martedì 8 maggio 2012

Il Fortore e la ricerca petrolifera

Postiamo un interessante articolo pubblicato sul quaderno.it dal titolo "Ricerca petrolifera nel Sannio: Il Comitato ‘No Luminosa’ alla Rocca dei Rettori con Cimitile e Aceto". Già qualche mese fa avevamo pubblicato la comunicazione ai Comuni dell'interesse per il Fortore e per l'Alto Sannio di un'importante società del settore.

Stamani (ieri per chi legge, nda) il presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile ha ricevuto alcuni componenti del Comitato "No Luminosa" che gli hanno prospettato la loro contrarietà rispetto alla richiesta pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania di avviare ricerche petrolifere in alcuni Comuni del Sannio e delle Province contermini e gli hanno chiesto un immediato intervento di contrasto in considerazione della devastazione che deriverebbe all'ambiente dell'Alto Sannio e del Fortore.

Il presidente si è detto “molto preoccupato” per il contenuto della denuncia consegnatagli dal Comitato ‘No Luminosa’ ed ha sottolineato che della vicenda non risulta alcuna traccia presso il competente Settore della Provincia. Il presidente ha, pertanto, dato mandato all'assessore provinciale all'ambiente Gianluca Aceto di seguire la vicenda personalmente e con la massima attenzione e di tenerlo costantemente informato sui suoi sviluppi.

Dal canto suo, l'assessore Aceto, che ha ricevuto separatamente i rappresentanti del Comitato, ha dichiarato “Sono grato ai rappresentati del ‘Comitato No Luminosa’ per aver portato a conoscenza della Provincia questa richiesta di ricerche di idrocarburi nel Sannio, in Molise ed in Irpinia.

Non risulta infatti agli atti della Provincia di Benevento alcuna richiesta in tal senso da parte di chicchessia e, sebbene abbiamo richiesto ulteriori approfondimenti presso i nostri Uffici, abbiamo avuto analoghi riscontri negativi da parte di alcuni Comuni che abbiamo interpellato in queste ore e che risulterebbero invece tra i destinatari di eguale comunicazione. Nel mentre, dunque, ringrazio il Comitato per aver sollevato il velo su questa vicenda, chiedo loro di continuare ad aiutarci tenendoci informati sugli eventuali sviluppi.

Per quanto ci riguarda, abbiamo attivato il nostro Ufficio Legale affinché voglia esaminare la questione soprattutto in relazione al fatto che sembra siano state già avviate alcune procedure da parte dei richiedenti le autorizzazioni senza aver avanzato formale comunicazione agli Enti territoriali competenti secondo una modalità che appare essere in spregio con le norme vigenti in questo Paese. Per quanto ci riguarda – ha continuato Aceto - noi non possiamo che confermare la strategia complessiva che il nostro ente si è dato sulla materia dell'energia e che consiste nel privilegiare l'approvvigionamento da fonti naturali rinnovabili, senza l'intervento della combustione.

Ci riteniamo dunque fin d'ora in prima fila nel contrastare ogni iniziativa che vada in direzione contraria: lo abbiamo fatto già con pieno successo per quanto riguarda la richiesta da parte della Vocem; contiamo di ottenere un analogo positivo risultato nei prossimi giorni con la Luminosa. Intendiamo comunque del problema sollevato dal Comitato ‘No Luminosa’ la Regione Campania sia a livello di organismi tecnico-amministrativi che di Organi istituzionali e cioè il Presidente Caldoro, gli assessori all'ambiente e all'energia e i consiglieri regionali. In particolare – ha concluso Aceto - intendiamo avviare una urgente interlocuzione con il presidente della Commissione consiliare all'Ambiente Luca Colasanto”.

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giovedì 3 maggio 2012

Forestali: operai disperati, c'è anche chi rischia di perdere la casa


di Leonardo Bianco

L’appuntamento era per le 9,30 a piazza Municipio. E’ qui che martedì mattina si sono ritrovati gli operai forestali insieme ai dirigenti della Cisl per accogliere l’arrivo di Monsignor Andrea Magione, arcivescovo di Benevento.
Erano in tanti gli operai forestali che hanno voluto essere presenti alla manifestazione voluta dalla Cisl provinciale per solidarietà nei loro confronti e nei confronti dell’intero territorio sannita.

Le facce degli operai erano facce di chi con dignità sta vivendo un momento difficile, c’è rabbia ma la loro protesta è composta. Non tutti hanno voglia di parlare, loro erano lì soprattutto per ascoltare le proposte e le eventuali soluzioni ai loro problemi e chi decide di parlare lo fa con pacatezza. Raffaele Russo di San Giorgio la Molara, ha un figlio di venti anni disoccupato, a portare lo stipendio a casa è solo lui, ma ora da oltre otto mesi non percepisce un euro. E’ preoccupato Raffaele.

“Ho un mutuo sulle spalle e le rate scadute” dice l’operaio quasi rassegnato, “riusciamo a tirare avanti grazie alla pensione di mia madre (la donna percepisce poco più di 400 euro al mese), ma ho paura di perdere la casa che ci è costata una vita di sacrifici”. Come Raffaele, anche Angelo Costantino di San Marco dei Cavoti (49 anni) è l’unico a percepire un reddito in famiglia, sposato con un figlio a carico dice “da mesi in casa viviamo una situazione di malumori e contrasti, abbiamo perso la tranquillità e non c’è nessuno, nemmeno i genitori, che possono darmi una mano”.

Giuseppe Vella, 54 anni di San Giorgio la Molara, da 33 anni operaio forestale, ha sei figli di cui quattro maggiorenni e disoccupati. Ci sono Raffaele Capobianco e Luigi Ruggero entrambi di 46 anni, anche loro di San Giorgio la Molara. Il primo ha due figli che vanno a scuola e vive in casa d’affitto. Il secondo, ha due figli piccoli anche lui, dice vivo a casa di mia madre e la situazione è difficile, “non riesco più a pagare le rate della macchina”. Sia Raffaele che Luigi, come gli altri colleghi, sono gli unici a portare a casa i soldi a fine mese.

Qualche operaio se la prende con la Comunità Montana, ma in realtà, ci dice Leonardo Iampietro, (Rsa Fai-Cisl del Fortore), “l’ente fortorino non c’entra niente, noi dipendiamo direttamente dalla Regione, è lì che devono risolvere il nostro problema.
Nell’introduzione della Messa, svoltasi nella Chiesa Madre di San Bartolomeo in Galdo, l’arcivescovo di Benevento Andrea Mugione afferma: “siamo qui per questa celebrazione eucaristica per testimoniare la nostra vicinanza a questi fratelli forestali che vivono un momento difficile”. Nell’omelia il presule ha lanciato un messaggio di speranza per le genti del Fortore che più di altri vivono un momento difficile.

La manifestazione poi si è spostata nella sala consiliare dove c’è stato un momento di riflessione. A coordinare i lavori c’era Mario Pedicini, giornalista, ha ricordato le motivazioni per la quale la Cisl sannita ha voluto a tutti i costi che la manifestazione nel Fortore: “Il primo maggio festa dei lavoratori a San Bartolomeo in Galdo vuole essere un gesto di attenzione e di comprensione delle difficoltà che questa terra vive”. Ha sottolineare la gravità della situazione è stato Attilio Petrillo, segretario provinciale della Cisl, il quale ha preso un preciso impegno: “al presidente della Provincia cimatile nel contratto per il Sannio chiederemo di mettere in primo piano la vertenza Fortore-Tammaro”.

Per Ettore Rossi, direttore dell’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro della Diocesi di Benevento, “bisogna dare speranza, perché senza speranza non ci sono progetti e non c’è futuro”. Antonio Velotti, vicepresidente Anteas, ha ricordato le difficoltà degli anziani in questo momento di crisi, dicendosi preoccupato per un territorio abbandonato. A chiudere gli interventi è stato il segretario generale Cisl-Fai Augusto che ha individuato nella politiche a discapito della montagna i problemi dello spopolamento e della desertificazione dei territori interni. “Basta con la politica del pronto soccorso – ha detto Cianfoni – bisogna cominciare a fare una politica di prevenzione per evitare il disastro ambientale dei nostri territori, soprattutto quelli di montagna”.

Le conclusioni e il messaggio di chiusura è stato affidato all’arcivescovo Andrea Magione: “In questo momento difficile a noi della Chiesa tocca aiutare a sopravvivere la gente, ma allo Stato tocca dare benessere e dignità alla persona e al lavoratore”.
Alla manifestazione erano presenti tra gli altri il segretario regionale Fai, Santese, il segretario provinciale Cisl-Fai, Alfonso Iannace.

Erano presenti i sindaci di San Bartolomeo in Galdo, Vincenzo Sangregorio, di Montefalcone, Assunta Gizzi, di San Giorgio la Molara, Luigi Paragone e di Ginestra degli Schiavoni Zaccaria Spina, il quale era presente anche come Presidente della Comunità Montana del Fortore, il quale è pronto a convocare un Consiglio generale dell’Ente per affrontare, partendo dalla vertenza dei forestali, tutte le criticità del territorio fortorino sperando “di trovare quell’unione che va la di là delle appartenenze politiche. Siamo pronti a battere i pugni sul tavolo per farci ascoltare – ha continuato il sindaco di Ginestra – useremo tutte le strategie possibili per dar voce e soluzione ai problemi dei nostri territori”.

Al primo cittadino è toccato fare gli onori di casa. Sangregorio, nel ribadire l’urgenza della soluzione dei forestali e facendosi portavoce di tutti i sindaci presenti, ha messo in evidenza come il mancato pagamento degli stipendi sta arrecando un grave danno all’economia del territorio. Il sindaco di San Bartolomeo inoltre ha rimarcato come questo territorio ancora una volta, dalla sanità, passando alla viabilità e ai trasporti sia stato oggetto di promesse mancate e di “prese in giro continue”.

(Tratto dal quotidiano: "Ottopagine-Benevento")

mercoledì 2 maggio 2012

Foiano di Valfortore pronto il piano energetico


L’amministrazione comunale di Foiano di Val Fortore il 23 maggio prossimo presenta il suo piano energetico in occasione della conferenza di servizi che dopo otto anni vede concludersi l’iter autorizzativo della Società Ecoenergia S.r.l relativa all’impianto da 30 Mw in località Iardino e Ponte Carboniera.
Sull’argomento l’assessore Giuseppe Ruggiero con delega alle attività produttive spiega come l'amministrazione comunale “non si è mai fermata nella programmazione energetica del proprio territorio, ben prima e molto oltre la L.R. 11/2011 c.d “legge Colasanto”. In atti, il due marzo scorso si è tenuta la conferenza conclusiva della società Elettromena S.r.l. per un impianto di 4 Mw in località Piano del Casino. Intanto, in questi mesi si è riusciti a programmare l'integrazione di due impianti in località Piano delle Madrie, rispettivamente della IVPC Power 12 e della San Marco Power, nelle aree oggi interessate dalle istallazioni della ErgEnergia, ex IVPC Power 3”.

Nel piano energetico poi, sono contemplate anche le azioni di potenziamento dell'elettrodotto che collegherà la sottostazione di località Cretta con il neo impianto di Ariano Irpino, “facendo uscire – commenta ancora Ruggiero - la rete elettrica della Val Fortore dalla situazione di criticità che riduce le potenzialità delle infrastrutture eoliche”. “Siamo di fronte a ben 27 Mw di potenza istallata - dichiara l’assessore - nella sola località Piano delle Mandrie, che vanno a sommarsi ai 12 Mw in località Montagna, avendo chiesto ed ottenuto la rimodulazione del progetto areale della società Investimenti e Sviluppo srl. La sfida futura è portare gli introiti dell'eolico per il comune a circa un milione e mezzo di euro entro il 2016, attraverso scelte oculate e rispettose in virtù di una attenta programmazione”

Dell’importanza strategica delle fonti rinnovabili l’amministrazione comunale è certa, a patto che vi sia un’accorta gestione che non mini gli equilibri ambientali e di salute pubblica, in tal senso si sta procedendo a stilare lo schema unico di convenzione per quanto riguarda gli attraversamenti degli elettrodotti di impianti da realizzarsi in altri comuni e che hanno Foiano come punto di connessione.

Sul fronte del fotovoltaico si è già aderito alla manifestazione d'interesse dei “1000 tetti fotovoltaici” della Provincia di Benevento per lo stabile della scuola elementare e del municipio.

In tema di normativa nazionale sulle fonti rinnovabili, Ruggiero sottolinea come il decreto del governo Monti in procinto di emanazione, almeno nelle premesse, possa costituire un viatico di rilievo per il destino dell'agricoltura nella Valle del Fortore. “Da mesi abbiamo allo studio contatti con aziende promotrici di impianti di Biogas, primo passo per la riconversione della nostra agricoltura, che dal 2013 non potrà più contare sull'incentivazione comunitaria, per cui crediamo che la rotazione delle colture, obbligatoria nei prossimi anni, possa essere accompagnata o integrata da colture energetiche beneficiando degli incentivi sulla cessione dell'energia elettrica prodotta da questi sistemi”.

“L’amministrazione di Foiano di Val Fortore – ha concluso Ruggiero - approva nuovi piani di investimento privato nelle more di creazione di nuova ricchezza per il territorio, vigilando costantemente affinché le ricadute restino a disposizione di chi le ha generate”.

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lunedì 30 aprile 2012

S. Bartolomeo in Galdo: Per 1° maggio l’Arci Sbig organizza una giornata di musica

In occasione del 1° maggio l’Associazione Arci SBIG di San Bartolomeo in Galdo apre le porte alla musica dal vivo in una giornata di festa come quella dei lavoratori. Il Fortore oggi più che mai è piegato dalle conseguenze forti che la congiuntura economica generale scarica sui singoli territori: i tagli ai trasporti, i licenziamenti nel pubblico e nel privato, la chiusura di piccole aziende e la continua emigrazione dei giovani verso nuove mete aumentano l’insofferenza e la preoccupazione di tutta quella gente che, nonostante tutto, non smette di rimboccarsi le maniche e continuare a sperare, attraverso il proprio lavoro, nel proprio futuro.

Il primo maggio Live sarà una giornata di riflessione ma anche di festa: la festa della musica e della condivisione, la festa di coloro che attraverso la propria arte cercano di instillare quella speranza necessaria a superare momenti difficili come quello attuale. A tale scopo alle 17 e fino alle 21 suoneranno in Piazza municipio 8 formazioni musicali fortorine di diversa natura ed estrazione musicale e culturale, la giornata sarà aperta da un pranzo di primavera e chiuderà con un Dj set.

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giovedì 26 aprile 2012

La Resistenza del Fortore, l'appello del Sindaco di Castelvetere: “Qui si sopravvive. Non lasciateci senza diritti”

(Ntr24.tv) - Dopo le dichiarazioni rilasciate dai vertici dell'Etac srl al nostro portale, è intervenuto con un commento il sindaco di Castelvetere in Valfortore, Luigi Iarossi. Dal primo maggio anche gli abitanti del suo paese dovranno affrontare i disagi derivanti dalla soppressione di due corse degli autobus.

“Le ragioni e le motivazioni dell'ETAC - scrive il Sindaco - sono pienamente da condividere, d'altra parte c'è un detto: “senza soldi non si cantano messe”. In questo periodo di crisi è anche vero che bisogna tagliare la spesa pubblica (ovviamente dovrebbe essere eliminata quella inutile, che ce n'è tanta!), ma perché poi sempre a scapito dei più deboli, dei meno fortunati, delle zone più svantaggiate, delle aree più isolate come quella del Fortore?

Se dal primo maggio prossimo saranno soppresse le corse di cui si parla, quanti studenti non potranno frequentare le scuole secondarie di secondo grado di San Bartolomeo in Galdo? Quanti cittadini avranno difficoltà a recarsi a San Bartolomeo in Galdo per le varie necessità primarie (ASL, Agenzia delle Entrate, Carabinieri, Guardia di Finanza, Comunità Montana, etc.)? Saranno pochi? Ma questi pochi hanno gli stessi diritti che hanno tutti gli altri cittadini italiani?

Evidentemente hanno solo doveri, devono pagare le tasse come tutti gli altri, ma non il diritto di usufruire di un servizio pubblico che, se pur economicamente svantaggioso (come tanti altri servizi e addirittura tanti enti inutili che nessuno pensa di sopprimere), deve esser posto a carico della spesa pubblica. Ho letto che l'Assessore Provinciale ing. Gianvito Bello si dichiara soddisfatto per l'approvazione del Piano Trasporto Pubblico e ringrazia tutti, ma detto Piano risolve il problema di cui stiamo parlando? Voglio sperare di sì. In ogni caso faccio appello a tutte le autorità, alla loro buona volontà e sensibilità, per impedire la soppressione delle corse di TPL proposte dall'ETAC, con decorrenza primo maggio 2012, al fine di non peggiorare sempre di più la già grave condizione di vita della gente del Fortore che non vive, ma sopravvive.”


Una lettera che arriva in un giorno particolare: il 25 Aprile. Nelle piazze con striscioni, canti e bandiere rosse si rende giustamente omaggio al sacrificio dei nostri partigiani, alla Resistenza. Ma esiste un'altra resistenza, che esce dalle pagine dei libri di storia e si nasconde tra le colline, lontano dallo sguardo della città. Lì nel Fortore, terra isolata, emarginata, vessata, ancora oggi si resiste all'avanzata di un nemico che non è vestito con una camicia nera, ma si nasconde dietro la crisi, i tagli, l'economia, e di numeri. I numeri non sono con i cittadini delle alte colline sannite. Sono pochi, "sono di serie B", come scrive il sindaco di Castelvetere. Voci che arrivano flebili all'orecchio già sordo della politica, dei decision maker. In una terra dove "non si vive, ma si sopravvive", la resistenza è tutti i giorni. Non solo il 25 aprile.

E.F.

(www.ntr24.tv)

lunedì 23 aprile 2012

Non possono prenderci per i fondelli: facciamolo capire a questi beneventani

Il sindaco del Comune di San Bartolomeo in Galdo, Vincenzo Sangregorio, ha inviato una lettera si sindaci di Baselice (Domenico Canonico), Castelvetere in Valfortore (Luigi Iarossi) e di Foiano Valfortore (Michelantonio Maffeo) invitandoli a fare adottare, dai rispettivi consigli comunali, la stessa delibera votata, tempo fa, da quello di Colle Sannita, per far passare i quattro comuni dalla provincia di Benevento a quella di Campobasso, dalla Campania al Molise.

La missiva è scritta in maniera informale, non su carta intestata ed è addirittura firmata semplicemente ‘Enzo’. Prende spunto dalla recente inaugurazione del nuovo tratto della statale Fortorina che ha allungato di qualche chilometro la percorribilità dell’arteria, da Benevento, fino a Pesco Sannita. In quell’occasione Sangregorio e altri inscenarono una protesta contro l’incongruità della costruzione della strada che, anziché cominciare a migliorare la pessima viabilità dei paesi dell’alto Fortore, cioè, anziché partire da San Bartolomeo in Galdo in direzione Benevento, è stata fatta partire all’incontrario.

Il sindaco Sangregorio, perciò, chiede ai tre omologhi dei paesi confinanti di iniziare un’azione comune per portare le loro comunità nel Molise e aggiunge caustico “se non altro, per far capire a questi beneventani che non ci stiamo più a farci prendere per i fondelli”.

Di seguito la lettera del sindaco di San Bartolomeo in Galdo.
Lettera ai Sindaci del Vero Fortore:

Carissimi amici, non so voi, ma io più ci penso e più mi sento preso in giro da quello che è successo a quella inaugurazione-farsa! Una passerella che si poteva, doveva evitare. Qual è stato il senso di tutto quello che è successo? Non vi siete sentiti offesi? L’unica cosa che mi viene in mente… Non posso dirla.

E i numeri? Cosa ne dite dei numeri? 4,3km a 25 milioni di euro! Per quali vantaggi? Quanti minuti risparmiano per raggiungere il capoluogo i cittadini di Pesco Sannita? Appena posso, li cronometro! Sia bene inteso: a me fa piacere che i cittadini di Pesco, San Marco possano avere una strada migliore che li colleghi al Capoluogo. L’unica cosa che proprio non mi va giù è quell’inaugurazione. Un’offesa per tutti noi cittadini del Fortore.

In questi giorni ho contattato il collega di Colle Sannita, Giorgio Nista, e mi sono fatto inviare la delibera di Consiglio con la quale hanno cominciato il percorso per l’annessione al Molise. La strada è lunga e non facilmente percorribile per via del referendum, comunque, io avrei intenzione di seguirla. Se non altro, per far capire a questi beneventani che non ci stiamo più a farci prendere per i fondelli. Sarebbe un bello smacco se tutti i nostri Comuni adottassero la stessa delibera di annessione al Molise. Che ve ne pare? Fatemi sapere. A presto.

Enzo

www.sanbartolomeo.info

venerdì 20 aprile 2012

La "grande fuga" dal Sannio quotidiano

(Sanniopress) – Da qualche giorno è improvvisamente cambiata la gerenza del Sannio Quotidiano. Dapprima è misteriosamente scomparso il nome del redattore capo, Enzo Spiezia. Poi è toccato a Franco Santo che, oltre ad essere il responsabile delle pagine sportive, ricopriva anche la carica di amministratore unico della società cooperativa Pagine Sannite, che edita il giornale. La figura dell’amministratore unico è stata temporaneamente sostituita con l’indicazione del presidente della cooperativa, Geremia Furno, e dei consiglieri, Luigi Barone (che, ricordiamolo, riveste anche la carica di portavoce provinciale del Pdl) e Vincenza Nunziato (responsabile delle pagine culturali del giornale).

In pratica, una nutrita pattuglia di giornalisti del Sannio Quotidiano guidata da Enzo Spiezia e Franco Santo è “trasmigrata” sulla sponda irpina di Ottopagine, il quotidiano acquistato nei mesi scorsi dal presidente del Benevento Calcio, Oreste Vigorito. Quotidiano che, come avevamo anticipato in esclusiva, si appresta a sbarcare la prossima settimana in provincia di Benevento con un’edizione locale. Uno sbarco che è stato preceduto in questi giorni da una capillare campagna di affissioni.

www.sanniopress.it

lunedì 16 aprile 2012

Pioggia di pale su San Bartolomeo in Galdo


Con un annuncio pubblicato sul quotidiano “Il Mattino” del giorno 13/04/2012, la Costruzioni Gallo srl con sede legale a Torino e sede amministrativa e commerciale a Pinerolo (TO), da avviso di aver depositato richiesta di giudizio di compatibilità ambientale relativa ad un progetto per la realizzazione di un parco eolico (10 aerogeneratori per una potenza complessiva pari a di 30 MW), in località Toppo Titoli del comune di San Bartolomeo in Galdo (BN). Copia della documentazione è stata depositata presso la Regione Campania, (settore Tutela Ambiente), Provincia di Benevento (assessorato Attività Produttive) e comune di San Bartolomeo in Galdo (presso ufficio tecnico). Entro 60 giorni a partire dalla data di pubblicazione dell’avviso, possono essere presentate osservazioni in forma scritta sull’opera in oggetto all’indirizzo: Regione Campania – AGC05 – Settore 02 Tutela dell’Ambiente – Via De Gasperi 28 – 80133 Napoli.

Oltre presente progetto bisogna sottolineare come nel territorio di San Bartolomeo in Galdo sono in essere altri progetti per la nascita di parchi eolici. Sono infatti in fase di autorizzazione presso le autorità regionali campane parchi eolici di diverse aziende, e nello specifico;
- Renergy srl di Milano per una potenza totale di 13,8 MW
- Irpinia Vento di Roma per una potenza totale di 32 MW
- Capital Consulting srl di Napoli, che ha invece in essere ben due iniziative di potenza totale pari rispettivamente a 42 MW e 90 MW.

Nonostante l’opposizione del comune e della popolazione locale, qualora tutte le iniziative fossero autorizzate dalla Regione (che e’ l’organo deputato ad autorizzare questi impianti) sulla sola San Bartolomeo si realizzerebbero parchi eolici per una potenza complessiva pari a 207,8 MW con uno stravolgimento paesaggistico senza pari.

www.viadalvento.org

mercoledì 11 aprile 2012

Il Comune di Baselice e la giunta straordinaria per i forestali


Dopo che i lavoratori forestali hanno deciso lo stato di agitazione permanente, il sindaco del Comune di Baselice, Domenico Canonico, su proposta dell’assessore, nonché vicepresidente della Comunità Montana del Fortore, Salvatore Brancaccio, ha indetto una giunta straordinaria, da tenersi nei prossimi giorni, per affrontare i gravi problemi economici in cui versano i 18 lavoratori locali che dal mese di ottobre non percepiscono lo stipendio. Allo studio dell’amministrazione Canonico c’è la volontà di esentare dalle tasse (Irpef, Tarsu e Imu) le famiglie baselicesi che si trovano in questa situazione.
«La nostra amministrazione ha deciso di essere solidale con queste persone in modo concreto - affermano in una nota congiunta Canonico e Brancaccio -, per questo stiamo studiando il modo di sgravarle dalla pressione fiscale che è di nostra competenza».

mercoledì 4 aprile 2012

Nel tour dei vini campani c'è anche il moscato di Baselice


Dalle colline e montagne di origini vulcanica, alle più dolci coste bagnate dal mar Mediterraneo. I vitigni della Campania disegnano un percorso turistico alternativo per i viaggiatori, un tour, tra colori, odori e sapori, che non puo’ che cominciare nel Casertano.

In Terra di Lavoro, ai confini con il Lazio, dove nasce l’Asprino frizzante dall’inconfondibile color giallo paglierino. Questa è anche la terra dell’Aglianico dal quale si produce il Falerno rosso dal sapore intenso o il più delicato bianco a base di uva Falangina.

Sui vicini terreni attorno al vulcano spento di Roccamonfina, invece, cresce l’uva per il Galluccio rosso, bianco e rosato ed è molto affascinante, per esempio, la storia del ‘Casavecchia di Pontelatone’, un vino ‘autarchico’ prodotto in un piccolo e isolato centro casertano. E poi l’Aglianico del Taburno, il Sannio di Guardiolo, Solopaca, Sant’Agata dei Goti e Taburno e la Falangina del Sannio che arricchiscono il ventaglio di scelte enologiche campane.

Il percorso tra i tralci della Campania prosegue sulle colline irpine, tra Taurasi a base di Aglianico, il Greco di Tufo e l’antica Vitis Apiana, oggi Fiano di Avellino. Dall’Irpinia poi si passa al Vesuviano e qui il paesaggio cambia ancora una volta. Cambiano i terreni per struttura, colore, materiali e ovviamente cambiano i vitigni. Questa è terra di Piedirosso, Falanghina, Biancolella, Tintore, Sciascinoso e Forastera. Da qui nascono l’Ischia, il Capri e la Lacrima Christi del Vesuvio nelle versioni bianco, rosso, rosato e mosso.

Dalle montagne si scende giù verso il mare della Terra delle sirene. Sulle coste di Sorrento si producono Lettere, Gragnano e Sorrento, mentre la Costiera amalfitana è la terra di Fenile, Ginestra, Ripolo e Pepella che danno vita a vini come Furore, Ravello e Tramonti. E di costa in costa, più a Sud, su quelle più selvagge del Cilento, ecco l’Aglianico e il Castel San Lorenzo rosso, bianco e rosato.

Il tour tra i calici campani deve poi toccare alcuni vitigni cosiddetti minori, ma che di minore hanno solo la quantità prodotta. Il Pallagrello di Alife e Piedimonte Matese, il Somarello nero del Beneventano, a Baselice il Moscato, il Greco muscio dell’Avellinese. E ancora i Vignaioli procidani, la Catalanesca di Monte di Somma, il rosato di Massalubrense, il Sorriso di Sorrento, il Terzigno. E nel Salernitano l’Alburno della zona di Castel San Lorenzo, il Primitivo di Gioia, il Giovi, il Sele, l’Irno e tanti altri ancora da scoprire sulle strade dell’antica Campania felix.

Queste lunghe distese di tralci e uva nel 2012 hanno prodotto la bellezza di 1.868.607 ettolitri di vino. Un piacere per i tanti amanti del ‘nettare degli dei’, un vantaggio per le casse di produttori e per l’economia dell’intero territorio. Secondo le ultime rilevazioni Istat, infatti, dal 2006 al 2012 l’export di vino è cresciuto dell’80% con un introito che è passato dai 15 milioni di euro ai 28 milioni. Un bel tesoretto sul quale l’assessorato regionale all’Agricoltura sta puntando con decisione cercando soprattutto di allargare i confini del mercato estero.

Nel 2012 le statistiche parlano di 30.203 ettari di vigneti con un peso sulla superficie viticola rispetto coltivazioni arboree di circa il 20%. Al Beneventano spetta il record di vigneti, il 36% di tutta la regione. Non sono da meno l’Avellinese con il 13%, il Casertano con il 20%, il Salernitano con il 23 e il Napoletano con l’8%. Lunghe distese di tralci e uva che nel 2012 hanno prodotto la bellezza di 1.868.607 ettolitri di vino.

E non sono mancati anche riconoscimenti e marchi di qualità. I vini avellinesi hanno conquistato ben 3 marchi Denominazione di origine controllata e garantita (Docg) e 1 di Denominazione di origine controllata (Doc). A Benevento sono andati 1 Docg, 2 Doc e 1 Indicazione geografica tipica (Igt), mentre a Caserta 4 Doc e 1 Igt a Napoli 5 Doc e 3 Igt e a Salerno 3 Doc e 2 Igt.

La produzione totale di vino a Denominazione di origine protetta nel 2010 è stata di 288.156 ettolitri, quella a Indicazione geografica tipica di 197.738 ettolitri. Sempre nel 2010, la produzione di vino a marchio ha raggiunto il 26% del totale e il record di produzione tra i marchi Docg sono del ‘Greco di Tufo’ di Avellino e il ‘Sannio’ del Beneventano.

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martedì 3 aprile 2012

Raccolta differenziata, Sannio in crescita

(Il quaderno.it) Un Sannio a due volti: virtuoso se si pensa che oltre venti comuni hanno superato il 60% della raccolta differenziata, in difetto se ben 28 comuni sanniti sono ancora sotto il 50% soglia minima per legge. E' quanto emerge dai dati dell'Osservatorio Provinciale dei Rifiuti riguardo i dati del 2011. La media provinciale è di 54,21%, un buon risultato che testimonia l'aumento della raccolta differenziata rispetto al dato del 2010 (40,5%). Un dato provinciale ancora più importante se letto a livello regionale: la provincia sannita è seconda solo a quella di Salerno che la precede di poco (55%). Sono dunque 58 i comuni della provincia di Benevento ad essere "promossi" con la soglia del 50% raggiunta e superata.

Il comune leader della differenziata nel Sannio è Circello con un lusinghiero 77,62%: il comune dell'Alto Sannio mette in riga tutti gli altri ma non mancano altri risultati lusinghieri. Ben cinque comuni sono al 69%: Baselice, Faicchio, Paduli, Foglianise e Cerreto Sannita, al 67% Pago Veiano e S.Nazzaro, al 66% si assesta S.Nicola Manfredi, Colle Sannita ha 65,99%, mentre con il 64% ci sono S.Angelo a Cupolo, Molinara e Montefalcone Valfortore. Sopra la soglia del 60% anche Benevento (62,33% per il capoluogo sannita), Buonalbergo, Castelpagano, Durazzano, Melizzano, Paolisi, Reino, San Giorgio la Molara e San Lorenzello.

Fanno da controaltare i risultati negativi di ben 28 comuni del Sannio: Torrecuso, Tocco Caudio, Telese Terme, Solopaca, S.Croce del Sannio, S.Agata dei Goti, San Lupo, S.Leucio del Sannio, Puglianello, Pontelandolfo, Moiano, Limatola, Guardia Sanframondi, Foiano Valfortore, Cusano Mutri, Castelpoto, Castelfranco in Miscano, Casalduni, Arpaise, Amorosi e Airola. Tutti questi comuni sono al di sotto del 50% con percentuali recuperabili come ad esempio quelle di Guardia Sanframondi e Limatola che sono al 49% a dati allarmanti come Casalduni (maglia nera nel Sannio con il 22,5%) ma anche centri importanti come S.Agata dei Goti e Airola rispettivamente 29,63% e 40%. Sotto il 30% anche Puglianello e Foiano Valfortore.

LE PERCENTUALI COMUNE PER COMUNE

AIROLA 40,09%
AMOROSI 37,06%
APICE 50,37%
APOLLOSA 57,54%
ARPAIA 37,18%
ARPAISE 42,55%
BASELICE 69,47%
BENEVENTO 62,33%
BONEA 55,39%
BUCCIANO 50,19%
BUONALBERGO 63,57%
CALVI 59,39%
CAMPOLATTARO 59,70%
CAMPOLI DEL MONTE TABURNO 50,35%
CASALDUNI 22,52%
CASTELFRANCO IN MISCANO 44,15%
CASTELPAGANO 60,14%
CASTELPOTO 49,03%
CASTELVENERE 39,43%
CASTELVETERE IN VAL FORTORE 51,08%
CAUTANO 45,45%
CEPPALONI 52,94%
CERRETO SANNITA 69,72%
CIRCELLO 77,62%
COLLE SANNITA 65,99%
CUSANO MUTRI 33,49%
DUGENTA 47,73%
DURAZZANO 62,35%
FAICCHIO 69,91%
FOGLIANISE 69,40%
FOIANO DI VAL FORTORE 29,34%
FORCHIA 57,28%
FRAGNETO L'ABATE 51,82%
FRAGNETO MONFORTE 52,34%
FRASSO TELESINO 47,87%
GINESTRA DEGLI SCHIAVONI 52,32%
GUARDIA SANFRAMONDI 48,21%
LIMATOLA 49,32%
MELIZZANO 61,75%
MOIANO 48,20%
MOLINARA 64,60%
MONTEFALCONE DI VAL FORTORE 64,07%
MONTESARCHIO 59,41%
MORCONE 53,12%
PADULI 69,56%
PAGO VEIANO 67,93%
PANNARANO 48,17%
PAOLISI 63,64%
PAUPISI 50,91%
PESCO SANNITA 54,72%
PIETRAROJA 42,88%
PIETRELCINA 51,77%
PONTE 51,57%
PONTELANDOLFO 41,36%
PUGLIANELLO 26,67%
REINO 62,78%
SAN BARTOLOMEO IN GALDO 50,40%
SAN GIORGIO DEL SANNIO 54,00%
SAN GIORGIO LA MOLARA 60,41%
SAN LEUCIO DEL SANNIO 42,33%
SAN LORENZELLO 63,80%
SAN LORENZO MAGGIORE 55,47%
SAN LUPO 36,83%
SAN MARCO DEI CAVOTI 50,23%
SAN MARTINO SANNITA 58,85%
SAN NAZZARO 67,26%
SAN NICOLA MANFREDI 66,49%
SAN SALVATORE TELESINO 61,31%
SANT'AGATA DE' GOTI 29,63%
SANT'ANGELO A CUPOLO 64,90%
SANT'ARCANGELO TRIMONTE 55,40%
SANTA CROCE DEL SANNIO 46,92%
SASSINORO 50,62%
SOLOPACA 35,07%
TELESE TERME 44,13%
TOCCO CAUDIO 43,93%
TORRECUSO 41,95%
VITULANO 58,57%


TOTALE PROVINCIA BENEVENTO 54,21%

domenica 1 aprile 2012

Raccolta differenziata, Baselice primo paese nel Fortore

Sono stati comunicati dall'Osservatorio dei rifiuti della Regione Campania i dati della raccolta differenziata 2011 dei comuni del Sannio. Il comune di Baselice ha incrementato di ben 13 punti percentuali il dato relativo al 2010, attestandosi al 69,4% rispetto al 56,4% di un anno fa. un risultato di tutto rilevo quello ottenuto da Baselice che si classifica al quinto posto nella classifica dei 78 comuni sanniti, incluso Benevento, e tra i primi paesi del Fortore.

"Se solo penso - dichiara l'assessore all'ambiente, Brancaccio - al dato (19,6%) che abbiamo rilevato dalla precedente amministrazione, rabbrividisco. La percentuale ottenuta nell'anno solare scorso, da una parte ci inorgoglisce e dall'altro ci testimonia che il cammino avviato esattamente due anni fa (1 marzo 2010) dalla compagine Canonico era ed è quello giusto. Nonostante i problemi iniziali (che sussistono in ogni percorso nuovo che si va ad avviare) e nonostante le difficoltà (alcune di carattere gestionale, ed altre dovute a qualche abile politico locale, che ha ben pensato di inondare il Comune con svariati esposti e denunce) i risultati ottenuti sono lampanti e non lasciano adito a dubbi".

I pochi punti decimali (solamente lo 0,5%) che ci separano dalla seconda piazza, e rispetto a comuni che da dieci anni hanno avviato il percorso della raccolta differenziata dei rifiuti, fanno di Baselice un Comune virtuoso, incluso nella top-ten dei comuni sanniti che possono vantare il titolo di "Riciclone" ad appena due anni dall'avvio della differenziata.

“Visto l'ottimo risultato raggiunto, grazie soprattutto alla collaborazione fattiva di tutta la cittadinanza, anche quest'anno - dichiara il sindaco Domenico Canonico - parteciperemo all'iniziativa de "I Comuni Ricicloni 2012", una manifestazione a livello nazionale che già tanto lustro ha dato al comune di Baselice, che si è visto attribuire l'attestato di comune campano, sotto i diecimila abitanti, per la maggiore raccolta differenziata di qualità. Anche se dobbiamo sempre tenere in debita considerazione la lievitazione dei costi, in questo settore, il nostro obiettivo è e sarà sempre quello di migliorare il risultato ottenuto, con l'auspicio di veder introdotto anche nella nostra realtà la raccolta col codice a barre, un fiore all'occhiello che permetterà ai cittadini di ottenere incentivi e risparmi sulla raccolta differenziata dei RR.SS.UU.

“Proprio nella giornata di ieri - prosegue Brancaccio - abbiamo raggiunto un ulteriore tassello al potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, dando ufficialmente avvio alla raccolta degli oli esausti che si utilizzano in cucina, e tra poco tempo rifaremo - con la campagna del Tetra-pak (i contenitori di latte e bibite varie) grazie a Sogesi ed Achabmed - una ulteriore campagna di sensibilizzazione tra i cittadini, con la distribuzione di opuscoli riassuntivi ed esplicativi di tutti i rifiuti che il comune di Baselice differenzia ed avvia a riciclo, anche grazie alla piattaforma ecologica di contrada serra, dove attualmente vengono conferiti una molteplicità di rifiuti cd. speciali (dalla plastica di grosso taglio ai neon, dai pneumatici ai Raee - elettrodomestici di ogni tipologia - dall'alluminio ai materiali ferrosi) oltre ovviamente ai rifiuti domestici che l'utenza potrà conferire direttamente nei giorni ed orari di apertura (martedì, giovedì e sabato mattina).

Per quanto riguarda gli oli voglio invitare tutte le utenze domestiche al ritiro dell'apposita tanichetta (che servirà per smaltire l'olio esausto direttamente presso l'Isola ecologica di c./da Serra) presso il Comune ed il Punto di ascolto di piazza Umberto I° (il martedì mattina), mentre per quanto riguarda le attività produttive, i titolari - se vorranno - potranno rivolgersi direttamente al sottoscritto per avviare una nuova e conveniente convenzione".

giovedì 29 marzo 2012

L’ikea di papa Orsini

di Giancristiano Desiderio

(Sanniopress.it) -La fortorina si chiama così perché non è una stradona ma una stradina per i beneventani e un’illusione per i fortorini. L’Ikea si chiama così perché è una cattiva idea del centrosinistra che voleva, voleva, fortemente voleva l’Ikea a Benevento. Invece? Andrà a Grottaminarda. Papa Orsini si chiama così perché a furia di stare in splendida solitudine di giorno e di notte a fare il vigile urbano è diventato un orsetto che vive ai margini della vita umana e fa tenerezza. La politica di questa città si è irrimediabilmente inceppata. Non produce niente.

Delle tre cose che una politica decente dovrebbe metter su – amministrazione, governo e progettualità - la politica beneventana a guida a sinistra è completamente a digiuno. E non è un giudizio di valore. E’ cronaca. In amministrazione c’è confusione, per non dire altro. Sul piano del governo potete vedere con i vostri occhi com’è ridotta la città. La progettualità oscilla tra la metafisica e la patafisica.

Così venti chilometri di fortorina sono spacciati per una grande opera e i sindaci del Fortore, ascoltando le dichiarazioni delle magnifiche e progressive sorti dei tromboni del capoluogo, giustamente s’incazzano e mandano tutti a quel paese perché in paese loro avevano i calzoncini corti che già si parlava da un pezzo dell’illusione della fortorina.

Così l’Ikea che sarebbe dovuta venire a Benevento e nella sua splendida piattaforma logistica alla fine dei conti andrà a Grottaminarda, nell’avellinese, che magari non avrà né la piattaforma né la logistica ma evidentemente sul piano degli investimenti e del giro d’affari è più conveniente. Così accade che si ripeta la filastrocca della città Unesco ma alle spalle di Papa Orsini accade praticamente di tutto senza che il Comune sappia bene che cosa stia accadendo e il posto che dovrebbe essere occupato dalla statua del pontefice e finalmente pedonalizzato è diventato un deserto recintato.

Questi non ce la fanno. Non è colpa loro. Sono proprio così. Non è arte loro. Bisogna aspettare che passi. Come quando piove. O aprite l’ombrello o vi mettete al coperto. E aspettate. Così è per la politica e l’amministrazione oggi a Benevento. Piove sul bagnato.

La fine dell’illusione Ikea dovrebbe indurre ad accantonare la fissazione delle grandi opere o delle grandi cose o dei grandi eventi. Lo dico meglio: la fine dell’illusione Ikea dovrebbe far capire che la ricerca e l’annuncio dei grandi investimenti che si faranno a Benevento è una pessima idea.

Perché alla fine i bluff si rivelano bluff. A sinistra, però, c’è questa fissazione per la grande opera o il grande investimento della grande azienda che porterà occupazione, stipendi, indotto. E’ quasi un mito per la sinistra orfana della fabbrica e del fordismo.

Al fiasco dell’Ikea seguirà, vedrete, il mezzo fiasco del Data Center delle Poste. Non so se ci sarà o non ci sarà, ma se ci sarà, quando verrà si capirà che non porterà tutta quella grande occupazione che si credeva, tutta quella ricchezza che ci si immaginava, tutto quel movimento di cui si diceva. E non perché l’investimento sia una bufala o perché non sarà quello che si voleva ma per il semplice motivo che si tratterà di un lavoro specializzato che come tutti i lavori specializzati ha bisogno di conoscenze, esperienze, professionalità, specialisti e non mano d’opera comune.

E Papa Orsini che c’entra? Che c’entra la statua di un pontefice del settecento in questo articolo sui fallimenti della politica para-progressista? C’entra, c’entra. Perché questi signori se si concentrassero sulle piccole cose e sulle risorse materiali e ideali di Benevento avrebbero tante cose da fare per riconquistare un’identità fattiva e concreta che è indispensabile per lavorare tanto nella cultura quanto nel turismo e quanto ancora nella piccola impresa.

Insomma, ci vorrebbe un’idea, anzi un’ikea per Papa Orsini che, proprio come Santa Sofia, i Longobardi, l’Arco di Traiano, è parte integrante della storia della città. Una storia stabilmente sottovalutata.

mercoledì 28 marzo 2012

Il sindaco di Baselice: "Non chiamatela Fortorina"


Il sindaco di Baselice, Domenico Canonico, ha partecipato questa mattina, insieme ai sindaci di Foiano, Michele Maffeo, San Bartolomeo in Galdo, Enzo Sangregorio e il primo cittadino di Castelevetere, Luigi Iarossi, al blitz pacifico in occasione dell’inaugurazione dei primi chilometri della cosiddetta Fortorina.

I sindaci del Fortore, indossando le fasce tricolori, hanno così manifestato il loro dissenso al fatto di aver iniziato i lavori da Benevento e al fatto che la nuova strada si fermerà a San Marco dei Cavoti, lasciando così nell’isolamento il vero Fortore.

I primi cittadini per l’occasione hanno portato alcuni striscioni nei quali si legge: "Per favore chiamatela Pescolina o Sanmarchettina ma non Fortorina" , "Il Fortore è da un'altra parte".

«Ci sentiamo profondamente offesi – ha detto il sindaco Canonico – per non essere stati invitati all’inaugurazione del primo tratto. Ciò dimostra l’attenzione che la politica e le istituzioni hanno per il Fortore. Ma noi sindaci, in modo civile, abbiamo voluto portare a conoscenza il sentire delle popolazioni fortorine, che come in altre occasioni sono trascurate e ricordate solo in occasioni di tornate elettorali».

Per favore non chiamatela Fortorina

Si sono inventati il termine “Fortorina” per non parlare di Fortore. Quello vero, ovvero Baselice, San Bartolomeo, Montefalcone, Foiano e Castelvetere. Un artificio lessicale, tanto caro ai politici nostrani, per fare bella mostra nei comizi elettorali. E così questa mattina s’inaugurano poco più di 4 chilometri della cosiddetta “Fortorina”. Dallo svincolo di Benevento fino a Pesco Sannita.

E si dice che entro il 2013 sarà aperto anche il tratto che raggiungerà San Marco dei Cavoti. Tutto finirà qui. Un pezzo di strada monco, senza una ratio strategica, cioè un asse di penetrazione verso Molise e Puglia. E il Fortore (ripetiamolo: quello vero) avrà pochi benefici, soprattutto d’inverno quando si è costretti a valicare il passo di Casone Cocca per raggiungere il capoluogo di provincia. E allora per favore non chiamatela Fortorina.

giovedì 22 marzo 2012

Baselice, sindaco e giunta rinunciano anche per il 2011 alle indennità


Anche per il 2011, come da inizio consiliatura, il sindaco di Baselice, Domenico Canonico, e la sua giunta comunale, rappresentata dagli assessori Giuseppe Ferro, Salvatore Brancaccio, Romano Zeolla, Francesco Delli Veneri, e dal consigliere Giancarlo Verdura (assessore fino a marzo 2011), comunicano di rinunciare alle proprie indennità di funzioni, con l’obiettivo di destinare la somma, risparmiata per l’ente, al ripristino del campetto polivalente di via Luigi Capuano.

«È un impegno – afferma il sindaco Canonico – che abbiamo preso in campagna elettorale e come tale lo rispettiamo. Ogni anno abbiamo destinato le nostre indennità in beneficenza, per l’anno 2011 abbiamo deciso di destinarle al campo di calcetto, utilizzato da tanti giovani baselicesi».

giovedì 15 marzo 2012

Forum dell'acqua


In occasione dell’apertura della 6a edizione del Forum mondiale dell’acqua, che dal 12 al 17 marzo riunirà a Marsiglia i rappresentanti politici, enti locali, aziende, organizzazioni ambientaliste per cercare una soluzione al problema della carenza di acqua potabile sulla Terra, Focus sull’acqua organizzato dalla Provincia di Benevento e programmato per giovedì 15 marzo.

lunedì 5 marzo 2012

Eolico, l'elenco degli impianti nel Fortore in attesa di Via


Ecco l’elenco dei procedimenti relativi alle richieste di autorizzazione di impianti eolici nel Fortore, sospesi e in attesa di Via (Valutazione di impatto ambientale). L’elenco è aggiornato al 20 febbraio 2012.




ELETTROMENA S.r.l. (4 mwe) FOIANO DI VALFORTORE
GAIA Srl. - Energie Rinnovabili (20 mwe) MONTEFALCONE DI VALFORTORE
Wind Energy San Giorgio Srl (27,5 mwe) SAN GIORGIO LA MOLARA
ETS - ENERGY & TECHNICAL SERVICES SRL (6mwe) CASTELFRANCO IN MISCANO
E.OL SRL (6 mwe) BASELICE

RENERGY S.R.L. (13,8 mwe) SAN BARTOLOMEO IN GALDO
SORGENIA S.p.A. (20mwe) SAN MARCO DEI CAVOTI
IVPC power 7 (24 mwe) SAN GIORGIO LA MOLARA
GAIA S.r.l. - Energie Rinnovabili (46 mwe) CASTELFRANCO IN MISCANO
GAIA S.r.l. - Energie Rinnovabili (28 mwe) MONTEFALCONE DI VALFORTORE
I&S - INVESTIMENTI & SVILUPPO S.r.l. (22mwe) MONTEFALCONE DI VALFORTORE
SANMARCO POWER Srl (18 mwe) FOIANO DI VALFORTORE

EDISON ENERGIE SPECIALI S.p.A. (15 mwe) BASELICE
I&S - INVESTIMENTI & SVILUPPO S.r.l. (32 mwe) CASTELFRANCO IN MISCANO
I&S - INVESTIMENTI & SVILUPPO S.r.l. (8 mwe) SAN MARCO DEI CAVOTI
I&S - INVESTIMENTI & SVILUPPO S.r.l. (16,1 mwe) FOIANO DI VALFORTORE
I&S - INVESTIMENTI & SVILUPPO S.r.l. (13,8 mwe) BASELICE
I&S - INVESTIMENTI & SVILUPPO S.r.l. (27 mwe) SAN GIORGIO LA MOLARA
WORLD WIND ENERGY HOUSE s.r.l. (38 mwe) CASTELFRANCO IN MISCANO
STR srl 14 (mwe) GINESTRA DEGLI SCHIAVONI

ZACCARI COSTRUZIONI srl (46mwe) COLLE SANNITA
CAPITAL CONSULTING SRL (42 mwe) SAN BARTOLOMEO IN GALDO
CAPITAL CONSULTING SRL (90 mwe) SAN BARTOLOMEO IN GALDO
IVPC POWER 12 S.r.l. (53,65 mwe) BASELICE - FOIANO DI VALFORTORE - MOLINARA
CAPITAL CONSULTING SRL (21 mwe) SAN MARCO DEI CAVOTI
C&C UNO ENERGY Srl (42 mwe) BASELICE

IRPINIA VENTO (EX GAIA Srl) (14 mwe) CASTELFRANCO IN MISCANO
C&C ENERGY (27 mwe) SAN MARCO DEI CAVOTI
STR SRL (15 mwe) CASTELFRANCO IN MISCANO

CASONE ENERGY s.r.l. (4,6 mwe) MONTEFALCONE DI VALFORTORE
KGW INDUSTRIES SRL (9,9 mwe) CASTELVETERE IN VAL FORTORE
SYNOPSIS S.R.L. (24 mwe) FOIANO DI VAL FORTORE

(Fonte: regione.campania.it)

giovedì 1 marzo 2012

Angelo Vassallo, il coraggio di un uomo


A volte il palcoscenico diventa il luogo ideale per ricordare grandi uomini e vicende dolorose della nostra storia. Il primo marzo nel Palazzo dei Congressi delle Terme di Telese una pagina di teatro civile sarà dedicata a un uomo politico indimenticabile: Angelo Vassallo.

Luca Pagliari, autore e interprete del monologo "Angelo Vassallo-Storia di un uomo coraggioso", ci guiderà in un “viaggio sottotraccia frugando nell’intimo dell’uomo, nel bisogno di armonia, nella necessità di immaginare qualcosa che lasci un segno positivo del nostro passaggio. Cerco di arrivare al perché Angelo Vassallo fosse così coraggioso, cerco di interpretare le sue convinzioni, i suoi tentativi di far comprendere che cambiare è possibile. Sognare è possibile. Un nuovo mondo è possibile. Tento di raccogliere la solitudine che è stata la sua compagna più fedele, mostrandola in tutta la sua amarezza.

Racconto di un pescatore speciale che nel 1995 decise di scendere dalla barca senza cambiare traiettoria, restando fedele a quanto il mare gli aveva insegnato in tanti anni di pesca e navigazione. Angelo Vassallo ha resuscitato parole morte da tempo, come onestà, legalità, trasparenza e coraggio. Il tentativo è quello di mantenerle in vita, evitando scontato pietismo e improbabili beatificazioni, ma raccontando semplicemente una storia.”La Provincia di Benevento, promotrice dell’evento in collaborazione con il Comune di Telese Terme, offre un momento di memoria storica collettiva alla quale soprattutto i giovani sono chiamati, per riflettere sulla legalità e sui valori che sono alla base di una normale società civile.

Alla serata saranno presenti: il presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile, l’assessore alle politiche formative Annachiara Palmieri, la dirigente dell’Istituto Telesi@ Domenica Di Sorbo, il sindaco di Telese Terme Pasquale Carofano, il vicesindaco di Telese Gianluca Aceto e il sindaco di Pollica Stefano Pisano, a testimoniare una vicenda che non dev’essere dimenticata.
A conclusione della serata gli studenti dell’Istituto Superiore Telesi@ presenteranno una pièce teatrale ispirata dai fatti dell’11 settembre.

Chi era Angelo Vassallo
Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica (Sa) è stato ucciso il 5 settembre 2010 da mani ancora ignote. L’ipotesi di un delitto di stampo camorristico resta la più accreditata. Aveva 57 anni. Uomo libero da vincoli partitici, ambientalista convinto con spiccate doti imprenditoriali, ma innanzitutto uomo onesto e coraggioso, Angelo Vassallo ha saputo trasformare un “sonnacchioso” e dimenticato angolo del sud, il Cilento, in un luogo di alto profilo turistico, inculcando una cultura dell’ospitalità, della legalità e della cura del dettaglio, sino ad allora sconosciuta ed assente.

Pollica oggi è capitale mondiale della dieta mediterranea, ha ottenuto per 10 volte le prestigiose 5 vele di Legambiente e Touring Club e rappresenta uno dei fiori all’occhiello del turismo italiano. Acque limpide grazie a depuratori di ultima generazione, raccolta differenziata ad oltre il 70%, valorizzazione e ristrutturazione di importanti beni immobili, disoccupazione azzerata; questi ed altri, i risultati conseguiti da Angelo Vassallo, in oltre 15 anni di amministrazione del territorio.

Chi è Luca Pagliari
Giornalista e autore, da anni dedica gran parte della sua attività alla realizzazione di film documentari, alla scrittura di libri ed alla progettazione di campagne di sensibilizzazione. Ambiente, droga, sicurezza stradale, stili di vita. Ha lungamente collaborato con Rai, Radio 24 il sole 24ore, Radio Dimensione Suono, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Ambiente e numerosi enti pubblici e privati. È conosciuto in ambito nazionale per l’originalità e l’alto profilo dei suoi spettacoli mai banali, innovativi e dai contenuti estremamente forti. Ha messo a punto uno stile narrativo inconfondibile, dove giornalismo e teatro convivono in perfetto equilibrio.

martedì 28 febbraio 2012

Comunità Montana del Fortore, reintegro dei lavoratori a rischio licenziamento?


“Quella di oggi è una giornata cruciale per i lavoratori dipendenti della Comunità Montana del Fortore, collocati in mobilità da due anni, che giungeranno a scadenza il prossimo giovedì 1° marzo, data oltre la quale qualsiasi tentativo di recupero del posto di lavoro sarà nullo.

A tal proposito, nella giornata di ieri 27 febbraio, presso le sedi della Provincia di Benevento si è tenuto un importante incontro tra le organizzazioni sindacali di Fp Cgil, Cisl e Uil, la Provincia, i sindaci dei comuni di San Bartolomeo in Galdo, Castelvetere in Valfortore, Montefalcone di Valfortore, Castelfranco in Miscano, Buonalbergo, San Giorgio la Molara, alcuni dipendenti dell’Ente e lo stesso Presidente della Comunità Montana.

L’unicità e la specialità delle vicende legate alla messa in mobilità di queste 17 persone – si legge nella nota sindacale - fanno della Comunità Montana del Fortore un caso unico in tutto il territorio nazionale e a nulla sono serviti ad oggi, i ripetuti appelli che abbiamo rivolto alla dirigenza affinché venisse scongiurato il licenziamento di questi lavoratori, che oggi, a due anni di distanza sono diminuiti di numero, poiché una parte ha avuto la possibilità di pensionarsi o di ricollocarsi. Dalla riunione di ieri è sembrato venir fuori quel forte senso di responsabilità più volte ricercato e che ha visto i sindaci chiedere al Presidente Spina di convocare un consiglio straordinario della Comunità Montana, che si terrà oggi alle 15 e verterà sull’ipotesi di riformulazione della dotazione organica dell’Ente prevedendo l’immediato reintegro dei lavoratori che rischiavano il licenziamento.

Una volta ottenuto il reintegro saremo sin da subito disponibili a fare fronte comune per la sopravvivenza e il rilancio dell’ente, allineando le sue sorti a quelle di tutte le altre Comunità Montane d’Italia. Quella di oggi – conclude le nota - è davvero l’ultima chiamata utile per scongiurare un licenziamento che rischia di mettere in ginocchio i lavoratori, le loro famiglie e, non da ultimo, il territorio fortorino la cui economia è già ridotta al minimo”.

da "ilQuaderno.it"

venerdì 17 febbraio 2012

Maltempo a San Bartolomeo in Galdo, la Misericordia soccorre un giovane colpito da infarto


L’intervento tempestivo della Misericordia di San Bartolomeo, del 118 e delle forze dell’ordine ha salvato la vita di un giovane di 33 anni colpito da un malore.
Nonostante ieri a San Bartolomeo in Galdo era in atto l’ennesima nevicata che in questi giorni ha tenuto sotto scacco il Fortore, i volontari della Misericordia, grazie all’ambulanza 4x4 attrezzata per la rianimazione, è riuscita a portare i primi soccorsi al giovane che aveva avvertito dei forti dolori al torace.

Gli operatori della Misericordia, allertati dal Centro operativo del 118, giunti sul posto hanno riscontrato l’urgenza del caso e hanno lanciato l’allarme chiamando l’elisoccorso. Da Napoli si è alzato in volo un elicottero il quale in mezz’ora ha raggiunto il centro fortorino da dove il paziente è stato portato al Rummo di Benevento.

Quello di ieri è stato uno dei tanti interventi della Misericordia in questi giorni di maltempo. Infatti i giovani volontari di San Bartolomeo fin dalle prime ore dell’emergenza maltempo, coordinati dalle forze dell’ordine, hanno dato un grosso contributo negli interventi di emergenza e di soccorso alle famiglie rimaste isolate a causa delle forti nevicate.

domenica 12 febbraio 2012

Acqua bene comune, Capossela premierà gli studenti sanniti


Sarà Vinicio Capossela, uno dei più sensibili e raffinati esponenti della musica d’autore, a chiudere il primo concorso eco-artistico “ACQUA 3.0”, dal titolo “Dimmi Tiresia, togli la sete”, promosso dalla Provincia di Benevento in vista della Giornata Mondiale dell’Acqua dal 15 al 29 marzo 2012, e riservato agli studenti delle secondarie di secondo grado e dell’Università del Sannio.

Lo comunicano gli assessori provinciali all’ambiente e alle politiche formative, Gianluca Aceto e Annachiara Palmieri, che hanno curato l’iniziativa che si colloca sulla scia degli interventi già svolti nel 2010 e nel 2011 sul tema del cosiddetto “oro blu”. Il grande polistrumentista e cantautore, nato in Germania da genitori irpini, sarà presente alla premiazione dei vincitori fissata per il 22 marzo 2012 presso il Centro Studi della Provincia di Benevento, nell’area del Musa, in contrada Piano Cappelle.

Il Bando “Acqua 3.0” è in rete sul portale della Provincia all’indirizzo www.provincia.benevento.it e sul sito www.ambientebenevento.it: la sua finalità è quella di accrescere nei giovani la cultura ambientale ed ecologica e sollecitare il maggiore rispetto per Nostra Sorella Acqua. Il concorso chiama gli studenti delle Superiori sannite e dell’Università del Sannio a sviluppare un racconto, approfondire una storia e a delineare il profilo di un personaggio ispirandosi all’ultimo lavoro discografico di Vinicio Capossela, “Marinai, Profeti e Balene”.

I partecipanti dovranno individuare come scenario o come riferimento della propria opera di fantasia i luoghi e le vie dell’acqua. Come si legge nel Bando, “l’opera dovrà comunicare il valore della risorsa acqua come fonte di vita e bene comune; valorizzare la civiltà e la cultura che i luoghi dell’acqua rappresentano; suscitare una riflessione critica ed ecologica nei cittadini per promuovere comportamenti responsabili”.

Agli studenti è data ampia facoltà e libertà espressiva: la loro sensibilità infatti potrà estrinsecarsi con opere di pittura, scultura, fotografia, installazioni e comunicazione visiva: grafica, audio e video. E’ possibile partecipare sia singolarmente che in gruppo. Una apposita Commissione, presieduta dal presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile, sceglierà le 3 opere vincitrici, cui andrà un premio in denaro.

In una dichiarazione, Aceto e Palmieri hanno sottolineato come la straordinaria importanza del tema oggetto del premio-concorso, poiché concerne sia i comportamenti che gli stili di vita delle società occidentali, deve costituire uno dei momenti centrali della riflessione e della maturazione delle giovani generazioni.

La presenza, in tale contesto, del Maestro Capossela che ha svolto, attraverso la musica, così profonde incursioni filosofiche sui maggiori argomenti del dibattito della coscienza moderna, non può essere, a giudizio dei due assessori, che un formidabile stimolo per la riuscita dell’operazione: comunicare il valore dell’acqua e ricostruire con i giovani una nuova civiltà dell’acqua.

sabato 11 febbraio 2012

Il Fortore, i carabinieri e la neve


Dopo giorni di intense nevicate ed un cielo costantemente coperto e carico di fiocchi, la mattinata odierna si è presentata in maniera diversa nel Fortore.
Approfittando della tregua concessa sul fronte del maltempo, nella prima mattinata di oggi i Carabinieri della Compagnia di San Bartolomeo in Galdo hanno provveduto a mettere nuovamente in funzione il loro fresaneve, per liberare dalla neve caduta in maniera abbondante la parte vecchia del paese, costituita da ripidi e stretti vicoletti, ed alleviare così i disagi di parte della popolazione residente nel centro storico, più difficilmente accessibile per i normali mezzi di locomozione e di soccorso.

Le abbondanti nevicate dei giorni scorsi avevano, infatti, reso ancor più problematica la situazione dei residenti, in quanto la parte interna del centro storico era diventata di fatto impraticabile, soprattutto da parte degli anziani che vi abitano.

I Carabinieri hanno caricato il mezzo sul loro gatto delle nevi ed hanno così raggiunto la parte più alta del centro storico, scendendo "a valle" con il fresaneve in dotazione, un macchinario a motore che mediante un meccanismo a lame dentate aspira la neve da terra e la getta di lato, tracciando dei passaggi e delle "piste" in mezzo alla neve alta.

L'opera è stata resa difficoltosa a causa dello strato di ghiaccio che si era nel frattempo formato, ma in ogni caso il lavoro effettuato è stato indispensabile per permettere almeno il passaggio pedonale per quelle strade, garantendo per i residenti la possibilità di rifornirsi di generi di prima necessità, prima di tutti quelli alimentari e farmaceutici.

Nella giornata di ieri è continuato il servizio di corriere dei Carabinieri per assicurare le forniture di medicinali alle locali farmacie, stante il peggiorare della situazione metereologica, che in alcuni settori del Fortore, come ad esempio San Marco dei Cavoti, Colle Sannita e Montefalcone di Valfortore, hanno registrato serie problematiche per il traffico veicolare.
Qualche preoccupazione ha destato, soprattutto a San Bartolomeo in Galdo, la situazione potenzialmente critica di alcuni tetti, soprattutto nel centro storico, dove sono stati costruiti in legno, che a causa del peso della neve stanno subendo eccessive sollecitazioni strutturali. Stessa cosa è avvenuta per due capannoni industriali, immediatamente attenzionati dai Vigili del Fuoco.

I militari dell'Arma continuano, comunque, a monitorare l'evoluzione della situazione. Per la giornata di domani è previsto un peggioramento del tempo.
Reiterato il consiglio già dato agli automobilisti di mettersi in viaggio solo se equipaggiati con pneumatici da neve e con le catene a bordo.
www.gazzettabenevento.it

venerdì 10 febbraio 2012

Muri di neve nel Fortore

Peggiora con il passare dei minuti la situazione nel Fortore. Le intense nevicate di queste ore stanno mettendo a durissima prova i mezzi di soccorso dei comuni già particolarmente vessati da oltre una settimana. Abbiamo raggiunto telefonicamente il sindaco di Montefalcone Valfortore, Assunta Carmela Gizzi, che si trova nel centro operativo permanente del comune allestito per fronteggiare al meglio l'emergenza: "Sta nevicando tantissimo da mezzogiorno - ha riferito a "Il Quaderno.it" - tutti i mezzi e gli uomini in dotazione al comune sono fuori a lavorare ed a compiere un lavoro di prevenzione massiccio. In campo per ora ci sono 15 mezzi spargisale, uno spazzaneve, i trattori e 25 volontari che sono in giro tra centro abitato e contrade e stanno operando in condizioni meteo davvero difficili". 

Chiaramente la viabilità è fortemente compromessa specie nel tratto della provinciale 88 alle porte del paese, che collega il comune fortorino con S. Giorgio la Molara e, dunque, con Benevento: "La strada è interdetta in località Cassa S. Innocenzo dove solitamente tirano forti folate di vento in pieno parco eolico. Attualmente si è creata una vera e propria muraglia di sei metri di neve che ha di fatto chiuso il passaggio. 

Sono ancora percorribili gli altri due collegamenti per Castelfranco e Foiano ma non sappiamo ancora per quanto tempo visto che la neve aumenta d'intensità". Nonstante le precarie condizioni meteo il sindaco si dice tranquillo di superare anche questa ennesima tormenta: "Non abbiamo problemi di acqua, luce e gas nemmeno nelle contrade. Stiamo facendo il possibile, grazie anche all'ausilio di volontari, forze dell'ordine e mezzi provinciali. Abbiamo acqua a sufficienza grazie ai pozzi locali e stiamo anche garantendo la raccolta porta a porta". 

Un piano neve che funziona per ora ma il sindaco chiede alla Regione Campania lo stato di calamità di tipo A: "Stiamo spendendo tantissimi fondi per garantire servizi ed incolumità ai nostri cittadini - ha espresso la Gizzi - ma attualmente abbiamo speso circa 90mila euro e l'emergenza non è certo finita. Caldoro deve riconoscerci lo stato di calamità maggiore, non ci servono uomini, ma fondi".

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giovedì 9 febbraio 2012

La neve concede una tregua nel Fortore


La neve che ha ricoperto l’intero Fortore ha finalmente smesso di cadere, e la minore intensità del vento sta favorendo la pulizia delle strade e la viabilità nel suo complesso.

In alcune zone del Fortore, soprattutto quelle più alte o più esposte, permangono comunque delle situazioni di criticità, soprattutto sulle strade che collegano Montefalcone a San Giorgio la Molara, Castelfranco in Miscano alla 90bis e Colle sannita al vicino Molise, ma le strade, con le dovute precauzioni e con il necessario equipaggiamento invernale sono comunque percorribili.

In tale difficile contesto, nonostante la tregua concessa, continuano gli interventi dei Carabinieri a favore della popolazione residente. Numerose sono state le operazioni di soccorso agli automobilisti rimasti in panne o comunque bloccati nella neve.

I Carabinieri dell’aliquota radiomobile, in particolare, hanno provveduto a liberare dalla neve e a scortare per un tratto di strada un’autovettura che trasportava una donna che aveva urgente bisogno di una terapia ospedaliera salvavita. A Montefalcone di Valfortore, oltre alle consegne quotidiane di medicinali agli ammalati più isolati, o comunque impossibilitati a muoversi, mediante il gatto delle nevi in dotazione alla locale Stazione, si è provveduto a consegnare due bombole di ossigeno ad altrettante persone ammalate residenti in quel centro.

I Carabinieri, in collaborazione con tutti gli enti territorialmente preposti, ed in particolare con i Comuni, con cui stanno operando sempre in stretta sinergia, stanno comunque monitorando attentamente la situazione, visto il nuovo peggioramento delle condizioni metereologiche previste già dalla serata di oggi.
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martedì 7 febbraio 2012

Baselice e i farmaci


Dopo l’intervento organizzato ieri, felicemente riuscito, anche oggi la ditta che trasporta i farmaci da Benevento ha chiesto l’ausilio dell’Arma fortorina, puntando proprio sul Comando che di fatto è situato alle porte della Valle, la Stazione di San Marco dei Cavoti.

Il furgone della ditta che espleta il servizio di corriere, stante le condizioni metereologiche proibitive, ancora peggiori di quelle di ieri, giunto presso i locali della Stazione Carabinieri, ha provveduto a trasferire tutto il suo carico, stavolta particolarmente consistente, sul fuoristrada Subaru quattro per quattro dei Carabinieri, a cui è stato necessario ribaltare in parte i sedili per aumentarne la capienza. Sono infatti stati caricati tre grandi bombole d’ossigeno, da recapitare con la massima urgenza, una a Foiano di Valfortore ed altre due a Montefalcone in Valfortore, tre grosse buste di farmaci e quattro capienti scatoloni di medicinali, destinati, oltre che ai paesi succitati, anche ai comuni di Castelvetere di Valfortore e di San Bartolomeo.

Anche stavolta la pattuglia di San Marco dei Cavoti, con il coordinamento della Centrale operativa della Compagnia di San Bartolomeoin Galdo, che coordina tutti i mezzi dell’Arma sul territorio fortorino, ha operato una staffetta con i colleghi delle Stazioni di Baselice, di Montefalcone in Valfortore e della stessa San Bartolomeo in Galdo, che, fattisi trovare ai confini delle rispettive giurisdizioni, hanno prelevato le scorte di medicinali sotto la neve battente, per poi recapitarle alle rispettive farmacie.

In particolare alcuni di tali farmaci erano urgentissimi, e dovevano essere necessariamente consegnati in giornata, trattandosi di farmaci salvavita. Stamattina erano inoltre già stati consegnati, mediante lo stesso sistema di staffetta, altri due scatoloni di medicinali che avevano come destinatari le farmacie di Baselice e a San Giorgio la Molara.

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lunedì 6 febbraio 2012

Il Fortore nella morsa di gelo e neve


Nevica senza sosta da ieri sera nel Fortore: al lavoro i mezzi spazzaneve e spargisale sin dalle primissime luci dell'alba. Al lavoro anche i Carabinieri costretti ad operare in una situazione molto difficile: oltre alla neve che in zona sta cadendo ininterrottamente da diverse ore con nevicate anche abbastanza consistenti, va ad aggiungersi il vento che va a creare sia lungo la viabilità provinciale che nei centri urbani, cumuli di neve difficili da smaltire.

Molto basse le temperature: la vallata infatti è interamente sotto lo zero con temperature che oscillano tra -2 e -4 gradi. Chiaramente chiuse le scuole in tutti i comuni fortorini, analogo provvedimento è stato preso anche per la giornata di domani, martedì 7 febbraio. La popolazione ha difficoltà anche ad uscire per via del ghiaccio che si è formato nei centri abitati.

La viabilità è garantita nelle arterie principali anche se si transita con molta difficoltà ed è raccomandabile non mettersi alla guida: le zone messe a dura prova da vento e neve sono le arterie di Baselice, Castelvenere Valfortore, Circello, Colle Sannita e Montefalcone. Difficile la situazione nella zona del parco eolico tra Montefalcone, Ginestra degli Schiavoni e Castelfranco in Miscano. Impraticabili tutti i collegamenti secondari.

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giovedì 2 febbraio 2012

La neve e l'ambulanza


Un'ambulanza della 'Misericordia', che doveva trasportare con urgenza un paziente in ospedale da San Marco dei Cavoti a Benevento per essere sottoposto a intervento chirurgico, è stata 'soccorsa' dai carabinieri perché rimaasta in panne a causa della neve.

I militari sono intervenuti ed hanno scortato l'ambulanza, nonostante le avverse condizioni del tempo e la neve che stava cadendo copiosa sulle strade, fino al limite territorio con Pesco Sannita, dove la strada era percorribile senza particolari problemi.

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domenica 29 gennaio 2012

“Non mi gioco il cuore”


“Morte improvvisa è sport”. Questo il tema della conferenza organizzata dal Forum nazionale giovani in collaborazione con la Misericordia locale, che si è tenuta a Baselice sabato scorso presso la sala consiliare del Comune. L’iniziativa rientra nell’’ambito della campagna “Non mi gioco il cuore”, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle morti improvvise per arresto cardiaco nello sport, con l’obiettivo di creare un punto di incontro tra medici, istituzioni e associazioni.

A fare gli onori di casa il sindaco Domenico Canonico. «Questo incontro – ha detto – è importante per la nostra comunità, soprattutto grazie alla presenza qualificata dei relatori». Hanno partecipato, infatti, al convegno Bruno Villari, primario di cardiologia del Fatebenefratelli («Con le piccole cose come queste si migliora il nostro Paese», ha detto durante il suo intervento). Ciriaco Pedicini, dirigente responsabile 118 di Benevento («Il Fortore è l’anello debole del pronto intervento»). Michele Paradiso segretario dell’Associazione per le malattie metaboliche e cardiovascolari («Giusto che questa iniziativa parta da una piccola comunità come questa»).

E Andrea Roberti portavoce della campagna “Non mi gioco il cuore”. Durante la conferenza Roberti ha consegnato un defibrillatore alla Misericordia locale per la rianimazione cardiopolmonare, ed è stata presentata dalla stessa associazione la squadra dei soccorritori BLSD (basic life support and defibrillation) di rianimazione cardiopolmonare.

«La consegna – ha detto – rafforza e rende sempre più efficace la prevenzione delle morti cardiache improvvise. Questa iniziativa rappresenta la prima risposta concreta importante all’impegno che il Forum ha assunto circa un anno fa e che stiamo portando avanti». Il convegno ha avuto il patrocinio del Comune di Baselice e della Comunità montana del Fortore, rappresentata in questo caso dal vicepresidente Salvatore Brancaccio. A moderare gli interventi il baselicese Andrea Cormano, componente del Forum nazionale dei giovani. Durante il convegno sono stati proiettati alcuni filmati di calciatori deceduti sul campo e spot dell’iniziativa.

lunedì 23 gennaio 2012

Il Fortore e i forestali

Si è svolto presso la Comunità Montana del Fortore un incontro, promosso dal Presidente Zaccaria Spina, tra i vertici dell’Ente, la Dirigenza e le Organizzazioni Sindacali di categoria per affrontare, nuovamente, la problematica relativa alla forestazione.

Presenti alla riunione con il Presidente Spina, il Vice-Presidente Brancaccio, il Consigliere Ricciardi, il Segretario Generale dell’Ente Marcasciano, il Direttore dei lavori forestali Giallonardo ed i Segretari Provinciali di categoria, Iannace per FAI-CISL, Ceccarelli per FLAI-CGIL, le RSU di tutti i cantieri della Comunità Montana per UILA-UIL e quindi la rappresentanza di UGL.

Apertosi con l’intervento del Presidente Spina, l’incontro ha voluto rappresentare l’inizio di un percorso di condivisione delle problematiche del settore con le organizzazioni sindacali e i dipendenti, in modo che gli stessi possano, via via, prendere atto ed essere pienamente consapevoli di tutte le scelte attuate a livello regionale, così da fornire il loro importante apporto utile per le strategie da adottare.

Il Presidente Spina ha rappresentato, inoltre, che nonostante l’attuale e grave situazione di crisi, l’Ente è stato in grado di provvedere al pagamento degli stipendi degli operai forestali fino a settembre 2011, operando rilevanti anticipazioni di cassa.

È stato ribadito che continuerà l’impegno dell’Ente volto ad ottenere l’accredito dalla Regione delle somme necessarie al pagamento degli stipendi arretrati, al mantenimento dei cantieri, nonché a garantire la copertura finanziaria per l’anno in corso, relativamente al quale, ad oggi, i fondi stanziati bastano appena per garantire circa 2 mensilità.
L’impegno per il raggiungimento di tali obiettivi sarà affiancato dall’adozione di tutti gli interventi necessari ad ottenere un rilevante risparmio di spesa, come l’attuazione della c.d. settimana corta.
Sulla stessa linea il Direttore dei lavori forestali Giallonardo che, sulla base delle nuove regole dettate dalla finanziaria regionale, ha illustrato il mutato aspetto tecnico riguardante la progettazione e l’esecuzione dei Piani.
Sono intervenuti anche il vice-presidente Brancaccio ed il Consigliere Ricciardi i quali hanno rimarcato, anche la necessità di monitorare la pubblicazione dei bandi regionali al fine di verificare che gli stessi non contengano clausole che possano andare a penalizzare l’Ente.

I rappresentanti delle OO.SS. hanno espresso grande soddisfazione in ordine al percorso di condivisione iniziato dall’Ente ed alla necessità di vigilare sulle scelte adottate a livello regionale chiedendo, allo stesso tempo, ulteriori sforzi per pagare agli operai le spettanze arretrate.

Unanimemente si è deciso di riaggiornarsi, a breve, in quanto in assenza di nuove determinazioni regionali, entro la fine di febbraio, ci si troverà nuovamente a dover constatare la non copertura finanziaria dei programmi forestali dell’anno in corso.

venerdì 20 gennaio 2012

Trivellazioni petrolifere nel Fortore e Tammaro


Un articolo apparso sul Mattino di domenica 15 gennaio 2011 a firma di Luigi Moffa segnala che la società Delta Energy ltd con sede legale nel Regno Unito ha depositato presso la Regione Campania la documentazione relativa alla richiesta di attivazione della procedura di valutazione di impatto ambientale integrata per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi.

L’area interessata comprende un vasto territorio del Fortore e del Tammaro e nello specifico i comuni di Castelpagano, Casalduni, Castelvetere, Circello, Colle, Foiano, Fragneto Monforte, Fragneto l’Abate, Morcone, Molinara, Pago Veiano, Pesco, Pontelandolfo, Reino, San Giorgio la Molara e San Marco dei Cavoti. Di questa iniziativa si sa davvero poco nonostante il vasto territorio interessato. Di certo c’è che la società Delta Energy ltd ha avviato lo stesso iter per la ricerca di idrocarburi nella Provincia di Matera, e nello specifico nei Comuni di Miglionico, Montescaglioso e Pomarico.

A differenza del Sannio, i comuni della Basilicata si sono mossi ben presto per cercare di capirne di più realizzando ad esempio nel comune di Montescaglioso un pubblico dibattito sulla richiesta di attivazione della procedura di verifica “screening” per l’istanza di permesso di ricerca di idrocarburi della Delta Energy ltd.

(Per un resoconto video dell’incontro http://www.youtube.com/watch?v=oNKA5oN5S5E).

A questo incontro ha preso parte anche il professore Vincenzo Simeone docente dell’Università di Bari. Lo stesso ha spiegato che da un’analisi dei documenti prodotti si può dedurre che la Delta Energy in una prima fase acquisirà informazioni già esistenti risultanti da indagini effettuate negli anni precedenti riprocessandole con tecniche più moderne. Successivamente verranno effettuate delle analisi geofisiche ossia saranno prodotti dei microtremori in base ai quali si registrerà quella che è la risposta del terreno realizzando una tomografia dello stesso. Infine sarà prevista eventualmente la realizzazione di sondaggi esplorativi rispetto ai quali però nulla si dice né si fa alcun riferimento alle problematiche ambientali che questi sondaggi esplorativi potrebbero comportare.

Quando si parla di trivellazioni la memoria ricorre a quelle già effettuate nel Sannio negli anni ottanta in particolare a San Marco dei Cavoti. Su quelle trivellazioni c’è sempre stato un alone di mistero poiché si è sempre avuto il sospetto da parte della popolazione locale che le stesse non fossero destinate a ricercare idrocarburi. Di certo non si poteva ipotizzare lo sversamento di rifiuti tossici poiché di questo fenomeno criminale si sapeva ancora poco e niente. Eppure il sentore che qualcosa di strano, come detto, avveniva, vi era.

Da brividi è la testimonianza di Pierluigi Vergineo riportata nell’articolo di Billy Nuzzolino su Sanniopress relativo ad un altro pozzo petrolifero realizzato dall’Agip nel territorio di Morcone: “Numerosi camion pieni di bidoni scorrevano lungo le vie provinciali. Io stesso, che svolgevo in quel periodo la guardia medica notturna a Morcone ho visto diversi carichi che rallentavano il traffico con il loro lento procedere. Ciò che in realtà non quadrava è che questi trasporti avvenivano, per evitare gli sguardi indiscreti dei Carabinieri di Cerreto, quasi sempre di notte.

Inoltre, i camion arrivavano da Napoli carichi e scendevano vuoti”. Questa testimonianza pone nuovi interrogativi sui pozzi petroliferi realizzati negli stessi anni a San Marco dei Cavoti, dove qualcosa del genere potrebbe essere accaduto.

A San Marco dei Cavoti di pozzi ne furono realizzati ben 3: il “Benevento 002” tra Via Fontecanale e la contrada Padulo Piano con una profondità di 3939m; il “Benevento 003” lungo la “Via di Colle” con una profondità di 3723m; il “Molinara Nord” che nonostante il nome richiamasse un altro paese era sempre situato nel tenimento di San Marco lungo “Via della Montagna” per una profondità di 5400m.

I primi due furono realizzati dall’Agip, l’ultimo dalla Fina. Quali furono davvero gli scopi di quelle trivellazioni e soprattutto come sono stati chiusi questi pozzi, e cosa vi sia stato gettato all’interno rimane un quesito su cui bisognerebbe prima o poi fare piena luce.

La notizia delle nuove trivellazioni in arrivo sul Fortore e sul Tammaro, riapre una pagina su cui per troppo tempo è calato il silenzio.

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mercoledì 18 gennaio 2012

Ecco la mappa dei clan camorristici operanti nel Sannio


(Sanniopress) – Dai dati numerici (clicca sulla foto per ingrandirla) dell’ultima relazione presentata in Parlamento dalla Direzione Investigativa Antimafia emerge che nel secondo semestre del 2010 si è registrato un aumento degli incendi (153 a fronte dei 30 del precdente semestre), dei danneggiamenti cosiddetti semplici (483 rispetto a 420) e di quelli seguiti da incendio (153 rispetto a 30). In leggerissima flessione, invece, i dati relativi alle rapine (24 rispetto alle precedenti 28).

La relazione semestrale della Dia traccia anche la mappa delle organizzazioni camorristiche nel Sannio. “A Benevento città – si legge a pag. 297 – il sodalizio di maggiore di maggiore qualificazione risulta sempre quello degli Sparandeo che, unitamente al gruppo dei Piscopo, sviluppa pregnanti dinamiche nei mercati criminali dell’usura, delle estorsioni e del traffico di sostanze stupefacenti. Nel capoluogo operano anche altri sodalizi, ritenuti di entità secondaria perchè costituiti da un esiguo numero di affiliati. Si tratta di gruppi guidati da pregiudicati locali, già militanti nel sodalizio Sparandeo al quale rimangono sempre subordinati”.

La Dia sposta poi la sua attenzione sulla Valle Caudina, comprendente i comuni di Airola, Arpaia, Bonea, Bucciano, Forchia, Moiano, Montesarchio e Paolisi della provincia di Benevento e i comuni di Cervinara, Rotondi e San Martino Valle Caudina della provincia di Avellino. Nell’area in questione “si va consolidando un importante sviluppo industriale che richiama interessi criminosi, anche di natura camorristica. In tale contesto, specialmente nel comune di Montesarchio, ma anche a Bonea, Arpaia, Forchia, Airola, Bucciano e Paolisi, si attesta il sodalizio criminoso dei Pagnozzi che, pur partendo da San Martino Valle Caudina, ha storicamente sviluppato le proprie dinamiche criminali nella contigua cittadina di Montesarchio. Nella vasta area della Valle Caudina, inoltre, si rilevano dinamiche criminali riconducibili al gruppo Iadanza-Panella, risultato dedito alla commissione di estorsioni, spaccio di droghe e al controllo di appalti pubblici”.

A Sant’Agata dei Goti, poi, è operante “il sodalizio Saturnino-Bisesto che estende il proprio raggio d’azione nei comuni di Durazzano, Moiano, Dugenta, Limatola, Airola e Bucciano ove gestisce, principalmente, attività estorsive e alcune piazza di spaccio”.

Per quanto riguarda, infine, la Valle Telesina (nella cui area insistono i comuni di Telese Terme, San Salvatore Telesino e Solopaca) la relazione della Dia segnala “che è emersa la presenza predominante, rispetto agli storici sodalizi ivi operanti, del cartello dei casalesi. Anche in queste zone, infatti, viene rilevata la massiccia partecipazione a subappalti di ditte edili provenienti dall’hinterland casertano, quasi tutti riconducibili a personaggi affiliati al cartello di Casal di Pincipe. I risultati delle ultime investigazioni vanno valutati come un’attualizzazione degli interessi coltivati dai casalesi in zona, ove, nel corso di vecchie indagini, ne era già stata riscontrata la specifica operatività”.

www.sanniopress.it

giovedì 12 gennaio 2012

Campobasso chiama, ma il Fortore non risponde. Preferisce diventare la pattumiera di Napoli

L'abbiamo scritto più volte che il Sannio e il Fortore per Napoli sono solo una discarica dove portare i propri rifiuti. Questa è l'ennesima dimostrazione, per chi si sente ancora campano, della considerazione che hanno di noi. Da tempo, da questo blog, pungoliamo le nostre comunità ad avviare le procedure per passare con il Molise. Forza sindaci del Fortore, diamoci una mossa, se volete restare nella storia. Ora postiamo un articolo apparso su http://www.bmagazine.info, da l titolo "Nuove discariche regionali nel Sannio, la Provincia protesta"



La Regione Campania si appresta a varare il Piano regionale dei rifiuti, che, tra l’altro, prevede l’individuazione di sedi di discariche regionali nel Sannio e nell’Irpinia. E’ un provvedimento che non può essere accettato dalla Provincia di Benevento. L’assessore provinciale all’ambiente Gianluca Aceto ha segnalato ancora una volta, ribadendo peraltro le posizioni già assunte in passato e a chiare lettere dallo stesso presidente della Provincia sannita Aniello Cimitile, la ferma contrarietà della Rocca dei Rettori su questo tema.

In una lettera inviata al Presidente della VII Commissione consiliare permanente della Regione Campania, on. Luca Colasanto, nonché per conoscenza ai Consiglieri regionali On.li Sandra Lonardo e Umberto del Basso De Caro, l’assessore Aceto ha trasmesso “le osservazioni critiche” presentate a suo tempo dalla Provincia “e corroborate da successivi atti presentati da organi tecnici (ad esempio Arpac e ISPRA)”.

In particolare l’assessore Aceto sottolinea con forza questo passaggio: “Come ampiamente argomentato e dimostrato, ribadisco la non fondatezza normativa e tecnica del principio della cosiddetta barriera geologica, a base della localizzazione delle discariche nei soli territori del Sannio e dell’Irpinia. Esprimo viva preoccupazione per un atto di programmazione che, ancora una volta, rischia di penalizzare le zone interne della Campania, cosa che del resto sembra avvenire anche con il Piano regionale Rifiuti Speciali, anch’esso in via di adozione”.

L’assessore Aceto ha quindi chiesto per l’ennesima volta di essere ascoltato “dalla Commissione per illustrare gli elementi tecnici e normativi” al fine “di fornire ogni utile chiarimento” prima della votazione finale da parte della Commissione.

giovedì 5 gennaio 2012

Colle chiama, Campobasso risponde

Il Comune di Colle Sannita ha avviato le procedure per l'indizione di un referendum popolare con il quale si chiede l'annessione alla Regione Molise. La decisione è stata presa, all'unanimità, dal Consiglio comunale.

Parere favorevole è stato espresso anche dal presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, che si farà portavoce di un incontro tra il sindaco di Colle Sannita, Giorgio Nista e il presidente della Regione, Michele Iorio.

'Dal punto di vista commerciale, sanitario e scolastico - ha spiegato De Matteis - molti Comuni dell'alto Sannio rivolgono i loro interessi al Molise. La decisione del Consiglio comunale di Colle Sannita - ha concluso - non può che essere accolta con soddisfazione'.

'Faccio presente che da tempo, nel territorio della Provincia di Benevento e nel nostro Comune - ha spiegato il sindaco, Giorgio Carlo Nista nel suo intervento in assise - una considerevole fetta dell'opinione pubblica considera con favore l'ipotesi di un distacco dalla Regione Campania del territorio provinciale, o perlomeno di una sua parte, per l'aggregazione alla Regione Molise'.

'Per di più - ha aggiunto il sindaco - Colle Sannita è contermine alla Regione Molise, e, come tutto il comprensorio dell'Alto Sannio sente con maggiore evidenza le ragioni evidenziate. Pertanto, a prescindere dalle eventuali iniziative che saranno realizzate dall'amministrazione provinciale di Benevento, questo Ente intende avviare le procedure per addivenire al'aggregazione del territorio comunale di Colle Sannita alla Regione Molise'.

(Ansa)