Ancora una volta torniamo a parlare di desertificazione e spopolamento. Fino dall'inizio l’abbiamo
fatto in completa solitudine, ma ultimamente sembra che l’argomento
inizi a suscitare un po' d'interesse nelle popolazioni locali. E questo non ce ne
duole, anzi. Speriamo solo che non sia
troppo tardi. Ma passiamo ai fatti. Il titolo di questo post è: Fortore,
destinazione estinzione. Leggendo uno stralcio dell’articolo che ha pubblicato oggi ottopagine.it,
si capisce il perché. Come sempre: buona lettura!
“Guardando la cartina - scrive il giornale -,
ad esempio, si può notare un Sannio spaccato in due: la parte sinistra, con la
Valle Caudina e parte della Valle Telesina tiene botta, con numeri di under 18
ancora accettabili, la parte destra, quella del Fortore e del Tammaro, è ormai
quasi completamente priva di ragazzi.
Andando ad analizzare
i numeri, e prendendo i casi limite, si può partire da Castelvetere in Val
Fortore, tra i paesi più vecchi d'Italia: su poco più di 600 abitanti ben 523
sono over 65, mentre solo 91 sono gli under 18, il rapporto è di 0,17, in
Campania nessuno fa peggio.
Ma i numeri sono
pressoché identici in tutta l'Area del Fortore: da Montefalcone a
Sant'Arcangelo Trimonte, da Ginestra degli Schiavoni a Colle Sannita, paesi
ormai a nascite zero, con tasso di emigrazione altissimo e in cui i giovani sono
ormai merce rarissima”.
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