"Crepa interna", il progetto fotografico di Salvatore Picciuto sullo spopolamento del Fortore raccontato per la prima volta in mostra a San Bartolomeo il 23 agosto, ore 20, al supportico Capuano e vico Paradiso. Una sequenza di fotografie che è un pugno allo stomaco. Paesi del Fortore che si spopolano e testimonianze fissate dall’obiettivo del professionista fortorino che oggi vive e lavora a San Benedetto del Tronto in provincia di Ascoli Piceno. «Uno sguardo che torna a vivere proprio dove il silenzio e l’assenza parlano più forte».
Il blog di Antonio Bianco
Il primo magazine del Fortore (Fondato nel 2006)
martedì 19 agosto 2025
Crepa interna, il racconto fotografico sullo spopolamento nel Fortore in proiezione a Sbig
sabato 2 agosto 2025
Il grande evento del Fortore: la Maratona dei briganti
mercoledì 23 luglio 2025
Libri sul brigantaggio, la recensione del sito Briganti
Breve storia del brigantaggio tra Puglia, Molise e Campania (1860-1864)” di Antonio Bianco offre una prospettiva critica sul fenomeno del brigantaggio postunitario nel Mezzogiorno. L’autore analizza come, in queste regioni, le bande di insorgenti, etichettate come “briganti” dal nuovo Stato unitario, si siano organizzate nelle zone montuose per opporsi all’invasione piemontese e tentare di ripristinare il legittimo governo borbonico. Bianco mette in luce figure emblematiche come Francesco Saverio Basile, detto “Pilorusso”, e Michele Caruso di Torremaggiore, nominato “colonnello” dal re Borbone, evidenziando il loro ruolo nella resistenza meridionale. Il libro descrive anche eventi tragici come le stragi di Pietrelcina e Roseto Valfortore, nonché l’eccidio di Castelvetere in Valfortore, sottolineando la brutalità della repressione sabauda e le complesse dinamiche sociali e politiche dell’epoca. L’opera rappresenta un contributo significativo alla comprensione delle lotte del Sud contro l’oppressione e l’emarginazione seguite all’unificazione italiana.
giovedì 19 giugno 2025
Quando l’arciprete Iarossi fu accusato di simpatizzare coi comunisti. Note dagli archivi dell’ex Sant’Uffizio
di Leonardo Lepore
Don Carmine Iarossi fu parroco di Baselice dal 1934 al 1958. Ebbi la fortuna, da vice-parroco di san Bartolomeo in Galdo, di sfogliare, per la gentilezza di una sua parente, l’album di fotografie dell’arciprete. Ricordo distintamente quegli scatti, rigorosamente in bianco e nero e di piccolo formato, che ritraevano il sacerdote sempre in abito talare, volto sorridente e bonario. Mi rimase impressa la foto con una volontaria della Caritas Svizzera, dinanzi ad una casetta povera di campagna. Evidentemente, fu tirata lì a testimonianza di un aiuto e del soccorso offerto ai bisognosi durante gli anni difficili del dopo-guerra, quando la fame mordeva e vivere significava spesse volte sopravvivere. L’arciprete arrivò a Baselice che già il clima non era sereno: immensa povertà e liti a non finire.
lunedì 16 giugno 2025
Quando l’arciprete Iarossi fu accusato di simpatizzare coi comunisti. Note dagli archivi dell’ex Sant’Uffizio
di Leonardo Lepore
Don Carmine Iarossi fu parroco di Baselice dal 1934 al 1958. Ebbi la fortuna, da vice-parroco di san Bartolomeo in Galdo, di sfogliare, per la gentilezza di una sua parente, l’album di fotografie dell’arciprete. Ricordo distintamente quegli scatti, rigorosamente in bianco e nero e di piccolo formato, che ritraevano il sacerdote sempre in abito talare, volto sorridente e bonario. Mi rimase impressa la foto con una volontaria della Caritas Svizzera, dinanzi ad una casetta povera di campagna. Evidentemente, fu tirata lì a testimonianza di un aiuto e del soccorso offerto ai bisognosi durante gli anni difficili del dopo-guerra, quando la fame mordeva e vivere significava spesse volte sopravvivere.
martedì 10 giugno 2025
Il libro di Antonio Bianco tra i migliori dieci testi sul brigantaggio
giovedì 22 maggio 2025
Inverno demografico, Baselice resiste sopra la soglia psicologica dei 2mila abitanti
San Bartolomeo perde nei primi due mesi dell’anno ben 21 abitanti (dati Istat), un calo drammatico e lo 0 nella casella delle nascite in questi primi due mesi è là a certificarlo. Il saldo naturale è un -7, risultato di 0 nascite e 7 decessi, la popolazione passa da 4256 a 4235.
Baselice perde solo 3 abitanti in questi due mesi e passa da
2018 a 2015, resiste sopra la soglia psicologica dei 2mila abitanti e fa
registrare anche una nascita. Continua senza soluzione di continuità la discesa
di Castelvetere in Val Fortore, che perde altri 4 abitanti in questi due mesi
passando da 932 a 928, la casella delle nascite continua a far segnare un
desolante 0.
Resiste Foiano, non perde un abitante in questi due mesi
restando a 1296 residenti, la casella delle nascite fa segnare un lusinghiero
2. Molinara perde 7 abitanti passando da 1420 a 1413, la casella nascite anche
a Molinara è tristemente posizionata sullo 0. Montefalcone perde 3 abitanti
passando da 1287 a 1284, ma fa registrare 2 nascite.
Sorprende ancora San Marco dei Cavoti che guadagna un
abitante passando da 2941 a 2942, ma fa registrare ben 6 nascite. Una nascita
in più della somma di tutti i paesi campani da noi attenzionati.
(tratto da sanbartolomeo.info)
giovedì 15 maggio 2025
Crollo dei consumi, record negativo per la provincia di Benevento
martedì 13 maggio 2025
La tragica epopea del brigantaggio nel libro di Antonio Bianco
Postiamo la recensione realizzata dalla direttrice Daniela Piesco apparsa sull'Eco del Sannio del 4 maggio scorso
Un viaggio tra le pieghe oscure e sanguinose del Risorgimento, dove la Storia si scontra con le storie dimenticate. Antonio Bianco, con rigore documentaristico e una prosa avvolgente, ci conduce in un triangolo di terra bruciata – tra Puglia, Molise e Campania – dove, dopo l’Unità d’Italia, si consumò una guerra civile troppo a lungo relegata ai margini della narrazione ufficiale. Questo non è un semplice saggio storico: è un’epopea tragica, un affresco di passioni, vendette e resistenza che sfida le semplificazioni di “vinti” e “vincitori”.
lunedì 14 aprile 2025
Il grande brigantaggio tra Puglia, Molise e Campania. Intervista a Antonio Bianco
Il giornalista Antonio Bianco, sannita, laureato in scienze
politiche alla Sapienza di Roma, lavora attualmente per Il Messaggero. Da anni
studia il fenomeno del brigantaggio, nel più generale contesto dell’Unità
d’Italia. Ha già pubblicato negli scorsi anni alcuni lavori in materia e
recentemente, edito da Rubbettino nel 2022, il libro “Breve storia del
brigantaggio tra Puglia, Molise e Campania (1860-– 1864)”. Incontriamo Antonio
Bianco e con lui ripercorriamo brevemente, per NuovoMeridionalismoStudi, il
contenuto del suo ultimo lavoro.