"(Per
quelli che romperanno il marraone del mulino) Item che lo baglivo non possa
pigliar pena immediata da quelli che rompessero lo marraone del molino, ma
s'habbia a governare hoc modo e far l'inquisitore e trovato il padrone
dell'animali ch'haveranno fatto il danno e guastato detto marraone e possa
comandare che fra termine di diece dì habbia acconciato in detto tempo possa
esso baglivo eseguire detto tari".
Nel 2015 alcuni giorni dopo l'alluvione che ha colpito
l'intero Sannio, con l'Archeoclub facemmo una ricognizione lungo il corso del
torrente torrente Cervaro, anche per verificare eventuali danni al sito
preistorico, a circa 300 metri a monte del mulino, alla fine di un vallone che
confluisce nel torrente, sul lato destro guardando il fiume notammo alla base
di una grossa sponda erosa dalle piogge e dalla grossa portata d'acqua, due
muretti in pietra distanti l'uno dall'altro 60-70 cm, all'inizio pensammo che
si poteva trattare di una tomba, ma sul fondo notammo uno strato di calcare, Il
calcare si forma con un continuo passaggio di acqua, quindi si trattava di un
canale. La vicinanza dal mulino e lo strato di calcare formatosi all'interno ci
da la certezza che si tratta del marraone de "lu mulin a basc".
Non è più possibile trovare tracce della sua funzione, al
suo interno ci sono almeno due metri di crollo e credo che fra qualche decennio
sarà solo un cumulo di macerie.
(tratto dalla pagina Facebook di Antonio Virgilio)
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