono presenti alcune “una tantum” che si riferiscono a eventi verificatisi molti decenni or sono. Le assicurazioni, soprattutto al Sud, aumentano in maniera sistematica ogni anno, e il 2011 non fa eccezione (+6%).

Non sarebbe il caso di fare un’assicurazione sulla patente di guida, così facendo chi possiede più di un’autovettura non è costretto a pagare più assicurazioni potendo guidare una sola auto alla volta? Sugli automobilisti gravita anche la tassa di possesso dell’automobile che, una volta, era tassa di circolazione e, consentiva, a chi non usava l’auto, pur possedendola, di non pagare per un servizio non utilizzato. Ora si scopre il pedaggio, il pagamento del pedaggio, come capita in autostrada, presuppone un corrispettivo in servizi agli utenti, che servizio può offrire un raccordo inadeguato, stretto e mal mantenuto?

E poi, se proprio tassa deve esserci, non sarebbe logico farla incassare dai Comuni interessati al passaggio, Comuni che, dopo i tagli fatti dal Governo centrale, non sanno più dove sbattere la testa per fare quadrare i bilanci.

L’Acqua si tenta di privatizzarla, a discapito degli utenti, le strade, anche se pubbliche, avranno dei costi di pedaggio, sempre a discapito degli utenti, e meno male che nessuno voleva mettere le mani nelle tasche degli Italiani! Ekcolcub International di Benevento e il suo Presidente Luigi La Monaca, sono a disposizione degli Enti coinvolti in questa ulteriore vessazione per attuare ogni forma di protesta onde evitare questa ulteriore beffa.


*Presidente Provinciale Ekoclub International

lunedì 13 giugno 2011

San Bartolomeo in Galdo alla VII edizione del Premio Rocky Marciano


L’amministrazione comunale di San Bartolomeo in Galdo ha partecipato con una
folta delegazione alla VII edizione del Premio Rocky Marciano della città di
Ripa Teatina (Chieti), città con la quale da circa un anno il comune fortorino
è gemellata. Il sindaco, Vincenzo Sangregorio, insieme al vicesindaco Matteo
Garofalo, all’assessore Gianpaolo Fiorilli e ai consiglieri Pasquale Cartullo,
Antonio Monaco e Giovanni Ricciardi sono stati ospiti del sindaco del comune di
Ripa Teatina, Mauro Petrucci, il quale come sempre ha accolto gli
amministratori sanniti e i suoi cittadini con affetto e amicizia.

E’ toccato al primo cittadino di San Bartolomeo in Galdo portare i saluti della sua comunità e della provincia. Il Premio Rocky Marciano, giunto ormai alla settima edizione e nato grazie anche all’impegno della locale pro Loco e dall’assessore Gianluca Palladinetti, ogni anno viene attribuito al miglior sportivo abruzzese
dell'anno. La serata di gala della VII edizione/2011 si svolta venerdì 10
giugno in Piazza Marconi (ex convento). Ospite d'onore della serata è stato
Gianni Minà giornalista, scrittore, conduttore televisivo, che ha donato a Ripa
Teatina per il museo intitolato a Rocky Marciano un raro e prezioso filmato di
una sua intervista a Cassius Clay, realizzata negli anni Sessanta.

Era presente il campione del mondo di pugilato Rocky Mattioli, nato a Ripa Teatina nel 1953. Il Premio per quanto riguarda l'edizione 2011 è stato assegnato a Morgan
De Sanctis, portiere del Napoli, nativo di Guardiagrele. Premio speciale all'ex
pallavolista oggi commentatrice rai Consuelo Mangifesta. Conduttori della
serata sono stati i giornalisti Stanislao Liberatore e Valeriano De Angelis.

venerdì 10 giugno 2011

Festa della Repubblica, medaglia anche a due baselicesi

In occasione della Festa della Repubblica, la Prefettura diBenevento ha programmato una serie di iniziative che si terranno in città. A partire dalle ore 18 di questa sera le manifestazioni celebrative avranno inizio con una conferenza stampa presso la sala per presentare il libro “Benevento i palazzi della prefettura e della provincia”, organizzata d’intesa con la Provincia (...).

I festeggiamenti riprenderanno domani, giovedì 2 giugno, alle ore 10,30 in Piazza Castello con la cerimonia solenne dell’Alzabandiera e del Picchetto d’onore. Nella circostanza il prefetto di Benevento Michele Mazza consegnerà le medaglie d’onore alla memoria concesse a 8 cittadini originari di questa provincia, ovvero ai familiari dei deceduti che sono stati deportati e internati in lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra nell’ultimo conflitto mondiale.

Le medaglie sono state concesse con decreto del Presidente della Repubblica a: Angiolino Iampietro e Vito Marucci, nati e residenti a Baselice (...).

Fonte: ilquaderno.it

giovedì 9 giugno 2011

Il Fortore e l'elicottero nello zaino


L’elicottero nello zaino, incredibile ma vero! L’inventore di questo “mini elicottero monoposto spalleggiabile” è di Edoardo Martini nato a San Bartolomeo in Galdo nel 1945 e trasferitosi a Roma negli anni ’60. Fin da bambino, Edoardo Martini ha mostrato interesse per gli aerei e tutto ciò che riguarda l’avventura dell’uomo nello spazio; interesse che da giovane si è trasformato, prima in passione (si è infatti diplomato a Roma presso l’Istituto tecnico “Galileo Galilei”, in costruzioni aereonautiche), poi in divertimento (ha conseguito il brevetto da pilota di primo grado) ed infine nella scelta di vita e di lavoro.

Ha lavorato per circa 10 anni, in qualità di tecnico, nella compagnia aerea Itavia. Purtroppo, è fallita, dopo il “misterioso” disastro aereo di Ustica (27 giugno 1980). Successivamente è stato assunto dall’Alitalia, dove ha lavorato per circa 20 anni.
Quando è andato in pensione ha conservato intatta la grande passione della sua vita, dedicandosi alla realizzazione del suo sogno, sviluppando tecnicamente la possibilità di costruire un mini elicottero da portare sulle spalle, come uno zaino.

Tale brevetto è stato accettato e riconosciuto dall’Ufficio europeo brevetti, con sede a Monaco di Baviera (Germania) e pubblicato sul sito internet: www.epo.org Euorpean Patent Register EP 22/04/318 (27/04/2011).

L’utilizzo di questo mini elicottero monoposto può trovare impiego nei campi più disparati: dal soccorso, all’antincendio, alla sorveglianza, all’addestramento, al volo da diporto, all’impiego militare, etc. etc.

mercoledì 8 giugno 2011

Fortore, duemila firme in difesa dell'ambiente


Il Comitato per la salvaguardia del territorio sannita, costituito a San Giorgio La Molara il 18 aprile 2011, ha intrapreso una serie d’iniziative atte a difendere gli equilibri dell’ecosistema naturale, soprattutto grazie alla presenza di un’azione di salvaguardia e rispetto delle zone paesaggistiche da parte di una popolazione a vocazione agricola e pastorale, si assiste, attualmente, ad uno smisurato deturpamento del proprio territorio.

"Diverse – si legge nella nota – sono le opere in atto e già realizzate nel territorio di San Giorgio La Molara, c’è la presenza di parchi eolici con la previsione di ulteriori ampliamenti, il progetto Terna Benevento-Foggia 380 KVolt e, recentemente, l’individuazione, da parte della Regione Campania, di zone per cave estrattive di materiali inerti. Per quanto riguarda l’eolico, sono presenti attualmente circa 60 aerogeneratori e sono in fase di approvazione 7 progetti che prevedono la realizzazione di altrettanti generatori; due progetti previsti sul Monte la Guardia (località visibile da oltre 50 Km. Di distanza da diversi punti di angolazione) e contemporaneamente è prevista la realizzazione di un elettrodotto da 380000 volt che insisterà sempre sullo stesso territorio.

Tutto ciò sarebbe una devastazione sia per il territorio, 'sfruttato' dall’agricoltura e dalla pastorizia, sia per il paese che vedrebbe i propri giovani costretti a emigrare. Una petizione contraria alla realizzazione di tali opere, ha già raggiunto 2000 firmatari e sta per essere allargata a tutti i Comuni del Sannio, tra i firmatari spicca il nome del neo sindaco Paragone e di tutti i componenti il Consiglio comunale di San Giorgio La Molara.

L’impatto ambientale se le opere fossero realizzate sarebbe devastante, chissà se i vari Enti che hanno dato parere favorevole si sono resi conto di quello che accadrebbe, a tal proposito, il comitato ha realizzato dei fotomontaggi che illustrano visivamente quello che accadrebbe.

Naturalmente quella delle firme è solo la prima di una serie di operazioni che saranno attuate a difesa del territorio di san Giorgio La Molara. Per il momento la petizione è stata inviata a tutti gli enti competenti".

martedì 7 giugno 2011

Brigantaggio e Fortore


di Viviana Pizzi

Il bringantaggio è stato un fenomeno molto sentito anche nelle zone del Fortore campano e molisano. Non tutti i cittadini di queste terre dimenticate e sfruttate dai potenti si sono arresti immediatamente al potere della monarchia piemontese rappresentata dai Savoia. Per questo il fenomeno del brigantaggio è stato abbastanza esteso in tutto il territorio fortorino.

La dimostrazione è stata palpabile nel convegno “Il Fortore tra adesione e ribellione al cadere dei Borbone”. La monarchia napoletana era molto apprezzata nelle valli dimenticate. I borbonici di Riccia, come testimoniato da Antonio Santoriello, erano un movimento (...) che rivendicava la volontà di non sottomettersi alla monarchia sabauda.

Lo stesso hanno rivendicato tutti i banditi dell’area fortorina. In particolare Antonio Secola di Baselice. Le cui gesta sono rappresentate nel libro presentato ieri pomeriggio dal giornalista professionista Antonio Bianco. Antonio Secola, muratore del Fortore, area geografica montana della Campania, al confine con Puglia e Molise. Secola si trova coinvolto, suo malgrado, nella violenta e cruenta vicenda del brigantaggio meridionale nell’Italia post-unitaria.

I briganti, agli ordini di Michele Caruso, imperversano nella zona. Secola, scappato dal carcere di Campobasso, dov’era rinchiuso per un furto commesso per sfamare la sua famiglia, si fa brigante e ben presto conquista la fiducia dei suoi compagni e del comandante Caruso, tanto da diventare il suo luogotenente.

L’esercito piemontese, intanto, reprime ferocemente le rivolte, vere o presunte, dei briganti e quando Secola si rende conto che l’epilogo è vicino si consegna e confessa; avrà così salva la vita, ma sarà recluso fino alla fine dei suoi giorni nel penitenziario di Portolongone (Isola d’Elba). La piccola storia di un uomo che, come tanti, viene travolto dagli eventi; ma sono gli uomini come Secola i veri protagonisti della storia.

La “grande storia”, quella raccontata dai vincitori, sovrasta e dimentica le ragioni dei vinti; per questo molto ancora andrebbe indagato, per capire le ragioni delle vicende di cui ancora oggi subiamo le conseguenze.

da Il Nuovo Molise

lunedì 6 giugno 2011

Ancora eolico nel Fortore


Continua senza sosta l’assalto al fortino eolico dell’entroterra campano. Sono stati infatti depositati nuovi progetti per la realizzazione di impianti eolici in provincia di Benevento.

A San Marco dei Cavoti nonostante siano attualmente al vaglio delle autorità regionali autorizzazioni relative a ben 7 centrali eoliche oltre a quella della Ecoenergia recentemente autorizzata, si è aggiunto un nuovo progetto alla località San Rocco. A proporlo la Capital Consulting s.r.l. con sede legale in Napoli.

La medesima società napoletana ha presentato alle autorità campane ulteriori due progetti relativi al territorio di San Bartolomeo in Galdo sempre in provincia di Benevento, il primo alla località Piano Pagano ed il secondo alla località Taglianaso. A San Bartolomeo in Galdo risultano essere in corso procedimenti autorizzativi relativi a ben altri 4 mega impianti.

Copia degli elaborati relativi al progetto in oggetto per l’avvio della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, sono consultabili presso i seguenti uffici:
Comune di San Marco dei Cavoti (BN). Comune di San Bartolomeo in Galdo
Regione Campania – AGC05 – Settore 02 Tutela dell’Ambiente, via De Gasperi 28 –
80133 Napoli.

Chiunque sia interessato alla realizzazione del citato progetto potrà prendere visione della documentazione e presentare osservazioni entro 60 gg dalla pubblicazione dell’avviso (avvenuto in data 30 maggio 2011 per tutti i progetti) inviandole al seguente indirizzo: Regione Campania – AGC05 – Settore 02 Tutela dell’Ambiente, via De Gasperi 28 – 80133 Napoli.

Fonte: www.viadalvento.org

venerdì 3 giugno 2011

Referendum, l'appello del Pd di Baselice


riceviamo e postiamo

di Michele Petruccelli*

"Il 12 e 13 giugno 2011 gli elettori italiani saranno chiamati alle urne in merito ai 4 referendum previsti dagli art. 75 e 87 della Costituzione. Il referendum abrogativo di leggi e atti aventi forza di legge, si utilizza quale soluzione per abolire una legge esistente o una parte di essa.Occorre raggiungere il quorum del 50%+1 degli aventi diritto perchè i referendum siano resi validi. Gli elettori dovranno recarsi alle urne domenica 12 giugno dalle ore 8 alle 22 e lunedì 13 dalle 7 alle 15 e voteranno su 4 schede di colore diverso che sono descritte di seguito secondo l’indicazione del Ministero dell’Interno.

- Referendum n.1 – Acqua 1 – scheda di colore rossoModalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici di rilevanza economica. Quesito sulla privatizzazione dell’acqua, DL 25 giugno 2008 n.112 conv. in legge il 6 agosto 2008 n.133 e successive modifiche.

- Referendum n.2 – Acqua 2 – scheda di colore giallo. Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato. Abrogazione di una norma del DL n.152 del 3 aprile 2006.

- Referendum n.3 – Nucleare – scheda di colore grigio. Realizzazione nel territorio nazionale di impianti di nuove centrali di energia nucleare. Abrogazione di norme relative a decreti legge del 2008.

- Referendum n.4 – Legittimo impedimento – scheda di colore verde chiaro. Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010 n.51 in materia di legittimo impedimento risultante anche a seguito di sentenza n.23 del 2011 della Corte Costituzionale".

Segretario PD Baselice*

mercoledì 1 giugno 2011

La Comunità montana cerca 50 operai forestali

La Comunità Montana del Fortore ha fatto richiesta di avviamento a selezione per cinquanta operai (categ. 01) con mansioni di “idraulico-forestale”con rapporto di lavoro a tempo determinato pieno di durata pari a 156 giornate lavorative fino al 31 dicembre 2011. E' quanto ha reso noto il dirigente del Centro per l’Impiego della Provincia di Benevento Luigi Velleca.

La richiesta dal giorno 01/06/2011 sarà affissa all’Albo Pretorio della Provincia, all’Albo del Servizio Centro per l’Impiego Benevento, e presso il Centro per l’Impiego di San Bartolomeo in Galdo, sul sito www.provincia.benevento.it, nella pagina web del Centro per l’Impiego di Benevento, restando esposta fino al giorno 08/06/2011.

La selezione avviene ai sensi delle delibera di Giunta Regionale n. 2104 del 19/11/2004 n. 46 del 28/04/2011.

E’ necessario che gli operai da selezionare siano in possesso di un attestato, rilasciato dalla Regione Campania, conseguito a seguito di un corso di formazione professionale di durata di 600 ore, attestante la qualifica di “Operaio forestale addetto agli antincendi boschivo” e di esperienza tecnico-pratica acquisita per lavoro svolto presso i cantieri nel territorio dei paesi della Comunità Montana del Fortore; in fase di selezione, la Commissione accerterà il requisito della formazione tecnico-pratica ed il possesso di attestazione di corso di formazione professionale.

Gli operai saranno utilizzati per le attività previste nei progetti approvati dalla Comunità Montana nell’ambito dei territori di: Apice, Baselice, Buonalbergo, Castelvetere in Valfortore, Castelfranco in Miscano, Foiano di Valfortore, Ginestra degli Schiavoni, Molinara, Montefalcone di Valfortore, San Giorgio la Molara, San Marco dei Cavoti, San Bartolomeo in Galdo, Paduli, Pesco Sannita, Pago Veiano e Sant’Arcangelo Trimonte.

Gli operai da avviare a selezione dovranno possedere il domicilio in uno dei predetti 16 comuni appartenenti alla Comunità montana del Fortore ai sensi dell’art. 25 della Legge Regionale n. 12/2008.

I lavoratori da avviare a selezione in numero doppio alla richiesta sono individuati tra i soggetti che entro il giorno 08/06/2011 presenteranno istanza di prenotazione secondo le modalità che sono illustrate nei documenti pubblicati come per legge.

www.ntr24.tv

martedì 31 maggio 2011

LUIGI DE MAGISTRIS E' SINDACO DI NAPOLI


di Antonio Gentile

Luigi De Magistris è eletto Sindaco di Napoli con un consenso plebiscitario. Raccoglie il 65,4% contro il 34,6% di Lettieri. A Napoli ha vinto il voto degli onesti e degli uomini liberi.

La straordinaria vittoria di Luigi De Magistris al ballottaggio per le elezioni amministrative di Napoli, segna un svolta epocale per la storia della città ed è la premessa per un’era di riscatto per il Mezzogiorno intero.

La città perduta, quella del malaffare, dei camorristi e dei disonesti, come è spesso dipinto il capoluogo partenopeo, ha smentito i suoi secolari detrattori con un voto che è, prima di tutto, un voto per la legalità.

Un voto per un sindaco che è espressione di quella parte sana della società partenopea: competente, onesta, trasparente, che solitamente non appare ma che ha indiscutibilmente dimostrato di essere maggioranza e di avere voglia di cambiare i destini di Napoli e dei suoi cittadini. Un'altra Napoli si propone con forza come protagonista del proprio futuro.

Noi de L'Altro Sud siamo fieri di averlo sostenuto e ringraziamo tutti gli amici e i simpatizzanti per il loro impegno.

lunedì 30 maggio 2011

Riccia, convegno sul brigantaggio e su Secola


La storia dell'unificazione italiana va, senza dubbio, approfondita tenendo conto di tutti i punti di vista e della nuova documentazione negli anni venuta alla luce che, in molti casi, aiuta a comprendere meglio avvenimenti, comportamenti e circostanze. Ciò però non significa strumentalizzare l'unificazione e volere a tutti i costi spostare indietro le lancette del tempo per tornare al "buon tempo antico".

L'Unità, come ha recentemente ricordato Giorgio Napolitano, rappresenta un valore per tutti gli italiani e per quello che l'Italia è diventata.

I due appuntamenti che vengono proposti vanno quindi in questa direzione, favorire la conoscenza e la comprensione di un periodo storico che a 150 anni ha ancora tanto da dire e da insegnare. L'invito a partecipare è scontato e, soprattutto dovuto.

Clicca sulla foto per ingrandirla

venerdì 27 maggio 2011

Fortore, il digitale terrestre è una chimera


La storia della ricezione dei canali tv nel Fortore è storia antica. Chi non ricorda la vicenda del Tg3 Campania? Per anni le popolazioni di quest’area sono state costrette a informarsi su cosa succedeva in Puglia o Molise, senza sapere nulla della propria regione di appartenenza. E si pensava, finalmente, che con il digitale terrestre (un totale fallimento) l’agognato tiggì regionale fosse a portata di mano.

Invece, scopriamo che ancora una volta ad essere penalizzati sono sempre gli stessi. Eppure come gli altri pagano il canone tivù, pagano la tassa di circolazione, pagano i ticket sanitari, insomma pagano le tasse e non ricevono in cambio i servizi dovuti.

Così apprendiamo che la Camera dei deputati, ha approvato un ordine del giorno presentato di Costantino Boffa riguardante il malfunzionamento del digitale terrestre in alcune zone del territorio sannita. “Tali problemi – dichiara – sono in particolare riscontrati da quei cittadini che vivono in territori ubicati in particolari e difficili posizioni geografiche e morfologiche, come il Fortore e la Valle del Tammaro”.

E ti pareva, eravamo e restiamo cittadini di serie B quando c’è da dare, cittadini di serie A quando c’è da prendere. "Addà passà a nuttata", diceva De Filippo.

giovedì 26 maggio 2011

Al via Tutti pazzi per il teatro


Si avvicina la seconda edizione della rassegna teatrale della diversità; infatti a partire dal 3 giugno nella città di Benevento saranno ospitate le compagnie integrate provenienti da tutto il territorio nazionale, selezionate per la seconda edizione del concorso “Tutti pazzi x il teatro”. Il programma prevede complessivamente 6 appuntamenti, che saranno presentati nel corso di una conferenza stampa in programma lunedì 30 maggio alle ore 12, presso la sala consiliare della Rocca dei Rettori.

All’incontro con la stampa parteciperanno: i pazienti-attori dell’UOCSM di Puglianello, Maurizio Volpe, direttore dell’UOCSM Puglianello e responsabile del progetto Tutti pazzi x il teatro, Antonello Santagata direttore artistico della rassegna Tutti pazzi x il teatro, Giulio Baffi, direttore artistico di Benevento Città Spettacolo, Raffaele Del Vecchio, presidente della fondazione Benevento Città Spettacolo, Annachiara Palmieri, assessore all’istruzione e alle politiche sociali della Provincia di Benevento, Carlo Falato, assessore alla cultura della Provincia di Benevento, i vertici dell’ASL BN, Pasquale Carofano, sindaco di Telese Terme e Tonino Bartone, sindaco di Puglianello.

mercoledì 25 maggio 2011

A piedi nel Fortore lungo i sentieri del vento


Il circolo Arci-Uisp di Monetefalcone organizza per domenica 5 giugno, un trekking lungo un tratto dello spartiacque Tirreno-Adriatico e del Regio Tratturo Pescasseroli-Candela. Durante il percorso, varie tappe di "Recupero Energia" presso aziende agricole ed agrituristiche, che offriranno prelibatezze della cucina tradizionale montefalconese.

Al ritorno, oltre alle degustazioni di prodotti locali, tanta musica per i partecipanti al trekking e per chiunque voglia passare una serata in allegria. Alla manifestazione è abbinato il premio fotografico “In terra di Fortore”.

Per informazioni ed iscrizioni: 0824.969210 - 333.1230519 - arciuispmontefalcone@virgilio.it.

martedì 24 maggio 2011

Napoli e il ciclone de Magistris

di Antonio Gentile*

La grande performance elettorale - per certi versi storica - dell’ex magistrato, offre alla città di Napoli la possibilità di un grande cambiamento. L’idea stessa che la metropoli partenopea possa essere governata da un uomo libero, preparato, decisionista e garante delle legalità crea ebbrezza. Già, l’ebbrezza del cambiamento, della speranza e della riconquistata dignità.

Anni e anni di malgoverno, di disfattismo, di perenni crisi dei rifiuti hanno distrutto l’immagine e la credibilità di una storica capitale, già protagonista in Europa e nel Mediterraneo.

Una classe politica balorda, vampiresca, si è accanita nel saccheggio delle poche risorse della città, abbandonandola poi al proprio destino, mentre la si consegnava al ludibrio generale e alla profanazione della rozzezza leghista. Napoli, da capitale della cultura a banlieue d’Europa.

Miserabili figure di politicanti, spesso inneggianti al Sud, fautori del voto di scambio e conniventi, di frequente, con settori della criminalità organizzata, hanno popolato le nostre istituzioni, disinteressandosi del dramma dei più disagiati.
Un grande patrimonio artistico-culturale di portata mondiale abbandonato a se stesso e lasciato deteriorare. La risorsa turismo vanificata dall’inefficienza e colpita al cuore dal luridume delle strade e dei luoghi magici della nostra irrepetibile natura.

Una spregevole casta politica di ogni colore, che ha tradito il proprio popolo, con arroganza e sfacciataggine chiede ancora una volta il voto, magari per una ricarica telefonica o per una pagnotta di pane. Ma il vento del rinnovamento e della rinascita si alza prepotentemente, animando le coscienze dei napoletani. Un soffio di libertà e di speranza, che, così come sta accadendo per la rivolta dei popoli arabi, entra nel cuore e nell’animo dei cittadini partenopei, troppo presto condannati alla rassegnazione.

Non so se - come diceva convinta un’anziana signora in televisione - “l’ha mandato San Gennaro“, ma de Magistris sindaco può essere l’occasione irripetibile per ridare a Napoli la dignità perduta e l’orgoglio della propria appartenenza. Napoli, secolare capitale del Mezzogiorno, non può e non deve finire in mano a quella cricca famelica di razziatori che già si sta preparando ad assaltare con la bava alla bocca Palazzo San Giacomo.

Questa grande rivoluzione morale, ha bisogno, nell‘approssimarsi del ballottaggio, della partecipazione attiva di tutte le donne e di tutti gli uomini onesti di questa città: ora o mai più. Cambiare si può!

www.laltrosud.it

giovedì 19 maggio 2011

A GIUGNO ESCE IL NUOVO PAESE SERA. IL DIRETTORE FONTANA: SAREMO UN GIORNALE LIBERO


«Paese Sera è stato sempre un giornale libero, orientato culturalmente ma non scontato: cercheremo di rispettare il più possibile questa tradizione e di non tradire lo spirito della testata». Ospite stamane degli studi di Radio Città Futura, Enrico Fontana, direttore responsabile de Il Nuovo Paese Sera, anticipa così lo spirito della storica testata della capitale, che il 1 giugno tornerà in edicola in una nuova veste, quella di mensile, mentre on line sarà disponibile un'edizione aggiornata quotidianamente. Il mensile, rigorosamente stampato su carta riciclata, si caratterizzerà soprattutto per le inchieste: Fontana non vuole svelare le soprese del primo numero, ma sottolinea che il lavoro svolto da Alemanno in questi anni a Roma e la sua popolarità data in calo ne costituiranno «il filo rosso, cercando però di dare al sindaco il diritto di replica».

L'altra caratteristica, sia del mensile che dell'edizione on line, sarà «lo sguardo curioso sulla città: faremo scoprire ai romani luoghi che loro stessi non conoscono, come le nuove borgate del Terzo millennio», spiega il giornalista. Prevista, grazie alle nuove tecnologie, la possibilità per i lettori di interagire con la redazione, «per diventare attori, non solo fruitori, dell'informazione». Oggi pomeriggio la presentazione ufficiale, con la distribuzione di un numero zero, in cui personaggi della politica, della cultura e dello spettacolo raccontano la loro idea di città. L'appuntamento è alle 18 a La città del gusto.

da radiocittafutura.it

Nuova massiccia ondata di pali eolici


Una nuova ondata di pali eolici sta per invadere i colli sanniti. A partire da domani e fino al 12 luglio sono in programma in Regione conferenze di servizio per l'autorizzazione di nuovi impianti per un totale prossimo ai 1.500 megawatt.

Il dato emerge dall'elenco stilato dal settore 'Regolazione dei mercati' di Palazzo Santa Lucia competente al rilascio dei nulla osta all'entrata in esercizio delle strutture. Un elenco nel quale compare molto spesso il nome di centri della provincia di Benevento come luoghi destinati all'insediamento di torri eoliche. E' il Fortore, come sempre, la location preferita dal business del vento, ma non l'unica. Anche i profili del Tammaro, del Titerno e quelli al confine con la provincia di Caserta sono bersaglio frequente degli interventi. E non è esente nemmeno il capoluogo. Sul territorio di Benevento è prevista infatti la realizzazione di un impianto eolico da 8 megawatt da parte della 'Voltwind Energy'. L'intervento sarà discusso in Conferenza di servizi il prossimo 8 luglio.

I primi progetti al vaglio della Regione saranno quelli relativi a Reino, Casalduni e Foiano di Valfortore per i quali sono in programma domani a Napoli le Conferenze di servizio per l'autorizzazione di parchi eolici dalla potenza rispettivamente di 10, 12 e 16 megawatt. Seguiranno nel mese di maggio le riunioni per nuovi insediamenti a Castelfranco in Miscano, San Marco dei Cavoti, Baselice, Circello, Ponte, Castelvetere in Valfortore, San Giorgio la Molara, Buonalbergo, Morcone, Santa Croce del Sannio, Apollosa, Casalduni, Campoli del Monte Taburno, Castelpoto. Nel mese di giugno toccherà anche ad interventi previsti nei comuni di Sant'Agata de' Goti, Airola, Moiano, Cerreto Sannita, Pietraroja, Pontelandolfo, Pago Veiano, Ginestra degli Schiavoni, San Lupo, San Lorenzo Maggiore, Ponte, Circello, Colle Sannita, Foiano Valfortore, Molinara, Durazzano, San Bartolomeo in Galdo.

A luglio infine saranno esaminati gli interventi da realizzarsi a Castelpagano, San Marco dei Cavoti e, come detto, nel capoluogo.

Particolarmente rilevanti per dimensioni i parchi eolici previsti a Morcone (64 megawatt), Sant'Agata de' Goti-Airola-Moiano (81 megawatt), Cerreto Sannita (72 megawatt), Pietraroja (90 megawatt), San Lupo (62 + 60 megawatt). In totale si tratta di nuovi interventi per la produzione di energia elettrica da fonte eolica per 1.465,7 megawatt. Inoltre risultano sospese le procedure per la realizzazione di impianti per ulteriori 216 megawatt.

Merita una segnalazione particolare il progetto previsto in territorio di Casalduni, al confine con Fragneto Monforte, nelle località 'Toppa Infuocata' e 'Colle Mottola'. Si tratta dei colli che ospitano le cosiddette 'ecoballe', cubi di rifiuti 'tal quale' impacchettati e stoccati a terra. A breve distanza sorge lo Stir (ex Cdr) di Casalduni, con ulteriore piazzola di deposito di ecoballe. Un'area un tempo pregiata sotto il profilo naturalistico si è così trasformata in una sorta di 'distretto della monnezza'.

La realizzazione di un impianto eolico proprio in tali luoghi suona dunque come una beffa ulteriore per le comunità locali che hanno protestato invano negli anni scorsi per la grave compromissione dell'area. Proprio domani a Napoli è in programma la Conferenza dei servizi per l'autorizzazione del progetto. Il Comune di Fragneto Monforte, invitato in qualità di ente confinante, ha già espresso parere negativo con nota inviata nei giorni scorsi alla 'Investimenti & Sviluppo', società proponente l'intervento.

da www.ilsannioquotidiano.it del 16 maggio

martedì 17 maggio 2011

Secola, la presentazione del libro


Sabato scorso nella suggestiva cornice di palazzo Lembo c'è stata la presentazione del mio nuovo libro "Il brigante Secola". Ringrazio per la partecipazione il vicesindaco Giuseppe Ferro (in sostituzione del sindaco Domenico Canonico che non ha potuto partecipare per motivi familiari), il presidente della proloco Angelo Lepore, il relatore Angelo Iampietro, il consigliere delegato alla Cultura Michele Del Vecchio, la moderatrice Liliana Paolozza, Dionigi Bianco per gli intermezzi musicali e l'editore Luigi Romano.
Infine, voglio ringraziare il Comune di Baselice per aver messo a disposizione la location di palazzo Lembo. E tutte le persone che hanno partecipato all'iniziativa e quelli che non hanno potuto per diversi motivi.
Qui di seguito riportiamo alcuni stralci della relazione del prof Angelo Iampietro che troverete interamente sul prossimo numero di giugno del periodico "Fortore"
.

(Clicca sulla foto per ingrandirla).


(...) Il nome del brigante Secola è a tutti familiare, anche perché il compianto amico prof. Alfonso Mascia, del quale abbiamo ascoltato poc’anzi la sua canzone, musiche di Dionigi Bianco, che fa da introduzione e da sfondo all’opera teatrale “Il brigante Secola”, che fu scritta e inserita in “Fortore, su il sipario!, pubblicata nel 1989 e nel 2009, è a molti di voi nota, perché hanno avuto modo di vederla in scena nelle rappresentazioni teatrali allestite in Baselice negli anni addietro.

Un lavoro per il teatro di questo tipo ha come riferimento alcuni dati reali su cui si basa l’intera vicenda, ma, nel contempo, la creatività dell’autore presenta fatti, situazioni, personaggi che, nel loro agire, si discostano o si muovono in azioni e comportamenti verosimili al contesto ambientale con assoluta libertà.

“Il brigante Secola” di Antonio Bianco ha tutt’altra veste; è un lavoro di ricostruzione storica di un personaggio baselicese che, per varie ragioni e per circostanze volute o non, rientra, pur non macchiandosi di efferati delitti, per l’aspetto marginale e localistico del suo coinvolgimento, nella questione storica post-unitaria con tutti i canoni di eversione e di ribellione.

L’opera del Bianco è frutto di una ricerca certosina su cui l’autore ha faticato molto per reperire e portare alla luce documenti, che danno del Secola una identità oggettiva e che ben lo inquadrano in un contesto storico, che lo accomuna ad altre persone ribelle di quel periodo per il loro credere, ubbidire, operare ed agire, guidati da un capo brigante di ampia fama come il generale Caruso, uomo intelligente e capace.

Il Bianco documenta ogni sua affermazione, riportando le parti salienti del documento da cui essa trae origine, citando le fonti, base solida di quanto egli asserisce. È il ricostruire una storia locale che egli fa con coscienza, competenza, scrupolo, oggettività: da vero ricercatore, attenendosi, nei suoi giudizi, ai soli fatti.

La sua pubblicazione l’ho letta prima ancora che fosse data alle stampe e ciò che mi ha colpito, oltre al contenuto ricco ed interessante, sono state la vasta bibliografia posta all’indice, le tante note di riferimento alle fonti, poste nelle pagine in pedice ed alcuni documenti ripresi e riportati in più pagine.
La ricostruzione storica impegna moltissimo chi si addentra in una tematica di questo genere, perché succede di frequente che si consultano documenti e si studiano più libri per scrivere, talvolta, solamente due righe.

Ho voluto far cenno a tutto questo per far capire quanto lavoro è costato reperire le informazioni necessarie, le fonti delle stesse e, poi, consultarle, studiarle, selezionarle per scrivere alla fine questo libro, che dissolve molti dubbi sulla condotta del brigante e del ruolo che egli ebbe all’interno della banda, cui apparteneva. Come del resto ci dice chiaramente quale fu il comportamento delle autorità locali nei confronti del Secola.

Nell’opera storica è la capacità nel saper individuare e interpretare i documenti, per non essere contraddetto da un altro studioso che si occupa del medesimo argomento. In ciò il Bianco è un abile segugio, cercatore di fonti e di testimonianze scritte, che, egli non solo sa interpretare e tradurre in dati oggettivi incontestabili, ma che riesce ad assemblare e mettere per iscritto con semplicità e sobrietà, non venendo mai meno ai canoni delle ricerca storica. L’autore ci chiarisce in modo brillante come il brigante si muovesse sul territorio e come egli, talvolta, come una volpe, sia riuscito a farla franca, nel momento in cui stava per essere acciuffato.

È ben delineata la sua figura ed il rapporto esistente con i potentati del Fortore, i quali, in un momento di incertezza, quando non avendo ancora ben chiare le idee sull’assetto futuro dell’Italia, tengono forti legami con i rappresentanti del nuovo Stato ma anche con i briganti, evidenziando al momento giusto, davanti alle autorità piemontesi, di fronte a qualche voce che li indicava come conniventi, di essere essi vittime di taglieggiamento, di minacce e di violenza da parte del Secola in persona.

È nota l’irruzione dei briganti nella casina di campagna con danneggiamenti di suppellettili proprio per dimostrare l’estraneità dei Signori ad ogni voce malevola di aiuto in beni alla banda.

Il brigante, però, quando ormai vede che il suo destino è segnato, decide di costituirsi. Confesserà, prima alle autorità e poi al collegio giudicante del Tribunale Militare di Caserta tutti i suoi crimini nella convinzione di poter avere qualche sconto di pena nella certezza di essere condannato e per vendicarsi di chi gli aveva fatto credere che era al suo fianco. Farà i nomi dei potenti, accusati di connivenza, i quali saranno indagati e giudicati, ma alla fine assolti.

Che non sia il caso de’ “la mosca ed il bove”, del Mascia nella opera teatrale omonima, che definiva “il debole, l’impotente (mosca), il forte, il potente, (bove)”.

L’intera vicenda giudiziaria si concluderà il 21 gennaio 1865, quando il Presidente della Corte Marziale emette la sentenza. “Il Tribunale Militare di Guerra di Caserta giudica Secola Antonio colpevole del reato di brigantaggio e resistenza a mano armata contro la forza pubblica… e lo condanna ai lavori forzati a vita, applicandogli un grado in meno di pena, che prevedeva la fucilazione, per essersi egli costituito”.

Morirà nel carcere di Portolongone, nell’Isola d’Elba, il 21 di aprile del 1885, all’età di 53 anni; era nato in Baselice il 5 Ottobre 1832 da Michele e da Maria Rosa Tresca.

Fatto curioso che, dell’avvenuto decesso, il Comune di Baselice ne avrà comunicazione il 20 Giugno del 1888, dopo ben tre anni. Non si sa dove sia stato sepolto!.

Non so se sia stata dimenticanza di qualche negletto impiegato o espressa volontà dei rappresentanti del Nuovo Stato di dimenticare o far dimenticare, per sempre, chi era stato loro nemico, volendo definitivamente cancellare una pagina di storia che, pur leggendola ed interpretandola come si vuole, ci appartiene senza alcun demerito per le passate generazioni delle quali siamo figli (...).

Per una copia del libro rivolgersi alla Proloco Baselice.