È ancora una volta il Mezzogiorno l’area nella quale i giovani tra 18 e 24 anni con al più la licenza media abbandonano sia lo studio sia la formazione professionalizzante. Se, infatti, in media in Italia questi giovani sono poco meno del 14%, al Sud raggiungono il 18,5%, mentre al Nord si fermano all’11,3% e al Centro al 10,7%. E sono più i maschi che le femmine a interrompere gli studi: i ragazzi meridionali sono ben il 21,5%, le ragazze del Sud il 15,2%.
Dalle analisi e dal confronto sono emerse le profonde differenze territoriali, e soprattutto, come in alcune province, in particolare meridionali, quasi un giovane su quattro abbandoni la scuola o la formazione professionale. Ciò comporta un troppo basso livello di competenze al Sud, che rende ancor più difficile l’accesso al mercato del lavoro.
Si tratta di elaborazioni Svimez su dati Istat presentati ieri a Roma nel corso del seminario su “Il sistema educativo nell’Italia dei dualismi. Una discussione a partire dal “Education&Training Monitor 2017”, organizzato dalla Svimez e dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia.
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