mercoledì 27 novembre 2024

Gli ultimi pagliai di Baselice

I pagliai (pagghiàre in baselicese - dal dizionario di Alfonso Mascia) nelle nostre zone erano a forma rettangolare e per la maggior parte fatte con pali e assi in legno a tetto spiovente e poi ricoperto interamente di paglia, venivano usati per ripari, ricoveri per animali, per ripostiglio e in alcuni casi come famiglie più indigenti anche per abitazioni. Fino agli anni 60-70 nelle campagne venivano ancora utilizzati, avevano una continua necessità di manutenzione e anche per questo oggi questa tecnica usata sin dalla preistoria è stata sostituita dalla muratura (dal neolitico 9000- 8000 anni fa fino a circa 70 anni fa l'uomo ha utilizzato anche se in forme diverse pali in legno e paglia per la sua dimora). 

I pagliai baselicesi sono murati in pietre squadrate a secco, la facciata all'ingresso e la facciata posteriore sono alte all'incirca due metri, un metro i muri laterali (il muro posteriore a differenza del muro anteriore e i muri laterali e curvo) il tetto spiovente con pali e assi in legno e paglia. I pagliai osservati sono due, il più grande i muri a secco sono ancora integri e visibili, aveva una lunghezza di circa 10 metri per una larghezza di 4 metri, il pavimento interno è in grosse lastre di pietra e da qualche parte c' è anche il camino.

I pagliai in questione erano delle vere e proprie abitazioni. E sono una vera testimonianza della memoria del nostro passato della civiltà contadina e della società di un passato recente. Sarebbe assai interessante recuperarle e arredarle così come erano e renderle visitabili, anche se non facile perché il terreno e i pagliai appartengono a un privato ma volendo qualsiasi ente del territorio potrebbe fare una convenzione.

Tratto dalla pagina Facebook di Antonio Virgilio

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