Non si può votare Sì per dare continuità a un governo, o No per mandarlo a casa. Qui non si
parla di essere pro o contro Renzi,
si parla dell’Italia. La riforma costituzionale dovrebbe andare ben al di là
dello schieramento politico che lo propone, dovrebbe essere un lavoro gestito
in maniera unitaria e che unisce perché al di sopra delle questioni di partito, ma questo, presuppone una
coscienza politica diffusa che intorno a me purtroppo non vedo, né a partire
dall’alto, né dal basso, e questo dovrebbe far riflettere.
Ci vuole coraggio per cambiare, ma ci vuole coraggio anche a dire No per non
accontentarsi. Come studentessa e come giovane cittadina, penso che con la
costituzione del 1948 ci sia stata
lasciata sia una bella eredità.
Non tanto nelle strutture istituzionali che si
possono cambiare se obsolete, ma per il messaggio di fondo e il metodo. Valori
da cui non dovremmo prescindere.
La nostra Costituzione celebra l’unità, la rinascita, il
compromesso nobile. Quello che vedo oggi è opportunismo e scarsa competenza.
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