Piccoli
comuni sul piede
di guerra. Fiaccati dai continui tagli e stanchi di fare gli esattori per lo
Stato centrale, molti sindaci – da Nord a Sud – hanno deciso di
serrare simbolicamente, l'altro ieri 2 ottobre, il portone dei propri municipi.
La
singolare iniziativa, battezzata subito“Comune chiuso per tagli”,
è promossa dall’Anpci (Associazione nazionale piccoli comuni
italiani), e vede in prima linea Gianfilippo Mignogna, sindaco di
Biccari, in provincia di Foggia.
Un
piccolo borgo di 2.800 anime che si è visto trasferire dal Governo di Roma la modica cifra di 15mila euro. Una vera
e propria miseria che – secondo il primo cittadino – metterebbe a rischio i
servizi essenziali da erogare ai propri cittadini.
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