sabato 13 settembre 2008

Agricoltore colpito da malore a Sant’Arcangelo, preoccupata la Coldiretti

“Il caso del giovane agricoltore, colpito da malore probabilmente a causa delle esalazioni della vicina discarica alla contrada Nocecchie è per noi motivo di forte preoccupazione soprattutto per la sicurezza delle aree e delle attività agricole circostanti la discarica. Così come avevamo indicato a pochi giorni dall’entrata in funzione dell’area individuata per il versamento dei rifiuti nel comune di Sant’Arcangelo Trimonte cominciano a palesarsi i primi ed evidenti problemi per le aziende agricole circostanti il sito”.
E’ quanto afferma il direttore della Coldiretti Benevento Luigi Auriemma che coglie l’occasione per ribadire la posizione più volta espressa dalla Coldiretti circa la discarica di Sant’Arcangelo Trimonte.

“Secondo noi è fondamentale il controllo dei territori e la successiva bonifica, ma anche prevedere il riconoscimento del danno arrecato alle imprese agricole. Insomma - precisa Auriemma - siamo favorevoli ad un sistema di azioni per la tutela economica delle imprese e la salvaguardia sanitaria degli operatori. La discarica non può essere un ulteriore danno economico per le imprese agricole circostanti. Se discarica deve essere - aggiunge il direttore Auriemma - allora devono essere attuate tutte le misure di sicurezza per garantire i territori posti nelle vicinanze della discarica”.
(…)In attesa di conoscere le cause del malore del giovane produttore ,conclude Auriemma, è comunque indispensabile un maggior controllo dei rifiuti in entrata per giungere a una reale provincializzazione della gestione dei rifiuti.

(tratto da www.82cento.it)

venerdì 12 settembre 2008

Baselice, rinvenuti due ordigni bellici inesplosi


Nella giornata di ieri alla contrada Mangialatte alla periferia di Baselice, sono stati rinvenuti, da un agricoltore del posto, due ordigni bellici inesplosi risalenti alla seconda guerra mondiale. L’uomo ha immediatamente avvisato i carabinieri che si sono recati sul posto ed hanno transennato l’area interessata. Chiesto anche l’intervento degli artificieri che potrebbero provvedere già nella giornata di oggi alle operazioni di disinnesco dell’ordigno.
(da www.82cento.it)

giovedì 11 settembre 2008

Altro che Fortorina, dateci l'Adsl


Apprendiamo da ilquaderno.it che domani ”alle 11,30, Costantino Boffa, deputato del Partito democratico e componente della Commissione Trasporti della Camera, effettuerà un sopralluogo presso il cantiere del secondo lotto della statale 212 Fortorina per verificare l’avanzamento dei lavori e valutare le azioni da mettere in atto sin d’ora per il completamento dell’opera fino a San Bartolomeo in Galdo”.

Ritorna dunque in scena la annosa vicenda della Fortorina. In particolar modo di quel tratto che da San Marco dei Cavoti va a San Bartolomeo in Galdo. Ogni volta che si avvicina una consultazione elettorale (l’anno prossimo ci sono le europee) viene tirato in ballo il fantomatico collegamento viario. Ma se lo sanno tutti che da San Marco a San Bartolomeo non esiste nessun progetto reale dell’ormai arcinota strada. La Casta ogni tanto si sveglia e si ricorda del Fortore. E basta. Stiamo ancora aspettando l’Adsl. A proposito fateci almeno questa di strada... anche se digitale.

mercoledì 10 settembre 2008

Consulenti e collaboratori, basta un clic

Non è proprio semplicissimo ma digitando l’indirizzo del ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione (www.innovazionepa.it) è possibile conoscere i nomi e gli appannaggi di consulenti e collaboratori della pubblica amministrazione (Stato, Regioni, Province, Comuni, Camere di Commercio, Iacp e compagnia bella).
E’ un’operazione che ogni tanto bisogna fare, per rendersi conto di come i nostri amministratori utilizzano i soldi dei cittadini - contribuenti. Come si legge nella homepage del sito del ministro Brunetta, in un’apposita sezione, «è possibile consultare i dati che si riferiscono agli incarichi di consulenza e collaborazione esterna conferiti dalle amministrazioni pubbliche nell'anno 2007, comunicati all'Anagrafe delle prestazioni e presenti nella banca dati informatica alla data del 3 settembre 2008.

I dati del 2007 fanno quindi rilevare un incremento significativo (7,46%) delle amministrazioni che hanno comunicato gli incarichi rispetto all’anno 2006 e anche un incremento del numero degli incarichi conferiti, pari a 4.243 (circa il 2,6%) con un conseguente aumento della spesa per le consulenze pari a 66.614.561,96 euro (circa il 5%). Rimane un numero cospicuo di amministrazioni (poco più del 50%) che o non hanno conferito alcun incarico oppure non hanno trasmesso, nei tempi e con le modalità previste, i dati sulle consulenze».
(tratto da epicentrobenevento.it del 9 settembre)

martedì 9 settembre 2008

Energia e acqua valore aggiunto dei piccoli Comuni

I piccoli Comuni della Valli Alpine e dell’Appennino detengono il 70% delle sorgenti d’acqua dell’intero territorio nazionale. Nei piccoli Comuni della Puglia, Calabria, Basilicata e Campania son concentrati i più grandi parchi eolici e solari dell’intero territorio nazionale.

“Un patrimonio immenso e strategico – attacca il Portavoce di Piccoli Comuni, Virgilio Caivano - messo a disposizione del Paese, impegnato nella difficile opera di necessaria autonomia energetica. Una risposta determinante per la crescita del Paese che i piccoli Comuni danno alla comunità nazionale ricevendone in cambio la chiusura delle scuole, la rarefazione dei servizi socio sanitari, le più grandi discariche di rifiuti d’Europa. Una contraddizione ed una condizione di disagio che ha raggiunto un livello inaccettabile. Le Amministrazioni locali – il richiamo del Portavoce di Piccoli Comuni - sul piatto del federalismo hanno il dovere di portare anche la voce delle piccole comunità locali non sempre adeguatamente rappresentate dai cosiddetti organismi associativi istituzionali, sempre di più interessati alla tutela della grandi realtà urbane e della Casta. Il Mezzogiorno d’Italia - ribadisce orgoglioso il leader di Piccoli Comuni - in materia di fonti rinnovabili e petrolio è ormai un vero polo energetico nazionale, eppure viene considerato un problema, una palla la piede per lo sviluppo del Paese. Un errore gravissimo dovuto soprattutto all’insipienza delle classi dirigenti meridionali, non rappresentative grazie ad una legge elettorale chiaramente incostituzionale ed al fallimento del partiti politici, mero strumento nelle mani delle lobbyes economiche. Le piccole comunità locali – rilancia Caivano - devono reagire e porre con forza le ragioni di dieci milioni di cittadini che vivono nei piccoli Comuni italiani e sostenere un doveroso riequilibrio socio economico anche in virtù del tributo energetico che paghiamo all’intero Paese. Non abbiamo molta fiducia nelle sigle canoniche di rappresentanza delle comunità che non hanno svolto un ruolo positivo come ampiamente dimostra lo stato di declino di migliaia di piccoli Comuni italiani, confidiamo molto nella fiducia dei cittadini per dare forza alle nostre iniziative che partono dal basso per un nuovo e più forte municipalismo”.

sabato 6 settembre 2008

Un agricoltore amico del Fortore



Grazie a LifeFortore per aver messo a disposizione questa intervista apparsa sul proprio sito il 3 settembre scorso

Il signor Pasquale Luciano, titolare dell’omonima azienda agricola in agro di Baselice, alla confluenza tra il torrente Cervaro e il Fortore, ha aderito da subito al progetto Life mettendo a disposizione i suoi terreni per la realizzazione di un invaso per la tutela degli anfibi e di una struttura di alimentazione per rapaci (carnaio).

Sig. Luciano, come ha saputo del progetto Life?
Un giorno sono venuti presso la mia azienda agricola i icercatori del Centro Studi Naturalistici che mi hanno piegato le finalità del progetto e mi hanno proposto di collaborare. Ho subito accettato volentieri perché penso che per migliorare le cose qui da noi ognuno deve fare la sua parte.

Ci spiega cos’è un carnaio?
Certamente. E’ una porzione di terreno di circa un quarto di ettaro che è stata delimitata da una recinzione in rete metallica per impedire l’accesso da parte di altri animali come volpi, faine, cani randagi, ecc. Questa porzione di terreno viene utilizzata per alimentare gli uccelli rapaci in pericolo come il Nibbio Reale e il Nibbio Bruno che si nutrono di carcasse di animali morti. Il recinto serve a delimitare l’area in modo da non arrecare disturbo ai rapaci e da favorire il loro avvicinamento alla fonte di cibo.

Come funziona un carnaio?
Periodicamente, una o due volte alla settimana, metto al centro dell’area recintata alcuni chili di carne ovina o bovina, regolarmente macellata. Subito dopo, già nella stessa giornata, vedo che i primi uccelli ad avvicinarsi sono le cornacchie che evidentemente sono meno timorose. Successivamente iniziano ad arrivare i rapaci che, dopo aver controllato dall’alto e dalle cime degli alberi che non ci sono pericoli nei dintorni, scendono a terra per nutrirsi con la
carne che avevo lasciato.

E’ soddisfatto del suo contributo al progetto?
Si, anche perché ho visto che da quando ho realizzato queste strutture la mia azienda è più ricca di animali selvatici che con la loro presenza rendono più piacevole abitare in campagna. Credo che se anche gli altri agricoltori realizzassero queste strutture il nostro Fortore sarebbe certamente più bello. Siete tutti invitati a visitare la mia azienda.
(www.lifefortore.ue)

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Favorevoli al voto amministrativo agli immigrati

A panificare sono due ragazzi rumeni, a svolgere i lavori di falegnameria due ragazzi albanesi, ad accompagnare le persone nel loro ultimo viaggio terreno un bravo albanese, a svolgere lavori di manovalanza edile ragazzi ucraini e sloveni. La cura delle persone anziane è totalmente affidata a badanti di tutte le razze con grande sollievo per le famiglie che vivono al nord per lavoro. Tutto questo accade a Rocchetta Sant’Antonio (Fg) piccolo Comune emblema della battaglia nazionale a favore delle piccole comunità locali e nella stragrande maggioranza dei piccoli Comuni italiani. “Gli immigrati – avverte il Portavoce di Piccoli Comuni - sono ormai parte integrante della vita quotidiana delle nostre piccole comunità. I ragazzi frequentano le nostro scuole, anzi è grazie a loro se ancora non vengono chiuse tutte. Le squadre di calcio raggiungono il numero giusto grazie a loro e se i nostri anziani sono assistiti giorno e notte lo dobbiamo solamente alle badanti che hanno sostituito di fatto la totale assenza delle istituzioni preposte al sociale. Il vero welfare locale sono loro. Siamo ormai una realtà mondializzata, pur nel rigoroso rispetto della nostra identità, pensare quindi di aprire a queste persone la possibilità di partecipare alle scelte locali con il voto amministrativo appare quanto mai ovvio e normale. In molti piccoli centri – ricorda Caivano - diventa difficile addirittura fare le liste elettorali per mancanza di persone e pensare alle possibilità di formare Consigli Comunali anche con cittadini emigranti non è sicuramente fuori dal mondo. La politica italiana è come sempre in ritardo sui cambiamenti sociali e si avvita in inutili e preconcette discussioni".

giovedì 4 settembre 2008

Economia, i settori in difficoltà nel Sannio

La ripresa autunnale è caratterizzata in Campania da situazioni di crisi che investono vari settori e, in maniera omogenea, le cinque province della regione.
Le conseguenze del calo dei consumi si avvertono in particolare nel comparto alimentare ed in quello della grande distribuzione, mentre i provvedimenti contenuti nella Finanziaria si fanno sentire soprattutto nel settore pubblico e nella scuola.
(...) A Benevento sono quasi 1500 i posti di lavoro a rischio. Trecento alla Fil di Sant'Agata dei Goti, azienda di lavorazione del tonno, 150 nell'area di cablaggio di Limatola, 450 al polo tessile di Airola ed alcune centinaia nel settore della grande distribuzione commerciale e nel distretto industriale di San Marco dei Cavoti.
(Tratto da www.tvsette.net del 4 settembre).

No alla tassa sui carburanti alle Province

La possibilità che le Province abbiano anche una tassa sui carburanti, prevista nel testo aggiornato del ddl sul federalismo presentato dal ministro Calderoli ai rappresentanti dell’UPI, trova la netta contrarietà del Coordinamento nazionale piccoli Comuni.
“La Lega Nord - il commento amaro del Portavoce di Piccoli Comuni, Virgilio Caivano - rappresenta sempre di più la difesa della cattiva politica, della spesa pubblica improduttiva che sulla spinta di un falso e becero federalismo ripropone il peggiore sistema di governo dei territori basato sulle imposizioni locali attraverso una tassazione selvaggia delle famiglie. Altro che tassa di scopo sul turismo, - conclude il leader di Piccoli Comuni - la Lega pensi a difendere il diritto alla scuola per i ragazzi che vivono nei piccoli Comuni montani, seriamente compromesso da scelte ingiuste ed inique di questo Governo ondivago e debole con i forti (la spesa pubblica della cattiva politica) e forte con i deboli (le famiglie ed il futuro dei piccoli Comuni).

mercoledì 3 settembre 2008

Ai Murgantia in Croazia il premio Leron



di VINCENZO COCCA


Al gruppo folk ”Murgantia-Agb” il premio internazionale ”Leron”. L'ambito riconoscimento è stato assegnato al sodalizio fortorino nell'ambito dell'ottavo Festival Folklorico internazionale, svoltosi a Dignano in Croazia. Il gruppo baselicese, presente in Croazia in rappresentanza dell'Italia, ha ottenuto il 52% dei voti attribuiti da una giuria popolare, mentre i rimanenti voti sono stati suddivisi tra gli altri nove gruppi provenienti da altre nazioni.

Un trofeo che consacra definitivamente il nuovo corso dei Murgantia, segnato dall'affermazione al Festival delle Regioni d'Italia, svoltosi a maggio nei giardini Montanelli di Milano, continuato con lo spettacolo offerto in occasione dell'otava rassegna folklorica internazionale nel Fortore indetta a Baselice dallo stesso gruppo e basato su nuove danze, sulla rivisitazione di altre e, soprattutto, sull'inserimento di inediti brani musicali, frutto di attente e meticolose ricerche.

Il tutto sotto l'attenta regia del nuovo direttore artistico Michele Del Vecchio e del etnocoreografo Michelangelo Pizzi. Intanto, per i bravi ragazzi del gruppo si preannuncia una breve pausa in cui potranno godersi l'ultima affermazione internazionale. Piccola sosta, però, visto che il gruppo sarà di nuovo al centro di una fitta programmazione autunnale. Presto si ricomincia con le prove, in vista della ventisettesima edizione di ”Italia e Regioni”, una manifestazione griffata Fitp ed in cantiere a Cattolica dal 12 al 14 settembre prossimi, laddove i Murgantia saranno presenti in rappresentanza della Campania. Ma torniamo al successo ottenuto in Croazia. All'evento, che segnato una ulteriore svolta nella luna storia musicale e culturale dei Murgantia hanno partecipato: Giuseppe Anzuino, Francesca Anzuino,Michele Anzuino, Antonella Bianco, Gloria Bianco, Leonardo Bianco, Michele Bibbò, Samantha Canonico, Andrea Chiusolo, Francesco Chiusolo, Gianmarco Chiusolo, Sara Chiusolo, Luciana Cormano, Lucrezia Cormano, Luigi De Bellis, Antonio Del Vecchio, Manuela Del Vecchio, Michele Del Vecchio, Valentina Del Vecchio, Ornella Ferro Calderon, Pasquale Ferro, Luca Fusco, Giuseppe Iannella, Davide Marucci, Federico Orlando, Alessia Paolozza, Chiara Paolozza, Antonio Pulzella, Simona Stravato, Nicola Verdura, Irene Cece, Grazietta Maddalena e Marucci Carmine.

(da il mattino del 3 settembre 2008)

martedì 2 settembre 2008

Scuola, i tagli penalizzano la Valfortore

VINCENZO COCCA Baselice. Inizia sotto il segno delle polemiche il nuovo anno scolastico. Sul piede di guerra i docenti precari, in seguito al paventato taglio di 200 classi che dovrebbe abbattersi sulla nostra provincia, senza risparmiare neanche gli istituti scolastici presenti nel Fortore. Tra l'altro, fino a questo momento nessun incarico annuale risulta conferito nelle scuole primarie, a differenza dei 400 registrati lo scorso anni in tutta la Campania. Se a tutto questo si aggiunge il paventato rispolvero del maestro unico, già dal prossimo anno, per i giovani ed i quarantenni precari le porte delle scuole si chiuderanno definitivamente. Una situazione insostenibile che penalizza soprattutto le zone interne quali il Fortore laddove, per carenza di strutture, la popolazione scolastica e gli stessi docenti hanno dovuto far sempre i conti con una emergenza cronica. In base alle previsioni nelle scuole primarie, oltre all'insegnamento dell'informatica dovrebbero scomparire tutte le ore destinate all'insegnamento della lingua inglese. Un vero salto nel buio, con un sistema scolastico a rischio tracollo.

«Per i precari è la fine - rimarcano gli esponenti di un comitato di docenti -, però sarebbe ora che i politici la smettessero di prenderci in giro, pur di trovare una giustificazione a tutti questi tagli. Nessuno è intenzionato a boicottare gli interventi mirati alla razionalizzazione del sistema scolastico, alla riduzione degli sprechi ed alla eliminazione di tutta una serie di inefficienze presenti nel mondo della scuola. Ma è impensabile che la scure di qualsiasi finanziaria debba abbattersi sempre più sul mondo della scuola, lasciando ogni anno insegnanti e bidelli precari senza stipendio». Purtroppo, tutti questi provvedimenti che sono da attribuire ai dettati dell'ultima finanziaria, varata dal governo precedente, non sono che le prime avvisaglie viste le intenzioni dell'attuale governo che intende apportare ulteriori modifiche nel comparto della scuola primaria, laddove con il ritorno al maestro unico un buon 40% del personale docente da un giorno all'altro potrebbe trovarsi senza classe».

«Il ministro dell'istruzione Gelmini - - concludono i docenti - che ha anche attribuito gran parte dei mali della scuola ai docenti del sud, per poi rettificare in seguito a pesanti polemiche, prima di rilasciare ulteriori interviste farebbe bene a fare il punto della situazione rendendosi conto di persona dell'effettiva situazione scolastica in Campania ed in tutto il martoriato sud».

(tratto da il mattino del 2 settembre 2008)

Energie rinnovabili, a Roseto Valfortore "la fattoria didattica"


Sara' presentato ufficialmente venerdi' 5 alle 11, nel Palazzo Comunale di Roseto Valfortore, il progetto inerente la realizzazione della prima fattoria didattica della provincia di Foggia sulle energie rinnovabili.
Il sindaco Lucilla Parisi e il presidente di "Fortore Agroenergia" Michele Raffa illustreranno i dettagli dell'idea progettuale che diventera' realta' entro il 2009. La "Fattoria del vento" sara' una struttura alimentata esclusivamente con energia prodotta da fonti rinnovabili. Il fotovoltaico assicurera' l'illuminazione interna ed esterna; pannelli termo solari garantiranno acqua calda e riscaldamento; le biomasse forniranno il resto del fabbisogno energetico. Il progetto nasce dalla collaborazione tra pubblico e privato, con la partnership tra il comune di Roseto Valfortore e la Fortore Energia. Un piccolo casale, adeguatamente ristrutturato e dotato di una sala congressi da 70 posti, ospitera' i locali destinati ad accogliere i visitatori e le scolaresche. Nelle sue immediate vicinanze, saranno realizzati un'area pic-nic e un camper service. Accanto all'antico casale troveranno spazio le coltivazioni delle primizie.
(fonte: AGI del 1 settembre)

venerdì 29 agosto 2008

Chiude i battenti la mostra fotografica "Appunti di viaggio"


Chiude i battenti la mostra fotografica “Appunti di viaggio” di Domenico Vinciguerra e Amalia Agostinelli. Un successo testimoniato da oltre seicento visitatori. Un tuffo immaginario tra volti e luoghi del nostro pianeta. I due fotografi hanno ripercorso la loro esperienza di viaggiatori che va dal Sultanato dell’Oman, fino alla Thailandia. Dal Mar Rosso fino ai Carabi. Un angolo speciale la coppia Vinciguerra l’ha dedicata a Cuba, dove i coniugi con i loro obiettivi hanno colto gli angoli e i personaggi più singolari dell’isola caraibica.

mercoledì 27 agosto 2008

Il Sud municipalista rilancia a Venticano

All’evento di Venticano in Provincia di Avellino ha fatto da cornice una straordinaria presenza di cittadini attenti e sensibili al tema del cambiamento dell’attuale sistema istituzionale.

Ad aprire i lavori del convegno il sindaco di Venticano, Michelangelo Ciarcia, che ha voluto ribadire il ruolo strategico dei piccoli Comuni che si aggregano sui servizi ai cittadini e creano concrete sinergie anche per fare sviluppo e quindi creare le condizioni per arrestare la desertificazione demografica. Per il rappresentante dell’Anci Campania piccoli Comuni, Paolo Belmonte occorre guardare alle misure comunitarie con maggiore coraggio e senso di responsabilità con progettazioni serie e davvero utili al territorio. Significativa la relazione del Presidente Anci Lazio piccoli Comuni, Francesco Chiuchiurlotto, che ha posta la necessità di una maggiore condivisione dal basso delle risorse in campo in grado di offrire soprattutto ai giovani le stesse opportunità di chi vive nei grandi centri a partire dall’utilizzo delle nuove tecnologie.

Da parte sua Il portavoce dei Piccoli Comuni, Virgilio Caivano ha detto con forza che “il tempo delle parole è scaduto, il Sud piagnone e clientelare è destinato alla sconfitta. Questo è il tempo dei talenti valorizzati, della spesa pubblica intelligente, della condivisione e soprattutto di aprire una nuova stagione della responsabilità civile ed amministrativa. La lotta agli sprechi, alla cattiva politica è un doveroso atto che ognuno di noi deve mettere in campo nella quotidianità. Sono contrario alla reintroduzione di nuove odiose tasse sulla casa, sono fortemente favorevole all’abbattimento della spesa pubblica storica che favorisce solo le lobbyes del cemento ed il Sud.”.

martedì 26 agosto 2008

Marchio e sito web per il Distretto industriale del Fortore

Importante riunione operativa, stamattina, presso la sede della Fondazione “Lee Iacocca” di San Marco dei Cavoti per scegliere il marchio e presentare il sito web del Distretto industriale dell’area fortorina.
All’incontro, convocato e coordinato dal presidente della Camera di Commercio di Benevento, Gennaro Masiello, sono intervenuti i vicesindaci di San Marco dei Cavoti, Francesco Cocca (che è anche presidente della Fondazione) e di Molinara, Antonio Pirro, rappresentanti delle categorie produttive, tecnici e operatori del desk distrettuale che opera nella cittadina d’origine provenzale. Presenti gli incaricati del “gruppo Moccia” che hanno illustrato le ipotesi grafiche, simboliche e operative del marchio che contraddistinguerà le attività imprenditoriali che operano nell’area del distretto.

La scelta finale del logo avverrà nelle prossime ore e successivamente sarà presentato ufficialmente agli organi d’informazione. Si tratterà, in ogni caso, di un marchio, operativo fin da subito, che andrà oltre l’ambito del distretto.
Per quanto riguarda il portale, che presto sarà on line, gli operatori del desk distrettuale ne hanno illustrato le principali caratteristiche, sottolineando che si tratta di una finestra informativa per l’imprenditoria nazionale sull’economia distrettuale che, quindi, oltre alla promozione del riconoscimento della rilevanza distrettuale, opererà a supporto degli interscambi tra strutture nazionali e locali, evidenziando le opportunità di investimento.
(tratto da epicentrobenevento.it)

Scuola, al sud 1 ragazzo su 4 si ritira

I ragazzi del sud sono in fuga dalla scuola. A lanciare l'allarme è uno studio di Bankitalia: uno studente su quattro abbandona la scuola dopo le medie. La situazione più critica si registra in Campania, Sicilia e Puglia dove la percentuale di abbandono scolastico supera il 25%. Un dato nettamente superiore alla media nazionale che si ferma poco sotto il 20%, con il nord-ovest più o meno al 18%, il nord-est al 15% e il centro a circa il 13%.
Lo studio, che ha come tema 'La dispersione scolastica e le competenze degli studenti' sottolinea che rispetto al centro e al nord la percentuale degli abbandoni precoci è in linea con la media europea, il Mezzogiorno "si caratterizza per una maggiore dispersione scolastica e una più elevata incidenza di giovani con scarse competenze". Uno scenario davvero preoccupante che ha radici profonde. Troppi insegnanti a tempo determinato, scuole fatiscenti e scarsi stimoli culturali dall'ambiente familiare, sono questi secondo Bankitalia, i principali elementi della crisi.
(tratto da repubblica.it)

lunedì 25 agosto 2008

La Lega Nord protegge gli enti inutili e spreconi

“A differenza della Lega di Bossi – dichiara il Portavoce di Piccoli Comuni, Virgilio Caivano - noi vogliamo sostituire, partendo dal Sud, uno Stato accentratore tendente a limitare e regolare ogni potere e ogni attività sociale con uno Stato veramente popolare, in grado di riconoscere i limiti del suo mandato, che rispetti i nuclei e gli organismi naturali come la famiglia e i Comuni. Uno Stato rispettoso della persona umana pronto ad incoraggiare, accompagnare, non assistere, le iniziative private. Uno Stato leggero, con una burocrazia leggera e meno invadente. Uno Stato libero dagli orpelli di tantissimi Enti inutili dove i Comuni nella loro autonomia siano davvero le fondamenta istituzionali in grado di rispondere rapidamente alla legittime attese dei cittadini. Uno Stato dove la spesa pubblica è al servizio delle famiglie e non delle lobbyes voraci e clientelari.

domenica 24 agosto 2008

Federalismo fiscale, a rischio collasso i comuni del Sud

“La bozza di federalismo fiscale rischia di far collassare i comuni del Sud del Paese. La maggiore autonomia finanziaria annunciata dal Ministro Calderoli sarà difficilmente sostenibile dalle amministrazioni locali, in particolare da quelle del Mezzogiorno”.
Questo è il commento del segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi, a seguito delle dichiarazioni del Ministro della Semplificazione normativa sulla bozza di federalismo fiscale attualmente in discussione. Una preoccupazione concreta, quella di Bortolussi, perché basata sui numeri e su una dettagliata indagine condotta dall’Ufficio Studi dell’associazione artigiani mestrina. Una mappatura delle difficoltà dei comuni italiani calcolata sul rapporto tra entrate proprie e spese correnti.

Ebbene, rispetto ad un saldo negativo medio nazionale per comune pari a 1 milione 132mila euro, emergono i dati sconfortanti dei comuni della Campania, dove la media del saldo negativo per ciascuna amministrazione è di 2 milioni 723 mila euro; e non va meglio in Puglia dove la differenza tra entrate proprie e spesa corrente è di 2 milioni 518 mila euro. Anche in Basilicata, poi, le difficoltà dei comuni sono notevoli nel far quadrare i bilanci. In media ciascun comune lucano ha un saldo negativo tra entrate tributarie e spese correnti di un milione 301 mila euro. Mentre in Calabria si arriva a quota 1 milione 188 mila. Cifre ben lontane da quelle dei comuni del Nord dove si va dai 364 mila euro di saldo negativo per ciascun comune piemontese ai 127 mila della Lombardia, dai 712 mila di quelli della Liguria ai 288 mila del Veneto ai 642 mila dell’Emilia Romagna. E anche i comuni delle Regioni centrali - ad esclusione di quelli dell’Umbria che sfiorano un milione 800 mila euro di saldo negativo – si distanziano da quelli del Sud. A confermarlo sono i dati rilevati dagli esperti dell’Ufficio Studi della Cgia di Mestre.

In ogni caso la misura proposta dal Ministro Calderoli non farebbe ‘soffrire’ solo il Sud. Perché i saldi negativi comunali sono a dir poco ‘cosa di tutti gli italiani’. In effetti, gli unici a far rilevare saldi positivi tra i comuni capoluogo di provincia sono: Belluno dove il saldo arriva a quota 1 milione 180 mila euro; Forlì con 1 milione 233 mila di bilancio positivo e Biella con 630 mila euro di saldo positivo. Questi gli unici tre comuni in cui le entrate proprie sono superiori alla spesa corrente.
Ovvero Quelli in cui il tasso di copertura della spesa corrente con entrate proprie supera il 100%. Ultimi comuni in questa graduatoria sono ancora una volta quelli del Sud, dove i tassi di copertura scendono vertiginosamente sotto a quota 50%.

sabato 23 agosto 2008

San Bartolomeo, tre giorni dedicati all’emigrazione e Rocky Marciano


Emigrazione e Rocky Marciano. Un filo invisibile lega i due fenomeni (uno sociale l’altro sportivo) al Fortore. E per rivivere tutto ciò che l’Istituto comprensivo di San Bartolomeo in Galdo (Benevento) ha organizzato col patrocinio del Comune e in collaborazione con l’Associazione nazionale famiglie emigranti e la Regione Campania, una manifestazione dal titolo “Il Fortore terra di migranti”.

Una tre giorni di mostre per ripercorre un avvenimento che ha segnato, nel bene e nel male, questo territorio. Da domani gli interessati potranno visitare, sino al 25 agosto presso la scuola elementare in via Costa, la mostra di ricamo e quella sugli emigranti sanbartolomeani.
Da non perdere la mostra fotografica dedicata al grande pugile italo-americano Rocky Marciano, di padre abruzzese e madre fortorina. Pasqualina Picciuto, infatti, nasce a San Bartolomeo in Galdo nel 1902 ed emigrò giovanissima negli Stati uniti d’America. È censita erroneamente dall’ufficio emigrazione con nazionalità greca. Solo da pochi anni si è scoperto che la madre del Campione era di origine fortorina.
La mostra dunque ripercorre la vita e la carriera di Rocky. Una galleria fotografica in cui il visitatore può immergersi e rivivere i momenti agonistici più importanti del boxer 49 volte campione imbattuto. Un percorso fatto di sudore e sangue. Di pugili che si arrendono al cospetto forse del più grande boxer di tutti i tempi: Rocky Marciano.

La manifestazione sarà chiusa da un convegno che si terrà nel pomeriggio del 25 agosto presso il teatro comunale del comune fortorino.

giovedì 21 agosto 2008

Il Municipalismo nel Mezzogiorno di oggi a Venticano

Nel sessantesimo anniversario dell’autonomia comunale del piccolo Comune di Venticano in provincia di Avellino i sindaci dei piccoli Comuni italiani si ritrovano per riflettere sul ruolo dei Municipi ed in particolare sul Municipalismo nel Mezzogiorno di oggi. L’importante manifestazione si terrà lunedi 25 agosto 2008 alle ore 18 in Piazza A.Verardo nello splendido scenario di Venticano nel Sannio più bello. Le riflessioni sul ruolo della musicalità nel Mezzogiorno di oggi sono affidate al Portavoce dei Piccoli Comuni italiani, Virgilio Caivano ed al Responsabile ANCI Piccoli Comuni, Paolo Belmonte. Ad aprire i lavori moderati dal giornalista de “Il Mattino”, Gian Pietro Fiore, il sindaco di Venticano, Michelangelo Ciarcia. Prevista la presenza dei sindaci di piccoli Comuni del Nord e del Sud dell’Italia, di esponenti politici e del mondo culturale del Mezzogiorno d’Italia.

“L’iniziativa di Venticano assume una valenza particolare - dichiara Virgilio Caivano – perché rappresenta una risposta vera con il nostro municipalismo sturziano alla propaganda leghista di un federalismo cattivo e soprattutto dannoso per le piccole comunità locali. Alla dannosa ipotesi di reintroduzione dell’odiosa tassa sulla casa per fare cassa, noi rispondiamo con la necessità di aprire dal basso una nuova stagione della responsabilità amministrativa della cosa pubblica. Il municipalismo sturziano, equo e solidale, fondato sul principio della sussidiareità è la vera risposta alla pressante domanda di partecipazione e di realizzazione di quella rete di servizi locali indispensabile per guardare al futuro. Il Mezzogiorno d’Italia – avverte l’anima di Piccoli Comuni - è ormai ad un punto di svolta e pensare alla spesa pubblica inutile ed improduttiva con lo sguardo rivolto al passato equivale ad una condanna certa al declino per le piccole comunità locali. Innovazione e ricerca, agricoltura di qualità ed energia le sfide vere per una classe dirigente che si ritiene tale. Le misure comunitarie e le politiche regionali sono contro una moderna forma di municipalismo del Mezzogiorno ed allora – la proposta di Virgilio Caivano - occorre uno sforzo in termini di qualità progettuale da parte delle Istituzioni locali che debbono abbandonare al loro destino le lobbies dei tecnici e del cemento per guardare ai bisogni concreti della gente. Al Sud - le conclusioni del leader di Piccoli Comuni – non so le risorse economiche che mancano, quello che serve è l’utilizzo intelligente e produttivo del flussi finanziari. Il municipalismo è la vera risposta al finto federalismo leghista attenta alla difesa dei particolari e dei privilegi economici dei pochi a discapito delle masse e della complessità del nostro Paese”.

Appunti di viaggio: il mondo in una stanza


E’ stata inaugurata ieri mattina la mostra fotografica “Appunti di viaggio” di Domenico Vinciguerra e Amalia Agostinelli. I due fotografi hanno messo in mostra gli scatti più belli dei loro tanti viaggi per il mondo. Naturalmente la coppia non ha voluto far mancare alla loro collezione i luoghi e i volti della loro terra: il Fortore.

Terra a cui Domenico e Amalia si sentono molto legati. E partendo da San Bartolomeo, Domenico e Amalia hanno ripercorso la loro esperienza di viaggiatori che va dalle coste campane a quelle siciliane. Scorci di Ponza e di Rimini si confondono tra i volti e i luoghi più esotici: il Sultanato dell’Oman, fino alla Thailandia. Dal Mar Rosso fino ai Carabi. Un angolo speciale la coppia Vinciguerra l’ha dedicata a Cuba, dove i coniugi con i loro obiettivi hanno colto i volti più singolari dell’isola caraibica. I due professionisti dell’obiettivo hanno messo a fuoco le contraddizioni di un angolo meraviglioso e allo stesso tempo dannato del Mar Caraibico.
La mostra, allestita a San Bartolomeo in Galdo, in Piazza Garibaldi, si protrarrà fino al 26 agosto prossimo.

martedì 19 agosto 2008

Redditi in picchiata nell'ultimo decennio: nel Fortore i comuni sanniti più poveri

Quattro comuni del Sannio sono tra i più poveri d’Italia quanto a reddito per contribuente. Si tratta di centri che si trovano nell’area del Fortore. In fondo alla classifica c’è Castelpagano che ha riscontrato una flessione del 14,1% nel reddito individuale nel periodo tra il 1999 e il 2007. I dati sono stati offerti dal quotidiano economico e finanziario “Il Sole 24Ore”. Castelpagano è all’undicesimo posto con 4.889 euro per contribuente mentre il record spetta a Platì, in provincia di Reggio Calabria.

Seguono Castelfranco in Mescano al sedicesimo posto con un reddito per contribuente di 5.006, con una flessione del 18,1% rispetto agli anni precedenti. Castelvetere in Valfortore è al trentaduesimo posto con un reddito di 5.238 con una flessione del 6%. C’è poi San Giorgio La Molara con 5.238 di reddito per abitante nel 2007 che si colloca al trentaduesimo posto con una flessione del 15,5% rispetto al passato. La città capoluogo è al 95esimo posto in classifica con un reddito individuale pari a 10.486. Anche in questo caso c’è stata una flessione stimabile nell’8,4% (...).
(tratto da il quaderno.it)

lunedì 18 agosto 2008

Pontelandolfo, commemorata la strage del 1861

Pontelandolfo è un comune di 2.518 abitanti della provincia di Benevento e dista solo 35 Km dal capoluogo di provincia. Pontelandolfo è purtroppo noto per essere stato, insieme con Casalduni, il 14 agosto 1861, teatro di un feroce eccidio, indiscriminatamente perpetrato dalle truppe sabaude sulle popolazioni civili inermi dei due comuni, come rappresaglia del massacro di 40 soldati e 4 Carabinieri fatti prigionieri, avvenuto nei giorni precedenti per mano di circa 200 reazionari (anzi sarebbe meglio chiamarli "Partigiani") borbonici nel contesto storico del conflitto che insanguinò il Sud Italia. Per vendetta un battaglione di 500 "Bersaglieri", comandati dal Colonnello Gaetano NEGRI, successivamente eletto Sindaco di Milano, massacrò oltre 200 cittadini e distrusse il paese incendiandolo. Moltissime donne furono stuprate prima di esser assassinate e non furono mai ufficialmente forniti dati ufficiali sul numero totale dei morti ammazzati. Stragi simili avvennero anche a Scurcola Marsicano, Pizzoli, Isernia, Montefalcione. Alla strage, il gruppo musicale degli "Stormi Six" ha dedicato la canzone che si chiama proprio "Pontelandolfo". Come ogni anno, Fiore MARRO, segretario nazionale dei "Comitati delle Due Sicilie", associazione culturale filoborbonico, commemora l'avvenimento e così giovedì 14 agosto scorso, insieme al Presidente Nazionale Vozza e con la presenza di decine di esponenti dei diversi comitati sparsi per tutta la penisola, hanno degnamente commemorare i "partigiani" borbonici che l'invasore sabaudo ha fatto passare alla Storia come "briganti".

Dal nord sono giunti il coordinatore per il Veneto Mario Moccia accompagnato dal direttore del mensile "Due Sicilie", l'avvocato Antonio Pagano, poi i Nicola Graniello e Massimo Dentice, napoletani doc direttamente da Brescia, ed ancora i rappresentanti dell'Emilia Marco Fortunato, Luigi Costantino e Alessandro Calvo. C'erano anche i pugliesi con in testa il coordinatore Ezio Spina e Gaetano Marabello e Diego Eramo, il direttore di "Bisceglie15giorni" Salvatore Valentino e Giovanni Mustafà Palmulli da Foggia. La Calabria era rappresentata da Duccio Mallamaci, mentre la Campania l'ha fatta da padrone assoluto in questo evento celebrativo, oltre al "reggimento" Caserta con a capo il coordinatore Mauro Giaquinto, Antonio Riccio, il professore Pasquale Cervo da Caiazzo, Ilario Simonetta, Giovanni Salemi e gli amici dell'alto casertano oggi ribattezzata Ciociaria, Ferdinando Corradini, Argentino D'Arpino ed il responsabile del sito CDS Lazio Alfonso Vellucci.

I napoletani erano capitanati dal dott. Eduardo Vitale, direttore de "L'Alfiere". Napoli CDS aveva in sua rappresentanza i giovani Angelo D'Ambra e Stefano Lo Passo, presente poi l'associazione "Esperide: centro studi Due Sicilie" con Antonio De Innocentis e Rosario Mascolo e l'editore Pietro Golia. Da Benevento l'ingegnere Di Donato e l'attore Enzo Morzillo, mentre il coordinatore Nicola Longobardi con Nello Esposito e Gennaro Cesarano sono venuti da Castellammare di Stabia. Eppoi Luigi De Angelis, Massimo Cuofano, Diana Damiano e Emilio Barretta e Vincenzo D'Amico di Nocera Inferiore. Padrone di casa il coordinatore dei Comitati Due Sicilie Renato Rinaldi, anima del riuscito evento.
(Fonte: www.casertanews.it)

venerdì 8 agosto 2008

Bonifica discarica Sant'Arcangelo Trimonte

Sulle misure di sicurezza per la discarica di rifiuti di contrada Nocecchie di Sant’Arcangelo Trimonte (Bn) si è svolta una assemblea pubblica presso la Sala consiliare comunale. Erano presenti: il sindaco di Sant’Arcangelo Trimonte, Aldo Giangregorio; l’assessore provinciale all’ambiente, Gianluca Aceto; l'ingegnere della società di monitoraggio Daneco, Marco Leone; i tecnici dell'Arpac; i rappresentanti del comitato civico CODISAM; amministratori e cittadini.

L'incontro, sollecitato dal CODISAM la scorsa settimana, verteva sul mancato avvio della bonifica delle due discariche preesistenti in Sant’Arcangelo Trimonte, nonostante il progetto prevedesse tale soluzione come prioritaria. Si è pertanto appreso dall'Arpac che, entro le prossime due settimane, saranno disponibili gli ultimi esami relativi alla caratterizzazione dei rifiuti presenti nelle discariche preesistenti: e se, come si ritiene, i risultati saranno positivi, potrà finalmente avviarsi la bonifica con il trasferimento dei rifiuti nel nuovo sito, più idoneo e sicuro. Anche i tempi dell'operazione, tra settembre ed ottobre, sembrano migliori rispetto a quelli della piena estate. Si è quindi appreso che Comune e Provincia sigleranno un protocollo d'intesa per investire ufficialmente l'Arpac della verifica dei dati che la Daneco ha già iniziato a monitorare, così come previsto dal Piano di sorveglianza e controllo, mentre sarà fatta salva la facoltà per i cittadini di commissionare ulteriori controlli ad altri Laboratori di fiducia. E' stato inoltre stabilito che la Provincia di Benevento nomini un proprio tecnico all'interno della Commissione di vigilanza, al fine di supportarne l'azione e di garantire un migliore e più tempestivo coordinamento.

Da parte sua, la Daneco ha riconosciuto alcune disfunzioni nei controlli, dei quali si è pubblicamente scusata, assicurando che saranno presi i provvedimenti utili a che esse non abbiano più a ripetersi. La stessa Impresa ha inoltre assicurato che i rappresentanti dei cittadini potranno accedere alla discarica e richiedere chiarimenti in ogni momento. Proseguono, intanto, i lavori di approntamento del piano integrato di valorizzazione del territorio e delle produzioni agricole e allevatoriali locali, per la cui definizione i rappresentanti dei Comuni ricadenti nella zona della discarica hanno già svolto numerose riunioni tecniche. Al Prefetto di Benevento sono state comunicate ulteriori richieste di finanziamento di opere pubbliche a servizio degli impianti di smaltimento rifiuti, come la strada collegante Sant’Arcangelo Trimonte alla Stazione di Apice: il piano di interventi dovrà comunque essere definitivamente chiuso entro il prossimo 30 settembre. Una prima assegnazione di risorse finanziarie ha riguardato tutti gli interventi richiesti dai Comuni di Sant’Arcangelo Trimonte, Apice, Buonalbergo e Paduli.

Inoltre, come si ricorderà, sono state finanziate anche le opere richieste dai Comuni di Fragneto Monforte e Casalduni, sui cui territori insistono siti di stoccaggio di cosiddette ecoballe e l'impianto ex CDR. Finanziate anche le opere richieste dalla Provincia, riguardanti il risanamento ambientale e la valorizzazione di torrenti e corsi d'acqua viciniori ai siti sensibili; un parco fluviale in comune di Paduli; nonché interventi per il monitoraggio ambientale delle zone interessate dalle discariche.
(fonte: www.provincia.benevento.it)

mercoledì 6 agosto 2008

Legambiente: 1.650 comuni a rischio di estinzione

E’ un’Italia a due velocità, da una parte quella di un vero e proprio miracolo italiano che è la capacità dei territori di fare rete e sistema, dall’altra quella di un numero crescente di comuni sempre più interessati dal “disagio insediativo”. Un disagio che se nel 1996 colpiva 2.830 comuni, nel 2006 ne ha interessati 3.556 e con una previsione di 4.395 comuni per il 2016 (in pratica uno su due) dei quali, in assenza di interventi, 1.650 sono destinati a diventare vere e proprie “ghost town”. Un fenomeno che da territori marginali o marginalizzati comincia a interessare aree di più ampie dimensioni mettendo a rischio non solo i piccoli comuni, ma anche oltre la metà di quelli con meno di 10.000 abitanti: è quanto emerge dal rapporto di Confcommercio-Legambiente sull’Italia del disagio insediativo “1996/2016 - Eccellenze e ghost town nell’Italia dei piccoli comuni” realizzato in collaborazione con Serico-Gruppo Cresme.

COSA VUOL DIRE “DISAGIO INSEDIATIVO”

Le condizioni che portano al disagio in molti comuni italiani sono da ricercare, oltre che in una debolezza insediativa della popolazione residente (calo delle nascite, aumento della popolazione anziana, ecc.) anche in condizioni evidenti di impoverimento delle potenzialità produttive e dei talenti, con indici economici che segnalano la debolezza strutturale di queste aree da cui deriva lo scarso appeal verso l’esterno e, di conseguenza, la capacità di attrarre e accogliere nuovi cittadini, nuovi abitanti, nuove famiglie ed imprese.

Occorre sottolineare che le differenze non sono tanto tra montagna, collina, pianura e città, quanto all’interno delle medesime categorie. Ovvero, c’è una montagna ricca e una montagna impoverita, una collina valorizzata e una dimenticata, ci sono città al passo con i cambiamenti imposti dall’economia della globalizzazione e altre in forte ritardo.

Il dato più rilevante nel confronto 1996/2006 è l’aumento, non solo del numero (con relativo territorio e popolazione interessata), ma anche della dimensione media di questi comuni. E, aumentando la dimensione media, è cresciuta la soglia critica al di sotto della quale si realizzano e si evidenziano le condizioni del disagio insediativo. Che, quindi, non è più solo un fenomeno circoscritto a territori marginali, ma si allarga e si estende a quelli di più ampie dimensioni. Ciò è indubbiamente legato ad un maggior depauperamento territoriale, con conseguente diminuzione, in una sorta di circolo vizioso, dei servizi alle persone e alle imprese, oltre ad un elevato indice di vecchiaia e a un basso valore della natalità e dell’immigrazione.

Lo studio, evidenziando che di questi comuni ben il 95,4% (3.408 su 3.558 totali) ha meno di 10.000 abitanti, indica tale valore come soglia dimensionale critica.
(fonte: legambiente.it)

martedì 5 agosto 2008

Don Franco Iampietro: amministratori insensibili


Dopo due mesi di silenzio da parte della politica, don Franco Iampietro ritorna sui problemi che affliggono il Fortore e lo fa dalle colonne del quotidiano online “ilquaderno.it”.
“Non è cambiato nulla – ha affermato Don Franco al giornale diretto da Carlo Panella -. L’ospedale non è stato completato. La strada è ancora interrotta. Sono alcuni giorni che non ci stanno proprio più lavorando. In seguito all’appello e a un iniziale interessamento mediatico nessuno si è più occupato di noi. Nessuno ci ha contattati. Nessun politico, neppure i nuovi amministratori provinciali, in linea con i precedenti. Silenzio assoluto, come del resto, ci aspettavamo”.
E sempre dal giornale online lancia un nuovo appello. “Non so cosa vorrei dire – ha risposto -. Purtroppo, l’insensibilità di chi ci amministra va oltre l’immaginabile. L’appello è chiedere che qualcuno prenda a cuore la situazione per cercare di risolverla. Ma non credo che avvenga. C’è molta, molta indifferenza”.

lunedì 4 agosto 2008

Piccoli Comuni sostengono progetto Coldiretti

Il progetto per il Paese presentato dal Presidente della Coldiretti nazionale Sergio Marini trova il pieno ed incondizionato sostegno del Coordinamento Nazionale dei Piccoli Comuni italiani – a sostenerlo il portavoce di Piccoli Comuni, Virgilio Caivano – Il rilancio della nostra agricoltura in termini di qualità ed eccellenza è il passaggio strategico per portare il Paese fuori dalla crisi economica e soprattutto rispondere concretamente alla urgente necessità di produzioni agricole distintive, identitarie, sicure, fortemente legate ai territori in grado di sfuggire ai criteri di sostituibilità dei prodotti che i processi di globalizzazione inevitabilmente si tirano dietro. La dimensione di eccellenza della nostra agricoltura - ha sostenuto il Presidente della Coldiretti all’Assemblea nazionale di Roma – si nutre di qualità cha a sua volta non è un carattere astratto, una leva di marketing, ma la risposta a una domanda crescente dei consumatori italiani e internazionali. Una domanda che si alimenta di molte componenti ognuna delle quali è un patrimonio di tutti da custodire perché continuamente minacciato da tentativi di espropriazione o di sfruttamento improprio”.

La promozione del Made in Italy e quindi la sua qualità ci trova in perfetta sintonia con Coldiretti – afferma deciso il leader di Piccoli Comuni – le richieste di Coldiretti sono le nostre richieste. Al Governo chiediamo di promuovere tutte le politiche che vanno in questa direzione: dalle norme sull’etichettatura obbligatoria, alla difesa delle prassi antiomolgative volte alla valorizzare le istintività territoriali, dalla lotta alla contraffazione e alle sofisticazioni a quella contro l’agropirateria e le imitazioni. La nostra legislazione lascia ancora zone franche - l’invito al Parlamento italiano ad attivarsi – in cui trasparenza e sicurezza possono essere aggirate. Un lusso che non possiamo permetterci nel rispetto delle aspettative di chi produce e di chi consuma”.

Il Coordinamento dei Piccoli Comuni ringrazia la Coldiretti per l’invito rivolto al Portavoce Virgilio Caivano in occasione dell’Assemblea Nazionale e riconferma l’impengo ad un cammino comune a favore di una forte agricoltura di qualità anche come risposta alle attese di sviluppo dei 5634 piccoli Comuni italiani.

sabato 2 agosto 2008

"Donne Uomini Istituzioni 2008", il nuovo lavoro di Bruno Menna


E' uscito il volume Donne uomini e istituzioni 2008-Nomi volti e numeri della politica (Aesse Stampa) del collega giornalista Bruno Menna.
La pubblicazione è un diario politico - elettorale del Sannio e della Campania, una sorta di “navicella” che fornisce informazioni sulle principali istituzioni della provincia di Benevento e della Campania e che rendiconta le ultime tornate elettorali.
Il libro prevede anche gallerie fotografiche, tra cui quella relativa ai “momenti” dell’ultima campagna elettorale per le Politiche: manifesti, convegni, comizi, liste ed altro.

giovedì 31 luglio 2008

Discarica di Sant'Arcangelo Trimonte: 15 milioni d'euro per una sorta di "risarcimento danni

Oggi, il Primo Ministro, durante la sua presenza partenopea, annuncerà che a Sant’Arcangelo Trimonte saranno assegnati 15 milioni d'euro per aver accettato, senza troppe discussioni, la presenza della discarica che sta risolvendo i problemi della Campania. Indubbiamente ci fa piacere sapere che gli Amministratori locali usufruiranno di un'ingente somma da investire sul territorio, denaro dato per una sorta di “risarcimento danni”.
Ci farebbe piacere sapere il parere degli abitanti di Piano Borea, di Montesarchio e di Fragneto Monforte, apprendendo questa notizia di Berlusconi, dove, nei primi due le discariche sono state fatte senza nessun “risarcimento” e a Toppa Infocata, nel Comune di Fragneto Monforte, solo la Provincia di Benevento stanziò, amministrazione Nardone, 100.000,00 euro. Ad oggi le 70.000 tonnellate d’immondizia confezionata continuano a restare a Toppa Infocata in maniera indisturbata. Ritornando alla discarica di Sant’Arcangelo Trimonte, la nostra associazione, vorrebbe sapere dai tanti denigratori e contestatori della Giunta Nardone in occasione della “crisi” delle discariche, chi aveva ragione o chi ha sbagliato tra Nardone e Berlusconi. Se Nardone ha scelto Sant’Arcangelo e la discarica si fa; vuol dire che Nardone aveva ragione! Se la discarica la fa il Governo Berlusconi; allora Nardone cosa c’entra?
I no di Nardone al deturpamento ed inquinamento dei territori sanniti erano detti, con fermezza, nelle sedi competenti ed istituzionali, non certo spiattellati sulla pubblica piazza per avere consensi e andare contro le decisioni delle alte e altre istituzioni.
Ekoclub, nella persona del suo Presidente Luigi La Monaca, constata che dove non ha potuto il dialogo civile e l’opera di convincimento è arrivata l’imposizione con l’esercito schierato. Questa è democrazia?

Luigi La Monaca
Presidente Provinciale Ekoclub International Benevento
da www.sanniotradizioni.it)

Rimborsi ai partiti, arrivano i soldi

L'ufficio di presidenza del Senato ha approvato nei giorni scorsi (...) la ripartizione dei fondi relativi ai rimborsi elettorali per le politiche della scorsa primavera.
Oltre 251 milioni di euro finiranno nella casse dei partiti, seguendo il criterio dei risultati elettorali regione per regione, che, condizione minima, hanno superato da soli o in abbinamento lo sbarramento del 4 per cento.

Al PdL andranno in totale 119.600.056,015 euro, il rateo che verrà elargito con la valuta del 31 luglio sarà di 21.920.112,093; al Partito democratico andranno 94.065.205,45 euro per un rateo di 18.813.041,20; alla Lega Nord 20.168.481,00 per un rateo di 4.033.696,20; Di Pietro-Italia dei Valori 10.288.413,80, per una annualità pari a 2.057.682,76 euro; all'Unione di centro 11.210.062,20, la rata annuale è di 2.242.012,44; Vallee d'Aoste 244.021,20 per un rateo di 44.485,13; “Svp insieme per le autonomie” un totale di 1.305.560,40, rata annua di 261.112,08; “Svp candidatura individuale” 482.490,30 rateo di 96.498,06; “Svp candidatura individuale” 357.830,25, per una rata di 71.576,05; “La Sinistra-l'Arcobaleno” 1.316.127,85 con una rata annua di 263.235,57; “Movimento associativo italiani all'estero” 231.892,35 rateo di 46,378,47; “Movimento per l'autonomia alleati per il Sud” 1.899.588,50 rateo 379.919,76; “Associazioni italiane in Sud America” 194.421,05 per un rateo di 38.884, 21.
(tratto da www.epicentrobenevento.it del 30 luglio)

mercoledì 30 luglio 2008

Foiano Val Fortore: la Uil polemizza con il Comune per gli orari di lavoro dei dipendenti

La segreteria provinciale della Uil Federazione Poteri Locali di Benevento ha contestato la decisione del Comune di Foiano Val Fortore che ha variato l’orario di apertura al pubblico degli uffici servizi demografici senza un’informativa preventiva alle organizzazioni sindacali.

Per protesta, il sindacato ha inviato una nota al sindaco Michelantonio Maffeo, al responsabile dell’area amministrativa e demografica Giuseppe Ruggiero e al segretario Domenico Di Fabrizio. Si richiede il ritiro della determina dirigenziale per il ripristino della situazione precedente.
(da www.ilquaderno.it)

martedì 29 luglio 2008

Provincia, vertice sulla discarica di Sant’Arcangelo Trimonte

Intensa giornata di lavoro per la gestione della discarica regionale di Sant’Arcangelo Trimonte. Il presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile e l’assessore all’ambiente Gianluca Aceto hanno incontrato stamani il sindaco della cittadina, Aldo Giangregorio, ed il vice sindaco, Romeo Pisano, con i quali hanno valutato lo stato dell’arte circa: 1) il monitoraggio dei parametri di sicurezza ambientale vigenti per la discarica; 2) gli adempimenti connessi alla gestione definitiva dell’impianto. E’ emerso, in particolare, che ancora non stati consegnati all’Amministrazione civica di Sant’Arcangelo Trimonte i protocolli relativi al monitoraggio: la Provincia si è dunque fatta carico di sollevare immediatamente il problema in sede di Sottosegretariato per la Protezione Civile e dell’ARPAC.

Successivamente alla riunione con gli amministratori, l’assessore Aceto ha effettuato un sopralluogo alla discarica con i tecnici della Regione Campania, Allievi e Urrico, collaboratori dell’assessore regionale all’ambiente Ganapini: si è appreso, al termine di questo incontro, che l’assessore provinciale sarà alle ore 17.00 del prossimo 4 agosto nuovamente in Sant’Arcangelo Trimonte per incontrare gli amministratori locali e i rappresentanti del Comitato cittadino CODISAM, che ne avevano fatto richiesta.

Infine, nel corso del primo pomeriggio, sono stati affrontati in un vertice in Provincia i provvedimenti connessi alle opere pubbliche finanziate nei giorni scorsi dal Governo centrale per la bonifica dei territori interessati dall’insediamento di discariche regionali. La Provincia ha chiesto a tutti i sindaci sanniti interessati la esatta quantificazione dei bisogni finanziari ai fini dell’avvio della programmazione tecnico-finanziaria dell’operazione di ripristino e tutela ambientale.
(fonte: 82cento.it)

Olimpiadi Pechino 2008, appendi alla tua finestra la bandiera dei diritti umani


Olimpiadi Pechino 2008, appendi alla tua finestra la bandiera dei diritti umani
Fermiamo le guerre. Promuoviamo tutti i diritti umani per tutti.

lunedì 28 luglio 2008

Baselice, sul servizio civile l'interrogazione della minoranza

Postiamo alcuni stralci dell'interrogazione presentata dalla minoranza al Comune di Baselice sullla vicenda del servizio civile e pubblicata su ilsannioquotidiano.it di ieri.

Con un avviso pubblico dello scorso 21 giugno si portava a conoscenza dei giovani che la Presidenza del Consiglio dei Ministri - dipartimento Ufficio Nazionale per il Servizio Civile - ha approvato per il Comune di Baselice tre progetti di Servizio Civile.
Dunque, complessivamente al progetto, che ha la durata di un anno, partecipano dodici giovani con età compresa tra i 18 e i 27 anni, con un corrispettivo mensile di circa 430,00 euro.
Sull’argomento sono intervenuti Egidio Colucci e Giuseppe Pastore consiglieri comunali (...) i quali hanno presentato un’interrogazione consiliare.
Nella stessa i consiglieri si rivolgono al Sindaco e/o all’assessore al ramo, per conoscere il numero ed i singoli nominativi dei soggetti che hanno prodotto l’istanza, nonché i criteri selettivi che saranno praticati nella scelta delle dodici unità (...).

giovedì 24 luglio 2008

Aspetti botanici e paesaggistici del territorio sannita

«L'ambiente è, per noi, un fattore strategico di sviluppo socio-economico, un vero e proprio motore per l'economia del Sannio. Infatti, abbiamo formalmente rappresentato alla Regione Campania il nostro interesse a promuovere e valorizzare l'ambiente quale patrimonio collettivo del Sannio, sul quale intendiamo investire e sul quale ci attendiamo investimenti da parte della stessa Regione».
Con queste parole il presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile ha presentato alla Stampa presso la Sala Consiliare della Rocca dei Rettori il progetto "Aspetti botanici e paesaggistici del territorio sannita". L'opera, che la Provincia di Benevento, Assessorato agri-foreste, ha realizzato in partenariato con Legambiente Valle Telesina e con la cooperazione scientifica dell'Università degli studi del Sannio - Facoltà di Scienze, dopo circa due anni di lavoro, essendo stata impostata dalla Amministrazione Nardone nel 2006, è essenzialmente uno strumento per l'approfondimento e la divulgazione della ricchezza degli aspetti botanici e paesaggistici del Sannio. Per avere un'idea del valore del patrimonio naturale sannita, si dirà che su 78 comuni, ben 52 rientrano nella classificazione dettata dall'Unione Europea delle aree di grande pregio naturalistico; di quei 52, ben 12, primi fra tutti Cusano Mutri e Pietraroja, vedono ricompreso il proprio territorio per intero nella classificazione di massimo pregio ambientale.

mercoledì 23 luglio 2008

Discarica S. Arcangelo: i cittadini preoccupati scrivono all’assessore Aceto

Il Codisam (Comitato difesa salute e ambiente) di Sant’Arcangelo Trimonte, presieduto da Nicola Colangelo, ha indirizzato una lettera aperta all’assessore all’Ambiente della Provincia di Benevento, Gianluca Aceto, per esternare le perplessità dei cittadini in merito all’attivazione della nuova discarica regionale in località Nocecchie. Il rappresentante istituzionale della Rocca dei Rettori è stato invitato a fare luce su alcuni aspetti che riguardano la gestione dell’impianto soprattutto circa il rispetto delle normative sulla sicurezza in materia ambientale.

Le operazioni all’attenzione del Comitato riguardano, in particolare, la dispersione, nei territori limitrofi allo sversatoio, di buste e imballaggi di plastica, sporchi di percolato; le manovre dei camion che lasciano alzare in aria visibili nuvole di polvere; la cifra di 55mila tonnellate di rifiuti sversate in un solo mese; i mezzi che arrivano senza adeguata copertura del carico o con perdita di percolato.

“Ci appelliamo alla sua funzione di vigilanza sulla tutela ambientale, per promuovere accertamenti finalizzati a evidenziare la presenza di atti di negligenze e a garantire la regolarità della situazione”, si legge nella parte finale della missiva indirizzata ad Aceto.

L’iniziativa del Comitato giunge all’indomani del via libera ai conferimenti nella seconda vasca di Sant’Arcangelo. Il nulla osta è giunto al termine del collaudo condotto dai tecnici della Daneco e dai Vigili del Fuoco. La vasca collaudata ha una capacità di 73mila tonnellate e dovrebbe garantire un’autonomia di circa due mesi. Il primo invaso, invece, è stato riempito in meno di 30 giorni a causa delle dimensioni più ridotte.

(da Il Quaderno.it)

Sit-in di protesta degli insegnanti precari


SIT-IN di protesta degli insegnanti precari: mercoledì 23 luglio in piazza Montecitorio
I docenti precari manifestano contro i tagli di risorse, tempo scuola, personale, classi, docenti di sostegno, aule e per chiedere garanzie sulla qualità dell’offerta formativa della Scuola Pubblica Statale.
I docenti precari lottano per:- la difesa della Scuola Pubblica Statale, per una scuola di tutti e per tutti;
- le immissioni in ruolo dei docenti su tutti i posti disponibili;
- il mantenimento delle graduatorie ad esaurimento e il loro completo svuotamento, da compiersi mediante l’assunzione di tutti i docenti precari: solo così si cancellerà dalla scuola italiana la precarietà lavorativa e, di conseguenza, quella didattica che da sempre penalizza le aree geografiche e sociali più svantaggiate del Paese;
- il riconoscimento ai docenti precari degli stessi diritti economici e di carriera dei docenti di ruolo e dei docenti di religione cattolica.

I docenti precari dicono:
- no al D.L 112 in discussione in Parlamento;
- no ai massicci tagli agli organici previsti dal governo (tagli di circa 100mila docenti), per una manovra di circa 8 miliardi di euro, corrispondenti a ben un terzo dell'intera manovra economica dello Stato: l’effetto di questi tagli ricade nell'immediato sul personale precario, ma ha devastanti effetti sulla scuola nel suo complesso;
- no alla chiamata diretta dei docenti da parte dei Dirigenti Scolastici, che non garantisce il merito, ma favorisce clientelismo e nepotismo, ostacolando, di fatto, la libertà di insegnamento;
- no al ddl Aprea n. 953 e a qualsiasi disegno di legge o normativa che leda i diritti acquisiti da centinaia di migliaia di docenti precari, minando alla base il sistema dell'istruzione pubblica, basato sulla libertà di insegnamento;
- no all'aumento degli alunni per classe: qualità e meritocrazia non si ottengono ‘stipando’ tanti alunni per classe quanti ne bastano per tagliare le cattedre;
- no ai tagli sul sostegno, che compromettono l'integrazione scolastica dei diversamente abili;
- no ai finanziamenti alle scuole private;
- no ad ogni tentativo di privatizzazione della scuola pubblica statale e alla trasformazione delle scuole in fondazioni a capitale privato.

Rete Docenti Precari 11 luglio 2008

lunedì 21 luglio 2008

Lega nord, ultimi della classe

Dalle dichiarazioni di Bossi sui professori meridionali, che toglierebbero il posto a quelli del Nord, si capisce qual è il vero volto della Lega nord: un partito xenofobo e razzista. Se la prende con i nostri insegnati, ma il senatùr tace sullo sversamento illegale dei rifiuti tossici in Campanie e nel Sud. Hanno avvelenato le nostre terre, e nemmeno Fini e Berlusconi dicono una parola.

E nulla dicono dello sterminio di migliaia di meridionali che non volevano i piemontesi in casa e si diedero alla macchia (e per questo furono con disprezzo chiamati “briganti”). Nulla dicono dei tanti meridionali morti sul Carso per completare l’unificazione nazionale. Nulla dicono dei tanti lavoratori sradicati dalle loro terre per diventare “esercito di riserva” nel nord produttivo. E dei tanti “cervelli” meridionali (formati con i soldi delle proprie famiglie) che ancora oggi permettono l’innovazione delle aziende del nord.
C’è una sola parola per indicare lo stato d’animo dei prof meridionali: vergogna.

sabato 19 luglio 2008

Prima emigranti, ora pendolari di lungo raggio


Il Mezzogiorno come “periferia d'Europa”. Così il rapporto Svimez 2008 definisce il sud Italia che non tiene al brusco peggioramento del quadro internazionale e continua a perdere terreno anche rispetto al resto del paese. Mettendo a segno per il sesto anno consecutivo una crescita più bassa rispetto al centro-nord: il Pil si ferma infatti allo 0,7 per cento contro l'1,7 delle regioni settentrionali. E non basta. Secondo l'associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno rallentano anche gli investimenti (nel 2007 un timido +0,5 per cento a fronte del + 2,4 per cento dell'anno precedente, segno del peggioramento del clima di fiducia delle imprese) e i consumi sono stagnanti, con la spesa delle famiglie meridionali che si attesta a +0,8 per cento, circa la metà della spesa media italiana (+1,5 per cento). Ma sono le condizioni economiche a preoccupare di più. Nel meridione oltre la metà delle famiglie monoreddito (51 per cento) è a rischio povertà, rispetto al 28 per cento nel centro-nord. Neppure raggiungere un buon livello di istruzione, spiega il rapporto Svimez 2008, tutela dall'esposizione al rischio povertà: si trova in questa situazione il 9,4 per cento dei laureati residenti al sud. Secondo i dati dello Svimez, nel 2005 ben il 18 per cento delle famiglie ha percepito meno di mille euro al mese (contro il 7 per cento del centro-nord), e un ulteriore 20 per cento circa ha guadagnato una somma tra i mille e i 1.500 euro mensili. Va male soprattutto in Sicilia, dove addirittura più di una famiglia su cinque ha guadagnato meno di mille euro al mese nel 2005.

Una situazione pesante dunque, aggravata dal fatto che al sud quasi 14 famiglie su 100 hanno più di tre persone a carico (rispetto al 4,1 per cento nel centro e nord Italia), con punte del 18 per cento in Campania. Ma le criticità riguardano anche aspetti di vita quotidiana. Ci sono famiglie, sottolinea infatti il rapporto 2008, che non possono permettersi un pasto adeguato almeno tre volte a settimana (10 per cento sul totale meridionale), nè riscaldare adeguatamente l'abitazione (20 per cento) o comprare vestiti necessari (28 per cento), o ancora acquistare medicinali (un altro 20 per cento).
Vasca e doccia in casa, rileva infine lo Svimez, mancano ancora al 2 per cento delle famiglie pugliesi, all'1,5 per cento di quelle calabresi e all'1,4 per cento delle siciliane.

Non va meglio sul versante del lavoro. Nel 2007 il Mezzogiorno ha registrato un'occupazione a crescita zero, a fronte di un aumento dell'1,4 per cento al centro-nord (+234 mila addetti in valori assoluti). Allo stesso tempo il tasso di disoccupazione reale al Sud va oltre il 28 per cento.
Come negli anni scorsi, evidenzia il rapporto Svimez, continua a registrarsi un calo dei disoccupati: -66 mila al centro nord e -101 mila al sud, con una flessione rispetto all'anno precedente rispettivamente dell'8,6 per cento e dell'11,2 per cento. Ma non tutti i disoccupati hanno trovato un nuovo lavoro, una quota consistente ha smesso di cercarlo. Lo scorso anno al sud gli inoccupati sono aumentati infatti di 147 mila unità (+248 mila disoccupati impliciti, -109 mila disoccupati espliciti).
Aggiungendo ai disoccupati ufficiali quelli impliciti, il tasso di disoccupazione reale al sud nel 2007 dall'11 per cento attuale sarebbe quindi oltre il doppio (28 per cento), a fronte del 6,9 per cento delle regioni settentrionali. Ma il vero punto dolente per il meridione resta il sommerso, che riguarda circa un lavoratore su cinque (ovvero il 19,2 per cento), a fronte del 9,1 per cento del resto d'Italia.

Legato a doppio filo alla disoccupazione c'è il fenomeno dell'emigrazione verso le regioni settentrionali. Secondo il rapporto Svimez, negli ultimi dieci anni (dal 1997 al 2007) oltre 600 mila persone hanno abbandonato il Mezzogiorno per trasferire la propria residenza al centro-nord. Nello scorso anno si sono contati 120 mila trasferimenti di residenza, ai quali si aggiungono 150 mila pendolari di lungo raggio, che si spostano temporaneamente al centro-nord per lavorare.

Questi flussi di mobilità unidirezionale sud-nord, evidenzia l'associazione, sono un caso unico in Europa e testimoniano la distanza economica tra le due aree d'Italia.
I nuovi emigranti sono in larga parte “pendolari”: soprattutto uomini, giovani (l'80 per cento ha meno di 45 anni), single o figli che vivono in famiglia, con un titolo di studio medio-alto e che svolgono mansioni di livello elevato nel 50 per cento dei casi, a conferma dell'incapacità del sistema produttivo meridionale di assorbire mano d'opera qualificata. Alti costi delle abitazioni e contratti a termine spingono poi a trasferire definitivamente la residenza. Lombardia, Emilia Romagna e Lazio restano le tre regioni prescelte dai nuovi emigranti.
Le regioni invece più soggette al pendolarismo di lunga distanza verso il nord sono Campania (50 mila unità), Sicilia (28 mila) e Puglia (21 mila).Ma il Mezzogiorno è anche fortemente penalizzato dalla mancanza di infrastrutture, da quello che lo Svimez chiama “non sistema dei trasporti”.

(tratto da "Velino" del 18 luglio)

venerdì 18 luglio 2008

Sud arretra: giù Pil, consumi e investimenti

Arretra l'economia del Mezzogiorno, che perde terreno anche nei confronti del resto del Paese. Lo rileva il rapporto Svimez 2008. Il Sud per il sesto anno consecutivo segna una crescita più bassa rispetto al centro-nord (0,7% contro l'1,7%). Gli investimenti rallentano e i consumi sono stagnanti, con la spesa delle famiglie a +0,8%, contro l'1,5% degli altri italiani. Inoltre il 51% delle famiglie monoreddito sono a rischio povertà, e nel 2007 l'occupazione è stata a crescita zero.
(Fonte: Ansa)

Nucleare in Francia, nuova fuga radioattiva


Fuoriuscite di acque contaminate da elementi radioattivi, "senza impatto sull'ambiente", sono state registrate in un impianto della Areva a Romans-sur-Isere, nel dipartimento della Drome, nel sud-est della Francia. Lo ha reso noto stamane l'Autorithy francese per la sicurezza nucleare.

Il nuovo incidente, mentre non si placano le polemiche intorno alla centrale nucleare di Tricastin, la seconda più grande di Francia dopo quella di Le Hague, teatro 10 giorni fa di un riversamento accidentale di acque usate contenenti uranio nei fiumi vicini, affluenti del Rodano. Sull'impianto e sulle società che lo gestiscono, Socatri e Areva Nc (entrambe filiali del colosso energetico Areva), da giorni piovono critiche da associazioni ambientaliste e autorità di vigilanza. Innanzitutto per la gestione approssimativa dell'incidente, una piccola perdita che a causa di "una catena di disfunzioni ed errori umani", come la definisce l'Autorità di sicurezza nucleare (Asn), si è trasformata in una contaminazioni ambientale.

Tutto è cominciato, secondo la ricostruzione degli ispettori Asn ripresa dal sito d'informazione Mediapart.fr, alle 19 del 7 luglio, quando un allarme ha segnalato un livello di liquido troppo alto in una cisterna di raccolta delle acque usate per la pulitura degli impianti. Secondo gli indicatori, però, tutte le paratie di accesso alla cisterna erano chiuse, quindi i tecnici hanno concluso che l'allarme fosse difettoso e se ne sono disinteressati, senza notare che una paratia difettosa lasciava in realtà filtrare parte dell'acqua. La cisterna ha così continuato a riempirsi fino alle 23, quando una ronda notturna ha notato che traboccava, versando acqua in un bacino di raccolta sottostante.
(fonte: ansa.it)

giovedì 17 luglio 2008

Isidea: facciamo "Sanniobardia", una nuova regione con Molise, Benevento, Avellino e Salerno

Noi poveri abitanti di quest'ultimo lembo di terra campana (il Fortore) non possiamo che condividere e fare nostra la proposta fatta dal presidente di Isidea.

Il drammatico problema dei rifiuti di Napoli, frutto della scellerata politica partenopea, è stato scaricato sui nostri incolpevoli territori, di grande pregio ambientale, impegnati da anni a tutelare e valorizzare identità e sviluppo sostenibile, in assenza costante di un serio sostegno strategico regionale.
È in atto nel Sannio un rinnovato e più convinto tentativo di distacco da una Campania sempre più infelice.
Al molto atteso ‘Molisannio’, rilanciato con forza dal Consigliere regionale Luca Colasanto, da un Comitato bipartisan e dalla Rete ecosolidale Arcobaleno, si è aggiunta la proposta del Comitato ‘Spazio Aperto’ per una nuova ‘Regione dei Due Principati (Benevento-Avellino-Salerno)’.
La Lega Sud Ausonia, inoltre, vorrebbe istituire una ‘Provincia Autonoma di Benevento’.

Interesse comune di questi orientamenti ‘separatisti’ è quello di liberarsi del Napoli-centrismo per pervenire all’autonomia legislativa e amministrativa.
In ogni caso, bisogna tener conto dell'articolo 132 della Costituzione, per il quale è possibile la creazione di nuove regioni con un minimo di un milione di abitanti, quando ne facciano richiesta tanti consigli comunali che rappresentino almeno un terzo delle popolazioni interessate, e la proposta sia approvata con referendum dalla maggioranza delle popolazioni stesse.

Il Molisannio, territorio del Sannio antico, se un giorno verrà istituito, avrà una superficie di 6.509 kmq e una popolazione di circa seicentomila abitanti.
Come si sottolinea sul portale ‘la nuova regione’, il ritorno ai Due Principati, di longobarda memoria, unificherebbe circa un milione e ottocentomila persone su una superficie di 10.595 Kmq.
Le predette proposte sono tutte suggestive e liberatorie, con giusti ingredienti di affinità storico-culturali e di possibili strategie territoriali condivise, ma corrono il rischio futuro di incamminarsi su binari paralleli e divergenti.
Al fine di convogliare ogni energia verso l’obiettivo comune di una nuova regione, Isidea avanza una proposta di sintesi tra l’ipotesi Molisannio e quella dei Due Principati. Si crei la ‘ Sanniobardia’, di cui facciano parte il Molise, Benevento, Avellino e Salerno.

Non è semplice sommatoria, ma discorso storico e territoriale coerente, che trova un precursore nel grande Arechi II, supremus princeps gentis Langobardorum, il quale, coltivando il mito del Sannio, si sentiva ‘princeps Samnitium’.

Il presidente di Isidea
Rito Martignetti

Una email riflessiva

Postiamo una email di una persona che vive all'estero e che guarda le cose dal di fuori del piccolo "recinto" in cui viviamo noi. L'anonimato è essenziale per tutelare la sua privacy.

Ciao Antonio,
ho letto gli articoli e mi piacciono molto. Complimenti! Non sapevo avessi ingranato in questa direzione. Mi fa piacere che qualcuno si dia da fare per far (almeno) sentire una voce. Purtroppo leggendo I tuoi articoli c’e’ solo da arrabbiarsi ma almeno c’e’ la speranza che avvenga una presa di coscienza. E che qualcosa si muova per migliorare le condizioni di questo sud (specie le nostre zone che secondo me pero’ sono ormai senza speranza. Forse sono troppo pessimista?). Mah!Speriamo.

C’è tempo (Ivano Fossati)

Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno che hai voglia ad aspettare
un tempo sognato che viene di notte
e un altro di giorno teso
come un lino a sventolare.

C'è un tempo negato e uno segreto
un tempo distante che è roba degli altri
un momento che era meglio partire
e quella volta che noi due era meglio parlarci.

C'è un tempo perfetto per fare silenzio
guardare il passaggio del sole d'estate
e saper raccontare ai nostri bambini quando
è l'ora muta delle fate.

C'è un giorno che ci siamo perduti
come smarrire un anello in un prato
e c'era tutto un programma futuro
che non abbiamo avverato.

È tempo che sfugge, niente paura
che prima o poi ci riprende
perché c'è tempo, c'è tempo c'è tempo, c'è tempo
per questo mare infinito di gente.

Dio, è proprio tanto che piove
e da un anno non torno
da mezz'ora sono qui arruffato
dentro una sala d'aspetto
di un tram che non viene
non essere gelosa di me
della mia vita
non essere gelosa di me
non essere mai gelosa di me.

C'è un tempo d'aspetto come dicevo
qualcosa di buono che verrà
un attimo fotografato, dipinto, segnato
e quello dopo perduto via
senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata
la sua fotografia.

C'è un tempo bellissimo tutto sudato
una stagione ribelle
l'istante in cui scocca l'unica freccia
che arriva alla volta celeste
e trafigge le stelle
è un giorno che tutta la gente
si tende la mano
è il medesimo istante per tutti
che sarà benedetto, io credo
da molto lontano
è il tempo che è finalmente
o quando ci si capisce
un tempo in cui mi vedrai
accanto a te nuovamente
mano alla mano
che buffi saremo
se non ci avranno nemmeno
avvisato.

Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno più lungo per aspettare
io dico che c'era un tempo sognato
che bisognava sognare.

mercoledì 16 luglio 2008

Depuratori, alla Campania la bandiera nera di Legambiente

Il tradizionale vessillo dei pirati e' stato assegnato alla regione per il cattivo funzionamento dei depuratori.
Dal 2002, la Campania ha ricevuto per la seconda volta la bandiera nera di Legambiente, nell'ambito dell'iniziativa Goletta Verde, la campagna di monitoraggio e sensibilizzazione sullo stato di salute dei mari italiani.
Presentati stamattina i risultati dei campionamenti effettuati nelle province di Napoli e Caserta, ribadendo che "si tratta di analisi puntuali e non continuative, piuttosto un'istantanea delle condizioni del mare".
"La principale causa d'inquinamento è l'abusivismo edilizio - spiegano da Legambiente - che rende i fiumi lo sversatoio di rifiuti di ogni tipo. Manca la volonta' politica di rendere operativo il sistema idrico integrato, cioe' i depuratori, e l'inquinamento fluviale influisce ovviamente su quello del mare".
(fonte: rainews24)

martedì 15 luglio 2008

Morti bianche in calo nel 2007

Rapporto Inail. Nel 2007 ci sono stati in Italia 1.210 morti sul lavoro, oltre cento in meno rispetto all'anno precedente, quando a perdere la vita sono state 1.341 persone.
Per quanto riguarda i lavoratori stranieri, sono il Marocco, la Romania e l’Albania i paesi che ogni anno pagano il maggior tributo in termini di infortuni: in totale il 40% delle denunce e il 47% dei casi mortali. In particolare la Romania con quasi 18 mila casi è al secondo posto (dopo il Marocco) nella graduatoria delle denunce e al primo di quella dei casi mortali, con 41 morti bianche nel 2007: 1 decesso su 4 tra gli stranieri riguarda un lavoratore romeno.
Quanto all’incidenza degli infortuni sul lavoro, l’Italia si colloca in una posizione favorevole rispetto a molti altri paesi europei (ad esempio Spagna e Germania). Ma ha invece il triste primato degli infortuni mortali.
(tratto da redattore sociale.it)