di Leonardo Bianco
“La politica è confronto, impegno. Non un esercizio di
potere”. Giuseppe Addabbo, sindaco uscente di Molinara, duro contro chi,
secondo lui, ha provato a gettare veleno in questa tornata elettorale. Il primo
cittadino molinarese ha aperto mercoledì sera, a Palazzo Ionni, la campagna
elettorale di fronte ad una platea folta e attenta. Una competizione elettorale sostanzialmente senza avversari per Addabbo e la sua lista Agorà.
“Molinara ha bisogno di normalità e serenità” ha aggiunto il sindaco “perché questa comunità è altro rispetto alle beghe di qualche salotto e ai soloni dei social network: è una comunità viva e in cammino”.
Giuseppe Addabbo ha ricordato l’attività svolto dalla sua
amministrazione evidenziando soprattutto i tre grandi progetti portati a termine:
Borgo antico, riqualificazione della casa di riposo e ampliamento dell’area
Pip.
Poi è ritornato sulle condizioni finanziarie in cui si
trovava l’ente cinque anni fa, al momento del suo insediamento. “Non voglio
essere ripetitivo – ha detto – ma per onore di verità certe cose vanno
ricordate” riferendosi alla situazione debitoria del Comune.
Guardando avanti la fascia tricolore ha sottolineato che “si
lavorerà affinché Molinara sia sempre più centrale al territorio”. Addabbo
guarda con fiducia alle sfide future e alle opportunità offerte dall’Area vasta
e dall’Unione dei Comuni, anche se consapevole che la crisi economica e sociale
e tutt’altra che passata.
Sulle novità della compagine che lo accompagna in questa
tornata elettorale Giuseppe Addabbo ha rimarcato l’importanza del dialogo e del
confronto con il Pd locale. “Abbiamo trovato insieme al segretario Romeo
Capozzo sintesi di idee e di uomini”.
Un Addabbo deciso e carico quello di mercoledì sera ha
richiamato tutti al senso di responsabilità. Un richiamo rivolto soprattutto a
chi cerca di avvelenare una tornata elettorale dall’esito già
scontato. Nonostante la vittoria in tasca il sindaco ha chiesto ai suoi
concittadini uno sforzo per l’11 giugno prossimo: “la partecipazione al voto.
Perché l’11 giugno sia un giorno di festa per la democrazia”.
Un appello alla partecipazione che è arrivato anche dal vicesindaco uscente Lucilla Cirocco.
Un appello alla partecipazione che è arrivato anche dal vicesindaco uscente Lucilla Cirocco.
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